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Gekosaurus

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  1. Mi hai equivocato: io parlavo sempre delle ambientazioni e con "albo da fumetto" mi riferivo a quella classica presentata nei vari fumetti dei supereroi. Ovvero all'ambietazione che mi sembra di capire che tu prediligi: quella dove c'è il supereroe con poteri e mantello che svolazza nella megalopoli. Fatta questa precisazione, aggiungo che un qualsiasi racconto ha necessariamente un'inizio. Per un master forse l'inizio del racconto coincide con l'inzio della storia che sta imbastendo. Ma non necessariamente: non significa che tutto quello che è successo prima non sia importante o non abbia risvolti che interessano il futuro prossimo del nostro neo-eroe. L'origine del super-eroe non solo arricchisce di spessore il personaggio ma rappresenta un serbatoio a cui il master può attingere per aggiungere nuove trame, sfide, nemici, contatti e svolte nella vita del personaggio. Certo che se uno vuole giocare una partità nel weekend con gli amici senza pretese di continuità allora è un discorso privo di significato, ma nell'ottica di una campagna a mio avviso si merita un doveroso approfondimento.
  2. Effettivamente il rischio di uscire dai binari è reale. Però decontestualizzando il discorso si perdono dei punti di riferimento importanti. Citare qui particolari fumetti, film, ambientzioni e situazioni ha il solo scopo di illustrare il proprio punto di vista. Lungi da me alimentare i soliti post sterili "Chi è più forte: Hulk o la Cosa?". Devo dire che personalmente dovendo scegliere un'ambientazione sono piuttosto combattuto tra la classica da albo a fumetti e un genere improntato più sul quotidiano come in Heroes. L'indecisione generale è data anche dal fatto che qualunque dei filoni si voglia prendere come riferimento, c'è il rischio effettivo di rendere le trame e i BG molto banali e scontate, dato che ormai incidenti di laboratorio, origini aliene, invenzioni strampalate, sieri del supersoldato e DNA mutante/mutato sono più che abusati. Insomma si vanno a sollevare quasi sempre le stesse leve. Un'ambientazione legata al quotidiano avrebbe forse il vantaggio di essere molto di più a misura d'uomo che di super-eroe. E quindi come diceva ScareCrow col dover fare i conti coi problemi di tutti i giorni oltre che col "dramma" dei superpoteri da dover gestire. Per il master offrirebbe sicuramente più spunti per tenere l'eroe impegnato e sotto pressione. Di contro calarsi nel mondo degli albi a fumetti mette a disposizione la piena libertà di aggirarsi per la città come una furia vendicatrice contro il super-furfante di turno, relegando a un ruolo più modesto e marginale la vita privata del proprio alterego e i problemi della normale vita reale. A questo panorama vanno sicuramente aggiunti i paletti che il master vuol mettere all'universo che sta creando: io, ad esempio, nel calderone di idee che stanno ribollendo in questi giorni nella mia testa pensando a una possibile ambientazione, vedrei di cattivo occhio se, giocando in un mondo simile a quello descritto in Heroes, uno dei giocatori volesse dare un'origine magica, aliena o pesantemente tecnologica (leggi powersuite, zaini a reazione o cose simili) ai poteri del proprio personaggio. Qui il parere di un master è relativo. Sarebbe bene conoscere anche quello di eventuali giocatori. A questo punto forse è meglio rovesciare la questione: mettersi nei panni di un giocatore e chiedersi che tipo di campagna si vuole giocare, come la si vorrebbe ambientata, che tipo di eroe si vorrebbe impersonare, etc... Io sinceramente non so decidermi: entrambe le possibilità stuzzicano la mia fantasia. Credo invece che Airon preferisca di gran lunga il genere "spandex&mantello" e che Scarecrow sia disposto a giocare entrambe, ma non mi è chiaro che preferenza abbiano gli altri che stanno partecipando alla discussione...
