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D&D, considerazioni varie ed eventuali


primate

Messaggio consigliato

Dnd ha meccaniche rigide. Al primo livello da druido tu conosci automaticamente il druido, ma finchè non hai 1 livello da druido non sei un druido..e quindi non puoi apprendere il druido.

Il discorso degli iniziati/accademia funziona solo in linea teorica, perchè non esistono le classi mezze (mezzo druido/mezzo mago/mezzo guerriero) e nemmeno il livello 0 a cui aggiungere abilità. dnd funziona cosi xD

Se cerchi su gianitp trovi un elenco simile, fa morir dal ridere xD (tipo il popolano spara polli infiniti)

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La storia del druido si risolve giocando che quando qualcuno prende il 1º liv da druido gli viene insegnata la lingua...

Il chierico che non crede in una divinità non mi piace, ma comunque dece affidarsi a un preciso ideale etc... Quindi un chierico ultra buono non insisterà per avere soldi dai bisognosi e non si guadagnerà da vivere così anche senza divinità!

Sul level up di abilità che con l'uccisione del goblin di turno non hanno senso basta dire che in realtà "tutte le esperienze fatte fin li ti hanno portato a migliorare in tutto"... Altrimenti basta cambiare gioco.

Ma stiamo andando OT.

Per guadagnare anche i druidi e i chierici possono vendere incantesimi. Tanto quanto possono sfruttare "professione" o "artigianato". Questo è il punto, basta che non vada contro ciò in cui credono o i dogmi della divinità, tipo aiutare necromanti o chiedere soldi ai più poveri per curarli.

E vale per ogni classe, ognuna con i suoi limiti ma tutte possono vendere magia o servizi tramite abilità o lavoro "giocato"...

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  • Supermoderatore

In caso, sarebbe possibile deviare la discussione in un altro topic? Finora, i toni mi sono sembrati piuttosto calmi da entrambe le parti.

Possibile è possibile il punto è che questo discorso è talmente generico e variegato che non si capisce più bene dove voglia andare a parare (e infatti non ho trovato un titolo coesivo per il nuovo topic).

Perciò per adesso vi lascio questo topic ma cercate di mantenere un tema più o meno generale e unitario senza divagare su decine e decine di aspetti differenti del gioco.

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Forgotten Realms, pagina 23, paragrafo relativo ai druidi (non il riquadro dei circoli druidici)

Forgotten Realms - Fedi e Pantheon, pagina 8, paragrafo "concedere incantesimi". Tuttavia entra in conflitto con la lista delle divinità che possono essere adorate dai druidi a pagina 90, molte delle quali non hanno nessun livello da druido ne tanto meno un allineamento compatibile.

A prendere le ambientazioni specifiche non concludi nulla, perché ogni ambientazione ha le sue regole. In eberron è possibile adorare un Pantheon invece di una singola divinità, e nella stessa organizzazione clericale trovi buoni e malvagi.

Il fatto che il chierico debba essere legale, non so dove l'abbia preso, ma secondo me intende che un chierico non può essere NN a meno che anche la sua divinità non sia NN. Anche se non capisco che c'entri.

Non c'entra una mazza infatti.

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Dnd ha meccaniche rigide. Al primo livello da druido tu conosci automaticamente il druido, ma finchè non hai 1 livello da druido non sei un druido..e quindi non puoi apprendere il druido.

Il discorso degli iniziati/accademia funziona solo in linea teorica, perchè non esistono le classi mezze (mezzo druido/mezzo mago/mezzo guerriero) e nemmeno il livello 0 a cui aggiungere abilità. dnd funziona cosi xD

A parte che esistono i livelli infimi, che sono proprio i "mezzi livelli" che citavi, ma comunque non è che D&D ha meccanich rigide, semplicemente è un gioco a cui basta applicare un minimo di intelligenza. Quando inizi a giocare un personaggio di 1° possiedi almeno un talento, un guerriero di 1° livello è un personaggio che ha seguito un duro e serio addestramento militare, un mago di 1° ha studiato anni su libri teorici di magia ed un chierico di 1° è stato ordinato sacerdote della divinità X seguendo un ben preciso percorso composto da studio dei dogmi e dei libri sacri e da tutta una serie di rituali; quando inizi giocando un personaggio di 1° livello, insomma devi sempre considerare che hai più di un decennio di esperienza alle spalle, che per arrivare ad essere quello che sei hai dovuto faticare più o meno tanto!

