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Farland-TdS


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Io ho finito una bozza del bg. Come allineamento pensavo a caotico buono, ma se vogliamo essere più cattivellicchi posso essere caotico neutrale. La classe come detto prima è il guerriero, ma se siamo a corto di caster/healer posso cambiare qualche frase e fare il paladino, o volendo anche il chierico. Dovrei terminare la scheda entro domani sera.

Il link del primo post questa sera non funziona e quindi non mi ricordo il nome del dio di cui parlo nel bg, rimedierò appena possibile. Mi sono preso qualche libertà nel descrivere la società dei dragonidi perché non ho trovato mote informazioni ufficiali, ma se ce ne sono e quello che ho scritto non ha senso cambio.

Bg:

Balasar Sanguefurente è nato per essere un soldato, in senso letterale. Il suo uovo si è schiuso in una delle grandi camere di incubazione nei sotterranei della conquistata fortezza del Wawmar, il luogo dove vengono prodotti gli eserciti del Signore dell'Avarizia.

Ma questo non è mai stato un problema per questo dragonide. Dotato fin dalla nascita di grande forza, dimensioni e un'insaziabile sete di sangue, egli ha prosperato nel brutale ambiente in cui crescono i servitori del drago, ed è diventato un guerriero rispettato.

Divenuto abbastanza grande per riprodursi, è riuscito ad assicurarsi una femmina nelle lotte rituali, e si è riprodotto, ma le uova che avrebbero portato alla luce i suoi futuri figli erano piccole e fragili, destinate a generare dragonidi deboli. Normalmente le uova non giudicate degne di schiudersi sono schiacciate, ma lui non poteva permetterlo. Anche nelle creature apparentemente più brutali si nasconde il desiderio di veder prosperare la propria prole, e l'affetto di Balasar per i suoi figli fu immediato e totale.

Da tempo sapeva che un gruppo di dragonidi, scontento della loro vita fatta di servitù violenta, voleva allontanarsi da Wawmar, ma non gli era mai importato: non era tanto fedele al drago da rivelare i nomi degli aspiranti fuggiaschi che conosceva, perché quelli che NON conosceva avrebbero potuto ucciderlo per rappresaglia. Ma le uova cambiavano tutto, così, quando la fuga ebbe luogo, il brutale Balasar Sanguefurente fu tra coloro che lasciarono il Wawmar in cerca di una vita migliore, i suoi due figli ancora nel guscio assicurati insieme ad altre uova nel carro più robusto che i fuggiaschi avevano rimediato.

Il viaggio fu lungo e duro, e più volte Balasar e gli altri dovettero scontrarsi con membri dell'esercito del drago o con i pericoli dell'ambiente, ma il loro capo, un vecchio dragonide noto come Erodan Spezzamontagne, era guidato dalle visioni di un dio buono, che lui chiamava (una delle divinità del link, che però proprio questa sera non funziona. Mi sembrava fosse la divinità maggiore caotica buona, ma non ci giurerei, appena torna online il sito controllo. Per ora la chiamo divinità X). Egli guidò i fuggiaschi attraverso ogni insidia, istruendoli durante le soste secondo i dettami del nuovo dio, e dopo diversi mesi finalmente il gruppo, composto ormai da appena 70 individui, raggiunse, nelle montagne nel nord est dello Zeland, una valle ideale per fermarsi e costruire un villaggio. Tale valle, chiamata dai suoi nuovi abitanti “La fine del servizio”, era difendibile, essendo circondata da pareti di roccia abbastanza alte da individuare i nemici a distanza, era attraversata da un fiume che forniva acqua e pesci da pescare, e conteneva del terreno fertile da coltivare: qui i figli di Balasar avrebbero potuto avere una vita felice. Il dragonide, tuttavia, era un guerriero, e lo sarebbe sempre stato. Non sarebbe mai stato soddisfatto di dedicarsi a coltivare la terra.

Per questo ripartì, non più da fuggiasco, ma separandosi da dei veri amici, e si recò a sud, nel cuore dello Zeland, per fare quello che faceva meglio: combattere. Non è più il brutale combattente di un tempo, però. Gli insegnamenti di Erodan e di divinità X hanno fatto presa sul suo cuore, e, anche se lavora come mercenario, cerca sempre di selezionare gli incarichi che gli paiono più onorevoli, fa spesso prezzi di favore ai bisognosi, e non si mette mai al servizio dei servi del Signore della Pigrizia. Cerca insomma di aiutare chi può aiutare, guadagnando abbastanza per mantenersi e per mandare alcuni guadagni al suo villaggio, a cui ritorno di tanto in tanto per visitare il figlio e la figlia, che ormai hanno quasi un anno.

Nel caos della battaglia, però, la sua vecchia natura viene fuori, e si scaglia contro i nemici con tutta la furia, la forza e la sete di sangue di una creatura nata dal sangue di un drago rosso: è già capitato che arrivasse a uccidere nemici che si stavano arrendendo, e chiede spesso perdono a divinità X per questo.

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