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illurama

Circolo degli Antichi
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  1. Jveng [Nessuno] Ravano dentro la mia sacca e recupero una delle fiale di fuoco alchemico rimanenti. Muovendomi furtivamente la posiziono esattamente davanti all'ingresso in maniera che sia probabilmente calpestabile da una creatura che si muova attraverso la porta. E' necessario? Direi di no. E' divertente? Un sorriso si stampa sul mio volto. Busso sulla capanna e faccio qualche strano rumore gorgogliante. Mi dirigo poi verso l'albero di fronte alla capanna alla cui ombra mi nascondo, preprandomi allo spettacolo. Non appena un faccia di iena viene fuori, se oltrepassa il punto in cui ho piantato la fiala di fuoco alchemico, gli sparo le due frecce. Se prende fuoco e ho ad un certo punto a tiro l'altro facciadiiena, tiro su quella. Faccio tutto questo restando nascosto nell'ombra dell'albero. @dm
  2. Jveng [Nessuno] Faccio la stessa cosa con l'ultimo facciadiiena in vista. Mi avvicino furtivo, e gli sparo due frecce. Nel caso riesca ad abbattere anche lui, faccio il giro da dietro la capanna e furtivo cerco prima di sentire un qualche rumore al suo interno. Poi cerco di sbirciare attraverso la stuoia. @dm
  3. Jveng [Nessuno] Il terreno è particolarmente vantaggioso. Facile nascondersi, e quando qualcuno viene abbattuto cade al di sotto dell'erba alta ed è difficile da vedere... Perfetto! Mi prendo il tempo necessario per raggiungere furtivo il retro della capanna di fronte a me. Voglio essere certo di essere abbastanza vicino da colpire il prossimo facciadiiena in maniera letale. @dm
  4. Jveng [Nessuno] Faccio un cenno di assenso verso Ubert e mi preparo a mia volta. Mi avvicino furtivo e mi posiziono alle spalle dell'albero vicino al facciadidiena più vicino e resto lì nascosto fino al segnale di Ubert. A quel punto m sporgo prima da un lato e poi dall'altro per tirare verso i due facciadiiena iene più vicini a me. Resto poi nascosto tra le ombre sotto l'albero mentre assisto alla scena dall'altra parte del villaggio. Se la seconda iena è troppo lontana e abbatto la prima in un colpo, mi avvicino di nascosto dietro la capanna in mezzo a noi. @dm
  5. Jveng [Nessuno] Continuo a camminare alzando il pollice in su in risposta ad Ubert...
  6. Jveng [Nessuno] "Non sono riusciti a trovarmi..." rispondo ad Ubert, con un sorriso soddisfatto. "Ottimo!" rispondo ad Atahualpa, senza specificare a cosa mi stia riferendo con esattezza... Sistemo le mie frecce nelle diverse faretre come fa Ubert, e controllo di avere tutto quello che mi serve. Dopo di che mi incammino verso il villaggio.
