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La grande scacchiera (2)


Athanatos

Messaggio consigliato

La donna risponde sempre prontamente alla tua conversazione, continuando a mantenere un tono allegro ed un atteggiamento poco curante dei fatti del mondo. Mentre parli cerci di leggere nella mente del re, ma scopri che è schermata magicamente dopo il vostro ultimo incontro. Quindi provi con il mago, che non oppone resistenza, essendo sotto tuo ordine, da cui scopri che i medici di palazzo hanno trovato ben cinque morti negli ultimi due giorni, tutti con sintomi di intossicazione, principalmente corpo rigonfio e pallido; ma non ne hanno ancora capito la fonte.

Mentre ti informi dalle menti altrui la nobile comincia a trascinare il discorso verso questioni sempre meno leggere: prima parlando dei cortigiani e dei loro costumi; subito dopo spostando la conversazione sull'onore cavalleresco ed i doveri che comporta; poi passando al rapporto di tra cavalieri e religione ed infine cominciando a riflettere sulla stranezza di alcuni riti religiosi moderni. 

La donna pare farsi sempre più seria, quasi incupendosi in volto. Posso farvi una domanda particolare messere? Dice, dopo aver terminato di parlare, cominciando ad estrarre un ventaglio e farsi vento sul viso, guardandoti fisso negli occhi.

Se aveste il potere di decidere il futuro del mondo... che cosa scegliereste? Se foste un dio per un giorno... cosa fareste?

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Principali partecipanti

Se fossi un dio per un giorno, dite? ripeto, valutando attentamente la domanda e la mia interlocutrice, forse per la prima volta.

Non mi è sfuggito l'aumento di complessità della discussione, tanto che inizio a utilizzare la mia percezione aumentata per capire se ciò che ho davanti è una semplice cortigiana o qualcosa di più. Intanto rispondo, decidendo per una volta di essere sincero semplice, farei in modo che tutte le creature viventi sviluppassero la maturità necessara a capire quando fermarsi, a vedere il limite oltre il quale non spingersi.

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Tutte le percezioni mistiche

 

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Pensiero nobile... forse ingenuo. Dice la donna riprendendo il suo sorriso. In fondo anche gli dei non si spingono oltre certi limiti di cui poi si pentono, chiedete forse troppo, mio caro sir Robert?

Mentre ascolti la sua risposta, inizi a fare più pressanti le tue percezioni arcane. Non noti tracce di magia in lei, ma le sondi comunque la mente, trovando poca o nessuna resistenza.

"Andiamo Zellos, ancora non hai capito che qualcosa non va?" Senti riflettere nella sua mente. "O forse stai solo facendo il difficile?"

Subito dopo senti un altro pensiero, molto più forte e preciso degli altri, come se stesse parlando tra sé e sé e anche di più. "Naberius, cosa sta pensando adesso il nostro amico?" 

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Troppo? No, solo il giusto... gli uomini - ma anche le altre specie - sarebbero  molto meno propensi all'autodistruzione se potessero vedere appena oltre le conseguenze dirette delle loro azioni. O forse sto solo facendo il difficile... Rispondo con un sorriso, come se ancora stessi portando avanti la nostra precedente conversazione, mentre mi concentro sul nostro apparentemente comune amico, facendo pesare il vincolo impostogli come ogni giorno affinché non risponda ma mi dica chi o cosa ho di fronte.

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"Tranquillo Zellos, è un'amica... anche lei ha un rapporto speciale con me e... con qualcosa di più forte di me" Ti risponde Naberius nella mente, mentre la donna continua a sorridere.

"Abbiamo deciso che è il momento che conosci anche tu il suo dio, lui desidera tanto incontrarti! Abbiamo parlato a lungo di te e delle tue imprese nelle profondità del vuoto oltre i mondi".

Ella annuisce, continuando a sventolare il ventaglio. Ho sempre visto le ere come dei cicli, io. Le potenze crescono e cadono, senza eccezione. Come se gli dei giocassero con i mortali e distruggessero le loro speranze non appena si fanno più floride.

