Le Hathran risponde sollevando le spalle la donna all'ultima domanda di Andrej. Oppure chissà, qualche valido avventuriero... conclude prima di tornare a badare alla propria casa.
Con le vaghe informazioni raccolte, e ben sapendo che non potrete avere dal piccolo villaggio molto di più di quanto vi è stato già detto, cominciate quindi la risalita del passo. Presto la neve comincia a scricchiolare sotto i vostri stivali, e il vento gelido a sferzare le guance che spuntano dietro i baveri sollevati a protezione del viso.
Il tracciato, ben visibile per i primi faticosi chilometri, comincia via via a scomparire sotto la coltre bianca che si fa più spessa. La visuale, prima sgombra, è ora limitata a poche decine di passi da una foschia gelida e vorticante, destinata ad ispessirsi man mano che prendete quota.
Procedete in fila indiana, con il rumore del vento nelle orecchie e le ciglia imbiancate, quando il capofila si ferma, il fiatone che condensa nell'aria. Il sentiero non c'è più.