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Dragons´ Lair

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Assalon

Circolo degli Antichi
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  1. Sicuramente il viaggio è un tema poco supportato da molti gdr. Non c'è niente di male, perchè evidentemente si concentrano su altri aspetti dell'avventura. Esistono gdr che invece del viaggio trattano (ad esempio Fellowship e Lost Roads), ma devo ancora leggerli quindi non mi pronuncio. Lost Roads in particolare sta sul mio comodino da un po' ed è un gdr che tratta la migrazione di una comunità a causa di disastri magici e climatici. Il ritmo di gioco è suddiviso in fasi (Traversata, Fronteggia le tue paure, Rintanarsi prima di ripartire) e i giocatori hanno ruoli specifici nell'ambito della carovana. L'intero gioco ha quindi delle meccaniche che supportano la tematica del viaggio. Prendo poi ad esempio due pbta: Dungeon World e Fantasy World. Il primo ha delle mosse legate al viaggio che danno autorità ai giocatori e permettono di delineare l'attraversamento di regioni geografiche inserendo Scoperte, Pericoli e così via senza che debba fare tutto unilateralmente il master. Fantasy World ha sviluppato invece una mossa del viaggio sicuramente più "elegante", che trovate qua: https://sites.google.com/view/fantasyworldgdr/mosse-base?authuser=0#h.p_PLY1o89L8A91 A turno ciascun giocatore descrive (è facoltativo!) un elemento del paesaggio che lo ha particolarmente colpito durante il viaggio (non un evento!). Poi il gm descrive una complicazione. Infine il giocatore tira (con Vantaggio se ha deciso di inserire l'elemento e non lasciare tale onere al gm) e in base al risultato descrive come la situazione si è conclusa, positivamente o meno. Le cose interessanti di questa mossa sono due: in primo luogo il giocatore può aggiungere elementi in base alla propria sensibilità (rendendo non necessario aggiungere qualcosa di straordinario in un' escalation del fantastico). In secondo luogo il viaggio diventa occasione di narrazione, libera dalle preoccupazioni pratiche (razioni, miglia, punteggi ecc...). Infatti non c'è un vero e proprio esito negativo del viaggio, ma un successo portato a casa più o meno faticosamente (magari durante il viaggio alcuni incontri/vicende ti hanno ferito, hanno diminuito le tue risorse o ti hanno lasciato scombussolato), proprio perchè stiamo narrando eventi già successi. Ciò crea un ritmo che non credo possa esserci in viaggio giocati in modo meccanico (avete fatto tot miglia, prova di abilità, incontri, fate altre tot miglia ecc...). Il fatto è che usciti da questa bellissima mossa il gioco regge su tutti gli altri fronti (analogamente a DW, che è solo un pochino più grezzo). Per chi non abbia mai giocato a FW una mossa del genere dura circa 10 minuti al tavolo (dipende anche dal numero dei giocatori, perchè ciascuno deve ripetere i 3 passaggi). Altri giochi, come dnd, non hanno meccaniche che supportano una narrazione del genere, cosa che costringe o a tagliare i viaggi oppure a risolverli con meccaniche caserecce che vanno a limitare molto il potenziale di tale scene. Oppure diventa una mera narrazione del master e qua non si parla manco più di gioco di ruolo.
  2. Sono diventato master perchè dovevo prendere l'iniziativa e come giocatore non trovavo nessun gruppo (ai tempi non conoscevo granchè dell'ambiente). Allora ho letto il manuale del giocatore di dnd e ho organizzato il mio primo gruppo. Ho giocato con tantissime persone diverse, quindi non ho un vero e proprio gruppo stabile. Ho anche smesso con dnd e pian piano ho iniziato a leggere altri giochi che mi hanno insegnato l'abc del master (primo tra tutti il manuale di Dungeon World il cui capitolo sul Game Master è secondo me una tappa necessaria). Mi piace fare il Master perchè mi piace ascoltare le idee dei giocatori e creare insieme a loro un mondo da zero. Una volta creato il mondo la soddisfazione più grande è vedere come lo fanno mutare e come prendono strade per me imprevedibili (e perchè no...vedere anche come lo distruggono!). A fine sessione sono felice se capisco di aver ascoltato i giocatori e di aver fatto valere le loro scelte.
