Vai al contenuto

Le cronache dell'aspada da 'rgento


Nathaniel Joseph Claw

Messaggio consigliato


  • Risposte 545
  • Creato
  • Ultima risposta

Sgrano gli occhi stupito dall'esito dell'incantesimo.

« Ma... Hai... Hai abbattuto un nemico... FESTA! FESTA IN TUTTA RAMADAX! »

Da-davvero? Ce l'ho fatta? Sussurro incredulo, per nulla consapevole dell'ironia del mio famiglio. Subito dopo riprendendomi aggiungo Beh, è ovvio, caro il mio pennuto! Che credevi? Sono o non sono il più grande mago di tutti i tempi? Ahahah! E voi! dico rivolto agli altri Avete visto che roba? Mica bacche, eh? Eh, se non ci fossi io...

Ma che è questa confusione? Ho fermato il tempo per permetterci di raggiungere in giornata il castello e voi vi mettete a fare una festa? Non spreco i miei poteri per voi! Questi giovani d'oggi!

Uff… Sbuffo infastidito per essere stato interrotto nel mio momento di gloria. Ma che hai da borbottare vecchio? Che, se non te ne sei accorto, ho parato anche le tue chiappe raggrinzite. Dico gonfiando il tronco d’orgoglio. E insomma, qualcuno svegli quell’amusico verde, che non vedo l’ora di parlare con il re. Fott*issimo gnomo del fango, questo è niente. Aspetta e vedrai. Concludo ridacchiando felice come un alberello.

Link al commento
Condividi su altri siti

Stupito dalla potenza dell'incantesimo faccio i miei complimenti all'arcano vegetale: Gran bel colpo Albero! Un vero gioiello di magia! Wagh wagh wagh!

Per dimostrare di essere un saggio almeno pari al vecchio incantatore arboreo aggiungo: Ovviamente questo goblin è stato richiamato da un sortilegio, dev'essere stato il vecchio rituale del Rigurgito del goblin, che richiede una creatura brutta almeno quanto quella richiamata per fare da portale faccio un cenno verso il troll Vado ad assicurarmi che ora stia bene.

@DM

Spoiler:  
Una cosa che mi sono dimenticato di chiederti e che è appunto quella che ho appena fatto: l'idea del mio personaggio sarebbe quella di essere un perfetto incompetente ma che è convinto di essere un grande saggio. Questa mia spiegazione non vuole essere un tentativo di raggirare, poichè sono veramente convinto di quello che dico, semplicemente cannando la prova di conoscenze snocciolo una conoscenza farlocca ma che sono convinto sia quella giusta.

Posso interpretare in questo modo le prove di conoscenza che non supero? :)

Arrivato a fianco del troll lo punzecchio con la punta del piede per svegliarlo Svegliati, non possiamo far aspettare il re, la nostra presenza è richiesta altrove! Non constringermi a svegliarti con la magia, su!

Link al commento
Condividi su altri siti

Aittam Itnerros, l'avido (ma solo per donare il tutto ad un'associazione ancora da definire)

Al primo tintinnio provocato dall'urto delle gemme con una superficie dura, mi sveglio e scatto in piedi con una prontezza tale da riuscire ad essere presente solo quando di gemme non resta quasi più traccia.

Oh, sonniato?

Mi guardo intorno spaesato.

Ehm. Esclamo, schiarendomi la voce. Po' è zia, del bu on giorno

Ha more, come corpi in tre ciati

l'è ha nime unite tra, i sussulti del quore

ha more dell'amiavita, calda, fragrante

è con un basso con te nuto di grassi polinsaturi

baciami, stringimi, fammi l'ha colazzione

poi portamilgiornale è non mi rompere i

con gli oni

Scruto attentamente gli astanti, onde cogliere la loro reazione, quando mi imbatto nell'immagine di un coboldo a me familiare.

Ha ma, cuello l'ho conosco. è cuel coboldo ch'è era nella mia panca è che nello spoiler di prima e diventatto un goblin!

lamia mamma me lo dicieva ha me di masticare piu mellio!

Mi avvento sulla carcassa della sventurata creatura, divorandola e cercando di sminuzzarla con cura, grazie alla masticazione.

Ho rha ce o mangiatto po' so dormire di nu ovo?

...

Ha no! I miei fans mi ha tendono!