  3. Per Heroes la seconda serie non è all'altezza della prima: è sicuramente vero. A me però non è dispiaciuto affatto. A differenza di Airon il discorso del capire come diavolo funziona il proprio potere mi è paciuto. Sul primo Hulk ho da ridire: io ho apprezzato davvero tanto i vari split screen che ammicavano alla ripartizaione delle vignette nelle tavole. Forse un po' abusati ma un bel richiamo agli albi cartacei. E anche il film in se non era male. Non posso fare il paragone col secondo che non ho visto, ma posso dire che non sono quel genere di spettatore che va al cinema per andare a vedere un film basato sugli effetti speciali. Watchmen sinceramente non i ha detto molto... particolare sì, ma definirlo capolavoro proprio non capisco perchè. Odio visceralmente il primo Spiderman, a causa della scena sul tetto in cui tenta di invocare magicamente la ragnatela! Non l'ho proprio digerita, tanto valeva dargli sinuose ali di tulle e siringona e farlo passare per l'uomo-zanzara. Un film che mi è piaciuto veramente tanto per ambientazione, personaggio e mille altri motivi é invece V for Vendetta: lo adoro! Invece concordo con Airon per quanto riguarda Gli Incredibili! Certo non è un film ed è volutamente ironico come un cartone animato deve essere: però è davvero fenomenale! Peccato che non gli abbiano dedicato un seguito! Su you tube, per chi non l'avesse mai visto, si trova un corto dedicato a Jack Jack che fa luce su quanto accade tra le varie telefonate fatte dalla baby sitter.
  4. I film prodotti dalla Marvel. Alcuni sono decisamente migliori degli altri. La trilogia degli X-men mi è sembrata fatta molto bene; DareDevil ed Elektra sono da dimenticare!
  5. Mmm... difficile scegliere dato che ogni era ha avuto le sue storie significative e ben sceneggiate. Personalmente, e qui immagino alcuni di voi storcere il naso, io ho sempre amato gli x-men. Bene o male il filone era quello dei super-eroi con super-problemi e all'inizio era una novità interessante. Quello che l'ha resa pesante è stato farla diventare un cliche: Bruce Banner doveva fare i conti con la rabbia di Hulk, Sentry con l'agorafobia, Tempesta con la claustrofobia, Rogue col fatto di non poter toccare nessuno senza ucciderlo, Wolverine tormentato da suo passato, Nightcrawler e Bestia demonizzati per il loro aspetto... Se ho ben capito questa dovrebbe essere l'atmosfera incarnata dalla Bronze Age. In realtà però ho inziato a leggere i comics solo da qualche anno (e credo smetterò ben presto!). Per darvi qualche indicazione sulle storie che mi sono piaciute di più posso citare: la classica Giorni di un futuro passato, la civil war e la morte di capitan america. Anche la World war hulk e Dark Reign mi sono sembrate ben pianificate e raccontate. Ultimamente sto leggendo con piacere X-factor. Insomma le trame che conosco per esperienza diretta sono sicuramente quelle delle storie basate sulla Modern Age. Come ha sottolineato Airon non c'è una differenza molto netta tra le due, se non per la scuola di disegnatori. Tuttavia vorrei richiamare la vostra attenzione anche su altri filoni che esulano dalle edizioni stampate: parlo dei diversi film che si sono succeduti negli ultimi anni e delle serie televisive come Heroes.
  6. Giocarlo in inglese? Ovvero scrivere i nostri post in inglese? Beh... devo essere sincero: no.
  7. @Airon: ti capisco, ognuno ha un suo modo di portare avanti le cose e preferisce aggiungere dettagli su un determinato aspetto della narrazione piuttosto che su un altro. Anzi ora inizia a sorgermi un dubbio: questo brainstorming a cosa serve in realtà? A confrontare le nostre idee su un'ipotetica campagna/avventura (da tavolo o da giocare via forum) in modo da offrire spunti a chi volesse iniziarne una, oppure a preparare il terreno per un nostro futuro pbf? Per quanto concerne le "ages", qui devo chiedere delucidazioni in merito perchè non ho una conoscenza così profonda degli stili delle diverse annate.
  8. Scusate il doppio post ma nel frattempo che scrivevo mi son reso conto che siete andati avanti nel discorso Personalmente invece è una domanda che mi aspetterei e che da Master farei: non tutti sono in grado di volare, teleportarsi o di sfrecciare a 300km/h Senza contare che magari se vuoi tendere una trappola a qualcuno devi riuscire a portarlo nel posto adatto.