  3. La prima stagione ha un budget di 390 milioni di euro circa vs i 79 milioni de La Compagnia dell'Anello. Non hanno scusanti in tal senso😂 Non metto la mano sul fuoco per le cifre, ma per la serie tv si parla di quasi mezzo miliardo
  4. Ho finito le reazioni per oggi, quindi faccio che rispondere. Sacrosanto @Grimorio. Ma dal momento che sta serie Amazon la sta facendo provo a scendere a opinioni più diplomatiche🙂. Di base sono anche io del parere che inventarsi cose nuove non guasterebbe. Mi chiedo quanti soggetti (ovvero le idee per delle sceneggiature) originali siano accantonati ogni giorno per soggetti legati a franchise già esistenti.
  5. Personalmente parto dal presupposto che le opere (letterarie ecc...) sono dipendenti da un pubblico. Senza di esso un'opera è assolutamente inutile. L'Iliade (per riprendere il tuo esempio) non ha la capacità magica di sopravvivere solo in virtù di quanto sia scritta bene, ma perchè le persone che la leggono anche a distanza di millenni sanno comprenderla e rielaborarla al loro tempo. Se un'opera non viene rielaborata muore (e secondo me non è un concetto così astratto ai giorni nostri). Quello che intendo è che alla luce della consapevolezza dell'opera modificarla per raccontarne una nuova è più che positivo. Sinceramente che facciano una serie tv che ripercorre punto per punto quello che ha scritto Tolkien non mi interessa...quello che mi interessa è vedere storie nuove, ripensate alla luce della nostra epoca. E' che ciò vada fatto con professionalità e con rispetto dell'opera di partenza è fuor di dubbio. Se mi mettono un elfo color caramello non sto a urlare eresia. Ci sono cose peggiori (tipo abbandonare la coerenza di un'ambientazione all'ultima stagione...GoT tu sai cosa intendo). Per il resto @Grimorionon sto negando che spesso questa sensibilità non ci sia, ci mancherebbe. Troy rimane una cafonata😆. Ma mi dà fastidio che ogni volta si richiamino o il marketing o la cancel culture. Secondo me l'evocare questi spauracchi non ci fa valutare criticamente un prodotto (che, come in questo caso, non è neanche ancora uscito). Non mi sembra tanto diverso da chi boicotta a prescindere un prodotto per seguire queste ideologie (come appunto i movimenti di cancel culture). Per quel che riguarda la Storia alzo le mani, quando parlo di rielaborazione delle opere artistiche la Storia la sto naturalmente escludendo. L'unico caso in cui accetto che venga rielaborata è quando le fonti aprono nuove e sconosciute strade😉
  6. Una cosa è fare del marketing, un'altra rielaborare un'opera per adattarla ai nostri tempi. Cerchiamo di non fare di tutta l'erba un fascio. Per quel che riguarda le grandi opere sopravvivono solo se sanno ancora dire qualcosa alla gente che ad esse si approccia. E se per fare ciò bisogna modificarle ben venga, finchè ciò è fatto con sensibilità e professionalità. Questo mi interessa, principalmente da lettore delle opere di Tolkien. Sta scritto da qualche parte? Anche per quanto riguarda i nani, non mi sembra che Tolkien abbia mai parlato della loro carnagione. Se riesci a fornire le citazioni sarebbe sicuramente un'utile aggiunta alla mia conoscenza dell'opera😄 P.s. naturalmente dati i campi di studio di Tolkien ha senso che li immaginasse, potremmo dire, scandinavi/nordici...ma l'ha mai esplicitato?