E' ovvio che in termini di regole e di gioco spicciolo, io manuale ti dico che una volta raggiunto il primo livello da druido, il personaggio conosce il druidico. Sta al master fare in modo che, se un ranger di 5° decide di prendere un livello nella classe da druido, questi debba prima conoscere un circolo di druidi che siano disposti a iniziarlo al druidismo; e sta sempre al master dire che la lingua gli viene insegnata in questo periodo.

E' esattamente come quando ti colpiscono e ti fanno 20 danni, passando da 30 pf a 10! Di certo non vado a gridare "chierico ho solo 10 pf vieni a curarmi presto!!", né un chierico mi dirà "posso curarti solo 1d8+1!". Questi sono numeri necessari nel gioco, ma che rimangono in Off.. in On si dirà tutt'altro.

A prendere le ambientazioni specifiche non concludi nulla, perché ogni ambientazione ha le sue regole. In eberron è possibile adorare un Pantheon invece di una singola divinità, e nella stessa organizzazione clericale trovi buoni e malvagi.

Concordo, peraltro in Forgotten un chierico deve necessariamente avere una divinità patrona, mentre D&D in generale non mette questo divieto.

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A parte che esistono i livelli infimi, che sono proprio i "mezzi livelli" che citavi

Nota: i livelli infimi non sono materiale ufficiale, inoltre prevedono avventure prima del primo livello, non fra un livello e l'altro.

, ma comunque non è che D&D ha meccanich rigide, semplicemente è un gioco a cui basta applicare un minimo di intelligenza.

Che è appunto la stessa cosa: dnd ha meccaniche rigide proprio perché applicandole così come sono, puoi avere un addestramento che teoricamente dovrebbe occuparti un pò più tempo.

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O_O E non contempli l'idea che, semplicemente, mi piace la classe del mago, del druido, del chierico o dello psion?

Se fai il chierico possono esserci due motivi:

1) Ti piace l'idea di avere una fede, un ideale, una missione e un ordine, e allora ci deve essere un'organizzazione in questo senso, che fa capo a qualcuno, che, per semplificare le cose e motivare la fede, è una divinità.

2) Hai scoperto che il chierico o il druido menano quasi tutti.

Personalmente trovo che chi sceglie la numero due, faccia schifo come giocatore. Certo, è una mia opinione personale, ma sono decisamente irremovibile a riguardo.

A prendere le ambientazioni specifiche non concludi nulla, perché ogni ambientazione ha le sue regole. In eberron è possibile adorare un Pantheon invece di una singola divinità, e nella stessa organizzazione clericale trovi buoni e malvagi.

Che sia una divinità o che sia un pantheon, la cosa non cambia niente: in una religione ci sono delle regole che vanno rispettate, e se non le rispetti e abusi di quei poteri concessi per propugnarle, semplicemente vieni allontanato dal credo stesso. Perché adorare una divinità della natura quando ci sono tante divinità del commercio che invece ti spingono per avere quel comportamento? Perché voglio fare il druido! Però il druido ha una filosofia dietro che accudisce la natura e rinnega il commercio, e come classe è stato concepito in questo senso.

Certo, puoi inventarti una divinità delle foreste & dei supermercati, ma "per me", come già mi è stato fatto notare, fa schifo... Poi, se a te piacciono i power player, per tirare su due soldi c'è anche l'opzione circo: ti compri una palla colorata, ti trasformi un orso e con qualche punto su intrattenere fai soldi a palate. Mica dico che il mio sia il solo modo di giocare...

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Se fai il chierico possono esserci due motivi:

1) Ti piace l'idea di avere una fede, un ideale, una missione e un ordine, e allora ci deve essere un'organizzazione in questo senso, che fa capo a qualcuno, che, per semplificare le cose e motivare la fede, è una divinità.

2) Hai scoperto che il chierico o il druido menano quasi tutti.

Personalmente trovo che chi sceglie la numero due, faccia schifo come giocatore. Certo, è una mia opinione personale, ma sono decisamente irremovibile a riguardo.

