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Un tuffo nell'assurdo


unendlich

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Alberto "Nobu" Sampieri

 

Brividi... mi accorgo solo ora che sto praticamente congelando e se non fosse stato per il nostro amico, il phon con le ali, saremmo già andati da un pezzo per ipotermia.

"Quindi non siete tipo i bambini sperduti sull'isola che non c'è, avete una mamma! E  se anche fossi un appassionato di cultura giapponese? Non vedo quale potrebbe essere il problema!? " rispondo a tono, spostando gli poi la mano da davanti al viso quando mi schiocca le dita a pochi centimetri da esso " Ci sono ci sono; non mi hanno interpellato quando hanno deciso di chiamarmi Alberto, Nobunaga mi sembrava eccessivo e quindi ho deciso per NobuScusami se te lo faccio notare, ma parlare di nomi insoliti con uno che ha delle ali e rosse per di più mi sembra un po' strano... " sistemo il cappuccio della felpa sulla testa, strofinandomi energicamente le braccia per cercare di scaldarmi un po' "Comunque sia, come si dice in questi casi, se avessi voluto farci del male lo avresti già fatto, quindi prima di morire congelati... Morgan per favore facci strada. "

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Morgan

"Sarebbe stato molto peculiare se un perfetto ignorante in materia avesse scelto di ribattezzarsi come un uomo che ha quasi unificato il Giappone, non trovi Nobu?" ridacchio appena alla seconda affermazione del nippofilo "Strano... oh beh, sappi solo che sono quasi "normale" rispetto a gente che incontrerete da qui a breve, a partire dai miei genitori. Genitori adottivi, per dovere di cronaca."
Vi faccio cenno di seguirmi, riavvolgendovi di aria calda di tanto in tanto, ed appena ci mettiamo in marcia faccio sparire le ali così come sono apparse.

Dopo un minuto di silenzio riprendo a parlare "Inizio già a dirvi un paio di cose importanti prima di arrivare al villaggio vero e proprio: innanzi tutto la zona intorno al villaggio è protetta da una cupola magica che impedisce l'accesso a persone particolarmente malevole ed a demoni. E' vietato uscirne, anche perché non siete di sicuro pronti ad affrontare un demone, ma in città vi è un portale perennemente attivo che porta ad una città umana su un'isoletta nel mar Egeo. In secondo luogo: spero non siate omofobi e non vi diano fastidio in alcun modo due ragazzi che si baciano in pubblico poiché al villaggio è cosa più che normale e comune. Questo è l'unico stereotipo sugli elfi veritiero, oltre al fatto che alcuni tendono ad essere un pò effemminati, quindi occhio a chi puntate." la seconda frase è detta in tono scherzoso "In terzo luogo: molti elfi avranno timore di voi perché il più degli elfi è molto più debole e fragile di un umano, ed alcuni hanno visto famiglia ed amici sterminati dagli umani. In quarto luogo: non parlate di nulla di moderno, il più non ha la benché minima idea di molte cose, tra cui le date che potreste dire. Cristo nascerà tra 1996 anni, tanto per dirne una, e di divinità varie dovremo parlare prima o poi... perché esistono e sono molto diverse da quelle venerate nei tempi moderni.
Infine: i linguaggi comuni sono latino e greco. Spero che abbiate almeno un infarinatura base di almeno una delle due lingue perché vi servirà. Ah, se vedete un leone grosso come un cavallo non preoccupatevi, non vi farà nulla."


In lontananza si iniziano a scorgere passerelle e ponti di corda tra gli alberi [so che è compito di Unen descrivere nel dettaglio ma questi primi e semplici elementi posso darveli io.]

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Avanzando il freddo inizia a farsi atroce, ma ben presto si vedono persone, alcune che vi guardano curiose, altre che si nascondono negli alberi, che, a guardare bene, sono abitati, come fossero case.

Luci soffuse ed aromi di frutta e pesce iniziano ad avvolgervi, le luci hanno qualcosa di strano, di innaturale (per voi) di caldo però ed allo stesso tempo quasi dolce ed antico.