  7. Ok, ma cosa c'entra in questo thread in particolare? Non mi pare che le serie tv citate abbiano avuto problemi del genere. Inoltre da una parte c'è questo movimento della cancel culture nocivo nelle sue manifestazioni più irrazionali e poco sincere, dall'altra bisogna sempre ricordarsi che la maggior parte di noi per forza di cose filtra ciò che legge in una chiave occidentale (e ci mancherebbe, le nostre radici culturali sono quelle). Spesso l'autore di un libro non mette nessun dettaglio riguardo il colore della pelle di un suo personaggio e il lettore, in base alla propria appartenenza culturale, lo attribuisce automaticamente. Quando poi nella trasposizione le nostre aspettative in tal senso vengono deluse non ha molto senso stare a invocare la cancel culture, il politicamente corretto e altre tavanate del genere. Il trailer de La Ruota del Tempo è in tal senso un bell'esempio. Per quel che riguarda Il Signore degli Anelli, rimanendo in tema, non ricordo ora se Tolkien abbia descritto le genti di Numenor, ma se stiamo a guardare la geografia sta allineata con l'Harad (anzi, forse con il Lontano Harad), quindi non è che mi aspetto gente "dal portamento normanno" (tanto per citare Aldo Baglio), nonostante il clima fosse "sempre adeguato ai bisogni e alle preferenze degli Uomini" (tanto per citare Tolkien). Mi sembra avventato lamentarsi in partenza di tali dettagli. Certo, gli elfi sono un altro paio di maniche, ma Tolkien non è stato a descriverli tutti e chissà... Un'opera che vuole sopravvivere deve suscitare qualcosa in ogni generazione nel passare del tempo. Se la nostra società è sempre più ricca e variegata dal punto di vista culturale perchè non dovremmo raffigurare le opere che amiamo attraverso questa nuova lente?
  8. Penso che sia impossibile che una stessa opera sia resa in maniera impeccabile e ortodossa attraverso un altro media. Cambiano gli strumenti, i requisiti tecnici e monetari e la scala (temporale e non solo). La trilogia cinematografica di LOTR (la prima) è portata ad esempio come uno dei migliori tentativi di questo tipo e si potrebbe ben dire che abbia nonostante ciò modificato il contenuto e la struttura dei libri. Secondo me non bisogna guardare gli adattamenti come copie dei libri dai quali sono tratti, ma come rielaborazioni fatte usando strumenti artistici differenti. Da questo punto di vista sono coscio che i gusti e le esperienze personali portino ad accoglierli in maniera diversa da persona a persona. Ma ritengo importante non accostarsi alle trasposizioni con tali aspettative. D'altra parte chi si accinge a fare una trasposizione dovrebbe conoscere a fondo l'opera, non solo dal punto di vista contenutistico, e non storpiarla a fini commerciali. A volte purtroppo succede.
  9. Ciao! Parlo per quel che riguarda Il Signore degli Anelli e La Ruota del Tempo🙂 Da una parte c'è il timore, come il tuo, che siano delle occasioni perse (soprattutto per il fatto che i diritti sono in mano di Amazon, presumo, quindi questa è l'unica possibilità che abbiamo al momento di veder portati sullo schermo i due universi, ma non mi intendo di ste cose). Dall'altra il sempre confortevole "esticazzi" 😆. Mi spiego meglio: quando è uscito Lo Hobbit sono rimasto parecchio deluso, più che altro per l'eccesso di effetti speciali e cgi; ma dopotutto Tolkien ha lasciato molto per i posteri quindi al massimo uno si rifugia lì e amen. Stesso discorso per La Ruota del Tempo. Inoltre sono del parere che spesso basta vedere il prodotto una seconda volta per rendersi conto che la delusione iniziale era in parte irrazionale (come mi è successo per The Witcher, che nonostante le tavanate alla fine è risultato anche piacevole dopo aver rivisto gli episodi a distanza di tempo). Per quel che riguarda La Ruota del Tempo è stato già detto che la serie tv si concentrerà più su Moraine (la maga che ricopre un po' la funzione di Gandalf) che sui "protagonisti" della saga (non che Moraine non lo sia, ma essendo l'aiutante degli eroi cade in secondo piano), ovvero i giovani Rand, Perrin, Matt, Egwene e Nynaeve. Penso che questa scelta sia dovuta al fatto che Moraine è interpretata dalla bravissima Rosamund Pike, quindi le si vuole dare spazio sotto