Che sia una divinità o che sia un pantheon, la cosa non cambia niente: in una religione ci sono delle regole che vanno rispettate, e se non le rispetti e abusi di quei poteri concessi per propugnarle, semplicemente vieni allontanato dal credo stesso. Perché adorare una divinità della natura quando ci sono tante divinità del commercio che invece ti spingono per avere quel comportamento? Perché voglio fare il druido! Però il druido ha una filosofia dietro che accudisce la natura e rinnega il commercio, e come classe è stato concepito in questo senso.

Certo, puoi inventarti una divinità delle foreste & dei supermercati, ma "per me", come già mi è stato fatto notare, fa schifo... Poi, se a te piacciono i power player, per tirare su due soldi c'è anche l'opzione circo: ti compri una palla colorata, ti trasformi un orso e con qualche punto su intrattenere fai soldi a palate. Mica dico che il mio sia il solo modo di giocare...

Fammi capire: e chi sceglie un guerriero? Per te lo fa perché adora fare la donna del mago? O forse perché adora poter menare tutti. Questo desiderio di coolaggine(concedetemi la neo parola) e di onnipotenza c'è in OGNI giocatore.

É dnd, non un gara teatrale di improvvisazione. Ci sono le regole, le limitazione d'ambientazione e di livello, ma in nessun caso troverai un giocatore disposto a fare il prete in dnd, senza gli incantesimi chierici come controvaluta.

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Però il druido ha una filosofia dietro che accudisce la natura e rinnega il commercio

Fonti? Perchè la parte sottolineata non mi pare sia prevista. E se è una tua personale considerazione, che la natura debba PER FORZA rinnegare qualsiasi attività umana, allora non sono regole e tutta la faccenda è inutile.

Che poi, volendo l'essere umano è un animale, quindi si suppone che quelle che faccia siano attività "naturali" per lui... o adesso gli uomini sono alieni o esterni?

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Da master novellino di una campagna a bassa magia ho letto la discussione con interesse, credo che tutto dipenda da tre elementi:

_ i giocatori devono sapere che sarà una campagna a basso tasso magico e che le capacità dei personaggi saranno più importanti degli oggetti

_ l'ambientazione deve porre un freno credibile alla creazione degli oggetti magici e all'uso della magia da parte delle diverse classi

_ gli incontri devono essere bilanciati, i mostri cambiati o i loro GS comsiderati diversamente perchè i personaggi non vengano fatti a pezzetti

nell'ambiemtazione che uso (Alfeimur dove mi pare che tutte queste cose ci siano) tra l'altro i druidi di un regno 'lavorano' in pratica come contadini al servizio della popolazione, credo sia il regno più ben nutrito del mondo! :D

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Se fai il chierico possono esserci due motivi:

1) Ti piace l'idea di avere una fede, un ideale, una missione e un ordine, e allora ci deve essere un'organizzazione in questo senso, che fa capo a qualcuno, che, per semplificare le cose e motivare la fede, è una divinità.

2) Hai scoperto che il chierico o il druido menano quasi tutti.

Personalmente trovo che chi sceglie la numero due, faccia schifo come giocatore. Certo, è una mia opinione personale, ma sono decisamente irremovibile a riguardo.

A parte che ci possono essere altri motivi per fare un chierico, vedi "ho sempre fatto solo e soltanto barbari, basta: voglio provare qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso!", oppure "voglio impersonare un negromante signore dei non morti e, dato che il mago non è molto adatto a controllare numerosi DV di non morti, faccio un chierico ossessionato dalla non morte, dal desiderio di diventare uno di loro et cetera", o anche "il mio gruppo ha già tutti i ruoli presi, l'unico che manca urgentemente è il curatore! Non abbiamo neanche uno che curi un solo danno.

Be' tocca a me, mi faccio un bel chierico, anche perché nella mia vita non voglio solo e soltanto curare, il chierico mi permette di fare anche qualcos altro!!" et similia; ecco oltre a queste ed altre motivazioni che spingono qualcuno a giocare un chierico, prendiamo in considerazione la n 2.