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Pensavo non avessi grande rispetto per gli dei... Schernisco Naberius, anche se questo incontro è sicuramente qualcosa che stimola il mio lato da studioso, un aspetto del mio carattere che a lungo ho tenuto in secondo piano.

Non ho nulla contro i cicli di creazione e distruzione... Rispondo semplicemente, avendo cura di non farmi sentire che da questa donna, inviandole i miei pensieri direttamente nella mente ciò che mi interessa è controllare il momento del picco, affinché il crollo non sia rovinoso come lo fu quello dell'Era Splendente. Ritengo siano molto più gestibili e molto meno deleterei cento piccoli crolli che un grande tracollo...

Mentre parlo mi avvio verso l'uscita, o meglio, verso un luogo ove potermi teletrasportare in tutta tranquillità.

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"Questo non è un dio come gli altri, è qualcosa di diverso". Sostiene Naberius nella tua mente.

La donna allarga gli occhi, in segno di apprezzamento. L'era splendente eh? Soltanto quelli che la abitavano la ricordano come tale. Dice senza preoccuparsi di parlare così ad alta voce in mezzo alla stanza. Quello sì che era l'apice della civiltà mortale, eppure era nulla rispetto ai tempi dimenticati. Dice, iniziando a raggiungerti con passo baldanzoso, comportandosi in modo anche troppo vistoso per la situazione.

Eppure nessuno la nota, anzi, sembra che nessuno sia più interessato a voi, persino il tuo contatto mentale con il mago è sparito.

Che ne dici di un posto più tranquillo dove parlare? Vieni, ti faccio visitare l'altare del mio dio. 

Mentre dice così, un servitore la raggiunge e le passa attraverso, proprio in quel momento egli scopare in una nuvola di fumo; subito dopo tutti gli altri iniziano a svanire nello stesso modo, la stanza comincia a perdere consistenza e cambiare forma.

In breve vi ritrovate in un buoi stanzino quasi completamente privo di decorazioni. Al centro della camera senza finestre c'è un altare con delle candele accese, un'urna al centro ornata con scritte dorate, ed in fondo un affresco illuminato da candelabri raffigurante una figura avvolta dalle tenebre che scruta la stanza in silenzio. Da un lato della figura sta un uomo inginocchiato su cui discende una luce che lo lascia estasiato, dall'altra sta un demone spaventato e circondato dalle ombre che fuoriescono dalla figura torreggiante.

La donna, mentre si avvicina all'altare, cambia aspetto: il suo vestito da cortigiana diventa un nero abito cerimoniale, intarsiato d'oro e ricoperto da un mantello; il corpo si snellisce e si allunga, mentre la pelle si fa più pallida ed esile, fino a diventare grigia; la testa della creatura ora è bulbosa e dominata da due grandi occhi da piovra.

Senza maschera si sta meglio vero? Allora Zellos, sei pronto a conoscere il dio oscuro?

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Scusa, giorni difficili...

Seguo Anna incuriosito, studiando ogni dettaglio di ciò che mi circonda e di ciò che accade come non facevo da tempo.

Quando muta il suo aspetto faccio altrettanto, mostrando quello originale di Malia e non nascondo neppure la maschera che ospita la mia anima, rispondendo al contempo in realtà, quella di cambiare aspetto e d'identità è una delle parti più divertenti del mio dovere. Comunque sì,sono pronto, anche perché erano secoli che non mi sentivo così intrigato da una situazione inaspettata...pensavo che la maggior parte degli dei fosse ormai indifferente all'umanità...

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Tutte le conoscenze su:

- modo in cui ci siamo spostati

- razza e natura della tipa

- il dio o presunto tale

 

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Il modo in cui ti sei trasportato era particolarmente ad effetto, forse una magia differente di teletrasporto con qualche particolare visivo e senza bisogno di contatto, non sai dove possa averla imparata o se sia stata lei o forse il suo dio a lanciarla.

La creatura ti sembra decisamente una doppleganger, creature non molto comuni di questi tempi, non credi esista una società fatta di questi umanoidi, sono esseri solitari che tendono a sfruttare la loro innata capacità di cambiare forma per ottenere quello che vogliono nelle società umane. Questo spiega perché non percepivi magia anche se la sua forma da donna era falsa.

