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Alfeimur - L'Arcipelago Eterno [Topic di Gioco - Parte 3]


Dracomilan

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Heloué

«Mastro Durgher, salve di nuovo» comincio con un inchino formale «Ha ben ragione a definir difficili le prove da noi affrontate nei vostri antichi tunnel, saggio dworek» inizio con una bella leccata umida, che ci sta sempre bene «Siamo qui proprio per fare rapporto su quanto accaduto, ma non portiamo buone notizie... Abbiamo scoperto ed eliminato cosa spingeva le chitine... quei mostriciattoli insettoidi intendo... ad attaccare... pare infatti lo spirito vendicativo di un antico dworek le spingesse a questo, e le guidasse... purtroppo quali che fossero gli intenti dello spettro non ci sono ben chiari, ma in qualche modo siamo riusciti a scacciarlo, e ora le chitine non dovrebbero essere più un problema...» parto dalla cosa positiva, e ora proseguo verso quella più problematica «Purtroppo il nostro incedere nell'esplorazione dei tunnel ci ha spinto forse troppo oltre... ma Re Domberfor ci aveva affidato anche il compito di trovare un modo di curare sua figlia, perciò noi ci siamo spinti il là, pur di trovare una soluzione... ma siamo arrivati in territori che credo fosse meglio lasciare inviolati: le rovine della Vecchia Haddu sotterranea, nella Grotta Purpurea... peccato che non molto dopo il nostro arrivo abbiano fatto la loro comparsa degli enormi Vermi Purpurei, che hanno preso a distruggere tutto e cercato di braccarci... temo sia stato il nostro arrivo a risvegliarli...» mi fermo un attimo, con un espressione compita e dispiaciuta, mostrando un senso di colpa «Quei vermi erano un serio pericolo anche per voi qui in superficie, una volta che avessero ripreso a scavare, ma noi non avevamo idea di come poterli sconfiggere. una minaccia oltre la nostra misera portata... tuttavia oltre ai maledetti vermi abbiamo trovato anche un antico sacerdote, che in qualche modo era sopravvissuto nei millenni... costui si è sacrificato per poter far fuori i vermi purpurei, facendo crollare la grotta purpurea, inondandola... si è sacrificato per evitare che quella minaccia risalisse a distruggere i dworek qui in superficie... un vero peccato non abbiamo potuto parlarci granché, il tempo stringeva, altrimenti chissà quante incredibili storie sul passato della vostra gente avrebbe potuto raccontarci... e poi come risultato abbiamo trovato alla nostra risalita la distruzione causata da quell'atto... ciò che è accaduto è terribile, e in parte forse ne siamo responsabili indirettamente...» quindi mi fermo un istante e poi sospiro «Ah, se solo Re Domberfor non ci avesse spinto a far più del necessario... se ci fossimo limitati ad eliminare lo spettro e la minaccia delle chitine tutto questo non sarebbe mai accaduto...» getto così un piccolo seme, iniziando a fingere di avere dubbi sulle decisioni del Re dowrek, anche se per ora mi limito a questo, senza dirlo esplicitamente, anche perché nonostante io dubiti dell'integrità del Mastro, non è bene parlar male in modo diretto del suo sovrano di fronte a lui, a meno che lui stesso non si sbottoni in tal senso.

Dopo il racconto, faccio anche una semplice aggiunta «Nel nostro vagare per la grotta purpurea abbiamo recuperato anche quest'ascia che tiene il nostro Sphok... sembra un oggetto davvero incredibile, degno di un sovrano... ma il Vostro Re non ha saputo dirci nulla su di essa quando l'ha vista... forse Voi, con la vostra esperienza e conoscenza potete illuminarci su quest'arma... può avere qualche capacità secondo voi? Oltre ad essere splendida, intendo...» quindi guardo Sphok con noncuranza «Su Sphok, avvicinati a far vedere l'ascia al Mastro...» E mentre il mio compagno si avvicina al Mastro di Guerra, io avanzo al suo fianco, con fare curioso e interessato.