Non vedete finestre, non come le intendete voi, sono più...oblò.

Morgan sta puntando dritto per dritto verso l'albero più imponente della zona, che sarà alto almeno 150 metri con un tronco di oltre 10 metri di diametro.

Un mondo di animali vaga per la zona indifferente alle persone e viceversa.

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Nobu

 

Continuiamo ad avanzare nella neve, parlando con Morgan che ci introduce in questo nuovo mondo, descrivendone alcuni aspetti. Sono entrato in modalità protetta, il mio cervello sta "scrivendo" un nuovo programma che possa interagire con questa nuova realtà senza farmi dare di matto e la cosa sembra cominciare a funzionare.

"Certo si potesse fare qualcosa per il freddo e questa spiacevole compagnia dalla quale la bolla vi protegge, questo posto è veramente molto bello! " Comincio ad apprezzare  la bellezza di quello che ci circonda, osservando le cose nei particolari, anche se non sono aiutato dai brividi che di tanto in tanto mi scuotono "Mi sembra di capire che la convivenza con gli animali qui non sia un problema giusto? Manca ancora tanto Morgan? Non si potrebbe avere ancora un po' di quella piacevole aria calda con la quale ci hai asciugato? "

Arrivati finalmente in prossimità del villaggio, che scopro essere diverso da come me lo aspettavo d'altra parte non mi sembra di aver visto qualcosa di usuale da quando siamo qui Rimango senza parole per qualche secondo ammirando la maestosità di questi alberi, poi quasi parlando da solo, in un soffio di voce "Si direi che siamo arrivati..."

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Morgan

Alla richiesta di Nobu apro di nuovo la mano ed il guanto si illumina molto di più, e fiamme blu acceso e dorate lo lambiscono fino ad avvolgerla completamente, dopo di che chiudo il pugno e lo strano globo di fuoco vi riscalda e cura i principi di ipotermia.
"Spero che questo basti. Per gli animali non c'è problema, nella barriera c'è divieto di caccia e comunque qui abitano parecchi druidi, quindi gli animali non sono e non saranno mai un problema per voi. Per il freddo bastano dei vestiti pesanti, per me e gli elfi non è un problema ma da qualche parte in casa abbiamo vestiti pesanti, quanto per i demoni... se sei capace puoi sempre chiedere al re, prendere un'arma ed andare a farli a pezzi. Qualcuno in più alla barriera serve sempre."
Al villaggio noto con tristezza che sono molti gli elfi a nascondersi intimoriti, poi mi volto e vi indico l'albero più grande "Quello è il palazzo reale, la nostra meta. Ah, Pier, i cani non faranno mai del male a Max. Anzi, aspetta che glielo dico..."


"Miaooo" (Lingua dei felini)

Spoiler

"Nessun animale ti farà del male, non preoccuparti. E tutti quanti parleranno con te... al palazzo c'è un leone enorme ma tranquillo e pacioccone. Sono sicuro che ti piacerà."

Detto ciò vi indico una scala di corda "Passiamo per le vie sopraelevate: è più lungo ma almeno non vi gelerete i piedi nella neve ed è più coperto dalla nevicata."
Inizio a salire la scala con grazia e velocità soprannaturali ed a metà mi tengo solo con il braccio destro ed il piede destro, lasciando la gamba sinistra penzolare e facendovi cenno di salire "Forza! Questa corda tiene mia sorella senza problemi, ed è 120 chili di muscoli più troppi di spada. Non abbiate paura!"

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Nobu

 

Morgan continua a cogliermi di sorpresa, sto per urlare, ipotizzando il dolore dovuto alle fiamme che circondano il mio corpo, quando mi accorgo che l'unico effetto che hanno è quello di scaldarmi, allontanando quel sempre più fastidioso brivido che continuava ad attanagliarmi il corpo. Magia, druidi, demoni, barriere, portali e strane creature

Nella mia testa continuano ad essere catalogate le novità e le informazioni che governano questo mondo così antico e così diverso, nel quale sempre di più sono contento di essere stato risucchiato. L'invito di passare dalla via sopraelevata continua a dare linfa alle mie ghiandole surrenali, che pompano adrenalina nelle mio corpo Faccio fatica a ricordare l'ultima volta che sono stato così entusiasta ed eccitato " Faccio strada Pierluigi " quindi comincio a seguire il ragazzo che ci sta conducendo alla scoperta del villagigo

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Salite le scalette arrivate ad una sorta di porta "di servizio" appena varcata la quale, la temperatura diventa subito vivibile, bella e buona e felice!!

