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Lupus in Tabula, in trappola


NinjaFelice

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Ah che bella la vita nel villaggio di Speranza, un paese piuttosto ricco la cui economia si basa sui viaggiatori di passaggio. Speranza infatti si trova su un'importante rotta commerciale, ed è stato costruito come villaggio/fortezza per ospitare viandanti.

Speranza è una città che si snoda tutta su una lunga strada, circondata da una palizzata e due grossi portoni ai due estremi Est ed Ovest.

Ah che bella la vita a speranza, un posto di libertà...

...fino ad oggi...

Questa sera infatti sono arrivate delle guardie, che praticamente vi hanno chiusi dentro. Non vi hanno dato nessuna informazione se non:

Non uscire oppure gli arcieri vi abbatteranno, verrà presto un esperto a parlarvi

Che che bella la vita a Speranza...


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Cosa?!!

Un esperto?!

Un esperto in cosa?!

Cosa vogliono da noi?!

Abbiamo sempre vissuto quì e nessuno ci ha mai impedito di entrare e uscire!

A chi venderò i miei sassi colorati?

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Maledetti soldati!Se mi chiudono qui dentro comme faccio a coltivare il mio campo?Se io non posso lavorare chi lo da il cibo ai miei figli?

Accidenti, è inutile lamentarsi.

Possiamo solo sperare che questo esperto arrivi presto...

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Selidor il becchino è chiuso nella sua catapecchia, in un angolo del cimitero del villaggio. Una candela illumina l'unica stanza dell'abitazione.

Un esperto.

tsk.

E intanto mi hanno chiuso qui dentro quei maledetti...

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Padella fa spallucce. Da buon garzone di locanda ne ha viste tante e sa che è meglio non contraddire chi lo sovrasta di mezzo metro. Soprattutto se ha un'arma. E ancora di più se porta un'uniforme. Finisce di attingere l'acqua e riprende a strigliare i cavalli degli ospiti, sperando almeno in una piccola mancia. Si ripromette però di fare qualche domanda quando un soldato si avvicinerà per controllare il suo cavallo.

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Va bene, va bene non mi muoverò di qui! si affrettò a dire il fornaio. Aveva ancora le mani ed il grembiule bianchi di farina ed alla vista delle armi alzate anche il suo volto assunse quello stesso pallore...

Cosa abbiamo fatto per meritarci un simile trattamento? Siamo gente onesta qui non succede mai nulla di male... maledetti soldati spero non vengano a sequestrarmi il pane!

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Vado alla piazza centrale per parlare con gli altri abiyanti del villaggio.

Qualcuno ha visto questo dannato esperto?Voglio che qualcuno mi dica perchè non posso andare a coltivare i miei campi!!

Dannazione, cosa abbiamo fatto per cacciarci in questa maledetta situazione?

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Miei signori non capisco

il perchè di tanta fretta,

ma guardandovi obbedisco

e ritorno in mia casetta

Per l'arrivo dell' esperto

scriverò un nuovo sonetto

mi dirà ne sono certo

"caro Cosimo, è perfetto!"

Sicchè già domani sera

potrò alfine diventare

come ogni buffone spera

della corte il buon giullare

Quanto a voi, mi raccomando:

ricordate la quartina

Già la sera sta calando,

ci vediamo domattina...

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Miei signori non capisco

il perchè di tanta fretta,

ma guardandovi obbedisco

e ritorno in mia casetta

Per l'arrivo dell' esperto

scriverò un nuovo sonetto

mi dirà ne sono certo

"caro Cosimo, è perfetto!"

Sicchè già domani sera

potrò alfine diventare

come ogni buffone spera

della corte il buon giullare

Quanto a voi, mi raccomando:

ricordate la quartina

Già la sera sta calando,

ci vediamo domattina...

Ascoltando l'ultima rima di Cosimo Avelyn Boccadirosa fa uscire frettolosamente l'ultimo suo cliente....:Passa dal vicoletto... tesoro.. oggi c'è trambusto.... spero che la prossima volta entrerai in pieno giorno da me...

E poi in un sussurro: Ricorda che aspetto sempre che vai dal sindaco, quando deciderai di mollare quella scemetta?!

E poi dopo un minuto di riflessione:

Menomale che i miei clienti sono già tutti dentro le mura....

e con un sorrisetto malizioso la bella Boccadirosa provvede a ritirarsi dentro la sua accogliente casetta...

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Spoiler:  
la notte non è stata annunciata, quindi ne approfitto per fare anche la mia presentazione, scusate il ritardo, devo ancora ambientarmi... per il nome devo tenere il nick giusto?