DM:

Spoiler

 

In pratica racconto al Mastro la stessa versione dei fatti propugnata a Re Domberfor, che alla fine dei conti corrisponde su per giù alla verità, e manca soltanto di alcuni dettagli omessi (importanti per noi e il nostro sapere, ma non per la credibilità, fortunatamente).

A fine discorso come ho scritto cerco di mostrarmi dubbioso sulle scelte di Re Domberfor, sperando che la cosa possa fornirmi un piccolo appiglio in caso il Mastro avesse davvero interessi contro quelli del Re.

In ultima istanza, come avevo già spiegato agli altri, faccio in modo che Mastro Durgher sia costretto a dare uno sguardo da vicino all'ascia di Tyrah. In questo modo possiamo capire se la riconosce ed eventualmente la sua reazione nel vederla.

 

 

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il mio compagno ha ragione, il re sta prendendo decisioni un pò troppo affrettate, sarà per  causa della figlia o per l'influenza di quel dannato wojeck...

in ogni caso sono curioso anch'io di sapere cosa può fare quell'ascia dicendo questo mi avvicino pure io con una finta curiosità, avendo inteso chiaramente le vere intuizioni di Helouè

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Il Mastro di Guerra vi ascolta impassibile. Solo una volta scuote il capo quasi con disapprovazione, ovvero quando gli raccontate dell'incarico secondario affidatovi dal Re. Quando il vostro racconto arriva alla Caverna Purpurea, i suoi occhi si allargano - intimoriti? - per poi socchiudersi.

Quando ha occasione di osservare bene l'ascia di Tyrah non si trattiene: Per la barba dei miei antenati! Sapete cos'è quella? Come l'avete recuperata? 

Allunga una mano quasi a volerla toccare, ma forse il fiero cipiglio di Shpok lo trattiene: La mitica ascia del Re... Mirate il simbolo del sangue dei Tyrah, che vive ancora oggi! Batte una mano su un drappo consunto a fianco del suo scranno, e indica la lama. Lo stesso simbolo, come ricordato da Helouè. Il sangue dei Re dei Re! Con quell'arma in pugno - e con al suo fianco il possessore del Bastone di Khur - un dworek dell'antico casato potrebbe guidare il nostro popolo a grandi vittorie!

Il suo sguardo sembra perso a contemplare future vittorie. Un veterano al suo fianco, sicuramente un suo parente, vi osserva con una mano sull'ascia, all'insaputa di Durgher.

  Durduk

Spoiler

Il dworek a fianco del Mastro di Guerra sai che è quello che ha guidato il gruppo che ha esplorato i tunnel con la figlia del Re. È il figlio del fratello del Mastro di Guerra, Durghan.

 

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Heloué

La reazione del Mastro di Guerra è piuttosto composta.

Quando Mastro ci mostra il simbolo, dimostro stupore «Ah!... Lo stesso simbolo! Dunque voi siete discendenti di questo antico sovrano? Re Dumberfor non sembrava saper niente di tutto questo... si vede che non ha seguito bene le lezioni di storia...» Quindi mi accorgo anche dell'altro dworek, che ha una mano sull'ascia, e dato che non gli abbiamo dato alcun motivo per essere minaccioso nei nostri confronti la cosa è decisamente sospetta, per cui incalzo, aggiungendo «E' incredibile! Il nostro Sphok deve avere un talento naturale per il recupero di antichi e potenti cimeli! Dopo il bastone pure quest'ascia... peccato che il nostro nanico compagno non si separerà mai da queste armi, che ha ottenuto con il sangue e che, come direbbe lui "dovranno conquistarsele facendo scorrere il mio, di sangue!"» e guardo Sphok, a cercare la sua approvazione.

Dai dai... se qualcuno è molto interessato a quest'ascia dobbiamo spronarlo a provarci... così da avere una scusa per difenderci...

