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[Interpretazione] Coerenza di Ambientazione


Callido

Messaggio consigliato

Premetto che il TAG è lì tanto perchè doveva esserci.. diciamo che non lo trovo corretto, avrei preferito [interpretazione] ^^

So ancora molto molto poco dell'ambientazione di Pathfinder eppure qualcosa inizia a farmi storcere il naso: partiamo dal più anziano D&D 3.5 già lì (dino)sauri e classi esotiche come Samurai e Ninja mi stranivano perchè ho sempre considerato il mondo di D&D (e diciamo che la conseguenza si riflette su PF) un mondo medievaleggiante (il monaco l'ho sempre considerato come più accettabile)

Ho avuto modo di osservare qualcosina dell'Ultimate Magic e scorrendo molto velocemente le immagini mi sono accorto che iniziano a far capolino immagini molto più in stile Ottocentesco:

-l'Oracolo con le sue vesti appariscenti e il bastone da passeggio (che non mi pare proprio un Oracolo XD),

-lo Stregone con impermeabile e bavero in bella vista (che in realtà sembra la copia sputata della mia idea di Alchimista sotto mutageno e altrettanto a Dr. Jekyll in trasformazione),

-il Fatucchiere del Mare che pare proprio Achab...

infine ci aggiungo l'intera classe del Pistolero (che è in playtest per l'Ultimate Combat) e le varianti dell'Alchimista portate con Ultimate Magic che oltre che per la rappresentazione (vedi lo scienzato Umano coi basettoni e il camice) portano ad un concetto di modernità anche come idea, facendo perdere valore alla magia a favore della scienza e delle scoperte...

Insomma, non dico che le immagini non siano belle (anzi, a me come stile fa impazzire) ma non vi distrugge un po' l'idea che avevate di questo mondo? Non ci si inizia a spostare quasi inevitabilmente in un'idea di modernità aliena a questo mondo? Non si spinge un po' a pensare a qualcosa di SteamPunk? Insomma non vi sembra che si stia in un qualche modo andando alla deriva e che queste cose siano un po' fuori luogo?

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Paragona Pathfinder a una dispensa, una dispensa ben fornita.

Non è che, avendo in essa sia cibo salato che cibo dolce, tu cuoco devi per forza preparare la torta mettendoci i pomodorini e i capperi sopra, né condire la pasta al sugo con la panna montata e lo zucchero a velo.

Piuttosto, devi sceglierei fra gli ingredienti forniti quelli che più si adattano al tuo progetto.

Fuor di metafora, Pathfinder offre mezzi per giocare campagne in diverse ambientazioni con diversi livelli tecnologici. In puro stile D&Daro, l'ambientazione base supporta un po' di tutto, anche se mai ai livelli di FR ed EB.

Ma il regolamento non impone niente.

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Quello è indubbio ma cosa dovresti fare? Una campagna che azzera o quasi la magia in favore di un "approccio scientifico"? A quel punto come fai a rendere coerenti le bestie magiche con quel mondo?

Io sono un giocatore sicuramente inesperto, certe cose mi fanno gola in modo atroce ma però non riesco proprio a trovarne il filo logico... in particolare adesso vorrei testarmi come master, giocando con giocatori che si avvicinano veramente per la prima volta al gioco e mi piacerebbe lasciarli liberi di scegliere fra tutte le cose succose che si vedono in giro il mio problema diventa appunto: come fare a dare una coerenza al tutto?

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Fai un ambientazione steampunk, una roba alla Full Metal alchemist per intenderci. Ci metti un po' di tecnologia che si muove col vapore, un po' di magia e wallà, hai l'ambientazione dove poter usare (quasi) tutto quanto. Certo il dinosauri magari faranno storcere il naso, ma non ci puoi mettere proprio tuttoXD

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Scegli gli elementi che preferisci e li amalgami fra loro.

Vuoi roba steampunk fantasy e non stiampanc? Semplicemente anziché i treni a elementali metti i treni a vapore generato da appositi incantesimi resi permanenti. Bisogna rifletterci un poco, ma alla fine le applicazioni di incantesimi basilari alla tecnologia risultano molto interessanti per caratterizzare un'ambientazione.