Ecco, per quanto io possa essere d'accordo con te nell'esaltare la personificazione del personaggio, nel credere che una giocata di pura interpretazione senza neanche un combattimento sia una bellissima giocata, e nell'esser certo che sia molto meglio (da numerosi punti di vista) creare un personaggio bello, complesso e originale, piuttosto che uno che "spacca capocce" [cit. mio compagno] e basta; il tuo commento mi fa pensare che non hai ben chiaro una parte fondamentale del gioco, ben più importante delle regole generali, delle regole d'ambientazione e dalle homerules: il gioco. D&D e altri G(!!)dR sono prima di tutto dei giochi!!

Se io mi diverto a spaccare le capocce dei nemici, a fare un botto di danni et cetera, finché non vado a rompere a te, finché non vado a cercare di ammazzare te, che male fo?

Non è uno stile che piace a me, ma se si diverte così, io Master faccio in modo che abbia la possibilità di spaccare spesso molte capocce, perché il mio compito da DM non è far divertire me o gloriarmi della mia storia, il mio compito è quello di far divertire i miei giocatori, in qualsiasi modo loro vogliano divertirsi a prescindere da quello che piace a me.

il druido ha una filosofia dietro che accudisce la natura e rinnega il commercio

Ah sì? E dove sarebbe scritto? Un druido che rinnega il commercio? Mah, sinceramente non mi pare proprio! Anzi, almeno nell'ambientazione di FR i druidi sono anche quelli che dicono quanti alberi di una foresta gli umanoidi possono tagliare! Un druido non avrà certo uno spirito da mercante, né sarà provvisto di molto denaro all'interno dei suoi boschi, ma non mi pare proprio che "rinneghi" o combatta il commercio. Perché dovrebbe? Al massimo combatte la troppa aggressiva civilizzazione di alcuni umanoidi, ma nulla di più.

Poi, se a te piacciono i power player, per tirare su due soldi c'è anche l'opzione circo

Se ti riferisci a me ed alla mia domanda, non hai capito molto bene (e intendo 0) la situazione.

_ i giocatori devono sapere che sarà una campagna a basso tasso magico e che le capacità dei personaggi saranno più importanti degli oggetti

_ gli incontri devono essere bilanciati, i mostri cambiati o i loro GS comsiderati diversamente perchè i personaggi non vengano fatti a pezzetti

Concordo alla stragrande!

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per quanto riguarda il druido:

Il manuale parla solo del rapporto tra il druido e la natura, il rispetto della vita etc.

Non parla del commercio in particolare, non ci sono "regole" che vietino ad un druido di commerciare.

Ci sono armature magiche incantate appositamente per i druidi, non è detto che debba "trovarle" nei boschi, può comprarle. E per farlo ha bisogno di denaro, che si può guadagnare in qualsiasi modo. Un druido che si occupa di rifornire il piccolo villaggio di ambientalisti che sorge proprio accanto alla foresta, occupandosi in prima persona di spezie, funghi, legno, in modo che i popolani non deturpino il bosco per scarsa conoscenza del suo equilibrio o semplice avidità, venderà ciò di cui i popolani hanno bisogno per denaro e userà il ricavato per qualcosa di utile al suo scopo, sempre nel pieno rispetto della natura. Potrebbe comprare nuove rare sementi, libri magici e di erboristeria per accrescere le proprie conoscenze, pagare un barbaro armato di accetta per aiutarlo ad abbattere vecchi alberi e far posto a quelli nuovi, potrebbe farci tutto ciò che gli pare e piace, purché non vada contro ciò in cui crede.

Per quanto riguarda il chierico:

come già detto i motivi per giocarlo possono essere tantissimi, ma finché non è richiesto che veneri una divinità specifica, si può giocare altrettanto bene in modi diversi.

Ipotizzando un chierico buono che non sia devoto ad un dio specifico ma al bene assoluto, egli si prodigherà per aiutare gli indifesi (difendendoli con le sue capacità in combattimento e quant'altro), aiuterà i poveri (facendo beneficenza dopo aver venduto i frutti delle sue avventure?) e se un lord in salute chiederà un suo incantesimo per denaro potrà farlo (se il lord non fosse malvagio con scopi terribili) e potrà sfruttare quel denaro sia per donarlo ma anche per comprarsi un'arma magica che userà proprio per scacciare i malvagi...