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Durduk

Durante tutta l'esposizione del Forn, rimango con il fiato sospeso, una mano che ad ogni pausa si avvicina verso l'ascia, per poi rilassarsi, pronto a scattare ad eventuali accuse irrispettose... Che non avvengono, tanto che mi sento quasi raggirato anch'io: se non sapessi cosa stanno facendo, questi Forn dalla lingua biforcuta avrebbero ingannato pure me. 

Quando lo sguardo mi cade sul veterano alle spalle del Mastro di Guerra, la mano questa volta si avvicina decisamente all'impugnatura dell'ascia, mentre la mia mente lavora febbrile: Lui! Lui era sceso nella spedizione con la figlia del re! Lui!!! Ed è anche parente del Mastro di Guerra! Come faccio a farlo capire ai Forn e a quel testadura del Dworek selvaggio? Mentre ci penso, decido per una strategia d'impatto: Signori, ora allontanatevi dal Mastro di Guerra, sono tempi pericolosi, mi capirete! Dico, avanzando in modo da posizionarmi esattamente fra loro e il Dworek di cui sospetto. Poi aggiungo: Se mi permettete, vorrei aggiungere qualcosa: non sempre i pericoli sono quelli che appaiono a prima vista: mi ricordo quella volta dell'attacco a Cor'kerek, tutti pensavamo che il pericolo principale fosse il grosso lanciamassi dei ribelli, invece poi ci hanno quasi massacrato con quelle specie di piccole balestre! Te lo ricordi Ragnok? concludo, rivolgendomi proprio al nano in questione, presente con me su quel campo di battaglia?

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Shpok Asciaspezzata

Ehi ragazzo, rivolgendomi a Durduk, mica mordo! Non c'è bisogno di frapporti fra noi e il Mastro di Guerra. Quest'ascia è mia come anche la mazza di Khur e, come dice il mio amico forn qui presente, me le sono meritate in battaglia... e che battaglia, porca putt@#a, ah ah ah ah ah! (la mia solita risata folle e irrispettosa) Torno improvvisamente serio e fisso il Mastro di Guerra negli occhi: Se Ata ha fatto giungere fino a me questi due antichi cimeli, se Ata MI HA CONSENTITO DI IMPUGNARE il sacro scettro di Thyra e darmi la forza di trascinarlo per centinaia di metri mentre un verme purpureo grande quanto l'intera Isola Forgia mi odorava il cul@, forse EVIDENTEMENTE in questo nano pazzo, indicandomi con l'indice una delle mie tempie, c'è qualcosa di più di sangue e bava. Non sarò certo il prossimo re che guiderà i dworek in capo al mondo (e nè ci tengo!) ma sarò qualcuno che, grazie a questi manufatti, tirerà parecchi calci in cul@ a chi se li merita per aggiustare parecchie cose che qui nell'Arcipelago sono, ehm, marcite col tempo.

Modificato da The Scarecrow
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Ragnok, il nervoso parente del Mastro di Guerra, avanza di un passo: Durduk ha ragione, vi invito ad allontanarvi dal Mastro. Mio Signore - dice poi rivolgendosi a Durgher - vi invito a riflettere sull'opportunità che ci si presenta. Questi valorosi hanno recuperato l'arma ereditaria dei Re dworek, è certo che sia un segno di Ata. Immaginate cosa accadrebbe se i nostri guerrieri, radunati ad Atalu, venissero spronati da un condottiero benedetto da un simile artefatto. Shpok Asciaspezzata, sono certo che il tuo cuore sa che potresti fare il bene del tuo popolo cedendo questo mirabile oggetto a un guerriero con maggiore esperienza tattica.

In tutto questo tempo non ha mai levato la mano dall'ascia, nè distolto lo sguardo dai due forn di fronte a lui.

