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[Dalamar78] Frammenti di Paura (reload) I


dalamar78

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Principali partecipanti

Custode

Julius si avvicina alla botola individuata da Romolo, vi infila la chiave che era sulla scrivania e che entra perfettamente nella toppa, per poi girarla: un leggero "click" rivela che adesso la botola è aperta. Con circospezione, l'ex poliziotto la solleva lentamente, rivelando delle scale che scendono nell'oscurità

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Custode

Julius si fruga un attimo addosso per poi estrarre una torcia a batterie, che accende prontamente, per poi avviarsi giù per le scale seguito da tutti gli altri; mentre il buio si ritrae davanti a voi, scendente lungo le scale che emettono dei sinistri gemiti. Dopo una ventina circa di scalini, giungete in un ambiente del tutto simile alla stanza soprastante come dimensioni e contenente un paio di librerie, una sedia ed un leggio; le librerie sono completamente vuote ma dovevano contenere dievrsi volumi dato che le assi che le compongono sono incurvate. L'unico elemento degno di nota è un foglio poggiato sul ripiano più alto di una delle librerie; a differenza del resto della casa, questo ambiente sembra essere stato usato di recente

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Juliet

Ingoio e mentre scendiamo sono evidentemente impaurita. Mi affianco immediatamente a Julius e alla vista delle librerie rimango di sasso.

Qui c'erano dei libri, ma sono stati fatti sparire, a parte quel foglio lassu'.

Indico il foglio che mi appresto a prendere, non prima di aver messo dei guanti se li ho. In caso contrario lo prendo con degli oggetti in modo da non lasciare impronte.

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Custode

Juliet estrae dalla giacca un paio di guanti di pelle e li indossa, allungandosi poi verso il foglio appoggiato sull'ultimo ripiano della libreria per poi avvicinarlo alla luce della torcia di Julius; il foglio, che si rileva essere una pergamena, risulta essere scritto interamente in una lingua che nessuno di voi conosce

Francis, rimasto in silenzio fin'ora, osserva il foglio pensieroso Se non sbaglio.. Sembra essere aramaico.. vi dice il medico

 

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Custode

Mmm... Si, forse... risponde Francis Secondo me la cosa migliore è portarla da un rabbino se vogliamo farcela tradurre..

Dato che non sembra esserci più niente di utile, Julius vi guida tutti quanti al piano di sopra; la luce del giorno, seppur velata da tende e imposte chiuse, ha un effetto benefico su di voi, allontanando i cattivi pensieri.. almeno per il momento..

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Juliet

Annuisco alla risposta di Francis.

Anche se secondo me all'universita' forse si potrebbe trovare qualcuno in grado di farlo. Ci devo pensare

Custode

Spoiler

Conosco qualcuno che potrebbe farlo senza fare troppe domande? Magari un mio vecchio compagno di studi che e' sempre stato innamorato di me e farebbe un favore anche solo per vedermi. Si lo so sono perfida, ma sono una donna...

 

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Custode

Dato che Juliet non ha nessun'altra valida alternativa da proporre, decidete di seguire il suggerimento di Francis e vi recate nell'unica sinagoga presente a Salem che, per vostra fortuna, è ubicata poco distante dall'università

Dopo che siete riusciti ad accedere al luogo di culto, venite introdotti in un modesto studio il cui unico occupante, posto dietro un'ingombra scrivania, è un uomo di mezza età piccolo e curvo, con prominenti orecchie a sventola

Shalom esordisce Io sono il rabbino Abramo. Il mio assistente mi ha detto che volevate vedermi.. Con chi ho il piacere di parlare e per quale motivo siete qui nel mio studio?

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Julius Fink

Mi presento al rabbino ed espongo vagamente le ragioni che ci hanno condotto qui, senza fornire troppi dettagli.

Io sono Julius Fink, e questi sono miei stimati amici e collaboratori. Riteniamo che voi siate forse in grado di aiutarci a portare avanti una urgente e delicata questione lavorativa.

poi mi rivolgo poi verso Juliet.

Juliet, hai tu il documento da far tradurre?

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Francis Clark

Il medico osservò il rabbino. La postura e le orecchie dimostravano chiaramente la razza dell'uomo agli occhi dell’esperto patologo, anche se probabilmente gli altri tratti somatici erano stati attenuati da tentativi di miglioramento della stirpe tramite l’accoppiamento con altre etnie. ’Gente geneticamente colta: bisognerebbe poter selezionare ciò che ciascuno può dare alle generazioni successive.’

Abbiamo trovato questo documento in una biblioteca” intervenne mentre Juliet prendeva il foglio “io ed i miei esimi colleghi siamo dei ricercatori. Purtroppo la lingua ci è ignota come lo è il contenuto: abbiamo la viva speranza che lei possa aiutarci con la dovuta discrezione.”

 

Modificato da AndreaP
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