Rimuovo i resti del coboldo dal mio viso con un approssimativo movimento del braccio. Quindi sposto lo sguardo sui miei accoliti e li apostrofo...anzi, li virgolo:

Cuesto e stato solo il primo delli in contri che incontriamo ma, se, mi seguirete e loso che mi seguirete perche tutti che mi seguono a me! che stavo dicendo? ah, che se mi seguono altri incontri incontriamo è non sar hanno tutti cosi buoni, da mangiare, alcuno magari sa anno, troppo, cotti ho insipidi.

M'ah sottoil mio con mando so che non po'tette temere niente, perchè s'è vi coma ndo di non temere, voi, se ve lo comando, allora, io vi o comandati è non temete piu.

Prendo fiato, rivolgendomi a ciascuno dei miei seguaci.

Tu, vecchio ha l bero, con cuel piccolo pipistrrello peloso che ci hai a dosso.

s'ho che la tua ma, gia, ci sara molto u ti l'è. cosi come la tua conoscienza.

Tu, piccolo gniomo malatto, è sempre motlo pensieroso. l'ha tua conossienza della lege è molto ... molto ...molto conossienza, ecco! è ci sarai molto hu ti le! Potrebbi anche fare causa al re, dopo noi sarebbimo ricchi!

Tu, bardo fallito, dovrebi è ser è la nostra guida, ma non servi ha nulla! cuindi ci devi guidare! ai l'ha patente? bè in fondo chissenefrega.

tu, coff coff. Sei, ansi, sette un grande eroe. Il'tuo con raggio ci sara molto di spira zione. Solo non ti pensare che tu è un'eroe piu mellio di io. me è il piu grande è roe che ci è!

Tu vecchio strano, con otto teste... e otto il'numero dopo due, vero? ...ma, che sei, non ti hai ancora presentato!

è, in fine tu, ultimo ha, rivato. sei di si curo un'mago molto forte. noi ha bi amo gia unmagalbero, pero tu forze sei un'magorco è cuindi e di verso. poi saembi che sei usare bene cuel librro.

Ho rha che ha bi amo ri capitolatto possiamo andare dal re!

presto, non perdete tempo, che non abiamo tempo che si puo perdere, che noi abiamo gia persito molto, tempo che non avevamo per fare cose che non avevamo da fare che non c'era molto tempo che cuindi non dovevasmo perderlo, che cuindi noi ora do bi amo, andare che a parlaree col re che ci ha spetta che per cuesto a mandato cuel bardo che e un fall'ito che cuindi non ci guida dal re che li dovevamo parlare!

Spoiler:  
Questo era uno dei miei utilizzi di ispirare coraggio. In aggiunta ci sarebbe una bella prova di diplomazia (non ricordo il mio totale, ma è basso) per scaldare gli animi.

Ora che credo di aver ricapitolato con cura, mi dirigo senz'indugio verso il castello.

Link al commento
Condividi su altri siti

E voi! Avete visto che roba? Mica bacche, eh? Eh, se non ci fossi io...

Davvero ammirevole, caro il mio magalli! Anche se ovviamente avrei potuto farcela da solo, quanto è vero che mi chiamo...

Ehm. Po' è zia, del bu on giorno

Ha more, come corpi in tre ciati

l'è ha nime unite tra, i sussulti del quore

ha more dell'amiavita, calda, fragrante

è con un basso con te nuto di grassi polinsaturi

baciami, stringimi, fammi l'ha colazzione

poi portamilgiornale è non mi rompere i

con gli oni

Vengo interrotto dal canto del troll che copre le mie ultime parole

Ohè, ti sembra il modo di...

tu, coff coff. Sei, ansi, sette un grande eroe. Il'tuo con raggio ci sara molto di spira zione. Solo non ti pensare che tu è un'eroe piu mellio di io. me è il piu grande è roe che ci è!

Beh, modestamente sì, sono un Grande Eroe, Madre Natura mi ha dotato di Forza, Grazia, Agilità, Intelligenza e Modestia e tutte le sue creature mi adorano -dico mentre uno dei rarissimi uccelli-mucca volanti di Ramadax mi defeca sul cranio- e come potete vedere mi incoronano giornalmente con ciò che hanno!

E ora ciancio alle bande, al castello!

Dico seguendo il troll e incespicando nel selciato, mentre mi infilzo per sbaglio una coscia con la spada nel tentativo di rinfoderarla.

