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Le cronache dell'aspada da 'rgento


Nathaniel Joseph Claw

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Annuisco alla risposta del vecchio. Mi fa piacere che qualcuno si ricordi dei vecchi tempi, altro che questi giovinastri qui che se ne fregano delle tradizioni! Rispondo. Nonnetto, pensa che ai miei tempi i draghi donavano le loro zanne più belle per costruire le porte.

Sto discutendo amabilmente quando quello strano umano pieno di bozzi mi interrompe. Arrossendo (o almeno questa è l’intenzione), gonfio tronfio il tronco. Ma tu guarda che villano! Stregopianta? IO che sono più potente di un arcimago, più sapiente di un… di un… VABBE’! Non gli rispondo mica a quell’omuncolo, così impara le buone maniere. Mhpf! Esclamo.

Me ne sto così impettito quando vengo investito da un vento innaturale che inizia ad acquisire una forma di donna.

« Salve »

Strabuzzo gli occhi alla strana apparizione. Ma che…? E questa da dove spunta?

« Io sono la Trama »

Tarma? Ecco, non mi bastava Anacleto che mi ricopre i rami di guano, ora questa vuole pure mangiucchiarmi tutta la tunica! Penso, spaesato.

Ehm, signorina, veda di non starmi troppo vicino de’, che alle mie vesti io ci tengo E PIANO CON QUELLA MANO, SA? Che ho capito dove vuole andare a parare. Va bene, va bene, rispondo a quell’umano, ma mi stia lontana, sciò!

Cercando di divincolarmi dalla conturbante figura, mi rivolgo al senzanome. Tu, che te ne stai più tempo con le gambe all’aria che in piedi, ti seguirò, ma vedi di essere più rispettoso, eh? Stregopianta un accidente. E a zittire il mio gufo ci penso io, grazie. Dico sbuffando continuando a osservare con sospetto i movimenti della tarma.

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Notando un appiglio, un possibile spiraglio di luce in questa storia senza senso, esclamo quasi urlando Sì, umano, ti seguirò anch'io!. Sento però che manca qualcosa, che non è abbastanza drammatico, quindi mi inginocchio e con un'epica colonna sonora di sottofondo (che probabilmente sento solo io) aggiungo Se con la mia vita o la mia morte potrò difenderti legalmente, io lo farò. Hai la mia laurea.

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Oh, oh, oh, a quanto pare si comincia a riconoscere la mia Eroicistica! E con un MINIMO aiuto esterno!

Yeeeeeeeeh!

Orsù, dileggiamoci dal re e poniamo inizio alla nostra Avventura!

Porgo il panino al troll, sfodero la spada, alzo lo scudo, alzo gli occhi al cielo e voltandomi verso l'entrata della città pesto il solito rastrello con conseguente mazzata, stavolta nei denti a causa della mia postura.

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Rabbrividisco osservando quello che probabilmente ho appena eletto come mio cliente inciampare nello stesso rastrello di prima (messo lì probabilmente dal Fato Reo e Meschino). Oddio, a chi mi sono appena aggregato? E PER DI PIU' GRATIS! Deve essere tutta colpa di questa nuova malattia, spero che il Re abbia un medico di corte. Beh, se non altro avendo questo tizio (di cui continua a sfuggirmi il nome) come cliente giocandomi bene le mie carte potrei denunciare qualcuno per "Deposito Pericolante di Rastrelli e Affini" almeno cinque volte al giorno. E chissà che in un impeto di eroismo questo tipo non mi dia una parte della somma guadagnata... Con questo pensieri che mi frullano per la testa seguo sospirando quello che il destino ed una probabile lieve commozione cerbrale hanno decretato come mio protetto.

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« Grazie » risponde la donna con tono suadente e allo stesso tempo autorevole. « Ho fiducia in voi, so che mi calpesterete di frequente, ma con garbo e delicatezza »

Facendo un passo indietro, la figura sbiadisce per qualche secondo, poi sparisce in un vortice di scintille variopinte. Non avete neanche il tempo di prendere un respiro che la donna ammantata di rosso ricompare davanti a voi, materializzando una porta in legno al suo fianco e aprendola con gesti leggiadri.

« Dimenticavo » esclama sorridendo. « Date il benvenuto al vostro nuovo compagno. Lui si che sa come incanalare appieno la potenza della magia »

@Tutti tranne Aittam Itnerros

Spoiler:  
Detto questo, sia la Trama che i portali svaniscono nuovamente, lasciando al loro posto un orco in cui potete riconoscere le qualità fondamentali di chi è stato chiamato a prendere parte alla vostra avventura: fantasia, metafore e carridità a palate.
@Aittam Itnerros

Spoiler:  
Detto questo, sia la Trama che i portali svaniscono nuovamente, lasciando al loro posto un orco in cui puoi riconoscere le qualità fondamentali di chi è stato chiamato a prendere parte alla tua avventura: fantasia, metafore e carridità a patate.
« Oh, che bello! Un altro! » il vostro accompagnatore, pieno di tagli e ammaccature, si stampa un palmo sul viso. « Ho solo una richiesta per te, nuovo arrivato, potresti presentarti a noi senza causare una calamità naturale o un altro evento in grado di sconvolgere le terre di Ramadax? »

Nell'attesa della presentazione dell'orco, un venticello sovrannaturale vi solletica le spalle, come per spingervi ad entrare in città.