  9. @Scarecrow Stai tranquillo! E' tutto ok, non ho equivocato -credo- l'atteggiamento di nessuno e non voglio che il mio venga frainteso: sto solo discutendo senza l'arroganza di saperla più lunga degli altri o senza pensare che lo stiano facendo gli altri. E' un confronto di idee, no? Tornando IT: lo stereotipo del poliziotto mangiaciambelle c'è anche in America... secondo me bisogna un po' uscire da questo guscio di luoghi comuni e vederla sotto un'ottica diversa. Se vogliamo giocare una parodia umoristica del filone originario vanno bene anche i poliziotti inadeguati al loro ruolo, obesi e ignoranti, alla guida di una pattuglia più vicina all'armata Brancaleone che a un valido manipolo di efficienti ufficiali pubblici... ma volendo ambire a una luce di gloria meno burlesca e più epica è chiaro che i nostri eroi devono affrontare una minaccia degna di tal nome. Quindi il nostro villain di turno si deve dimostrare più abile dei normali poliziotti/esercito e per questo motivo tali forze devono necessariamente essere pensate come efficienti. Dirai: "Si, ma io faccio fatica a immaginarli. Così preparati, efficienti ed equipaggiati" Fai un piccolo sforzo: pensa a questa e immagina che ce ne siano molte altre in dotazione. E se è successo questo magari allora un riammodernamento di tecniche di addestramento e mezzi non è poi un'ipotesi così remota... @Airon: Non ti seguo. Provo a spiegarmi meglio: sono 10 anni che io manco dalla mia città natale. Per le feste riesco talvolta a tornarci e mi meraviglio di tutto quello che trovo cambiato. E non parlo dei sensi di marcia. Hanno edificato nuovi quartieri in zone completamente spoglie, costruito bretelle e strade di scorrimento veloce sopraelevate che tagliano in due la città. Io non immaginavo che la città potesse cambiare tanto, ma ovviamente non è cambiata completamente. Il centro storico esiste ancora, magari con qualche vecchio palazzo abbattuto per far spazio ai nuovi palazzi della regione. Tornando al mio esempio precedente cercavo di giustificare i cambiamenti della città senza alienarla completamente ai giocatori che la conoscono, altrimenti non avrebbe avuto senso nemmeno una virgola di quanto già detto. Io capisco, come hai detto prima, che Spiderman avrebbe qualche problema di autostima a passare da una ragnatela all'altra ancorandole a edifici di 10-12 piani, però immaginarlo a sventare una rapina al Museo-Colosseo non mi sembra poi ridicolo o fuori luogo. Francamente poi mi sembra un discorso un po' fuorviante visto che per quanto estranei possano sembrare alcuni eroi famosi, altri mi sembrano così congeniali a un'ambientazione simile. Quanto ai nomi non li ho tirati in ballo e non li voglio tiare in ballo: non ho detto da nessuna parte che sia tassativo usare nomi italiani (seppure ce ne siano di ottimi come Valanga, Colosso, Ciclope, Flagello, Tempesta, giusto per citarne alcuni noti), credo che volendo giustamente ambire alla ribalta internazionale un villain/hero abbia tutta la liberta di scegliere un nome che risulti comprensibile anche oltremare magari! E in fondo a dirla tutta, non c'è poi tanta differenza tra i nomi di battaglia e i nickname che si scelgono in forum come questi dove si vuole interpretare un personaggio che compia imprese epiche...
  10. @Airon: Certo, hai ragione: è una città che rende spunto da Roma. E' chiaro che non è la stessa città perchè per esigenze narrative è stata modificata. Ma nemmeno la NY di Spiderman è la vera NewYork: il parallelismo non mi sembra così distante! Il concetto chiave, secondo il mio modo di vedere le cose, è la familiarità dell'ambientazione. E' la tua città: se t'inseguono e devi scappare, sai esattamente dove andare, come muoverti e come arrivarci. C'è molto più coinvolgimento, secondo me. Cari ragazzi, questo è un brainstorming e ognuno porta le sue idee com'è nello spirito del topic. Voi avete un'opinione, io ne ho una diversa: ne prendo atto. Permettetemi però un'ultima osservazione: Metropolis, costellata di grattacieli di cristallo, non esiste. Così come non esiste Gotham City con le sue titaniche statue gotiche. E le ambientazioni della Casa delle Idee sono ben note per essere un minestrone di luoghi reali e fittizzi, lasciando perdere i luoghi interamente inventati con Genosha, anche quelli reali hanno dovuto ristrutturarsi per essere il degno scenario di eroi in calzamaglia e assumendo proporzioni diverse e ben più imponenti. Insomma per quanto si desideri rispettare certi canoni, si ha sempre a che fare con la fantasia e nulla ci vieta di farla lavorare in questo senso per rendere una città a noi familiare il teatro di un'avventura di questo tipo. Concordo con voi che alcuni luoghi sono più adatti di altri, ma dissento quando dite che "non funzionano". Voi potrete trovare ridicolo che il Pirellone diventi la sede della "Italian leage of Justice", come esattamente un newyorkese crederebbe ridicolo che il Kingpin abbia il suo covo nel Crysler Building. Chiudo facedo una sola puntualizzazione: forse mi state prendendo un po' troppo alla lettera. Quelli che ho proposto sono solo esempi, con un po' di impegno e di inventiva si riesce a scrivere una storia decente che risulta coerente e credibile. Torno a dire che questo è il mio personale punto di vista e l'ho condiviso per fornire un'idea principalmente a chi vuole preparare una campagna di gdr da tavolo. Per un eventuale pbf mi sta bene tutto!