Modificato da Dracomilan
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Heloué

Prima che Sphok possa rispondere, pongo una domanda «Quale guerriero sarebbe adatto a tale compito di comando?... Essendo il Re stesso il primo leader del popolo dworek e quindi anche dei suoi soldati, non dovrebbe essere lui stesso a brandire l'arma, nel guidare i soldati in battaglia?... L'ascia di Tyrah non dovrebbe quindi essere impugnata da Re Domberfor?» pongo tutte queste domande con ingenuità, come se riflettessi io stesso sulle parole della guardia, ma mi assicuro di rimarcare bene l'ultima frase, e soprattutto il nome del Re. Se sono al corrente della storia faranno quanto meno un minimo di bocca storta al pensiero del cimelio del loro casato impugnato da un discendente dei traditori che l'hanno lasciato morire assieme alla sua famiglia e moltissimi altri dworek.

DM:

Spoiler

Insomma, parlo con ingenuità, ma continuando a sfruttare quel che sappiamo per provocare qualche reazione nei presenti.

 

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Ragnok fissa con occhi di fuoco il forn:

Piuttosto meglio che la impugni chi l'ha conquistata col sangue...  

Il Mastro di Guerra interviene: Modera la lingua, giovane (Nota: Ragnok avrà 350 anni) guerriero! Se questi alleati sanno che Sua Maestà resiste alle seduzioni wojiek, è ancora la nostra guida! È corretto, avventurieri? Sua Maestà è proprietario dei suoi pensieri?

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Shpok Asciaspezzata 

Ascolto in silenzio l'evoluzione della situazione. Sono proprio curioso di vedere dove vogliono andare a parare tutti quanti qui. Una cosa é sicura: l'ascia e la mazza sono mie e nemmeno Dumberfor me le toglierà. Solo Ata in persona può farlo e deve uscire apposta dal Dio Vulcano per chiedermelo. Ti piace così, 'Zmanga?

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sentendo le parole di Durduk rifletto cosa starà cercando di dirci?? vuoi vedere che ritiene colpevole quell'altro penso guardando in direzione del nano in compagnia del mastro

non possiamo essere certi di cosa faccia sua maestà, non possiamo mica leggergli nella testa dico guardando Helouè dalle tue parole sembra quasi che proponi una guida temporanea, o sbaglio? dico rivolto a Ragnok

 

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Una guida temporanea, ottimo suggerimento! esulta quasi Ragnok. Come testimonia questo forn, Mastro, neppure loro sono riusciti a capire in quali condizioni versa sua Maestà. Ha affidato a questi valorosi un incarico pericoloso... e per loro stessa ammissione l'ha reso quasi impossibile chiedendogli anche di svolgere un compito per lui solo, senza curarsi di Cava e Clan! Quando tutti sanno che Dumora è ormai come morta. Il Re...

Silenzio, ho detto! Ruggisce il Mastro di Guerra. Parlare così della figlia del Re, che giace in un letto di dolore, è irrispettoso e vile. Questo è il momento di restare uniti: sulla nostra isola vi sono forn, wojiek, umani e.... goooolb (detto come se stesse tenendo tra le mani qualcosa di viscido e puzzolente, che non si vuole staccare, e fissando Utpol che osserva a terra un mucchio di ciarpame con fare attento). Non voglio nemmeno immaginare a cosa vuoi alludere.

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Durduk

Pur senza estrarre l'ascia, mi sporgo minaccioso verso Ragnok, il volto contratto in un cipiglio ben poco rassicurante, mentre dico, la voce grave: "Soltanto perché ti ho visto combattere e so che sei un Dworek onorevole la mia ascia non è già in mano, ma non parlare mai più così del Re e di sua figlia... Dice bene il Mastro di Guerra: non essere irrispettoso e vile, non sei tu!" Mano a mano che passano i secondi, il mio cuore si convince sempre più che l'animo di questo dworek, un tempo forse puro come il ferro di questa montagna, si stia riempiendo di ragnatele.

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humm... mi sto convincendo che il Mastro di Guerra non c'entri nulla in questa storia... quell'altro dworek sembra invece avercela con il Re... hummm

hei... dalle tue parole sembra che tu ce l'abbia con il Re... non sarai mica stato tu ad avvelenare la Principessa? dico rivolto al dworek Ragnok, con la semplicità di un bambino. E inizio quindi a quardarlo con un'espressioe corrucciata.