Ora che vedi la raffigurazione e senti il nome della divinità ti rendi conto di aver già sentito parlare di questo dio oscuro. Coloro che si fanno chiamare sacerdoti neri sono un misterioso culto che venera un dio non riconosciuto da nessun'altra religione, ignoto da ogni mitologia e perfino ai tuoi tempi non se ne parlava mai.

I sacerdoti neri promettono grande potere e ricchezza, ma sembrano perseguire azioni criminali e riti particolari come sacrifici umani. Non sei mai riuscito a capire come è organizzata la loro chiesa e quali siano i loro obbiettivi, non avevi mai incontrato uno di loro o visto un loro altare. Sembrano esserci vari nuclei di questa organizzazione sparsi per il mondo, apparentemente senza comunicazioni o coordinazioni tra di loro. Sai anche che la loro influenza è massima nella regione sud del regno di Austrur, la terra di Jamster.

Per quanto ne sapevi finora, questo dio oscuro poteva benissimo essere una scusa per ingannare i deboli che si fanno attrarre da questi sacerdoti, tuttavia ora che Naberius ha affermato di averlo conosciuto non puoi esserne più certo.

Anche io amo essere altri. Ammette la sacerdotessa nera. Ed hai ragione, gli dei sono indifferenti a noi, la verità è che gli dei sono ingannatori, sono deboli e sono la causa stessa della rovina del nostro mondo... ma sarà lui stesso a dirti di più. Vieni, ti insegnerò a tracciare i segni di evocazione per entrare in contatto con il dio oscuro, così ti aprirà gli occhi.

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Non sai di cosa possa parlare dicendo che gli dei sono la rovina del mondo. Invece ti è chiaro che sta parlando di un simbolo di evocazione di una vestige, questo potrebbe indicare che il dio oscuro sia ormai simile a Naberius, oppure che abbia scelto di manifestarsi ai suoi fedeli solo tramite la magia del patto, il che lo renderebbe ancora più misterioso.

 

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Magia del Patto, eh? Chiedo tra me e me (e Naberius) ora capisco perché questo dio lo riconosci, vecchio mio...

Ad ad ogni modo non mi tiro affatto indietro... Ormai hanno solleticato la mia curiosità e non vedo l'ora di conoscere questa nuova entità per capire quali siano i suoi interessi e come mai ritenga gli dei responsabili di tutti i guai del mondo...

Mostrami mia cara, spero di essere all'altezza di questo tuo rito... Dico alla changeling, studiando attentamente i segni e di gesti che compie così da poter completare a mia volta il rito nel miglior modo possibile e non farmi influenzare dalla vestigie più del dovuto.

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Non so se serve una prova di sapienza magica o altro ma nel caso...

 

Modificato da 1701E
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La doppleganger comincia a tracciare dei simboli nella polvere, prima disegna una coppia di grandi cerchi concentrici; in mezzo ad essi descrive una spirale, quindi va a disegnare al centro. Dalla circonferenza fa dipartire degli archi tutti uguali che si intersecano in dodici punti, da questi punti traccia quindi un dodecagono e comincia a disegnarne le diagonali. Tuttavia lascia il centro della figura vuoto e, una volta finito di scrivere questo simbolo, ricomincia a fare la stessa identica cosa prendendo come cerchio esterno il centro del dodecagono.

Al termine del secondo giro, resta solo un piccolo cerchio al centro della figura, in questo cerchio lascia cadere una goccia di sangue dal suo dito che si è tagliata e comincia a parlare in un misto tra celestiale ed infernale.

Lentamente, mentre ella mescola parole antiche in frasi complesse, la goccia di sangue si sparge in tutte le fessure che ha disegnato sulla polvere, ricalcando l'immagine alla perfezione e creandone una minuscola riproduzione nel punto lasciato vuoto, o forse infinite riproduzioni sempre più piccole.