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Niente di più facile! Dico guardando i miei nuovi compagni. Ualà! Eccomi qua! Sono il grande Waaggus Sil'Ente, filosofo et metafisico delle arti occulte. La mia fama mi avrà sicuramente preceduto, quindi non vi annoierò con la storia della mia vita.

Do una sistemata alla tunica ed imbracciando il libro esclamo:Orbene, che sta accadendo qui di tanto importante da richiedere la mia presenza?

Descrizione

Spoiler:  
Waaggus ha l'aspetto del più comune degli orchi, non fosse che indossa una tunica viola e porta con sè un enorme libro dalla copertina particolarmente rigida. Nonostante il suo aspetto, ha un accento impeccabile, privo delle sbavature (anche letterali) che di solito hanno gli orchi.
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Alfri Eroi si unifcono alla compagnia!

Esclamo raccattando un dente caduto per la rastrellata non appena arriva il nuovo membro

In effeffi la fua fama fi precede, infatti fiamo appena arrivafi e deve aver precedufo pure noi. -finisco di incastrare il dente al suo posto, per poi accorgermi che avevo raccattato un sasso particolarmente appuntito- *sput* *sput* Ad ogni modo fiamo ftati chiamati dal Re e un Re non fi fcomoda crfo per carabaffole, dunque la fua prefenfa deve effere indifpenfabile. Non è vero, Frama? dico speranzoso all'unico essere vivente o quasi che mi abbia mai dato importanza.

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Alle parole del magalbero mi riprendo dalle mie invettive contro i muri, alzo le mani e ad alta voce inizio la mia solita tiritera

Nonnetto a me? Bada bene tronco secco, io posso farti regredire a germoglio! Io sono Padre Tempo, figlio di me stesso, della tribù di Istar! Padre Tempo, colui che ha amato le mille dee. Tra cui la dea Berta, la dea dalla gambe aperta! Padre Tempo, colui che è sceso nelle sacre acque del lago Sftniur, tra le ninfe Pfnigherals. E lì, ha assaggiato il mitico cibo degli dei! La Piadeina! Che per inciso preferisco con cotto e stracchino. Padre Tempo, colui che può fare ciò che vuole

E così dicendo mi volto e, alzando la tunica, mostro a tutti le mie natiche raggrinzite

Visto? Vado in giro senza mutande! Faccio come mi pare! Perché io sono Padre Tempo e queste mura non sono costruite a dovere! Ma siccome insistete nel passare da qui, utilizzerò i miei poteri. Ora bloccherò il tempo così che le mura restistano fino a dopo il nostro passaggio

Così dicendo giro la clessidra appesa al mio collo. Dopo qualche istante la sabbia si blocca e smette di scorrere.

Avanti, passiamo

E, con molta calma, appoggiandomi al bastone, inizio a camminare. Nel mentre inveisco contro le lumache che mi sorpassano da destra.

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Puff!

Non faccio in tempo a sbuffare di sollievo per la scomparsa della Tarma che - ri-puff! - appare una nuova creatura.

Per tutti i licheni! Esclamo. E questo? Timeo tineolas bisselliellas ut orcos ferentes...

Mi avvicino guardingo al nuovo arrivato. Uhm dico con fare indagatorio. E tu chi saresti? Sei un mago? Fai parte della Virtute Naturale? Dove hai studiato? Quando? Con chi? Perché? Eh? Ah-ha! Non vuoi dirlo, eh? Hai qualcosa da nascondere, eh? Vuoi mangiucchiare anche tu la mia veste, eh? Eh? Anacleto, tienilo d'occhio, che questo non me la conta giusta. E', come dire, troppo... beh, orco. E si sa che gli orchi mangiano i calzini. Termino lo sconclusionato interrogatorio, completamente in confusione.

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Magiare la veste? Per chi mi ha preso, per un topo?

Certo che sono un mago, sono un potente mago! Ho avuto la fortuna ed il privilegio di studiare nelle migliori accademie, mio caro vetusto arbusto! Alzo il mio libro Questa è tutta la sapienza di cui ho bisogno, augurati di non dovermi mai vederla usare, wagh wagh wagh!