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L'apparentemente innocente domanda del Golb scatena una serie di reazioni violente.

Ragnok impugna e alza l'ascia sopra la testa, pronto a colpire, ruggendo: Come osi piccolo mostro!

Gli altri veterani presenti nella sala (quattro in tutto) ululano di rabbia e disappunto, con qualche urlo Tagliagli le orecchie! di incoraggiamento. Tutti lasciano le loro postazioni per avvicinarsi minacciosamente al gruppo degli avventurieri.

Il Mastro di Guerra strabuzza gli occhi, incredulo di fronte a tanto ardire, poi ruggisce: Metti giù quell'arma, stolto! il tuo onore non beneficera della morte di quel topo! Poi rivolge il suo sguardo a Utpol: Parole avventate, Golb. Accusare un dworek di tradimento nella sua stessa Cava è segno di follia!

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Durduk

La situazione si scalda in un battito di ciglia, alle parole del piccolo Golb. Parole che, purtroppo mi sento di condividere, perciò, anche senza impugnare l'ascia, rimango piantato di fronte al piccolo Golb, come a volerlo proteggere, dicendo: "Anche se non sanno come usare la lingua, sono protetti dal Re e dal grande padre Ata per quanto hanno visto nelle fondamenta della montagna. D'altra parte, io non credo che tu possa aver avvelenato la figlia del Re: il prode guerriero con cui ho condiviso sangue dei nemici e birra per lavarlo, capace di affrontare un esercito da solo pur di difendere i suoi compagni e il suo re, non lo avrebbe mai fatto. Eppure, dalle tue parole di prima, sembrerebbe quasi che tu desiderassi la morte della povera ragazza. Perciò, capirai come il dubbio possa nascere in chi non ti conosce!"

Spoiler

Cerco di rabbonirlo, pur mantenendo tutti focalizzati sul problema attuale: qui non si parla di Golb insolenti, per Ata, ma di traditori vigliacchi che avvelenano figlie di re!!! :)

 

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il mio volto dapprima si muta in un'espressione stupita come a dire "beh, cos'ho detto di male?"

ma subito dopo si ricompone e diventa serio e si rivolge verso il Mastro di Guerra:

Mastro Durgher, certo le mie parole forse sono state avventate... forse... ma dalle parole del vostro guerriero traspare una forte rabbia... un forte risentimento verso il vostro Re... e di riflesso verso sua figlia... e traspare il fatto che sappia più di quanto non voglia dire...

poi, con il volto aggrottato, rivolto al guerriero,

avanti! ... parla!

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Ragnok diventa tutto rosso in viso, per l'accusa subita da Utpol, per essere chiamato stolto dal Mastro di Guerra, per l'intervento di Durduk che gli impedisce di affondare l'ascia nella testa del Golb... 

Non starò qui a rispondere alle accuse di quattro stranieri e un guerriero disonorato! 

Si volta e si allontana da voi, arrivando a fianco del Mastro di Guerra. Mentre gli passa di fianco Durgher allunga un braccio e lo ferma bruscamente, strattonandolo: Ragnok, maledizione, che ti piglia? Ho garantito per loro e ci hanno aiutato a tenere d'occhio il Re e gli ambasciatori wojiek e forn... il Golb è un folle, ma hanno percorso i tunnel e recuperato l'ascia di Tyrah. E Durduk è un tuo parente e conosci la sua storia. Meritano più rispetto di così!

Ragnok volta il viso verso Shpok e il suo sguardo si posa un'ultima volta sull'ascia del Re dei Re. Quindi digrigna i denti come un pazzo. 

E sia. Uccideteli tutti. 

L'ascia che ancora impugnava si abbatte sul cranio del Mastro di Guerra, mentre gli altri veterani vi assalgono.

INIZIATIVA

Spoiler

 

Ordine di azione:

Bellamin

Dalamar

Durduk

Veterani x 4

Helouè

Utpol

Ragnok

Shpok

 

 

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