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D&D è un gioco fatto da maschi per i maschi?


shalafi

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Non sono affatto d'accordo e non so che tipo di rapporto abbiate voi con le divinità durante le sedute di gioco, io non ci parlo né ci stringo la mano e tanto meno le incontro per strada.

Ma visto che insistete con Mystra, vi ricordo che nello stesso racconto Cyric era compagno di viaggio di Mezzanotte e ha preso il posto di tre divinità.

Per il fatto delle divinità scese sui reami, era solo durante il periodo dei disordini, mica sono ancora lì a far trekking...

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Però ritengo che il problema sia anche un'altro, ovvero che spesso quando dici ad una ragazza che fai giochi di ruolo ti guarda come guarderebbe una persona con gravi carenze fisico-mentali...quindi il GDR non attira le ragzze e non è nemmeno un buon modo per interessare una ragazza anzi...

Si dice che è un argomento "scacciafiga". :-)

Secondo me il problema è semplicemente che a dispetto della letteratura fantasy con le varie Laurana, Goldmoon, ecc., nel medioevo i cavalieri, mercenari e soldati erano maschi. Anche gli uomini di potere, i briganti e ladri erano perlopiù maschi, per cui a un maschio viene più facile identificarsi in siffatti personaggi.

Ciao, MadLuke.

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Per fini statistici (tutti quanti gente tra i 20 e i 35 anni) abbiamo nel nostro "giro" di amici giocatori tra vari gruppi e frequentazioni 15 maschi e 7 femmine, ma ne conosco altre che hanno i loro gruppi di D&D con gli amici di Live WarHammer. Mia moglie e mia sorella masterano, a volte per la poca esperienza hanno bisogno di un aiuto per aggiustare gli scontri.

Comunque torno a Deborah, più che il gioco in sé, che permette per definizione una serie di punti di vista e possibilità, tipica l'arciera o la stregona che vanno per la maggiore statisticamente, il "problema" è l'atteggiamento medio del sesso maschile al tavolo da gioco e fuori dal tavolo. Chiaramente come con tutte le persone di qualsiasi sesso ci potranno essere gusti differenti su trame e stile di gioco.

Mi sintetizzo: per come è nato e cresciuto D&D, effettivamente ha meccaniche che strizzano l'occhio un po' di più ai maschietti, ma si tratta anche di un gioco che è immerso in una serie di processi sociali e gruppali che ad un certo punto la regola "gioco da maschi" può facilmente decadere. Tuttavia ciò dipende dalle persone e da come affrontano la dimensione di gioco e la dimensione di gruppo.

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Dal punto di vista dei gruppi di gioco, trovo di una tristezza assoluta un'eventuale situazione in cui una femmina in un gruppo è costantemente accerchiata da "cavalieri che vogliono salvare la donzella in pericolo". Ringraziamo principalmente la Disney (e non solo, ovviamente) per questo, che ci ha cresciuti così.

spezzo "un'arancia": ultimamente non è più così, e in vari cartoni si vedono principesse, non dico in grado di badare a loro stesse, ma con lo stesso grado di autonomia e di combattività del principe.

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spezzo "un'arancia": ultimamente non è più così, e in vari cartoni si vedono principesse, non dico in grado di badare a loro stesse, ma con lo stesso grado di autonomia e di combattività del principe.

Verissimo, questo non toglie il fatto che quando c'è una donna al tavolo, anche "solo" carina, l'ormone maschile impazzisce e si imbizzarrisce e probabilmente anche questo le allontana....cioè se è stato creato il gioco chiamato "maschiacce armate pesantemente" o "macho-women with guns" un motivo ci sarà, sopratutto perchè l'autore ammette d'averlo creato in tipo 2 settimane pensando ai giocatori di ruolo con l'ormone imbizzarrito e che agognano nel vedere una donna in uun bikini completo di piastre con +10 in CA dove +1 è dovuto al metallo e il +9 al fatto che il nemico è distratto :-p (ma secondo me se si fronteggiano donne ci vorrebbe tipo il -6 dovuto alla rabbia e invidia che pervade queste nel vedere un così bel fisico, ma qui divaghiamo)

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  • 1 mese dopo...

Come giocatrice e master donna, mi sento chiamata in merito a rispondere: io non credo che la percentuale più alta di maschi che giocano a D&d sia ad attribuirsi al gioco stesso, ma più che altro al pregiudizio generale che definisce tali giochi come prettamente maschile, insomma io non ci trovo nulla di particolarmente virile nel raccontarsi delle storie, muovendo delle bamboline, no? Ok, scusate la pessima semplificazione LOL Certo c'è da prendersi a cazzotti, ma, ehi, chi vi dice che non anche noi la nostra voglia di violenza repressa?