Al termine di questo processo, hai l'impressione che la forma tracciata nella polvere si innalzi improvvisamente e proietti nella tua mente l'immagine di una città meravigliosa, una città infinita con una struttura interna simile al disegno ma piena di vita e di splendore. Poi la città sparisce e torni nuovamente nella stanza.

Subito dopo hai un'altra visione, quella di un mondo pieno di vita, un mondo pieno di magia ed un mondo pieno di bellezze. Senti come se in quel mondo nulla di malvagio possa esistere, come se tutto ciò che vedi sia eternamente in uno stato di perfezione. Poi torni alla triste stanza.

Ancora una volta un'altra visione ti colpisce, stavolta vedi una grande sala del trono, al centro sta una figura di pura luce, posizionata in una posa identica a quella del dio oscuro nell'affresco dell'altare, intorno ad egli vedi creature in vesti splendide e volti emananti di potere, riconosci alcuni di questi esseri come molto simili alle raffigurazioni delle divinità, altri sono più piccoli e meno splendenti e somigliano a creature angeliche, golem dorati e perfino, seppure molto in disparte, noti degli elfi.

Poi l'essere di luce scompare dalla sala del trono, le divinità sono riunite in quella che sembra un'accesa discussione, gli altri esseri sono scomparsi. 

L'ultima immagine che vedi è la città splendente in rovina, il mondo ricoperto dalle fiamme ed un'orda di creature demoniache marciare tra le macerie.

Infine sei di nuovo nella stanza, di fronte a te, sembra che la sacerdotessa abbia avuto la tua stessa visione e sia profondamente scossa; di fronte a voi, dal simbolo di evocazione, senti provenire una presenza, senti un potere immenso aleggiare nella sala, ma non vedi alcuna manifestazione fisica. 

Ora sai... Sussurra, con voce rotta la sacerdotessa nera. Ora hai visto anche tu... come è nato il nostro mondo.

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Impressionante commento solo, mentre cerco nella mia mente di ricostruire quello che ho visto è di dargli un senso.

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Partendo dalle mie conoscenze, posso dedurre che quella città fosse una specie di paradiso terrestre?

E la scena con gli Dei attorno alle entità e poi gli dei senza, mi puoi ricordare qualche mito tipo quello in cui Zeus fratelli uccisero Crono?

 

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17 minuti fa, 1701E ha scritto:

Partendo dalle mie conoscenze, posso dedurre che quella città fosse una specie di paradiso terrestre?

Potresti dedurlo, non ne hai mai sentito parlare di una leggenda simile ma potrebbe sembrare sia questo il significato che la visione voleva trasmettere.

18 minuti fa, 1701E ha scritto:

E la scena con gli Dei attorno alle entità e poi gli dei senza, mi puoi ricordare qualche mito tipo quello in cui Zeus fratelli uccisero Crono?

In questo mondo non esiste un mito del genere, però tu giocatore potresti notare la somiglianza, un fatto particolare è che gli dei qui sembravano litigare.

Per il resto potrebbero essere idee che vengono in mente al tuo pg, ma potrebbe anche interpretarle in altro modo, da quanto hai visto non puoi essere certo che il significato di quella visione sia lo stesso che la sacerdotessa le attribuisce.

 

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Quindi fammi capire... Dico dopo un po', pensando a quanto ho visto secondo questa visione, prima del mondo come lo conosciamo ne esisteva una versione...più evoluta, in cui gli attuali dei erano una sorta di...

mi fermo, per scegliere la parola più adatta ...figli? Sudditi? Dell'entità che veneri. Poi essi hanno fatto qualcosa che ha precipitato il mondo nel caos. Lo hanno esiliato? O forse si è autoesiliato insoddisfatto del loro comportamento?

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Mi sembra piuttosto chiaro. Afferma la donna. Quella visione mostra un mondo perfetto, immortale. E mostra un tradimento delle divinità che ha portato alla sua fine, alla nascita del regno dei demoni ed alla scomparsa del dio oscuro dal mondo.