  7. Jveng [Nessuno] "Guerra contro chi?" "Questa sacerdotessa ha dei poteri speciali? Cosa la rende così forte?" "Cosa gradisce la bestia per cena di solito?" "Comunque, il sangue di questi cosi è disgustoso... non è come il nostro... E' nero, denso... troppo denso... Guardate là..." Indico le chiazze lasciate dai due che abbiamo abbattuto. Nel mentre che riverso queste domande su Atahualpa, sto facendo dei conti con le mani, ma ad un certo punto sento l'esigenza di esternare il mio pensiero. "Tredici! Venti, meno la sacerdotessa e i due facciadibue, diciassette, meno questi quattro, tredici. Se in effetti sono tutti della stessa pasta di questi qui, potremmo riuscire a liberarcene a distanza ben prima che se ne rendano davvero conto. Ma dopo la prima raffica di frecce, a meno che non siano degli idioti, cercheranno riparo, e probabilmente da lì a poco tutti gli altri saranno avvertiti..." Mi gratto il mento, come sono solito fare... "Prima raffica, plausibilmente una decina di frecce. Se arrivano da due direzioni opposte potrebbero ritenere ragionevole che siamo più di quanti siamo effettivamente... Inoltre, se li approcciamo da direzioni diverse faranno più fatica a trovare riparo..." "Seconda raffica, qualche freccia infuocata sulle capanne". Gesticolo per aria, i miei occhi stanno chiaramente vedendo qualcosa che gli altri non vedono. "Qui fa il suo ingresso in scena Atahualpa. Il suo obbiettivo è far si che tutti vengano allo scoperto. "Terza raffica, facciamo secchi quelli che abbiamo stanato. E poi dobbiamo vedercela con i facciadibue e zampadileone" Che ne dite? Ah e questi qui li tramortiamo, e li leghiamo da qualche parte lì vicino
  8. Jveng [Nessuno] "Pensateci voi..." dico ad Ubert e Atahualpa, mentre porgo a Ubert una decina di frecce e mi aggancio alla gamba uno dei pugnali lunghi che trovo. Prendo anche una delle faretre, dato che la mia è già stracolma. Tanto queste finiranno presto "Torno subito, vado a fare una cosa. Vorrei evitare che stanotte questi così facciano la fine del nostro amico sulla barca... ma non voglio che quelli mi vedano... al limite che immaginino..." Il mio sorriso è tetro, da far rabbrividire i bambini. Uno alla volta, trascinandoli da una gamba, porto i due cadaveri oltre le boscaglie, dietro qualche albero in un posto appartato. Prendo qualche precauzione per evitare di sporcarmi. Tiro fuori la scimitarra e decapito le due facciediiena. Poi con un calcio, lascio rotolare le loro teste il più lontano possibile. Poi torno dagli altri come se nulla fosse e mi aggiungo alla conversazione nel caso in cui non fosse ancora finita... "Si ma questa bestia... avrà una tana, no? E' percaso sotto il lago?" Una tana piena di trofei, presumo...
  9. Jveng [Nessuno] "Che dirti Atahualpa, avevi ragione!" gli sorrido di gusto. "Comunque, dubito assolutamente che abbiano capito qualcosa di quello che ho detto... Ma il concetto è arrivato" mi faccio una risata di gusto. Mi gratto il mento pensoso, in quanto riscontro un'apparente falla nel nostro piano. "Dunque, Atahualpa, per caso tu parli la lingua di questi facciadiiena? Perché in caso contrario, non c'è molto che potremmo fare perr tirargli fuori qualche informazione" "In tal caso direi di non indugiare oltre, e andare ad occuparci degli altri. Temo che dovremo venire meno alla promessa fatta a questi galantuomini che non hanno posato le armi ma bensì sono fuggiti. Non mi va di sprecare frecce per loro. E vivi ci possono servire di più, così non dobbiamo recuperarne altri vivi da offrire alla nostra amica..." Mi reco verso il cadavere del facciadiiena grosso, e guardo un po' il suo equipaggiamento. Se ha qualche borsa ci guardo dentro per vedere se ha qualcosa di utile. Poi faccio la stessa cosa anche con gli altri. Se trovo cose interessanti, le metto in un mucchio così che gli altri possano prendere ciò di cui hanno bisogno. Se ci sono frecce ne prendo un po' dividendole con gli altri. Se trovo delle corde, evito di usare la mia, e comincio a legare ben strette le loro mani. I loro piedi a una distanza tale che possano solo camminare ma non correre. Se c'è un arco, mi rivolgo ad Atahualpa "Questo dovresti prenderlo tu! Sai usarlo? Se attacchiamo da lontano, potremmo decimarli prima che si accorgano di noi"
