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Il volo del drago nella realtà fantastica di D&D: realtà o fantasia?


The Nemesis

Messaggio consigliato

P.S. Adoro Lockwood :rolleyes1

E qui ti quoto. Inoltre mi piace il fatto che sia migliorato tantissimo dai tempi della paladina della 3.0 a teysa erede di orzhov, non sembra neanche lo stesso autore ^^

E i suoi draghi sono sempre spettacolari.

PS: se adesso apriamo il side topic per parlare di lockwood abbiamo una combo storica :lol:

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Ho poco tempo, quindi copincollo solo una parte di un intervista ad uno scrittore che questo topic mi ha ricordato.

Magari qualcuno può trovarlo interessante.

Ed: Take the "dragons" in the story. What led you to get into them as flesh-and-blood animals rather than a more conventional monster?

Patrick: What would an animal be made of if not flesh and blood? Pixie dust and happy thoughts? No thanks. I prefer something with a circulatory system. Honestly, I think a better question would be to ask other writers why they insist on asking us to believe implausible stories about huge flying lizards that violate the square cube law and seem to have a Freudian fixation on princesses. You know how people divide science fiction into two camps: hard and soft? Hard sci-fi is where everything is backed by actual math. The science is sound. Soft sci-fi is just a lot of handwaving and technical-sounding terms that don't mean anything. I divide fantasy into the same two groups: hard and soft. Hard fantasy is realistic. The worlds feel stable, solid, and internally consistent. Tolkien, Feist, Gaiman, and Pratchett are good at this. Pullman, Powers, and McCaffrey, too. While all their worlds are different, they are cohesive and make sense within themselves. Soft fantasy worlds have a much looser cause-and-effect relationship. Alchemists can turn lead into gold and nobody wonders about how it will impact the currency system. Someone waves a wand and turns an elephant into a mouse and nobody worries about conservation of mass. And you can drop a ten ton flying carnivore into an ecosystem and not be bothered with how, exactly it manages to survive while eating only princesses. Don't get me wrong, hard and soft fantasy stories can both be good. But you need to know which camp you're in. I'm into realism. I'm a hard fantasy guy.

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Feist e Pratchett non brillano per coerenza.

Pratchett ha tutt'altri interessi, e tra un libro e l'altro cambia pesantemente i presupposti del Mondo Disco per adattarli alla storia del momento. Li cambia anche all'interno dello stesso libro. Chi non si è chiesto che fine faccia la partita a dadi degli dèi a metà del Mondo Disco? Chi non si è mai chiesto come possa esistere un oceano i cui confini sono una cascata da cui l'acqua (arrivata da chissà dove) si rovescia senza fine nel nulla cosmico? Davvero non capisco come si possa definire Pratchett hard fantasy, visto che non si è mai interessato minimamente alla cosa.

Feist invece tenta di essere hard fantasy, ma i risultati sono quelli che sono. La struttura sociale ipotizzata per gli Eccelsi non sarebbe mai potuta reggere per migliaia di anni, con buona pace dei condizionamenti ipnotici eccetera. Il suo universo multidimensionale e le sue spiegazioni sulla natura della magia sono rozze. Senza dubbie Feist cerca delle spiegazioni coerenti agli interrogativi posti da un mondo fantastico, il problema è che le soluzioni che fornisce sono poco convincenti.

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Moltissimo tempo addietro hanno fatto un documentario sui draghi,non ricordo se fosse voyager o superquark

,parlavano delle teorie sul volo e sul soffio del drago.

Come già detto da molti di voi le ali non sono adatte a sollevare una mole di quel genere.

Nella trasmissione si ipotizzave che l'unico modo per farlo era che il drago ingurgitasse un minerale

(non ricordo il nome).

Questo minerale si trasformava in gas secondo un processo chimico.

Il drago sfruttava questo gas per rendersi più leggero e volare oppure

lo consumava per sputare fuoco secondo un altro processo chimico.

Naturalmente il tutto in via teorica.

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