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Punti ferita consapevolezza delle perdite


Valkar

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Principali partecipanti

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Ognuno gioca come preferisce e introduce le HR che preferisce. Ma attenti a crearvi problemi che non esistono.

D&D 3ed è un gioco prevalentemente tattico basato sui combattimenti. Le cure sono lì per essere utilizzate e impedire che i PG crepino, non sono lì per simulare il potere mistico della divinità che si incanala nel suo fedele servitore e, tra esclamazioni di meraviglia e villici in adorazione, richiude miracolosamente la slabbrata ferita sanguinante et palpitante inferta dai malvagi servitori del malvagio dio della malvagità i quali stanno pugnando con le loro armi vili e corrotte dalle profondità dei sette inferni.

Sono slot incantesimo e pf. La cura magica non ha nulla di drammatico né d'atmosfera, serve a evitare di rifare il PG.

Secondo il TUO parere non ha nulla di drammatico. Le parti del manuale che parlando di interpretazione dicono altro.

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Secondo il TUO parere non ha nulla di drammatico. Le parti del manuale che parlando di interpretazione dicono altro.

Non c'è bisogno di stare a discutere di questo, in OP chiedeva come si potesse rendere meno automatico il fatto che il chierico conoscesse esattamente lo status di ogni suo alleato, questo si può fare prendendo in considerazione le abilità di "guarire" del chierico, che se ha incantesimi di cura si suppone abbia una discreta conoscenza delle ferite e di "quanto male" possano fare (sulla scheda in termini di pf).

Si può giocare allungando il combattimento con l'interpretazione, facendo osservare al chierico le ferite e descrivendo più accuratamente l'effetto dei colpi.

Qualcuno ha proposto per questo motivo di evitare di dire ai PG i pf che vengono loro tolti.

Questo secondo me complica un pochino il gioco e non a tutti potrebbe piacere, in fondo non sai mai esattamente come sta il tuo PG, anche se il DM fosse molto scrupoloso nelle descrizioni diventa diverso, meno automatico, per un giocatore decidere come agirà il proprio PG di conseguenza alle ferite.

L'alternativa è decretare che il chierico con un semplice guardo possa capire se qualcuno è gravemente ferito (in fondo non ci vuole proprio tanto), quindi sapere se è sotto la metà, se è quasi morto, se sta bene, se ha una sola ferita non troppo grave... e nel caro voglia sapere gli esatti pf del suo compagno far tirare un d20 in più al chierico, su guarire. Un singolo tiro imho non rallenta così tanto il combattimento. E tutto aggiunge un pizzico di flavour/realismo alle cure.

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il problema è intrinseco nel regolamento, non penso ci si possa far nulla a patto di non volerlo cambiare.

mi sembra che su arcani rilevati ci fosse una variante ai pf, che prevedeva dei gradi di ferimento senza passare dai pf, e andando piu a senso qualitativo, cosa che mi sembra tu stia cercando

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L'idea della variante non è brutta sulla carta ma è pensata male. Basta il primo critico a caso per stroncare anche un PG veramente forte. Oltre che per il gameplay, è antiestetico narrativamente quando l'eroe (es.) Luke Skywalker muore ucciso da un colpo di pistola laser sparato da uno stormtrooper senza nome.

E' da tipo un mesetto che ogni tanto penso a quella variante e a come migliorarla ma non ho ancora trovato una soluzione.

Volendo metterci una pezza veloce si potrebbero dare ai PG dei punti eroismo (o adattare i punti azione) da spendere per annullare un critico o un TS fallito. Questi punti verranno dati anche al BBEG, ma non ai suoi minion.

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Secondo il TUO parere non ha nulla di drammatico. Le parti del manuale che parlando di interpretazione dicono altro.

Fonti?

Io posso portarti degli esempi contrari: il costo in monete d'oro delle cure (SRD), la presenza di chierici, druidi e altri guaritori nelle città (GDM, pag. 137 e seguenti, in particolare pag. 139) e il paragrafo sulla magia nel mondo (GDM pag. 142) che spiega che è "errato" creare un mondo in cui la magia è vista alla stregua di un miracolo, se i PG poi la usano quotidianamente.

E sono tutti punti presenti sui manuali, non la mia opinione personale (e qui ti rimando alla mia firma).

Cio detto, la questione originale (come gestire la conoscenza dei pf in gioco) mi sembra abbia diverse soluzioni:

- i giocatori parlano di pf senza problemi, come è previsto dal sistema (quello di un gioco tattico di gruppo) e i PG parlano di stati di salute: "sto male, curami, guarda che taglio!"

- il DM tiene nascosti i pf ai giocatori e li informa raggiunti certi stati di danno (50%, 25%, 0 pf)

- il chierico usa status continuamente

- si usa un sistema a soglia di danno anziché a pf: ogni volta che un PG subisce X danni in un singolo colpo, subisce una ferita, dopo Y ferite, il PG sviene/muore, in modo da avere qualcosa di più "a grandi linee" rispetto ai pf

- si usa il sistema di punti vitalità di Arcani Rivelati, sapendo che è letale e antieroico

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Volendo metterci una pezza veloce si potrebbero dare ai PG dei punti eroismo (o adattare i punti azione) da spendere per annullare un critico o un TS fallito. Questi punti verranno dati anche al BBEG, ma non ai suoi minion.

in pratica i punti fato e i punti fortuna di warhammer.

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