Si alza in piedi, risoluta, riprendendosi dall'effetto estremo che la visione aveva avuto su di lei. Noi sacerdoti neri, ispirati dai sussurri del dio oscuro che ci mostra la verità dove gli altri vedono solo ombre, noi abbiamo come proposito quello di rimediare al tradimento degli dei e riportare il mondo al suo stato di perfezione per cui era stato fatto.

Mentre lei parla, l'entità ultraterrena che è stata evocata dal simbolo del patto resta silente, forse in ascolto, o forse indifferente a ciò che dite.

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E come vorreste farlo? Domando incuriosito, guardandola ma - in realtà - osservando la quieta entità dietro di lei.

Il mondo utopico che ho visto sarebbe il mio sogno o il mio incubo, ancora debbo deciderlo.

Da un lato, infatti, un luogo simile non necessiterebbe di essere protetto da me, ma dall'altro...come potrei fidarmi di tutto il potere nelle mani di una sola entità - per quanto sia un dio - senza accertarmi divquali siano i suoi veri intendimenti?

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Seguiremo una lunga e tortuosa via che il dio oscuro ci sussurrerà. Annuncia la donna. Passo dopo passo, tutti i tasselli andranno al loro posto, solo allora il vero piano ci verrà rivelato. Dice, manifestando cieca fiducia nell'entità che venera.

Il mio compito qui è quello di attendere che la peste della non morte diventi una minaccia insormontabile. A quel punto rivelerò il potere curativo del dio oscuro e salverò tutti coloro che si convertiranno ad egli. 

Quando la guerra finirà, il mio credo sarà il nuovo pilastro su cui si fonderà il regno di Lyragor. Questo è il mio destino. Questa è la mia missione...

Ti si avvicina ancora di più. Di te so solo che hai degli interessi in questa regione, infatti lo scopo del nostro incontro è duplice, Zellos. Mi è stato chiesto di illuminarti al segreto del dio oscuro, tuttavia sono qui anche per chiederti di rispettare il suo volere e lasciare che il futuro di Lyragor resti nelle mie mani.

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Ti faccio una domanda, sacerdotessa...cosa sai tu dei miei scopi e del nemico oscuro che minaccia queste terre? Domando in tono gentile.

Ovviamente non intendo rinunciare ai miei piani, ma nulla mi vieta di percorrerli accanto ad un alleato, per un breve tratto.

Lascia che ti dica io parte della risposta...di fronte al regno di Lyragor c'è un nemico potente e spietato, dotato di ampi poteri magici, probabilmente di artefatti corrotti e di un esercito instancabile ed inarrestabile...

La mia voce è pacata, accademica. Non sto usando la magia su di lei, perché intendo convincerla seriamente, non con inganni, di ciò che sto dicendo Io desidero che questa entità sia fermata. E, parallelamente, desidero che l'eccessiva influenza delle chiese di Pelor ed Heironeous nel regno di Astrum vengano fortemente ridimensionate. Credi che uno di questi obiettivi possa in qualche modo contrastare con la volontà del tuo signore?

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Diplomazia nuda e cruda

 

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I signori della Molavia non hanno accettato il nostro dio, essi non fanno parte del disegno che mi è stato mostrato. Ti dice, rassicurante.

Non so nulla dei tuoi scopi, mi è solo stato detto di legarmi a Naberius e che lui mi avrebbe guidata verso di te. Ma sono fiduciosa che un essere antico come te riuscirà nei suoi intenti anche se un morbo devastante colpirà in modo incontrollato questo piccolo regno di umani... non è forse così? Chiede, aprendo completamente i grossi occhi da seppia mentre resta in ascolto.

Col regno di Austrur non ho legami, altri sacerdoti neri stanno lavorando per rivelare la verità che si nasconde nelle ombre in quella terra. Io mi preoccupo solo di questa.

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2 ore fa, Athanatos ha scritto:

Ma sono fiduciosa che un essere antico come te riuscirà nei suoi intenti anche se un morbo devastante colpirà in modo incontrollato questo piccolo regno di umani... non è forse così? 

 

Domanda...è volutamente criptica o sono io che avrei bisogno di ferie? Perché la seconda possibilità è assai probabile, anche se comporta una situazione di difficile soluzione... :-(

 

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