Link al commento
Condividi su altri siti

« Sì! L'avventura comincia! » esclama Anacleto, portandosi un'ala perpendicolare alla fronte in un gesto epico. « Il primo grande ostacolo sarà oltrepassare quella porta senza l'aiuto di Padre Tempo. Ci riusciremo? L'arcano potere del mio padrone sarà sufficiente? »

Avanzando in slow motion, vi incamminate verso il grande varco nelle mura e, una volta raggiunto, sentite la grande pressione del momento sulle spalle: ogni passo vi costringe a pensare al vostro passato, rinfrescando i ricordi dei vostri cari e delle vostre adorate mogliettine. Con un'ultima falcata, oltrepassate la porta consapevoli del significato del termine "avventura": avventura vuol dire abbandonare tutto per raggiungere un obiettivo, vuol dire dimenticare ogni cosa in nome del proprio scopo, vuol dire anche rinunciare alla punteggiatura, se necessario. Quando mettete piede all'interno del villaggio, tutto appare diverso ai vostri occhi: non capite bene cosa stia accadendo, ma le case vi sembrano un po' meno case, i contadini un po' meno contadini e i puzzolenti-rivoltanti-vomitevoli cantautroll un po' meno cantautroll.

Mentre vi state ancora guardando attorno, stupiti dello strano effetto smemorino dell'aria, Ocram arriva con un balzo davanti a voi e, ammantandosi il corpo con un maestoso gesto teatrale, vi parla con voce carica di orgoglio, come se non fosse successo niente e nessuno fosse stato ricoperto di vomito.

« Benvenuti al Castello dei... »

Si massaggia il mento con la mano, sforzandosi di ricordare.

« Il Castello dei... »

Stringe l'altra mano in un pugno serrato, inizia a sudare vistosamente e inarca il volto intero in un'espressione talmente concentrata da risultare quasi dolorosa.

« Il Castello dei... NOMI PERSI! » esplode finalmente, gioendo con le braccia sollevate in aria. « Sì, sì, proprio il Castello dei Nomi Persi! Ora seguitemi e non perdiamo tempo, perché chi ha Padre Tempo non perda tempo. State attenti, però, perché questo castello è particolare, più particolare di qualsiasi altro posto che abbiate mai visto: non allontanatevi da me e nessuno si farà male »

Sorridendo, la vostra guida inizia a trotterellare lungo la via principale che, tagliando l'intero villaggio, porta al grande castello del re. Mentre attraversate le strade e le piazze, decine e decine di popolani curiosi vi scrutano dalle porte aperte e dalle finestre, mentre i più coraggiosi si azzardano addirittura ad avvicinarsi a pochi metri da voi. Molti uomini vi indicano con una gran varietà di sentimenti dipinti in volto, dalla curiosità al timore; le donne stringono con forza i bambini per impedirgli di corrervi incontro.

Tutto sembra andare per il meglio, finché Aittam, il primo della fila, smette di camminare e si blocca, facendo scontrare la compagnia contro la sua possente schiena. Quando vi rialzate, spolverati i vestiti, lo osservate bene per capire cosa sia successo: il volto è immerso nel guardare qualcosa, gli occhi sono infuocati da una mostruosa passione interiore e tutto il corpo sembra fremere. Spinti dalla curiosità, alzate lo sguardo per fare luce sulla questione: alla vostra sinistra si erge un grande edificio più elegante e raffinato degli altri, realizzato in legno bianco e con i dettagli rifiniti in rosso. Seguendo gli occhi del troll, notate infine l'insegna che troneggia sulla porta d'ingresso della costruzione; una scritta sembra aver acceso l'animo del cantautroll: "Tana dei draghi".

@Waaggus

Spoiler:  
Ottimo. ;)
@Xaveak Corleone
Spoiler:  
Raccatti piccole gemme per un valore di 40 MO.
@Aittam
Spoiler:  
La vista di quel nome risveglia in te i ricordi del passato, facendoti ribollire di sentimenti furiosi e contrastanti. Sei un po' uno Sturm und Drang.
Link al commento
Condividi su altri siti

Aittam Itnerros

Ta na de idraghi?...cuindi non dobiamo sfigurire!

Estraggo una palla da una sacca, scagliandola al suolo al grido di:

Ciarmender, pensaci tu!

Spoiler:  
Borsa dei trucchi grigia. estrazione casuale di una creatura

Salto dunque in groppa alla creatura sorta dalla mia sfera "tant'è".

A vanti miei prodi. siate fini, al tri menti sono casini è, ci mandanano in cima hai monti! in tre monti!