Senza contare che lo stile del vestiario non ha nulla a che vedere con la tecnologia, quanto con la cultura. E che le immagini possono essere indicative o meno. Per dirne una, dalle pitture arrivate fino a noi pare certo che gli antichi abitanti del mediterraneo, gente che costruiva castelli e città con impianto fognario, vestissero quasi come "selvaggi".

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Sisi, la parte dei vestiti la davo per scontata!

Ripeto che ho letto poco del manuale sovracitato ma ad esempio ho letto delle variazioni dell'Alchimista, ad esempio Vivisezionista e Chirurgo (e anche un po' l' Internal Alchemist) sono talmente scientifici e specifici nello studio del corpo che sembrano escludere completamente la magia curativa divina

Mentre il ruolo di Pistolero rende obsoleta la balestra (anche se il prezzo delle armi può far immaginare una cosa tipo più aristocratica)

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Anche D&D 3.5 supportava lo steampunk. Oltre alla pubblicazione apposita degli Iron Kingdoms, con la sua oltre decina di manuali, nelle riviste ufficiali tipo Dragon Magazine sono state in almeno due volumi schedate le armi rinascimentali con la polvere da sparo e la tecnologia del vapore.

Per il resto, immagino ti stia facendo troppe pare. Se vuoi mettere un po' di tutto, fai così, e i giocatori sceglieranno in base al concetto che più interessa loro.

Considera che in D20 Modern si è fuso il Fantasy col periodo contemporaneo, con le creature di D&D che riescono a passare nel nostro mondo ed istituzioni un po' alla "man in black" che tentano di tenerle sotto controllo.

Personalmente a me questa possibilità di rinnovare e reinventare il fantasy pare veramente notevole, sarà anche perchè al "D&D classico" ho giocato almeno 13 anni con regolarità

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Scusa ma non capisco dove si ponga il problema dov'è che i samurai stonano con il medievale, se in europa c'erano i cavalieri in giappone c'erano i samurai, in america c'erano maia e inca e così via.

Stiamo parlando di regioni lontanissime e con quasi nessun rapporto tra di loro.

Tieni conto che i praticanti di magia sono una minoranza della popolazione perciò se comunque esistono le cure magiche perchè la medicina le altre scienze non dovrebbero progredire?

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Forse non tutti lo sanno, ma visisezione e chirurgia erano pratiche non tanto rare nell'Alessandria ellenistica.

Il punto è che il progresso scientifico non è una linea retta diagonale, che avanza sempre verso l'alto col trascorrere del tempo: fattori culturali e storici possono portare a un regresso, all'abbandono di alcune tecnologie, al dimenticarsi di certe conquiste e così via. L'esempio classico è il medioevo, dove una serie di invasioni, il crollo del sistema politico e l'affermarsi di una nuova cultura molto censoria nei confronti di quella che l'aveva preceduta portarono l'Europa a un indiscusso declino scientifico e tecnologico. Ma ancora oggi, ad esempio la tecnologia del videofonino è stata accantonata dopo qualche anno dato che la cultura occidentale non gradisce molto le videochiamate.

Una nazione può essere più "tecnologica" di altre senza troppi problemi; oppure, ipotizzando un mondo medievale, ci può essere sempre un incantatore che ha trovato antichi papiri della civilità precedente, assimilabile a quella ellenistica, e da essi ha appreso conoscenze inesistenti nel suo mondo.

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Bhè, a parte che i samurai sono decisamente più recenti e i maya (se non mi sbaglio) decisamente più antichi rispetto al periodo di cui stiamo parlando (e questo non è comunque un problema finchè non mi si sfornano i dinosauri :lol: quelli mi straniscono veramente troppo!) sono appunto le differenze culturali che mi rendono difficile immaginare che un qualcosa di così esotico possa ritrovarsi per qualsisi motivo all'interno del mondo "occidentale"

Ovviamente le civiltà antiche studiavano medicina e avevano altre pratiche che ora sono in disuso ma semplicemente non avevano la magia a porre rimedio a malattie e ferite!

E diciamo pure che le religioni in queste ambientazioni hanno un ruolo molto molto più quotidiano e importante che nel mondo reale... però sì: immaginare una regione atea in cui la magia divina è davvero poco frequente, in cui ci sia il bisogno di medicina "tradizionale" per sopperire a questa mancanza, non è difficile!