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Il vento che sembra sospingermi verso l’ingresso delle mura inizia ad insinuarsi nel mio tronco non più giovanissimo. Etcciù! Sniffff… Dannazione qui rischio di prendermi un accidente, meglio sbrigarsi.

Uhm, sarà. Taglio corto. Vabbè, se proprio devi venire con noi, allora vieni. E comunque se non sai chi sono io, un grande mago sicuramente non sei. Orsù, Anacleto, incamminiamoci, che qui mi si stanno gelando le pigne.

E, con il portamento tipico di un albero rispettabile, mi dirigo verso il centro della città, appoggiandomi al mio lungo bastone.

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Aittam Itnerros

gruf, arf, gnam, urg...sput... sput.

incastratto lo panino. ahhhrgghhhh... hhhrrrrrrrrjjjjjjjjjjjj.... PUA'!!!

Rigetto un grumo contenente pane, salumi vari, pelo, trucioli, segatura, una sedia a sdraio, un piccolo coboldo sperduto e un ritratto di profilo di D'Annunzio, per la verità non molto somigliante.

Ha ora, sto molto piu bene. ho sì, deve, dire piu mellio?

mi ho dimenticato. anche se poi se sballio lo faccio a posta e all'ora, tutti li altri si devono ha de guare ha cuello che o diciuto io.

Una volta sazio, e privo di ostruzioni, decido che è il momento migliore per schiacciare un riposino e mi corico, ignorando tutto e tutti.

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« Perfetto! Finalmente siamo pronti per incont... » appena Aittam si corica a terra per dormire, Ocram, deglutendo, si strozza in gola le ultime parole. « No! Non è possibile! Questo è un incubo! »

Mentre il vostro accompagnatore si dispera, il coboldo fuoriuscito dallo stomaco del mezzo-troll scatta in piedi, scrollandosi di dosso il vomito di cui è ricoperto. Dopo essersi guardato attorno con fare frenetico e irritante, impugna a due mani la sedia a sdraio che lo ha accompagnato attraverso le interiora del vostro compagno e, alzandola in aria, sbraita uno squillante urlo di guerra.

« Io... mi dispiace non lanciarti frecciatine, mio padrone » bofonchia triste Anacleto. « Ma, ogni volta che provo ad aprire becco, la situazione mi lascia sempre più perplesso. Padrone, forse questo è troppo anche per un buff... ehm, per un albero d'animo buono come te... »

« Abbattete quella creatura! Non fatela entrare nel villaggio » il cantautistico è preoccupato. « Penseremo dopo a come trasportare la bella addormentata, adesso togliamo di mezzo la minaccia armata di comodità! »

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Importante:

Spoiler:  
Ordine di iniziativa: Xaveak Corleone - Senza Nome - Waaggus - Taxodiac - Goblin - Aittam - Padre Tempo

Tutti quelli in grassetto possono agire quando preferiscono, anche senza rispettare l'ordine di iniziativa. Ho sbagliato a posizionare Taxodiac, che dovrebbe essere accanto a Padre Tempo, visto che si è incamminato verso la città.

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Sobbalzo all’urlo di battaglia. Ma che succede ancora?

« Io... mi dispiace non lanciarti frecciatine, mio padrone ma, ogni volta che provo ad aprire becco, la situazione mi lascia sempre più perplesso. Padrone, forse questo è troppo anche per un buff... ehm, per un albero d'animo buono come te... »

Troppo? TROPPO? Un misero coboldo è troppo per il grande Taxodiac? Rido. Anacleto, stai un po' a vedere, va!

« Abbattete quella creatura! Non fatela entrare nel villaggio. Penseremo dopo a come trasportare la bella addormentata, adesso togliamo di mezzo la minaccia armata di comodità! »

O inutile accompagnatore, lascia fare a me. Mirate il grande Taxodiac!

E afferrando con i rami il mio lungo bastone, cerco di puntarlo verso il coboldo. Gnnnn Grugnisco. Lo sforzo è tale che rischio di ribaltarmi ma, in qualche modo, riesco a prendere la mira decentemente. Almeno spero.

Spoiler:  
E via al collaudo! Uso la verga delle meraviglie sul (spero) coboldo. Ricordo che il magalbero è alto circa 1,80 m e la verga sui 5 m. Eh, un tempo ero molto più alto...
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Vile creaturo, come osi mulinare un'arma così rilassante contro noi Eroi? Ti pentirai caro di questo gesto!

Finalmente l'occasione di dimostrare la mia forzatura! Forse.

Estraggo la spada e lo carico a testa bassa.