  11. ciao, hai la casella mp piena; questo il mp che ti stavo mandando in risposta *** Ma loool! Giocavo anche io in quel pbf! :D Se questo pbf di ICONS va liscio, si conclude rapido e bene, potrei pensare di giocare un'avventura di M&M. Ma di certo non tengo 2 pbf assieme, mi spiace. ciao ***

  12. Perdonatemi ma non sono d'accordo... perchè voi immaginate la città così com'è ora e non come potrebbe essere. E' vero nella mia città non stanno costruendo grattacieli a 158 piani, ma... potrebbe pur sempre accadere. E fornendo dei punti di riferimento conosciuti ai giocatori questi ultimi riusiranno a calarsi maggiormente nell'ambientazione. Esempio: Roma anno 2054 In seguito agli sconvolgimenti climatici delle ultime due decadi il livello del mare si è innalzato. Il fiume che prima attraversava pigramente la città ora ha valicato i vecchi argini e il piano terra delle abitazioni che lo fiancheggiavano sono state in parte invase dall'acqua. Alcuni edifici sono stati abbattuti, altri sono crollati. L'acqua è riuscita a farsi strada attraverso antichi canali nascosti o in vecchie cantine, sino al sistema di galleria delle catacombe sommergendo letteralmente alcuni tratti e rendendo impraticabili siti archeologici appena scoperti. L'amministrazione pubblica insieme con la protezione civile e alcuni battaglioni dell'esercito hanno impiegato diversi anni solo per erigere i nuovi argini. Ora il fiume è largo fino a cinque volte tanto in alcuni tratti. Ma non è l'unico cambiamento che l'Urbe ha subito: il Colosseo è stato restaurato e trasformato in un museo moderno con sofisticati allarmi e teche espositive di cristallo infrangibile e antiproiettile. La periferia è in uno stato di degrado senza precedenti e la polizia fatica a controllare. Le famigli più abbienti si sono spostate verso il vecchio centro della città dove palazzi sempre più alti sono sorti attorno ai vecchi monumenti del passato o ai palazzi del potere. Dopo l'attentato terroristico del 2033 l'aereporto di Ciampino è stato definitivamente chiuso. Si dice che verrà riconvertito in spazioporto nei prossimi 20 anni per assicurare i collegamenti con la stazione orbitante "Zodiac". Con un po' di fantasia credo si possa fare tutto, no?