Insomma, niente (a parte il VoP) impedisce a un PG di comprare oggetti di valore, vendere incantesimi o altro. Chierici e druidi non devono per forza limitarsi secondo ipotetiche regole di obbedienza a qualcosa. Potrebbero essere fedeli a ideali più precisi, venerare un dio che sia contrario alla vendita di incantesimi magari, ma non è obbligatorio. Si può giocare un druido super integralista che vive tra gli alberi rifuggendo qualsiasi cosa sia uscita da una città, compreso il denaro, ma potrà sicuramente barattare il suo rabarbaro con del vischio con un altro druido, e comunque ancora una volta non è obbligatorio, è una scelta del giocatore da fare insieme al DM e al gruppo.

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Poi esiste l'archivista, che ha accesso a tutti gli incantesimi divini.

Il mago e lo stregone, tutti gli arcani.

Il chamaleonte, divini ed arcani.

L'ur priest divini.

anima prescelta e necromante del terrore, divini.

servitore irridescente (cdp) tutti i divini + domini bonus

etc etc

sono tutte classi che non richiedono nessuna divinità e nessun codice di condotta. Con loro come ti comporti? Perchè da come parli, immagino tu vieti e basta.

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Fammi capire: e chi sceglie un guerriero? Per te lo fa perché adora fare la donna del mago? O forse perché adora poter menare tutti. Questo desiderio di coolaggine(concedetemi la neo parola) e di onnipotenza c'è in OGNI giocatore.

No, non esiste in ogni giocatore, solo in quelli che vogliono essere più fighi degli altri

É dnd, non un gara teatrale di improvvisazione. Ci sono le regole, le limitazione d'ambientazione e di livello, ma in nessun caso troverai un giocatore disposto a fare il prete in dnd, senza gli incantesimi chierici come controvaluta.

D&D non è una gara teatrale di improvvisazione?!?! Forse abbiamo due modi diametralmente opposti per intendere D&D :-D

Fonti?

Qualunque descrizione dei dogmi delle divinità che patrocinano i druidi. Quelle malvagie l'osteggiano apertamente, quelle buone accettano il commercio, ma di sicuro non accettano che dei poteri concessi per i fini della divinità stessa (Chauntea, per esempio, protegge e patrocina gli agricoltori) siano venduti per fare cassa. Quegli incantesimi il druido li dovrebbe lanciare comunque.

Che poi, volendo l'essere umano è un animale, quindi si suppone che quelle che faccia siano attività "naturali" per lui... o adesso gli uomini sono alieni o esterni?

Certo, e in quest'ottica anche i non morti sono naturali. Esiste un piano dell'energia negativa dove vengono creati spontaneamente, quindi perché dovrebbero essere innaturali? Anche la tecnologia è naturale, dopotutto non esiste un intero piano di esistenza fatto di ingranaggi? A questo punto, se tutto è naturale, qual'è il credo dei druidi?

A parte che ci possono essere altri motivi per fare un chierico, vedi "ho sempre fatto solo e soltanto barbari, basta: voglio provare qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso!", oppure "voglio impersonare un negromante signore dei non morti e, dato che il mago non è molto adatto a controllare numerosi DV di non morti, faccio un chierico ossessionato dalla non morte, dal desiderio di diventare uno di loro et cetera", o anche "il mio gruppo ha già tutti i ruoli presi, l'unico che manca urgentemente è il curatore! Non abbiamo neanche uno che curi un solo danno.

Be' tocca a me, mi faccio un bel chierico, anche perché nella mia vita non voglio solo e soltanto curare, il chierico mi permette di fare anche qualcos altro!!" et similia; ecco oltre a queste ed altre motivazioni che spingono qualcuno a giocare un chierico, prendiamo in considerazione la n 2.

E quindi? Dov'è il problema a fare il curatore?

Ecco, per quanto io possa essere d'accordo con te nell'esaltare la personificazione del personaggio, nel credere che una giocata di pura interpretazione senza neanche un combattimento sia una bellissima giocata, e nell'esser certo che sia molto meglio (da numerosi punti di vista) creare un personaggio bello, complesso e originale, piuttosto che uno che "spacca capocce" [cit. mio compagno] e basta; il tuo commento mi fa pensare che non hai ben chiaro una parte fondamentale del gioco, ben più importante delle regole generali, delle regole d'ambientazione e dalle homerules: il gioco. D&D e altri G(!!)dR sono prima di tutto dei giochi!!