@DM

Spoiler:  
Estraggo la spada maledetta durante l'azione di movimento mentre lo carico e lo attacco con -17 (credo di avere i 3 m dato che è in diagonale, e poi comunque non posso fare di più, mi muovo di un metro e mezzo :D). Ah, per la cronaca è già nella mia aura di sfortuna dall'inizio del combattimento (se non ti ricordi cosa fa ecco il link alla mia scheda) e ho +5 alla CA se il suo GS è inferiore al mio livello.
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Che fenomeno è mai questo? Sicuramente è qualcosa che ho già visto...

@DM

Spoiler:  
Prova di conoscenza (bho, vedi tu quale sia la più appropriata) per cercare di capire come sia possibile che un coboldo esca dallo stomaco di un troll. +2 alla prova

Dopodichè mi avvicino al coboldo, apro il libro ed inizio a sfogliare le pagine urlando al nemico: Vile creatura, ho proprio l'incantesimo giusto per sistemarti, aspetta solo che lo riesca a trovare... Ma dove cavolo è finito, ero sicuro che stretta folgorante sgranocchiacoboldi fosse da queste parti...

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Non stacco gli occhi di dosso dal coboldo dal momento in cui esso esce dallo stomaco del cantautroll, sicuro che prima o poi avrebbe fatto qualcosa di stupido, e ciò mi permette di agire per primo nel momento in cui l'essere mostra la sua aggressività. Mmm, direi che attaccarlo sia piuttosto superfluo, considerando in quanti siamo; tuttavia, non sono dell'umore adatto per una battaglia. Vediamo se riesco a convincere il coboldo a placare i suoi bollenti (nonchè imbizzarriti com cavalli) spiriti. penso allontanandomi dalla creatura di qualche passo per sicurezza. Signor Coboldo, vi prego, non vi agitate! Siamo tutti persone...umanoidi...civili qui, giusto? dico cercando di modulare il mio tono ed il mio linguaggio corporeo in modo da renderli il più convincenti possibili, nel caso il rettile non parlasse il Comune. ...vi pregherei di considerare che il troll non è esattamente con noi. E' più che altro una maledizione. aggiungo ragionando sul significato di "umanoidi civili".

@Dm

Spoiler:  
Diplomazia+13, Raggirare+15, se necessario Intrattenere(Oratoria)+13 (in caso non capisse la lingua cerco almeno di renderlo più allegro col suono delle parole :D)
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Continuando a roteare la sdraio in aria, il coboldo fissa lo sguardo sullo gnomo rosa e, con il tono di chi è stato appena vomitato da un troll, lancia un altro fastidioso urlo di guerra. Sfruttando un istante in cui sembra un po' troppo concentrato sui cerchi disegnati con la sedia, l'Eroe Senza Nome si tuffa sulla creatura con movimenti impacciati e al limite del ridicolo: tentando un affondo sgraziato, manca completamente il bersaglio e, conficcando la spada nel terreno, sbatte la fronte sul pomo dell'arma.

« Ahahah, vai padrone! » bofonchia tra sé e sé Anacleto, svolazzando tra le foglie del magalbero. « Tocca a te! Facci vedere di cosa sei capace! »

Scintille variopinte spruzzano fuori dal bastone di Taxodiac, poi un vortice di pietruzze colorate viene scagliato contro il coboldo che, impreparato, non fa in tempo a ripararsi dietro alla sua arma e, colpito al volto da una decina di gemme, si accascia a terra con le guance ricoperte di sangue. Tuttavia, il vortice non si è ancora esaurito e i gioielli restanti finiscono per impattare con il volto già contratto in una smorfia di dolore del Senza Nome. Nonostante i dieci tagli appena subiti, l'eroe rimane in piedi mentre gocce di sangue gli rigano il viso intero.

« Ma... » il gufo è a dir poco sbalordito. « Hai... Hai abbattuto un nemico... FESTA! FESTA IN TUTTA RAMADAX! »

Una quarantine di minuscole gemme di poco valore ricopre il terreno; alcune sono incastonate tra le sopracciglia del Senza Nome.

@Tutti

Spoiler:  
Goblin: morto.

Senza Nome: 0 danni (per la RD).

@Waaggus
Spoiler:  
Non hai idea di come una creatura possa uscire viva dallo stomaco di un troll, ma supponi che se nella pancia di qualcuno c'è una sdraio, allora un coboldo è il minore dei problemi.
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Beh, almeno ho provato a essere gentile. penso osservando i resti del coboldo. Carine come pietruzze...forse se trovo qualcuno stupido abbastanza potrei vendergliele come materiali preziosi, o magari addirittura magici. Dopo pochi microsecondi di esitazione, mi getto a raccogliere le pietre senza valore, cercando di prenderle tutte il più velocemente possibile. Ehm, nobile eroe, lasciate che vi aiuti a togliere queste scheggie che si sono conficcate sul vostro viso nel mezzo della battaglia mentre davate il vostro indispensabile aiuto. dico a Senza Nome una volta finito di raccogliere il "bottino".

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