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Alfeimur - L'Arcipelago Eterno [Topic di Gioco - Parte 5]


Dracomilan

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Nalu

Il viaggio a quella velocità scombussola non poco il fisico del monaco che però sembra non voler mostrare devbolezze e anche grazie alla sua tempra e alla sua mente salda mantiene più che un dignitoso contegno. Diverso è invece per quanto riguarda la sua espressione che da sorpresa si fa impaurita e poi ancor più sorpresa.
"Non ha senso tentare di fermarci. In ogni caso arriveremo più vicini alla nostra meta seppur di poco."
Ringrazio Bellamin, le sue bacche sono un toccasana in quel momento. Nulla di più gradito.

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Il viaggio prosegue senza incidenti, rapido nel tunnel nero come la pece.

Di tanto in tanto vi date il cambio a reggere il dente dworek, e ora che avete capito come fare non è difficile. Dopo un'altra mezza giornata, vi appisolate, e invece che fare turni di guardia fate turni a guidare il carrello. Solo Utpol e il draghetto, per diversi motivi, non contribuiscono alla guida del mezzo arcano.

Passa un'altra giornata, e iniziate a notare che incanalare questa energia non è privo di conseguenze. Vi sentite stanchi e spossati, irritabili come vecchi nani in astinenza da birra.

Spoiler

Chiunque usi il dente dworek perde tutti i Dadi Vita come se li avesse utilizzati. Vi ricordo che i DV si recuperano dormendo, al ritomo di 1DV x livello a notte.

Ma dopo quelle che stimate essere due giornate di viaggio, il carrello all'improvviso rallenta da solo, senza che dbbiate fare niente, e infine si ferma al centro di una piattaforma circolare come quella che avete lasciato. 

Capolinea.

Due tunnel dworek lasciano la vasta sala, uno diretto a est, l'altro a ovest. Dal tunnel ad ovest giunge il rumore di una cascata d'acqua.

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Shpok Asciaspezzata

Stanco e dolorante per il lungo, strano viaggio, scendo dal maledetto carrello e con l'aiuto di Durduk cerchiamo rune dworek che ci indichino (o ci diano un'idea de) la distanza percorsa. Mi rivolgo, però, prima a Utpol: Ehi golb, mentre cerchiamo di orientarci, conta cosa ci è rimasto di provviste e acqua, anche se il rumore confortante di quelle cascate (sono cascate, vero?) ci può far stare tranquilli per i rifornimenti delle nostre borracce.

Modificato da The Scarecrow
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huawnnnn... Che viaggio noioso... Beh finalmente è terminato... 

Hum... Shpok... Mi sa che non

ci è rimasto nulla da mangiare... 

Su dai andiamo in quel tunnel... C'è rumore d'acqua... E detto questo mi incammino. Quando sono nel tunnel cerco/ascolto eventuali presenze o tracce di esse 

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Shpok e Durduk studiano la sala, e trovano le stesse rune che marchiavano la precedente. La scritta recita 989 nodi.

Avete attraversato l'intero tunnel in due giorni, e siete dall'altra parte della baia che separa Loara da Jaeller.

Non sapete molto di questa parte del mondo, il Qha della zona non tratta spesso con le Genti Piccole dell'arcipelago.

Nel frattempo Utpol si addentra nel tunnel da cui giunge il rumore dell'acqua, e si ferma dopo soli venti metri quando vede che finisce in un enorme muro d'acqua. Il tunnel sbuca dietro a una cascata, ma dall'aspetto sembra che sia a metà altezza rispetto al salto dell'acqua.

Il rumore è tale che il piccolo Golb non riesce a sentire null'altro.

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Durduk

Beh, abbiamo fatto un bel viaggetto eh? Ah, i nostri antenati sapevano il fatto loro, che le forge di Ata li tengano sempre al caldo! borbotto forzatamente allegro mentre mi avvio alle spalle di Utpol. Quando giungo alla cascata, mi avvicino al getto d'acqua controllando se si vede qualcosa dell'esterno. In caso non si riesca, provo ad usare il mio elmo come ciotola per bere qualche sorso d'acqua, e poi urlo al resto della compagnia: IO DIREI CHE PRIMA DI PROVARE AD USCIRE DA QUI CI DOVREMMO FARE UN RIPOSINO COME SI DEVE, HO LA SCHIENA SPACCATA DOPO QUESTO DANNATO VIAGGIO!