Comunque questo topic sta servendo a trovare spunti ^^

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Rendiamoci conto che i romani hanno inventato un buon 80% degli attrezzi da chirurgia che usiamo ancora oggi

Nel rinascimento si facevano esperimenti sul corpo umano e sulla chirurgia

I Samurai sono semplicemente guerrieri con un diverso stile di combattimento

Ogni cultura può supportare il Monaco, basti pensare alla Francia del 1700 che ha ideato il Savate

I dinosauri potrebbero esistere, ma non sono certamente mostri comuni e in tutte le zone; semplicemente esseri sopravissuti in zone geografiche immutate da secoli

Le armi da fuoco non sono più dannose di un Barbaro in carica o della raffica di un Monaco

Ogni cosa può essere supportata, basta un po' di sale in zucca e spirito di collaborazione

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Tra l'altro si sta parlando di un mondo fantasy paragonandolo a quello storico.

Comunque si potrebbe vedere a livello di zone con diversi background, o addirittura a diversi stili all'interno della stessa nazione. Magari ci sono due credi diversi: uno crede nel progresso tecnologico e nella scienza, l'altro nella religione e nella magia.

Per i dinosauri, beh io li vedrei strani in un fantasy medioevaleggiante, ma potrebbero essere sopravvissuti in qualche zona selvaggia.

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Vabbhè ma questa cosa della chirurgia non riesco a trovargli un senso a parte una regione talmente sfigata da essere abbandonata completamente dagli dei (il che farebbe degli dei "buoni ma neanche tanto")!

Cioè, tirare fuori la storia è inutile... come si diceva giustamente prima è un mondo fantasy e il problema per me forse è tutto lì: siccome è un mondo fantasy non ha senso (PER ME) rievocare figure storiche in modo sconnesso

Specialmente poi la scienza medica... nel mondo reale è una necessità perchè... mmm diciamo che non accadono troppi miracoli! :lol: In un mondo in cui invece la presenza degli dei è certa e sopratutto tangibile tutto questo non riesce a trovare un senso nella mia testa, riesco ad immaginare un ambizioso che lo faccia per puro desiderio personale ma non riesco ad immaginare che possa aver scoperto tutto XD oppure l'esempio sopra ma bollerebbe automaticamente gli dei come non-buoni

O forse mettendo una regione eternamente malvagia si potrebbe giustificare l'assenza di curatori divini ma sarebbe un problemino gestire un PG che si è fatto le ossa in certi ambienti per poi unirsi a una squadra di buoni

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Forse bisognerebbe costruire l'ambientazione pensando a creare la sua cultura e non a come trapiantarvi il nostro medioevo...

Il fantasy non è solo medioevo o solo giappone feudale...

Per quanto riguarda gli animali insoliti, considerate che durante il medioevo c'erano ancora uccelli giganti (che poi sono dinosauri, non va dimenticato), marsupiali assassini, mucche enormi che cacciavano uomini, leoni e pantere in tutta europa, eccetera...

Francamente, se la storia antica fosse andata anche solo un pochino diversamente (ma veramente pochino), ora avremmo ancora i neanderthal e la megafauna pleistocenica in giro per il mondo (e c'è chi afferma di aver scoperto geni di neanderthal tra noi europei, dunque...) e un mondo senza queste creature ci apparirebbe insolito...

Che ci sarebbe di tanto strano in una cultura siberiana variante che usa i mammut nella taiga come gli indiani usano gli elefanti nella giungla? O degli aborigeni australiani che si contendono dei wombati giganti coi leoni marsupiali? Allo stesso modo, se la potenza romana non fosse mai salita totalmente al potere nel mediterraneo, forse la tecnologia sarebbe 1000 anni almeno più progredita... Il fantasy è bello perchè apre infinite possibilità per raccontare storie diverse e mostrare mondi diversi...

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Fattori culturali. "Presenza degli dei" è un conto, "presenza degli incantatori divini" un conto diverso.

Basta soltanto una chiesa mondana, più simile a quella storica che non a quella ideale, e vedi già calare il numero dei sacerdoti capaci di incantamenti reali.