Se io mi diverto a spaccare le capocce dei nemici, a fare un botto di danni et cetera, finché non vado a rompere a te, finché non vado a cercare di ammazzare te, che male fo?

Non è uno stile che piace a me, ma se si diverte così, io Master faccio in modo che abbia la possibilità di spaccare spesso molte capocce, perché il mio compito da DM non è far divertire me o gloriarmi della mia storia, il mio compito è quello di far divertire i miei giocatori, in qualsiasi modo loro vogliano divertirsi a prescindere da quello che piace a me.

E allora? Non posso dire che questo modo di giocare in cui ti fai il pg spacca crani, magari un bel cheat di Mystra, mi faccia schifo?

Ah sì? E dove sarebbe scritto? Un druido che rinnega il commercio? Mah, sinceramente non mi pare proprio! Anzi, almeno nell'ambientazione di FR i druidi sono anche quelli che dicono quanti alberi di una foresta gli umanoidi possono tagliare! Un druido non avrà certo uno spirito da mercante, né sarà provvisto di molto denaro all'interno dei suoi boschi, ma non mi pare proprio che "rinneghi" o combatta il commercio. Perché dovrebbe? Al massimo combatte la troppa aggressiva civilizzazione di alcuni umanoidi, ma nulla di più.

Ho già risposto più volte a questo punto, sia in questo che in post precedenti.

Edit: ora faccio l'ultimo esempio, poi basta, che diventa polemica:

Io sono lo Stato/Divinità, un'entità superiore con molti fini (domini) tra cui anche la giustizia. Assumo te, persona qualunque, che ti fai carico di uno di quei fini, appunto la giustizia, e diventi un giudice/chierico. Ti concedo un potere che altri non hanno, quello di intercettare le comunicazioni di altri cittadini perché sia fatta giustizia. Arriva un cittadino e ti dice: "sono stato frodato", e tu gli rispondi: "va bene, ti darò giustizia, ma le intercettazioni le paghi tot al minuto, altrimenti ciuccia". Io, Stato/Divinità scopro che quei poteri che ti ho concesso per raggiungere il fine, invece che usarli liberamente, te li vendi. Secondo te, mi incazzo e ti privo del tuo potere, oppure dice "vabbè, in fondo è un bravo ragazzo, e quei soldi li userà per combattere ancora più duramente il crimine"?

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rispondi a me:

mi riquoto e mi scuso perchè immagino non sia lecito:

Poi esiste l'archivista, che ha accesso a tutti gli incantesimi divini.

Il mago e lo stregone, tutti gli arcani.

Il chamaleonte, divini ed arcani.

L'ur priest divini.

anima prescelta e necromante del terrore, divini.

servitore irridescente (cdp) tutti i divini + domini bonus

etc etc

sono tutte classi che non richiedono nessuna divinità e nessun codice di condotta. Con loro come ti comporti? Perchè da come parli, immagino tu vieti e basta.

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l'essere umano è "naturale" e il druido ne rispetta la vita come di tutte le creature. fine. non apprezza ciò che altera o distrugge la natura ma nessuna regola lo obbliga a ripudiare il commercio o una fetta di pane se ha fame e c'e una ben poco naturale taverna in mezzo a una distesa di nulla.

L'esempio è chiaramente fuffa.

Se io divinità ho tra i miei dogmi generosità bontà aiutare gli altri etc:

Tu usi il tuo potere a gratis. Se il tipo decide di ricompensarti di sua iniziativa puoi accettarlo e userai i soldi per combattere i malvagi, o li donerai.

Se dopo tutto questo ti rimane un "scolpire pietra" non lanciato e passeggiando scopri che il signorotto locale paga chiunque riesca a modificare un blocco di pietra nel suo giardino giusto per gusto estetico... Puoi farlo.

Se la tua divinità è solo per la giustizia, può essere giusto agire sempre dietro giusto compenso, perché anche tu devi mangiare in qualche modo!!

MA soprattutto: se il giocatore trova più divertente il gioco se riesce ad accattarsi quelle 1000 mo in più, perché deve diventare una questione di stato? È un gioco, non va contro nessuna regola base, si può fare.