Spoiler

Propongo di fare un bel riposo lungo qui (cioè, non sotto il rombo della cascata ma ci siamo capiti) prima di uscire...

 

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Prima di riposare osservate con attenzione se il muro d'acqua permette di vedere qualcosa attraverso di lui... è impenetrabile, ma vedete un sentiero che scende lungo l'orrido restando sempre dietro l'acqua. Potreste scendere fino al fondo della cascata senza mai doverla attraversare.

Fatta questa scoperta, tornate nella sala del carrello, stendete i mantelli e con i soliti turni di guardia dormite tranquilli.

Venite svegliati la mattina seguente dal draghetto, che è pallido e visibilmente affamato. Lui non mangia da due giorni...

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humm.. già, pare messo maluccio... Shpok vorresti offrirgli un braccio? ... la carne gli piace... anche se credo che quella di dworek sia un po stoppacciosa...

e scuoto la testa...

vabbè dai sarà per la prossima volta... ora usciamo da questo buco e vediamo cosa c'è fuori.

detto questo mi incammino fuori per il sentiero portando con me Draghetto. Una volta sul sentiero esterno, anche se protetti dalla cascata, proseguo guardingo.

Cerco, per quanto possibile, tracce sulla scala: ci è passato o ci passa qualcuno?

Spoiler

investigare +3 percezione +7

una volta giunti alla fine della cascata, prima di uscire do un colpo d'occhio per vedere se c'è qualcuno e poi esco in maniera furtiva

Spoiler

furtività +9

 

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Il sentiero dietro alla cascata è chiaramente artificiale... anche se secoli di smottamenti l'hanno reso pericoloso, e l'hanno mimetizzato per bene. Utpol, impaziente come sempre, non appena sveglio inizia a scendere, senza neanche attendere la colazione.

Utpol

Spoiler

Il sentiero non viene usato da decine di anni... ci sono solo tracce di animali.

Scendi il sentiero con draghetto alle costole, fin quando non giungi alla base della cascata. Il fragore è immenso, e vedi che il sentiero prosegue oltre il lato destro dell'acqua. Da quella parte dovresti sbucare all'aperto.

La cosa sorprendente è che osservando con cura noti che l'acqua della cascata muove delle pale chiaramente artificiali, montate all'esterno della cascata, una specie di mulino. 

 

 

Modificato da Dracomilan
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Nalu

Il viaggio era stato spossante ma considerando la distanza percorsa alla fine molto meno del dovuto. Quando non controllo il Dente passo il tempo a meditare come possibile, così da ritrovare energie altrimenti impossibili da recuperare.
All'arrivo sembro sollevato, nonostante la pazienza della quale dispongo la noia dello spostamento e le tenebre potevano farci uscire di matto. 
Riprendo il Dente Dworek, riponendolo dove sempre avuto. Osservo stupefatto la cascata e l'intera costruzione senza però proferire parola se non un cenno di assenso quando si propone di dormire.

Al risveglio la luce dall'esterno della cascata quasi trafigge i miei occhi ormai da troppo tempo abituati all'oscurità ma sembro di buon umore, accarezzo il draghetto e mi metto in testa al gruppo per riemergere dalla terra "Forse troveremo anche del buon pesce qui, anche se non abbiamo molti mezzi per pescare."

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Nalu raggiunge Utpol e con lui attende gli altri prima di proseguire.

Shpok e Durduk seguono più lentamente e cauti, mentre Bellamin chiude la fila.

Percorso l'intero stretto sentiero fino alla base della cascata vedete distintamente le grandi pale artificiali che vengono mosse dall'acqua. Per reggerle all'esterno deve esserci una struttura massiccia, che è nascosta dalle acque tumultuose. Il rumore è assordante e siete bagnati fino al midollo dagli spruzzi... ma almeno l'acqua è pullta, ben diversa da quella delle fogne di Kug.

Il sentiero prosegue in piano sul lato destro della cascata, e porta all'aperto.

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