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E gli atei??XD

A parte gli scherzi, si può pensare ad un mondo dove alcuni hanno fiducia negli dei, altri invece sono atei e hanno fiducia nella scienza. Altrimenti il discorso potrebbe essere: perchè preoccuparsi a prendere una balestra quando se faccio il mago posso lanciare una palla di fuoco?

Una cosa non esclude l'altra a mio avviso, anzi, unendo le due cose si possono avere un sacco di spunti. Chessò un chierico e un alchimista che litigano su quale sia l'approccio più giusto per curare qualcuno. O un pistolero e uno qualsiasi altro membro del gruppo che discutono sull'utilità/efficacia/correttezza delle armi da fuoco.

Avventure basate su fazioni che voglio cancellare l'altra dalla faccia della terra( adoratori degli dei vs scienziati)

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O anche eliminare o cambiare gli adoratori degli dei e lasciare le cure in mano a medici, alchimisti e stregoni... Mica è detto che un'ambientazione debba avere per forza tutte le classi canoniche o averle organizzate come nei manuali base...

Come ha detto FeAnPi, un conto sono gli dei e un conto sono i loro sacerdoti (che poi ho sempre trovato assurdo che tutti i sacerdoti potessero curare, a prescindere dal loro nume tutelare)... Ma anche a rendere rari i veri "santi", si otterrebbero risultati che forse era preferibile evitare, come le folle di pellegrini che si recano dal chierico per chiedere una grazia per se o per i loro cari, un po' come successe a Padre Pio quando si sparse la voce che lo stigmatizzato poteva fare miracoli...

Nell'ambientazione di Krynn succedeva una cosa simile: i vecchi culti si erano allontanati dagli dei e per questo avevano perso i poteri, ma i loro principali esponenti fingevano di averne ancora sfruttando espedienti magici, così quando avvenne il cataclisma la gente pensò che gli dei l'avessero abbandonata, mentre invece era accaduto il contrario e il cataclisma stesso ne era la conseguenza... Da questo scaturiva un'ambientazione sostanzialmente atea, dove non esistevano più guaritori divini, almeno fino all'apparizione di Goldmoon e del Bastone di Mishakal...

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Non che ci voglia chissà cosa a creare una coesistenza di fazioni

Prendiamo per esempio le forze militari, molte volte ci sono forze nello stesso sato che si compenetrano a vicenda nei ruoli, tuttavia è il cittadino alla fine che ne richiede l'intervento dell'una o dell'altra.

Il tutto poi non deve essere per forza in un unica città o regno.

Immagina un mondo suddiviso in tanti stati, il più grande e potente di essi si trova a sud, e controlla il commercio grazie ai suoi maghi che divinano sui truffatori e danno la caccia ai malfattori. Questo potente stato tuttavia in alleanza con uno saterello a est noto in tutto il mondo per le sue smisurate conoscienze alchemiche che fornisce pozioni di cura in cambio di aiuti negli studi sulla magia e le armi cosiddette "chimiche".

A nord vi è uno stato antagonista formato da truppe militarizzate, cacciatori e ricognitori. Questo stato trae potenza dai sacerdoti e dai campioni divini nelle sue file che curano gli alleati e contrastano le magie nemiche.

Tra queste due superpotenze vi è un arcipelago che, grazie alla sua posizione geograficamente ottimale e alla sua neutralità, si sta facendo conoscere per i suoi guerrieri particolarmente abili nella lotta e nel combattimento con spade devastanti; si dice inoltre che stiano nascendo leader particolarmente potenti che conquistano il comando grazie ai loro poteri innati.

Eccoti un ambientazione dove tutto è mischiato grossomodo senza particolari interferenze

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Quello è indubbio ma cosa dovresti fare? Una campagna che azzera o quasi la magia in favore di un "approccio scientifico"? A quel punto come fai a rendere coerenti le bestie magiche con quel mondo?

Mutanti. O "Bestie Alchemiche" anziché "Bestie Magiche".

Comunque sono anch'io d'accordo sul fatto che le regole permettano più cose diverse per "soddisfare tutti i gusti". Molto meno d'accordo sul fatto che tutto il peggio del peggio venga riversato in Golarion, che trovo ottima così com'è adesso e non vorrei cominciare a vedere sovrabbondanze di PNG Pistoleri (e diverse altre cose) nei vari manuali complementari d'ambientazione e nelle avventure.

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