  10. Jveng [Nessuno] "Mi sembra un'ottima idea" rispondo, facendo cenno ad Atahualpa di andare verso il retro delle truppe come ha suggerito Ubert. Rimango nella boscaglia finché Ubert non ha scagliato la sua pioggia di frecce. Dopodiché scaglio anche io una freccia verso il capobanda se è ancora in piedi. Alternativamente, miro a chi è in piedi immediatamente dietro di lui. Se almeno il capo è stato abbattuto, dopo aver scagliato la mia freccia mi muovo di fronte ai facciadiiena restanti e mento loro spudoratamente, come solo io so fare! "Ah! Ah! Ah... cosa abbiamo qua? Qualcuno è stato molto fortunato oggi, vedo. Mettete giù le armi, suvvia... Non vorrete mica fare quella brutta fine no?" dico, indicando il cadavere o i cadaveri. "Vogliamo solo sapere alcune cose. Fate come vi dico, e VI PROMETTO che non vi torceremo un pelo... Va da se, ma vale la pena specificarlo: fate diversamente e farete quella brutta fine!" indico di nuovo il cadavere o i cadaveri. Poi li guardo con un sorriso palesemente intimidatorio. Se invece il capo è ancora in piedi dopo la mia prima freccia, scaglio anche la seconda freccia contro di lui cercando di restare nascosto.@dm
  11. Jveng [Nessuno] "Bene così allora!" dico ad Ubert, per poi rivolgermi ad entrambi "mi sembra un piano ben congegnato." "Sbarazziamoci di questo gruppetto di facciadiiena, raccattiamo informazioni, poi facciamo fuori le altre iene e i due facciadibue, e la sacerdotessa la tramortiamo solamente perché ci deve raccontare due fatti. Poi prendiamo le due facciadiiena che ci hanno spifferato tutto, le imbottiamo di veleno, le svegliamo e lasciamo che la bestia se ne nutra tra le loro urla. Dopo di che, abbattiamo la bestia!" "Facile!" Euh "Andiamo!"
  12. Jveng [Nessuno] "Un bel villaggio pieno di gente simpatica, vedo..." "Beh, giacchè io stanotte vorrei farmi un pisolino, direi di attaccarli alla luce del giorno. Soprattutto se la bestia si è appena infilata nel lago. Non dovrebbe essere facile da lì sotto capire cosa sta accadendo in superficie" Nel frattempo prendo le frecce che mi porge Ubert, ed esamino con attenzione le foglie velenose che ci mostra Atahualpa. "Queste foglie velenose immagino siano per la bestia, giusto?" "Se ci organizziamo per bene, possiamo riuscire a fare fuori alcune delle facciadiiena prima che gli altri si accorgano di quello che sta accadendo. Dopo di che, potremmo usare le frecce incendiarie contro la sacerdotessa e i due facciadibue. Ci darebbe un po' di tempo per terminare di occuparci delle altre facciadiiena." Mi gratto il mento pensoso, la mia mente corre a mille per cercare di raffinare il nostro piano. "Atahualpa, prendi qualche ampolla... Se qualcuno dei facciadibue o la sacerdotessa volessero attaccarti prima che ci siamo liberati delle altre facciadiiena, tiragliele addosso" "Nella mia esperienza, le creature pelose che prendono fuoco rischiano di bruciare molto a lungo se non si preoccupano di spegnerlo. Sono istanti preziosi che poi ci permetteranno di gestirli senza preoccuparci delle facciadiiena..." Poi tiro fuori cinque frecce dalla mia faretra. "Queste frecce hanno una punta di adamantio, possono penetrare anche il metallo più spesso. Prendile Ubert! Saranno utili contro la bestia, e poi per te valgono doppio..."