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Qualunque descrizione dei dogmi delle divinità che patrocinano i druidi. Quelle malvagie l'osteggiano apertamente, quelle buone accettano il commercio, ma di sicuro non accettano che dei poteri concessi per i fini della divinità stessa (Chauntea, per esempio, protegge e patrocina gli agricoltori) siano venduti per fare cassa. Quegli incantesimi il druido li dovrebbe lanciare comunque.

Davvero? Peccato che queste non siano fonti. Non so regole, solo interpretazioni di quello che dovrebbe fare un tizio che venera tale divinità. Ma tra seguire e seguire alla lettere c'è una differenza abissale, e posso anche farti un esempio pratico.

Nel manuale dell'ambientazione di Faerun che tu sembri tanto apprezzare, c'è un capitoletto che spiega in che modo gli incantatori usino i loro incantesimi. Ed è scritto, nero su bianco (in realtà, giallino), che se un pg ha bisogno di un incantesimo, e va da un chierico o druido della stessa divinità che lui venera, questio sono OBBLIGATI solo a curarlo, e sarebbe pure meglio se è a un passo dalla morte. Qualsiasi altro tipo di servizio (incluso guarire ferite non gravi e incantesimi di PURA UTILITA') devono essere ripagati con donazioni e/o quest, a meno che non sia una cosa di capitale importanza o il PG non sia in missione per conto del dio o delle alte cariche. In pratica, ANCHE SE VENERI LO STESSO DIO, NON TI REGALANO GLI INCANTESIMI.

La cosa diventa ancora più smaccata in caso di divinità diverse, ma con lo stesso allineamento. In quel caso, ti curano aggratis SOLO se sei proprio sei quasi morto, e solo se la divinità è buona, in caso contrario, PAGHI.

Non parliamo nemmeno di divinità completamente diverse, con allineamenti diversi.

Quindi, il famoso druido di Chauntea, probabilmente lancierà un Cura Ferite sul popolano che si è tirato la zappa sul piede ed è a -2, ma non è OBBLIAGATO in nessun modo a lanciare incantesimi per aiutare i contadini.

Quindi il fatto che il druido non commerci è una cazzata, perchè è chiaramente scritto che il PNG druido si farà pagare per i suoi incantesimi. Quindi, se lo fa il PNG, perchè non lo può fare un PG?

Certo, e in quest'ottica anche i non morti sono naturali. Esiste un piano dell'energia negativa dove vengono creati spontaneamente, quindi perché dovrebbero essere innaturali? Anche la tecnologia è naturale, dopotutto non esiste un intero piano di esistenza fatto di ingranaggi? A questo punto, se tutto è naturale, qual'è il credo dei druidi?

Dove hai tratto la brillante conclusione che il Piano dell'Energia Negativa è "naturale"? Perchè il manuali sono abbastanza chiari su cosa è naturale e cosa no: Aberrazioni, Costrutti, Elementali, Esterni, Non-Morti e creature generiche con il sottotipo Extraplanare NON sono creature naturali. Gli umanoidi si, quindi fanno parte della natura.

Inoltre il mondo di D&D non è il mondo moderno, e i druidi non sono attivisti di Greenpeace. Un druido è un naturalista, quindi il suo scopo dovrebbe essere conciliare l'uomo alla natura, non fare in modo che la natura distrugga l'uomo.

Io sono lo Stato/Divinità, un'entità superiore con molti fini (domini) tra cui anche la giustizia. Assumo te, persona qualunque, che ti fai carico di uno di quei fini, appunto la giustizia, e diventi un giudice/chierico. Ti concedo un potere che altri non hanno, quello di intercettare le comunicazioni di altri cittadini perché sia fatta giustizia. Arriva un cittadino e ti dice: "sono stato frodato", e tu gli rispondi: "va bene, ti darò giustizia, ma le intercettazioni le paghi tot al minuto, altrimenti ciuccia". Io, Stato/Divinità scopro che quei poteri che ti ho concesso per raggiungere il fine, invece che usarli liberamente, te li vendi. Secondo te, mi incazzo e ti privo del tuo potere, oppure dice "vabbè, in fondo è un bravo ragazzo, e quei soldi li userà per combattere ancora più duramente il crimine"?