Sicuramente, però, non darei assolutamente colpa alle classi perchè le suddette non centrano veramente niente con il personaggio che vuoi giocare o sul fatto che sia femminile o meno.

E nel caso vi interessi, io ho giocato: una maga evocatrice, un'ammaliatrice, un monaco (maschio), una ladra/ombra danzante e una ladra/assassina/guardia nera, un paladino della tirannia, un barbaro, una chierica di Kord che beveva più del guerriero e del barbaro del party, un barbaro/sciamano e una scout/segugio implacabile. Il tutto passando dal LB al CM (anche se devo ammetere una preferenza per i Legali).

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più che altro al pregiudizio generale che definisce tali giochi come prettamente maschile

E' un gioco creato da maschi e giocato solo nelle cerchie di maschi che si sono create, solo recentemente è stato sdoganato da questo tipo di utilizzo "sessista".

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Premetto che non ho mai giocato a nessun D&D diverso dalla 3ª edizione, quindi potrei dire una castroneria. Però leggendo materiale di Dragon Magazine riferito alle prime edizioni, mi sono imbattuto in articoli sul come creare PG femmine, che avevano caratteristiche proprio diverse dai PG maschi. In particolare, mi è rimasto impresso che i PG femmine avevano la capacità di ricorrere al fascino, e che la CD per resistere all'effetto variava in base alla razza (in soldoni, le elfe son più gnocche delle mezzorche).

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Premetto che non ho mai giocato a nessun D&D diverso dalla 3ª edizione, quindi potrei dire una castroneria. Però leggendo materiale di Dragon Magazine riferito alle prime edizioni, mi sono imbattuto in articoli sul come creare PG femmine, che avevano caratteristiche proprio diverse dai PG maschi. In particolare, mi è rimasto impresso che i PG femmine avevano la capacità di ricorrere al fascino, e che la CD per resistere all'effetto variava in base alla razza (in soldoni, le elfe son più gnocche delle mezzorche).

dal poco che conosco della 1a edizione posso assicurarti che le regole base non erano così,anzi non credo ci fosse nessuna differenziazione tra pg maschi o femmine.

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Premetto che non ho mai giocato a nessun D&D diverso dalla 3ª edizione, quindi potrei dire una castroneria. Però leggendo materiale di Dragon Magazine riferito alle prime edizioni, mi sono imbattuto in articoli sul come creare PG femmine, che avevano caratteristiche proprio diverse dai PG maschi. In particolare, mi è rimasto impresso che i PG femmine avevano la capacità di ricorrere al fascino, e che la CD per resistere all'effetto variava in base alla razza (in soldoni, le elfe son più gnocche delle mezzorche).

Scusa ma sicuro che non era il fantasy erotic book?:lol:

Tornando seri già dalle prime edizioni si potevano fare pg femmina visto che quando tiravi per scegliere la professione del pg poteva uscire "prostituta",non sto scherzando.....

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  • Amministratore

Fenice: ricordo anch'io quell'articolo su Dragon, e non è che sia una delle sue pagine più felici, ma tieni conto che il Dragon delle origini aveva un'impostazione molto diversa da quella a cui puoi essere abituato da Paizo/Wotc, anche riguardo alla sua "ufficialità" e serietà. Voglio dire, c'è un motivo se "-4 Str" è un meme.

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In quell'articolo si diceva che le donne hanno -4 alla Forza in quanto più deboli dei maschi.

Il che è un dato che lo avvicina al realismo. Poi, visto che in D&D il realismo non è che rientri molto nella quotidianità, si è ovviamente deciso di optare per un approccio meno penalizzante verso il sesso del personaggio. Altrimenti dovremmo dare un -4 alla saggezza ai maschi quando sono in presenza di donne carine.

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Beh secondo me più che un -4 alla forza io direi che potevano mettere un -2 alla forza, perchè comunque muscolarmente parlando l'uomo ha più potenza (non resistenza attenzione), e una leggera penalità alla tempra in quanto più soggette ad ammalarsi.

Per compensare, però, un bonus alla volontà e al Carisma...perchè in quanto a saggezza spesso ne vedo poche sagge...o belle o intelligenti...ma sagge proprio no perchè farsi certi voli pindarici o compiere certe azioni è magari carisma o intelligenza, ma non calcolare che puoi fare male a qualcuno e venir fuori con la solita "scusa non credevo ti avrei ferito", o surrogati di questa frase, è mancanza di saggezza.

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