Rinfrancati dal caldo vi sentite più sicuri e Max salta giù camminando in giro. Vedete passare gente che non sembra troppo sorpresa dalle vostre presenze e nemmeno vi fila più di tanto, come se, qui, fossero più abituati alla stranezza.

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Morgan

Vi faccio cenno di seguirmi e vi porto fino al cuore dell'albero, passando corridoi e scale plasmati nell'albero vivo, portandovi fino ad una porta particolarmente pesante, che apro dicendo a qualcuno all'interno in una lingua incomprensibile, almeno per voi.

Elfico

Spoiler

"Mà, non sanno nemmeno come sono arrivati qui. Vengono dal [equivalente del 2000 d.C in datazione elfica], non sanno nulla sul soprannaturale. Il ragazzo non tatuato si chiama Pierluigi, quello tatuato si fa chiamare Nobu.

Detto ciò vi faccio cenno di entrare "Vi stà aspettando, entrate."

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La pesante porta si apre su uno studio che dire enorme è dir poco, facendo due conti lo spazio vi porta a malapena, ma forse è solo troppo alto e troppo pieno.

Ci saranno milioni di libri colorati, con i dorsi scritti in oro ed argento, scintillanti a volte, altre nero cupo su nero. Alcuni non sono raggiungibili da terra e non ci sono scalette. Dietro la scrivania siede una donna alta, si capisce persino da seduta che lo è, i suoi occhi, quando vi guarda sono viola, i suoi capelli così biondi da sembrare bianchi e la sua pelle è abbronzata, vesto in modo abbastanza succinto ed è bella da panico.

Ma suscita anche un vago timore in voi, mentre Max entra tutto allegro e salta sulla scrivania.

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Morgan

Prima di entrare vi sussurro "Mà è una delle poche persone ad avere controllo sulla magia temporale, quindi qui al palazzo aspettatevi numerosi anacronismi... in fondo io e tutto quello che ho addosso è anacronistico."
Una volta nello studio passo la mano sui libri, come faccio ogni volta e mi avvicino con voi dalla donna "misteriosa" (che vi ho detto essere mia madre adottiva e la regina) e le parlo in una lingua misteriosa. Sentita la sua risposta mi vedete chiudere gli occhi e concentrarmi per un attimo e poi annuirle appena.

Elfico e note tecniche

Spoiler

"Non avevano tracce di magia addosso, ed aspetta... Luc stà bene, Julie pure... Lily tutto apposto..." [tutti controlli fatti tramite sigilli e legame]
Controllo a distanza se Kay e Kye stanno bene, e se stanno bene aggiungo "... Kay e Kye stanno bene... credo li abbia portati qui il tuo incanto che richiama le anime gemelle, sai? Anche se Nobu non sembra collegarsi a nulla di ancora nato... strano."

 

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Nobu

 

" Stupirmi per qualcosa di temporalmente impreciso? Dopo tutto quello che ci hai detto e che abbiamo visto?! Be penso proprio possa essere difficile... " Sto per aggiungere altro, quando la vista della regina mi fa ammutolire. Perso completamente ad ammirarla, seppure senza mai incrociare il suoi sguardo, non mi accorgo nemmeno dello scambio di battute fra i presenti. Quando cala nuovamente il silenzio riesco solo a mormorare a mezza voce " Nobu mia regina... le sarei grato se decidesse di chiamarmi così... "

Resto quindi pochi passi dopo la porta di ingresso in questo stato di adorazione, e timore, e perché no anche eccitazione.

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