Proseguo dunque il percorso, cercando di trattenere le tempeste che ribollono nel mio ventre come cavalli imbizzarriti.

Link al commento
Condividi su altri siti

Mentre avanzo cercando di mostrarmi il più marziale possibile davanti ai popolani a causa della sua improvvisa fermata vado a sbattere contro il troll che sembra non accorgersi di niente, mentre cado all'indietro e finisco per ruzzolare malamente sopra ai giocattoli che i bambini, lasciandoci il passo, avevano dimenticato sulla strada.

Mentre mi rialzo con una dozzina dei malefici aggeggi piantati nella schiena guardo cosa ha spinto il bardo a fermarsi così di scatto. Appena noto la scritta sulla porta penso

Che strano, mi ricorda... un'altra vita, un inizio, una formattazione diversa che fa sparire le spaziature... e questa parola che mi ronza in testa... carrid... qualcosa. Forse... ma sì! "Salve sono matt...

All'improvviso Aittam mi colpisce sulla faccia col gomito mentre estrae la palla di pelo dalla borsa, abortendo il pensiero che prendeva forma nella mia testa e che forse avrebbe potuto scagliare fulmini ancora prima di nascere.

Ahio!

A cosa stavo pensando? Boh... Ma che sta facendo il cantautroll?

A vanti miei prodi. siate fini, al tri menti sono casini è, ci mandanano in cima hai monti! in tre monti!

Mi ricompongo per quanto possibile e sfodero la spada

Certo, avanti! Dimostriamo a quostoro di che pasta siamo fritti!

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma che strano, mi sembra di essere tornato ai tempi dell'Accademia...Quindi dovrò dare il meglio di me, proprio come allora!

Draghi? Me li mangio a colazione, pranzo e cena (dopotutto sono belli grossi)! Wagh! Wagh! Wagh! Dopodichè apro il mio libro ed iniziando a sfogliarlo mi dirigo seguendo il troll verso l'entrata dell'edificio Dove Barbazu è finito individuazione dei draghi? Deve essere qui verso la metà...

Link al commento
Condividi su altri siti

Bah, guarda come sono tutti pronti a gettarsi in azione. Beh, io non sono il tipo che va in cerca di azioni eroiche, quindi è meglio che io sfrutti il mio tempo in modo migliore. Potrei vedere se tra le mie conoscenze di queste terre riesco a trovare qualcosa di util... rimugino senza terminare il pensiero, poichè il mio cervello ha già cominciato la ricerca alle informazioni e l'ha fatto nell'unico modo che conosce, ovvero bloccandosi a fissare il vuoto.

@DM

Spoiler:  
Conoscenze(Locali[Ramadax])+9; provo a vedere cosa conosco sul "Castello dei Nomi Persi" sulla "Tana dei draghi".
Link al commento
Condividi su altri siti

Alle parole di Aittam Itnerros mi faccio paonazzo, l'occhio sempre aperto mi si spalanca ancora di più e fissa quella sottospecie di bardo come se stessi vedendo per la prima volta un barbacammello

Chi sono?! Chi sono?! Chi sono?!

Apro anche l'altro occhio

Io sono Padre Tempo! e nel tuo futuro vedo tante esibizioni

Se così vogliamo chiamarle

Quindi mi accodo al codazzo di accodamenti (anche perché alla velocità a cui vado difficilmente potrei guidare il codazzo*).

Quando tutti si fermano di colpo...io non cozzo contro nessuno dato che sono ancora indietro

Maleducati, non mi aspettate nemmeno. Ma lo sapete chi sono io?!

Spoiler:  
*Ma poi, sarà mai possibile guidare un codazzo? Accodarsi sicuramente, ad un codazzo ci si mette in coda. Ma guidarlo non è possibile, insomma, è un codazzo, mica un guidazzo. Ma forse è meglio terminare qui questa digressione perché alla fine è compito del sommo dio narrante fare le digressioni. In più guarda questi muri come sono fatti male. Non ci sono più i muratori bergamaschi di una volta.
Link al commento
Condividi su altri siti

Quando il capofila si blocca improvvisamente *Tonk!* vado a cozzare duramente contro quell'umano di cui non ricordo mai il nome. Caz.. Esclamo. Ehi troll! Che ti prende? Muovere i piedi è uno sforzo troppo grande per il tuo cervello? Penso.

E ancora una volta quello strano fenomeno si manifesta, facendomi imbizzarrire la lingua. Ehi Troll! Modus facendi? È utile la sinossi? Si? Oppure no? Dico.