Dai per scontato questi adoratori siano degli idealisti, o come si suol dire, dei "buoni idioti". Gli avvocati costano. Mantenere degli ufficiali che vadano ad arrestare le persone, costa. I notai che controllano le carte dei processi costano. Ristrutturare i tribunali costa. Comprare manette per trattenere i colpevoli, indovina, costa. Ma senza queste cose, non si può far valere la giustizia, se non quella sommaria.

Inoltre, si suppone che una divinità voglia essere adorata in un templio e indovina, i templi devono essere costruiti e mantenuti. Servono operai, manovali, architetti, materiali... e tutto questo (ma guarda un po') COSTA.

E non dimentichiamo che l'adoratore in questione è un'essere umano e in quanto tale, deve mangiare... e il cibo costa. Poi probabilmente ha anche una famiglia, e mantenerla... costa.

Quello che stai dicendo tu è che i chierici e i druidi vivono fuori dal mondo e dalla normale società civile, dove TUTTO ha un prezzo. Quindi, semplicemente, la divinità deve arrendersi al fatto che, se anche lei può costruire edifici con un pensiero, i suoi adoratori non possono, e per fare in modo che le cose funzionino, servono soldi. Quindi, il pensiero di una divinità probabilmente sarebbe:

"Senti, ok che sei buono e hai seguito i miei insegnamenti, ma non devi essere stupido. I soldi servono a te e alla mia chiesa. C'è gente da pagare, abbiamo una guerra contro una divinità malvagia da fare, servono armi, armature, oggetti magici... fai il tuo lavoro, ma non non farlo gratis, altrimenti quando la guerra parte tu sarai vestito di stracci e ti accopperanno subito, e io preferisco avere un adoratore vivo che uno morto".

Quindi il tuo ragionamento è fallato in partenza, perchè pensi che i chierici/drudi vivano fuori contesto rispetto al resto del mondo. Purtroppo non è così.

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È semplicemente fuori da ogni logica decidere che il druido, o il chierico, o a questo punto anche ranger e paladino e qualsiasi classe che lanci incantesimi divini debba per forza fare tutto gratis. Perché se non ti fai pagare per un incantesimo, considerando soprattutto quelli "non urgenti" (perché non parliamo di un cura ferite sulla povera principessa a -2, ovvio), allora non ti farai pagare né ricompensare in denaro o beni neppure per ogni tua quest, perché il ragionamento a quel punto porta diretto lì.

Se lanci gli incantesimi gratis, allora anche la tua spada si muoverà gratis in difesa dei bisognosi.

Quindi VoP è l'unica possibile soluzione per tutti quelli che siano di allineamento buono e con incantesimi divini? Perché senza quello, e almeno per qualche livello, praticamente abbiamo dei chierici e paladini che girano in stracci (quindi CA bassa e morte sicura in mischia), senza armi magiche (a parte quelle eventualmente trovate in giro?), senza cibo né acqua né giacigli né assolutamente nulla che abbia un costo, avranno solo quello che trovano letteralmente in giro.

Oppure diventa un mondo di templi buoni che donano tutto agli avventurieri buoni per compiere le loro quest che saranno poi salvare quei templi dalla ovvia rovina in cui cadrebbero finendo comunque senza denaro perché fanno tutto gratis...e i malvagi e le divinità cattive aspettano solo quello temo... insomma, un morire di fame e fare beneficenza a catena?

Ridicolo. Semplicemente. Ed è semplicissimo capirlo: Il chierico malvagio avrà quasi la stessa lista di incantesimi (soprattutto quelli "vendibili") e si farà pagare per principio per qualsiasi cosa. E anche uno caotico neutrale è logico che lo faccia.

Quindi stiamo semplicemente mettendo un gigantesco limite ruolistico e regolistico ad una serie di classi solo per un allineamento.

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D&D non è una gara teatrale di improvvisazione?!?! Forse abbiamo due modi diametralmente opposti per intendere D&D :-D

Il tuo però è lontano dalle intenzioni originarie dei designer, oltre che più difficilmente accordabile al prodotto finale rispetto a sistemi più specializzati.

DnD è un gioco dalle origini (e dallo sviluppo, forse unica costante negli anni e nelle edizioni) spiccatamente gamista, e questo è un dato di fatto. Mi viene da dire che forse tu abbia sbagliato gioco.

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