  13. Jveng [Nessuno] @dm Eeeeh ti pareva... Mica poteva essere un normale quadrupede... E io che mi sorprendo ancora... Quando la bestia ci passa sopra la testa, un brivido mi scorre lungo la schiena. Qui ci lasciamo le penne... Ascolto con attenzione le parole di Atahualpa, sebbene stia ancora fissando l'accampamento @dm "A occhio e croce siamo in netta minoranza numerica. Dobbiamo agire di astuzia, ma abbiamo bisogno di informazioni..." "Quanti sono? Cosa sono? Come te? O come noi? Sono ben equipaggiati? Sicuramente non possiamo affrontare la bestia prima di esserci occupati di questi altri, altrimenti ce li ritroveremo alle calcagna. Quando riposano? Di notte, come sarebbe normale? O di giorno, per poter venerare le tenebre di notte?" "E la bestia? Sembra molto resistente... Immagino abbiate già provato ad affrontarla. Dicci tutto quello che puoi. Punti deboli e a cosa dobbiamo stare attenti!" @dm "Vi propongo un piano: al calare delle ombre, ci dirigiamo al villaggio. Io, col favore dell'ombra, sono abbastanza silenzioso e imperscrutabile da poter entrare nelle varie capanne e far fuori chi riposa senza che neanche se ne accorgano." Ravano dentro la mia sacca e tiro fuori 5 ampolle molto spesse contenenti una piccola quantità di liquido rossastro e cangiante, con dei riflessi verdognoli. "Poi dovremo occuparci di quelli che sono fuori. Sarebbe meglio farlo prima che ci arrivino addosso. Queste possono aiutare. Sono fuoco alchemico. Prendono fuoco a contatto con l'aria. In un villaggio fatto di paglia, potrebbero creare abbastanza scompiglio." "Altre idee?"
  14. Jveng [Nessuno] "C-H-E/S-C-H-I-F-O!" bisbiglio, anche se vorrei urlare Non è la prima volta che mi capita di farlo, ma non è mai un'esperienza particolarmente piacevole. Quando sono ormai ricoperto di letame dalla testa ai piedi dopo essermi praticamente rotolato nel letame un po' come fanno i maiali nel fango - dal momento che sono consapevole che afferrare escrementi per spalmarmeli addosso mi causerebbe il vomito - mi rialzo di scatto alle parole di Ubert. Alla vista delle larve, i conati del vomito diventano ancora più intensi. Questa volta potrei non farcela. Vedo che Ubert incamminarsi sulla via da cui siamo venuti e lo seguo senza pensarci due volte.
  15. Assolutamente, figuratevi! 🙂
  16. Jveng [Nessuno] "Puah... Disgustoso!" dico mentre mastico questo cuore di creatura friggicervelli. Ma dopo averlo sentito approdare nel mio stomco, con mia grande sorpresa, mi sento in effetti un peplino meglio... "Ma ne è valsa la pena!" dico ad Atahualpa, con un sorriso insanguinato. "Grazie!" Dopo aver raccolto le frecce salvabili, ed essermi fatto rattoppare dove possibile da Ubert, gli do' una pacca sulla spalla e gli sorrido per ringraziarlo! Alla proposta di Atahualpa rispondo "Guarda, stavo per suggerirlo io... E qualcosa mi dice anche che so come andrà a finire..." Mentre attraversiamo la giungla, raccolgo un po' di legna per rimpinguare la mia faretra appena ne avrò l'occasione. Una volta arrivati alla tana, mi lascio sfuggire un sorriso rassegnato "Escrementi, appunto... Un grande classico!" Senza farmelo ripetere due volte vado dentro, muovendomi silenzioso e a mio agio nell'oscurità. @dm
  17. Jveng [Nessuno] Dopo alcuni istanti, non udendo l'urlo che mi aspettavo, sbircio oltre l'albero e vedo Atahualpa estrarre il cuore della creatura e conficcarci le sue zanne. "Che diavolo erano questi cosi?" gli chiedo mentre mi dirigo verso di lui. "Mi hanno quasi fritto il cervello, per davvero!" "Tu stao bene?" Cercando di non far trasparire il mio disgusto per quello che sto per fare, e senza neanche esserne pienamente convinto, afferro ciò che Atahualpa mi porge e lo ingurgito cercando di farlo il più velocemente possibile per non sentirne il sapore. Non vomitare. Non vomitare. Non vomitare! Nel frattempo mi guardo intorno per vedere se ci sono frecce recuperabili.