*SM7 si aggirò per tutto il giorno all'interno delle mura del villaggio ascoltando i discorsi dei compaesani, preoccupato per la riuscita del raccolto, dato che non sapeva per quanto non avrebbe potuto recarsi sulla sua terra. D'altronde anche tutti gli altri contadini del villaggio erano nella sua situazione e quindi ne fu leggermente consolato...*

"che succede? che succede?"

*chiedeva a destra e a manca*

"perchè siamo sotto "assedio"?"

*ma nessuno aveva risposte...*

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Spoiler:  
scrivo ora il post perchè devo uscire

Mattina

Un pò sconvolti aspettate un pò questo esperto, ma fattasi una certa ora è chiaro che non si farà vivo subito, quindi ve ne andate a dormire.

Vi risvegliate tutti con uno strillo, un urlo agghiacciante e spaventoso.

Uscite tutti per strada e vicino al cancello est c'è un cadavere, vi avvicinate e sembra sia stato strappato in due, con evidenti segni di morsi.

Lo strillo lo ha dato uno dei soldati di guardia oltre le porte che si era affacciato superando la palizzata.

Lo sentite chiaramente dire, terrorizzato

E' vero ci sono i lupi mannari!

poi però viene tirato giù...

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Padella guarda con interesse verso la porta di Avelyn, poi una serie di familiari minacce e improperi tuonate dalla perentorea voce del padrone Vladimir lo riportano alle sue faccende.

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Anselmo lo scribacchino, chino sui suoi volumi e sulle lettere da copiare, non si era nemmeno accorto del trambusto del giorno prima e della chiusura dei cancelli. L'urlo straziante e l'allarme della guardia comunque non ha potuto ignorarli, ora gira per la sua stanza irrequieto affacciandosi spesso alla finestrella dai vetri polverosi che guarda verso la piazza principale.

Dico... Hey scusi! Ma cosa succede? E' sicuro andarsene in giro? E perchè poi siamo chiusi dentro? Con che autorità...

Continua a chiedere ai volti familiari riuniti in piazza per discutere i recenti avvenimenti...

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Vedo Anselmo lo scribacchino che chiede spiegazioni dalla finestra e decido di fargli il quadro della situazione...

Anselmo, le guardie ci hanno rinchiuso qui dentro ieri sera.

Sarebbe dovuto vennire un esperto ma non è arrivato nessuno.

Solo questa mattina si sono sentite delle urla e qualcuno ha parlato di ''lupi mannari''.

Come se esistessero davvero...sembra che ci abbiano rinchiusi qui dentro per paura di una stupida leggenda!!!

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Esperto??? Lupi mannari! Ma che diamine...

Tuona concitato Anselmo allontanandosi dalla finestra.

La figura esile dello scribacchino riemerge dopo una manciata di secondi dalla piccola porta a pian terreno. Tirandosi su con l'indice gli occhialini tondi, e sbattendo ripetutamente le palpebre per adattare gli occhi alla luce, si dirige a passo deciso verso la porta Est...

Inaudito! Assolutamente inaudito! Credono sia sufficente portare un'uniforme per fare da padroni su una cittadina di gente d'abbene? Esigo che mi sia mostrato il mandato con sigillo...

Quindi voltatosi verso la piazza con fare leggermente meno deciso...

C..Chi...Chi viene con me!?

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La panettiera era sveglia già dalle prime ore dell'alba (e anche prima, in realtà), a prepare le sue pagnotte.

Aveva sentito l'urlo della morte atroce del poveretto, ma aveva fatto finta di niente.

Che poteva fare ?

Erano arrivati i lupi mannari.

A breve, sarebbero tutti morti.

Almeno di iniziare una fastidiosa e terribile contromossa... mandare la gente al rogo.

Aprì il suo negozio, lasciando il dolce profumo di pane invadere le strade.

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Il garzone sente il baccano proveniente dalla piccola folla che si sta radunando presso il cancello est. Incuriosito si affaccia alla porta, poi getta uno sguardo dentro la locanda dove Vladimir sembra cercarlo con lo sguardo. "Vado a vedere che succede!" urla il garzone lanciandosi verso la folla seguito dai turbinanti rimproveri del locandiere. Raggiunto il piccolo crocchio di persone, sguscia tra la gente per cercare di sbirciare quello che succede. Vede l'erba e la terra bagnata di sangue e un corpo. O son due? O forse è stato fatto a pez ... Qualcuno gli si para davanti e lo ricaccia indietro allontanandolo in malo modo "Questo non è uno spettacolo per te!" Con un senso crescente di nausea, Padella, pallido come un lenzuolo, si avvia verso la fontana pubblica. *Ho bisogno di un po' d'acqua e non credo che mangerò più le frattaglie*

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