  13. Ma perchè rifarsi a Ipotetic-Town quando puoi giocare nella tua città? Ovviamente parlo di una campagna di gioco da tavolo
  14. Ciao a tutti. Sono sempre rimasto attratto dal genere ma purtroppo non ho mai avuto modo di giocarlo. Quando il mio gruppo era "giovane" l'entusiasmo per i GDR è stato convogliato interamente verso il genere fantasy e, malgrado alcuni di noi avessero infarinature di altri sistemi, dopo un primo svezzamento a D&D si è passati a giocare unicamente a AD&D. Perchè? Perchè in quel periodo il panorama dei GDR non era così ricco e variegato come ora e probabilmente non volevamo complicarci troppo la vita: ci interessava dare spessore ai nostri personaggi piuttosto che provare altri sistemi. Questi precedenti hanno influito sempre sul mio modo di giocare e di organizzare le partite quando facevo da master, spingendomi sempre a cercare una certa coerenza tra il bg del personaggio e il suo coinvolgimento nella storia che veniva giocata. Si metteva sempre in primo piano il pg, il suo bg, la sua persona personalità, dando più attenzione a questo che agli altri aspetti del gioco. E' diventata un po' una forma mentis tanto che anche ora ("ora" è un eufemismo dal momento che son passati più di 10 anni) che ho smesso di giocare mi rendo conto di affrontare altre cose completamente diverse (arredare una stanza, preparare un pranzo, allestire una festa, etc..) col medesimo approccio: studiando la questione a fondo e cercando un filo conduttore che faccia da tema per poter collegare altri elementi in maniera omogenea. Questa lunga premessa che può sembrare molto OT, in realtà nelle mie intenzioni voleva far capire le ragioni delle mie scelte. Dal mio punto di vista la creazione del personaggio merita una lunga preparazione e non può essere affidata a un sistema casuale. Questa soluzione, come già avete detto, va benissimo per una partitella senza pretese di continuità, ma per la mia visione del gioco che dedica ampio spazio a illustrare luci e ombre dei vari personaggi e cerca di approfondire il loro carattere partita dopo partita, è totalmente inadeguata. C'è da dire che su questo aspetto si può intervenire col solito rimedio di scegliere i risultati anzichè affidarsi al tiro dei dadi, però, per una questione di principio, preferisco un sistema nativo a punti. Per lo stesso discorso, la partita senza capo nè coda va bene per prendere dimestichezza con le regole, ma preferisco una trama che possa svilupparsi assieme ai personaggi, attingendo al bg dei singoli protagonisti per arricchirla di nemesi, fatti personali, etc... esattamente come accade nei fumetti. Per curiosità il mio interesse era stato catturrato, come è accaduto a Scarecrow, su Marvel Super Heroes, quasi ignaro esistessero altri sistemi di gioco. La semplicità della tabella universale lo rendeva molto appettibile facendo presagire un sistema di gioco snello e veloce. Forse però questo suo punto di forza era anche un difetto: la semplificazione eccessiva alla lunga avrebbe potuto appiattire il gioco rendendolo banale e monotono. Non saprei... la mia è solo un'impressione dato che, come ho già detto, non ho mai avuto l'occasione di cimentarmi in nessuna partita. Poi ho scoperto M&M II ed. proprio candidandomi a un pbf qui su DL. Mi ha subito intrigato la generazione del personaggio. E' labororiosa, ma non così complicata. Sul resto non mi sono focalizzato troppo, ma dopo le difficoltà incontrate nella creazione del personaggio (come del resto era inevitabile dal momento che si è alle prese con un sistema completamente nuovo), ho voluto provare a crearne altri e mi rendevo conto che con l'esperienza quel sistema diventava familiare e non così spaventosamente complicato come poteva sembrare al principio. Anche stavolta ripeto: essendo naufragato anche il pbf non ho nessuna esperienza di gioco e quindi non ho potuto valutarne l'intero apparato di regole. Per concludere affronto un argomento che è stato toccato solo in maniera marginale: l'ambientazione. Mi sarebbe piaciuta ricreare un'ambientazione futuristica ma basata sugli eventi attuali. Se seguite le ultime scoperte in ambito di medicina, genetica, tecnologia o se semplicemente visitate le pagine di wikipedia relative agli avvenimenti degli ultimi dieci anni, vi accorgerete di quanto il mondo nel quale viviamo stia cambiando e di che passi impensabili stia facendo la ricerca. Queste informazioni ovviamente con una buona dose di contaminazione di eventi inventati avrebbe offerto una solida base su cui costruire uno scenario abbastanza adatto. Forse sarebbero bastate poche aggiunte e alcuni ritocchi: -la questione mutante (un filone abusato ma forse necessario), -qualche sconvolgimento politico/economico (peggio di così? direte voi...), -un piccolo balzo nel futuro (per giustificare il punto precedentemente esposto), -lo stradario della città in cui vengono ambientate le partite (è impensabile che il Batman di turno non sappia la strada più breve tra via Roma e Piazza Garibaldi!), -infine probabilmente avrei escluso la magia, perchè troppo anacronistica in un mondo che strizzava l'occhio ai gadget Hi-Tech. Credo sia tutto per il momento.
  15. io ultimamente sto comprando su maelstrom
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