  18. Jveng [Nessuno] Che tra l'altro, il mio cervello, fritto, sono abbastanza certo che sia disgustoso... Scaglio un'altra freccia verso il mostro mentre nella mia mente si sta già paventando l'inelluttabilità di un ulteriore urlo friggi cervello. Con un balzo silenzioso salto giù dall'albero dal lato opposto alla creatura, in maniera che mi offra copertura da essa. Una volta a terra copro entrambe le orecchie con le mie mani, nella speranza che possa in qualche maniera lenire l'atrocità di quell'urlo. @dm
  19. Jveng [Nessuno] Dannazione! Dannazione! Per qualche istante questo è l'unica cosa che rimbomba nella mia testa che sembra stia per esplodere. Un dolore più lancinante che essere trafitto da una spada in pieno petto. Faccio del mio meglio per non urlare dal dolore... Quando riprendo lucidità, la creatura giace per terra e la mia mente comincia di nuovo a correre. Mentre la mia mente cerca di formulare un piano sensato per evitare un'altro incontro con una creatura del genere, ecco che questa spunta tra le foglie e carica Athualpa. Ci manca solo che ci crepi proprio qui nel mezzo del nulla!!! Confidando nel fatto che la creatura appena arrivata non mi abbia idea che io sia qui, le scaglio un paio di frecce mirando dritto alla testa mentre un'altra raffica di frecce parte verso il mostro da sopra la mia testa. @dm "Dobbiamo abbattere quel coso prima che ci faccia esplodere il cervello!" urlo ai miei compagni.
  20. Scusatemi se non ho partecipato a questa discussione... Mi ero dimenticato di seguirla XD
  21. Ciao @antagonista, benvenuto!
  22. Jveng [Nessuno] Al muoversi dei rami mi dondolo con essi come fossimo un tutt'uno. Le foglie e le ombre mi offrono un nascondiglio perfetto. Una dopo l'altra scocco le mie frecce finché nella speranza che non ne servano altre. @dm Come altri??? Ma io volevo solo dormire...
  23. Jveng [Nessuno] Resto immobile con la freccia incoccata che punta verso la creatura. Non credo di aver mai visto qualcosa del genere, né mi interessa cosa sia. Mi volto a guardare Athaualpa cercando di carpire quali siano le sue intenzioni, poi torno a fissare la creatura ma tenendo sempre sott'occhio Athaualpa. Dai bello, rifiuta l'offerta e vai avanti... @dm
  24. Jveng [Nessuno] Non che mi piaccia l'idea di restare intrappolato su un albero, ma tant'è... Rispondo all'occhiata di Ubert, e scambio un'occhiata anche con Atahualpa. Gli faccio cenno che abbiamo deciso di aspettare. Incocco anche io una freccia, e libero dal mantello la faretra. Cerco di muovermi lentamente e sistemarmi in un punto dove sono ben nascosto dal basso, tra le ombre delle fronde. Se così dovrà essere, non se ne deve neanche rendere conto. @dm
  25. Jveng [Nessuno] Mi risveglio un po' indolenzito... Alla fine il mio sonno agitato mi ha fatto finire fuori dal mio giaciglio e sulla nuda pietra. Mi rimetto in piedi e faccio scroccare un po' di articolazioni. Metto tutto a posto, e preparo le mie cose per la partenza. Poi raggiungo Rabubunangan e l'altra lucertola. "Buongiorno a voi, mi ha svegliato un certo odorino..." dico cercando di rompere il ghiaccio, scherzoso "Piacere di conoscerti, Atahualpa! Io sono Jveng" Beh dai meglio così. Poteva capitarci uno gracilino. Questo qui sembra uno che è meglio averlo per amico che per nemico. "Lieto di potervi dare una mano!" dico - A buon rendere - prendendo il teschio pieno di sbobba e lo alzo al cielo mentre li fisso negli occhi "Alla salute!". Sorseggio lentamente il liquido giallastro. Per quanto possa essere disgustoso, probabilmente ne ho bisogno. Scruto il posto dove si era appostato Ubert in cerca di Jojobo. Porello, era piuttosto abbattuto questa notte...
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