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Gorthar Bonecrasher

Circolo degli Antichi
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  1. una cosa facile facile :-D:-D tenendo conto che i primordiali lottavano contro gli dei, vuol dire andare contro a minimo dei solo di 32. Concordanza massima la raggiungi solo se il master te ne da l'opportunità.
  2. -e qui direi che ci diamo tutti una calmata, si cancellano post che non c'entrano una benemerita arma da d8 di danno contundente (e che tra l'altro sono al limite del regolamento), e si torna IT ok?-
  3. che va sempre su forza a meno che non si usi il talento dal PH2 di cui ora non mi ricordo, contrasta con o quantomeno lascia solo For e Des, ma destrezza vuol dire un basilare a distanza (v.sotto) e avere come bersaglio "una creatura che può vedere" vuol dire che potrebbe tirare per disarmare a 20 metri di distanza, assurdo Sono inoltre in disaccordo con: in una situazione di combattimento disarmare è l'eccezione, non la regola. Se tenti di disarmare una volta in un incontro e ti va male sta sicuro che l'avversario non ti da' l'opportunità di riprovarci. E per quel che mi riguarda: 1- disarmare a distanza è un eresia: vorrebbe dire fare un colpo mirato a distanza sulle mani, come minimo dovrebbe avere un -4 di malus 2- lasciare che un incantatore a distanza ti disarmi è la morte del combattimento marziale. Che loro stiano nei libri e che lascino le spade agli adulti.
  4. Molto semplicemente, prima di aprire topic che indirizzano a siti "altri", o che fanno "pubblicità" ai propri siti, è bene chiedere l'approvazione dei mod.

  5. l'orco è sempre di confrontation, a occhio un predone druni.
  6. Il nome Philippe LeMarchand ti dice niente?
  7. Quindi grossomodo la pensiamo uguale? E' impossibile, grottesco, impensabile, assegnare oggettivamente ad un'azione un'assetto morale. Esso varia al variare di chi percepisce/compie/subisce l'azione. Ecco quindi che il sistema di allineamenti, con tutte le sue meccaniche e quant'altro non è adatto ad una campagna "matura" (termine erratissimo ma al momento non mi sovviene uno migliore), in quanto si tratta appunto di mecchaniche che devono basarsi per funzionare su un'oggetivazione. Ora il passo successivo è: come risolvere il problema di contrasto tra moralità e meccaniche della moralità?
  8. suppongo serva il quote obbligatorio da wiki... Il problema (a mio avviso) della maieutica è di togliere valore all'opinione personale (con tutte le sue contraddizioni e infondatezze), che è imprescindibile quando si affrontano problemi di carattere morale e etico. Detto questo, e sottolineando che è un imho, e che se non ricordo male da quel poco di Socrate che ho letto il caro cicutando sapeva comunque sempre dove andare a parare (e in tutta onestà non credo tu sia da meno) vorrei quindi sentire da te una risposta alle tue stesse domande...
  9. Penso che una persona determini il proprio "allineamento" (che parlando in vita reale è comunque più una tendenza che un assoluto) quando egli comincia a trarre "piacere" o "soddisfazione" in un determinato corso di azioni, e che poi arrivi a considerarsi "allineato" a seconda del valore morale che la società, o i propri punti di riferimento durante il processo di socializzazione (sociologicamente inteso) danno a quel particolare corso d'azioni. Ovviamente in questo senso egli potrebbe avere molteplici allineamenti (ma del resto parlando di real life ho già chiarito che è impossibile o quantomeno improbabile che una persona abbia un singolo "allineamento") o il suo allineamento potrebbe essere percepito diversamente da "modelli sociali" diversi. Ora però vorrei chiedere: Dedalo in tutto ciò si diverte a criticare (nel senso più corretto del termine) le nostre teorie/convinzioni sull'argomento. Nel farlo egli però furbescamente ha più volte portato esempi al limite, scavato ulteriormente nelle nostre esposizioni ecc... Ora, io non ho nulla contro la maieutica, però in genere chi la usa intende comunque dimostrare qualcosa. Quindi io chiedo: qual'è l'opinione di Dedalo su questo argomento? Per Dedalo dove comincia la definizione di allineamento? Per Dedalo, cos'è che determina se un'azione sia buona o malvagia? Invito gli utenti ad attendere una risposta da Dedalo prima di continuare la discussione. Se si deve discutere penso sia giusto farlo a carte scoperte:-D
  10. Grazie mille per il sempre presente supporto:guancia:

  11. problematiche di averlo scritto su una scheda del personaggio o di un png o di un mostro. Il gioco, il sistema, le regole. Richiedono di quantificare su una coppia fittizia di assi (legge-caos, bene-male) la moralità di un personaggio, per pure questioni meccaniche, quando in realtà una tale divisione è totalmente impossibile da fare dato che per ognuno la percezione della moralità cambia in base alle proprie esperienze. Non esiste un malvagio e un buono "a prescindere", ma solo un malvagio o buono che può essere percepito come tale solo in base al concetto di malvagio e buono che si sono formati nell'osservatore in base alla propria esperienza o cultura di appartenenza. Invece, nella necessità di quantificare per un sistema regolistico l'assetto morale, si usano delle "macrocategorie" di azioni e fini e le si legano all'asse bene-male o caos-legge, scelti arbitrariamente dai designer del gioco (col paradosso che se tutti i GD di D&d fossero degli ambientalisti estremisti andare a caccia potrebbe venire collocato sull'asse male). Senza lasciare spazio a quelle zone di grigio su cui i tuoi esempi, Dedalo, ci conducono. Sembra che il regolamento lasci in mano alla sensibilità dei singoli giocatori e singoli master gestire questi casi limite. Una sensibilità che, per i motivi detti, ci impedisce di dare un giudizio morale unico e generale agli esempi da te riportati. Sintetizzato: se sia il fine o l'azione a essere il punto di demarcazione tra il buono e il malvagio, questo è lasciato alle singole coscienze. Umilmente...
  12. Adesso che lo so il girovago è Caotico - Cretino - Buono. Sottolineo cretino perchè prima di farlo avrebbe almeno potuto avvertire la famiglia. Caotico (ha usato un mezzo non propriamente convenzionale) per salvare delle vite (un nobile intento). Ma questa è la riprova che è necessaria una valutazione completa di una qualsiasi azione, e soprattutto la conoscenza delle motivazioni, per giudicare un atto. Per la famiglia, che non sa, il tipo resta *******. Ma ad una individuazione dell'allineamento probabilmente risulterebbe buono. Allo stesso modo l'individuazione del male del paladino dell'esempio proposto da Dedalo percepirebbe il male nella persona (mi sembra che il bersaglio sia una creatura o un oggetto, non un'azione, ma non sono così sicuro), e il paladino, a meno che non sia uno dal grilletto facile, dovrebbe comunque chiedersi perchè il malvagio sta agendo in tal modo.
  13. C'è il trucco? Perchè quel girovago è Caotico -Str...- vergogna Gorthar-. E mi autosegnalo
  14. Il problema è che malvagio-neutrale-buono sono definizioni puramente meccaniche di D&d. Sono assoluti che non tengono conto di punti di vista e situazioni differenti. La rosa "morale" ha troppi toni di grigio per poter essere definita da solo 9 allineamenti. E l'unico "verosimile" sarebbe il non allineato di certi giochi (WFRP per esempio) dove la moralità è lasciata in mano al giocatore e alle azioni e fini che si impone di volta in volta. Più in generale, l'allineamento "shifta" troppo nell'arco di poco tempo per poter essere realmente gestito da un sistema di spostamento sugli assi. Pensiamo al mafioso che nel giro di poche ore fa sciogliere un pentito nell'acido e poi va a messa lasciando una cospicua donazione per le vedovelle. Da malvagio a buono in poche ore? Se aggiungiamo a ciò personaggi che devano fare i conti con problemi di etica e morale (il paladino in primis), tra loro magari contrastanti...
  15. Guerrieri... sempre e comunque... mai un caster... lascio ai vili non affrontare il nemico guardandolo in faccia e dalla distanza. Che gli altri invochino arcane arti e si facciano parare il sulo dai loro dei... io credo solo nel mio acciaio
  16. Non che ricordi. Prova a cercare qui. Comunque l'horror come genere è più una questione di atmosfera che meccaniche. Il Mondo di Tenebra risulta essere a mio avviso il sistema/gioco più adatto per avventure horror. Altra possibilità sarebbe Kult. Ma questi ultimi non sono "freeware! per così dire.
  17. Sì, per la maggior parte prodotti amatoriali. Per citare un'esempio, l'ottimo Barbarian, gdr ambientato nel mondo di Conan il barbaro, che usa un sistema simile al d100 system della chaosium.
  18. Mi sembrava di essere stato chiaro. Esprimere la propria opinione, per aiutare Maiden nella scelta di un regalo, senza andare a "cagnarsi" con quella altrui. Si chiude. Cordialmente. Gorthar
  19. Ritengo che l'ultimo post di Phantom sia uno dei pochi che nelle ultime pagine risponde veramente al senso del topic. Tutto il resto mi risulta essere un mero (e tendente al flame) OT. Mi sembra chiaro che l'autore abbia chiesto opinioni personali al solo fine di valutare un possibile regalo, non che ci si scanni a vicenda per demolire le opinioni altrui. Rimando infine qui. Questo vale come avvertimento, al prossimo OT, avvisaglia di edition war o flame il topic chiude. Cordialmente Gorthar
  20. Gorthar Bonecrasher

    Gdr: Saw l'Enigmista

    mah... un gdr dove i giocatori vanno sommariamente eliminati? Dubito fortemente. Al limite per le atmosfere cupe il World of Darknesss base.
  21. Mi autoflagello per l'OT ma: e invece fu il aro jack a firmarsi con questo e altri appellativi (tra cui Saucy Jack) nelle lettere di sfida inviate a Scotland Yard. Comunque un buon nome piò semplicemente essere "Silenzio". Tra la malavita la frase "Fare silenzio" potrebbe diventare qualcosa di più che un invito a tacere
  22. http://www.dragonslair.it/index.php?categoryid=19
  23. ding dong PUBBLICITA': noi usiamo la battle map della DL con i pennarelli appositi. Se il dungeon è grandicello pure due maps.
  24. come detto da Aerys questo è un forum, non una chat. Orco-lock
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