Dannazione, ancora? Impreco mentalmente

Maleducati, non mi aspettate nemmeno. Ma lo sapete chi sono io?!

Piantala di lamentarti vecchio! È da quando sei arrivato che continui a ripetere che sei il fott*issimo Padre Tempo! Abbiamo capito, eh?

Ciuf...ciuff... il treno per Ramadax è in partenza! In risposta a questa melodia, dalle grotte escono: uno: satiri, due: dragoni maestosi e possenti e tre: silfidi! Come procede l’editing del libro?

Link al commento
Condividi su altri siti

Mentre seguite Aittam verso la locanda, in realtà il troll si sta dirigendo verso il castello in sella al piccolo gattino che ha appena estratto dalla sua borsa.

« Miaaaao miaaaaaaaao » i miagolii del gatto, schiacciato sotto il peso del vostro compagno, suonano disperati. « miiiaaaaaao miaaaaaaaao »

Facendo capolino tra le foglie del magalbero, Anacleto sghignazza divertito, per poi tornare velocemente all'interno del fogliame:

« Beh, interessante scoprire che poteva capitarmi un padrone peggiore »

Superando Aittam, Ocram si riporta in prima posizione e, avanzando a passo svelto lungo la strada, vi conduce fino all'entrata del castello. L'enorme portone che troneggia davanti ai vostri occhi si apre lentamente, come sospinto da una forza invisibile, rivelando l'interno del grande e maestoso palazzo. Appena varcate la soglia, un brivido vi percorre la schiena e la strana sensazione che vi ha colpito quando avete messo piede in città si ripresenta con un'intensità ben maggiore: sentite come un serpente viscido che vi entra nell'orecchio e, dopo aver vagato di qua e di là per il cranio, si accoccola proprio nel centro del vostro cervello. Nel guardarvi attorno, tutto sembra più sfocato e, sebbene possiate distinguere senza problemi la forma degli oggetti, non riuscite in nessun modo a ricordarne il nome.

Nel centro della stanza un grosso coso rosso ricopre il coso in pietra a terra, mentre due imponenti cose ai lati conducono al coso di sopra. Un coso, da cui pende un coso praticamente identico a quello che ricopre il coso in pietra a terra, unisce le due cose imponenti, fungendo da cosa. Un enorme e scintillante coso pende dal soffitto, riflettendo la cosa che penetra dalle cose sulle cose in pietra ai lati e facendo scintillare le altre cose sulle cose in pietra ai lati.

« Entrare in questo coso è sempre una cosa affascinante » borbotta Ocram, parlando come se fosse tutto normale. « Andiamo a parlare con il coso, ci attende nella sua cosa »

A così lenti, il bardo si avvia verso una delle cose imponenti ai lati, invitandovi a seguirlo con fluenti movimenti della cosa. Mentre lo raggiungete, una donna vestita con cosi rattoppati esce da una cosa in legno che non avevate notato sul fondo della cosa.

« Aiuto! Il coso nel coso! Sta cosando il capo cuoco! Aiuto! » ulula, strappandosi i cosi e gettandoli in aria. « Aiuto! Ci serve la cosa per cosare il coso! »

@Xaveak

Spoiler:  
Non conosci molto del Castello di Nomi Persi, tuttavia hai sentito svariate storie sul suo conto che parlano di una qualche potente magia che influenza chiunque metta piede al suo interno.

Scarne sono anche le informazioni che possiedi sulla Taverna dei Draghi: molti viandanti ti hanno sconsigliato di visitarla e, in ogni caso, ti hanno suggerito di tenerti il più lontano possibile dalla "Stanza dell'Ottimizzazione".

@Tutti
Spoiler:  
Non riuscite a dare un nome agli oggetti attorno a voi, agite di conseguenza. ;)
Link al commento
Condividi su altri siti

Guardo con fare tronfio e saggio la donna e le dico: Non preoccuparti nobile serva, conosco giusto il coso perfetto per risolvere questa cosa in men che non si dica! apro il coso* e cerco il coso* giusto Indicami la cosa alla cosa, così potrò risolvere questa cosa imprevista!

Stavolta devo trovare il coso giusto subito, altrimenti finisce che fanno di nuovo tutto i miei cosi e non posso mostrare il mio grande coso a tutti! Wagh! Wagh! Wagh! rido sguaiatamente pensando al coso di cose che ho fatto con il mio coso.

Spoiler:  
*ovviamente intendo rispettivamente libro degli icnantesimi ed incantesimo :D
Link al commento
Condividi su altri siti

Ma cosa sta succedendo?

Penso cosandomi la cosa*.

Stavo giusto pensando a quanto sono Coso e al fatto che ora tutti ricorderanno il mio coso e all'improvviso...

Vengo interrotto nei miei cosi sconnessi dall'arrivo della donna, che sbatte la cosa un po' troppo forte e porta uno dei cosi del coso scintillante sul soffitto a staccarsi e a cadermi in testa.

Ma porco coso! -impreco- Cos'è tutta questa cosa? Il capo coso cosa?

Mmm... forse è una Donna in Pericoso, cosa da cosare per tutti i Cosi che si rispettino.

E va bene, ti daremo il nostro coso! -dico sfoderando la cosa- Dicci solo dove si trova il coso cuoco da cosare e noi lo salveremo, quanto è vero che il mio nome è Coso!

Spoiler:  
*ovviamente non ci penso neanche a dirvi a cosa mi riferisco, aprite i cancelli della fantasia, cialtroni.
Link al commento
Condividi su altri siti

Aitam Itnerros

ma, ce strano...

nella mia, cosa non c'i sono piu i cosi dei cosi...

cuesti mi ricorda un'acosa:

Cosa dei cosi rossi.

cuando vedo i tui cosi rossi

io, mi sento cosare nel coso

è con lacosa tutta cosata

che, cosiamo in si e me

cosando è poi ricosando

fin che tutti i cosi non sono, cosati.

...era cosi?

Link al commento
Condividi su altri siti

Sentendo le cose della cosa mi coso. Cosa? Beh, mi sembra coso che questa cosaggine non può cosare impunita. E' una chiara cosazione del Coso...ma sì, dai, quel coso che io coso sempre...quello con i cosi e tutti i cosetti. Quello che cososco a memoria perchè sono un cosocato, insomma, quello che cosa i cosi... dico balbettando. Maledicose! Adesso come faccio a cosare il cosocato se non coso neanche a cosarmi quando coso? Gli altri però sembrano cosarsi a loro coso...per il coso mi coserò a cosarli. Ma coso che questa cosa cosi presto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Osservo annuendo Aittam a cavalcioni del felino. Ecco, questo si che è un comportamento consono ad un famiglio: umile e servizievole. Prendi nota, Anacleto.

Alle cose disperate della cosa rimango perplesso. Per tutte le cose, e ora? Certo che non si può mai stare tranquilli… scuoto la cosa, sconsolato.

Cosa, adesso calmati, che se continui a tirarti i cosi poi non ricrescono, eh? Dico rivolto alla cosa in cose, ma subito strabuzzo i cosi. Maledizione! Una cosa così cosa non può che c’entrare con il fott*issimo coso del coso!

Cosa! Cosi! Urlo rivolto agli altri e al mio coso volante. Qui non c’è coso da perdere! Andiamo di cosa ad aiutare il coso coso! E non temete: il grande coso è con voi!

E mi lancio di cosa dietro al cosa urlante.

Link al commento
Condividi su altri siti

« Oh, cosa diavolo è successo adesso nella cosa al capo coso? » chiede Ocram spazientito. « Il coso non tollererà un coso dovuto a questa cosa! »

« Ma zitto tu, che sei solo un coso coso di co*o » non capite il significato della frase, tuttavia vi viene un po' da ridere. « Tornatene a nuotare nella cosa, inutile coso! »

Abbassando la cosa, il coso che vi ha accompagnato fin qui fa un coso indietro, appoggiando le cose sulla cosa laterale. Smettendo di pensare al coso, la donna si rivolge di nuovo a voi:

« Forza! Non c'è coso da perdere! »

Con ampi e quasi buffi cosi, vi indica la cosa da cui è appena uscita. Spinti da una tale cosa, non esitate a guardare al suo interno: con vostro stupore vedete il capo coso correre in giro per la cosa con il coso in testa e tutti i cosi avvolti nelle cose. D'istinto lo sguardo vi cade sul coso nel fondo della cosa da cui probabilmente si è generato il coso. In preda al coso, il capo coso ha diffuso le cose per tutta la cosa, cosando i due grandi cosi in legno e i cosi addossati alle cose laterali.

Spoiler:  
Buona fortuna. :D
Link al commento
Condividi su altri siti

Archiviata

Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.

×
×
  • Crea nuovo...