i riflettori...e ciò in teoria non è Male! Interessante sarà vedere come modificano la struttura dei libri. Se si inventano roba per darle più protagonismo...Male. Se attingono ai Prologhi e a tutto il resto rimanendo coerenti...Bene! Robert Jordan ha scritto un prologo alla saga (Nuova Primavera) in cui Moraine è la protagonista assoluta per tutte le 304 pagine. Quindi di materiale extra su di lei ne abbiamo e potrebbero usare quello (forse...si spera). Ho apprezzato tantissimo la scelta "culturale" ("etnica" suona male? Boh) degli attori, che secondo me stona con la nostra percezione occidentale del genere fantasy (medioevo alla GoT), ma ben si confà alle descrizioni di Robert Jordan. Il custode di Moraine, Lan, è interpretato dall'attore di origini coreane Daniel Henney e ci sta di brutto con la descrizione che Jordan fa dei popoli delle Marche di Confine. Per quel che riguarda LOTR è tutt'altra faccenda, perchè il materiale è poco. Condivido la paura che ammicchino a GoT e si buttino su un fantasy commerciale (che purtroppo si basa su sesso, violenza e altre cose del genere che vogliono rendere il realismo ma che trasformano tutto in una pacchianata). Sarebbe encomiabile la scelta di lasciar fuori dal progetto queste tematiche (assenti nelle trilogia) e concentrarsi su un altro tipo di fantasy, epico e mitologico (rispettando quindi l'opera). Ho seri dubbi, ma si vedrà. E' comunque difficile battere il Silmarillion con qualunque media. Le pochissime immagini (forse una sola) ben ricreano quelle atmosfere: Ma da un'immagine poco si può dedurre. Si sa già che non ci sarà Gandalf, ma ci sarà Galadriel. Per il resto seguo poco perchè non voglio farmi influenzare da notizie spesso inconcludenti, incomplete e poco chiare. Attendo con curiosità il 2022.
  10. Non so nulla della 3.0, ma potresti semplicemente dare al Drago Nero le abilità legate al fuoco del Drago Rosso (ad esempio il soffio) customizzando il tuo mostro. In pratica ti servirebbero soltanto i due profili dal bestiario.
  11. Come già detto è una visione molto superficiale. Esistono gdr da una pagina con regolamenti raffinati e ben fatti. Se preferisci la 3.5 giocala pure, ma dire che chi gioca alle edizioni successive è vittima del mercato non regge. Pensando poi che la 3.0/3.5 aveva mille mila supplementi! Puoi chiamarla "attenzione e profondità della lore", ma la puoi anche chiamare frenesia editoriale.
  12. Ciao! Guarda secondo me potresti anche provare a guardare qualcos'altro rispetto a dnd e pathfinder. Per esempio potresti dare un'occhiata a Dungeon World, un gdr Powered by the Apocalypse il cui regolamento tradotto lo trovi gratuitamente qua: https://www.dungeonworld.it/. DnD 5e è sicuramente più facile da approcciare di pathfinder comunque. Se vuoi un consiglio non stare a pensare cosa sia più gettonato o utile da imparare: cerca su internet le liste dei gdr fantasy e fatti un'idea dell'offerta attuale (di gdr fantasy ce ne sono tantissimi), guarda altre sessioni registrate su Youtube (Luxastra secondo me non rende benissimo cosa sia in realtà un gdr, ma è un'opinione personale) e cerca di farti un occhio critico verso i sistemi che leggi (il d20 non è l'unico sistema per gdr). E poi gioca quello che ti piace di più, essendo un gioco non ha senso pensare ai livelli di investimento o a quanti ci giocano😉
  13. Può anche darsi che la controversia sia stata una trovata pubblicitaria, chissà. Un altro manuale di Magic non mi dispiacerebbe (dipende dal setting, naturalmente): anche non giocando a carte trovo che Ravnica e Theros abbiano parecchie idee e spunti interessanti da inserire in altre campagne.
  14. Per quanto riguarda i playtester, guardando la chiacchierata tra i D20 Nation e Christian "Zoltar" Bellomo (playtester ufficiale della Wizards in Italia e fondatore di Sage Advice) mi è parso di capire che a ciascun gruppo vengano date 1/2 parti dell'avventura da giocare (es. una delle avventure introduttive e il finale e così via), quindi non sarebbero in grado di dare valutazioni sull'intero arco narrativo. Inoltre i tempi per il playtesting non sono così lunghi (2-3 settimane, quindi spesso una manciata di sessioni) e molte cose potrebbero sfuggire. Inoltre Zoltar ha ammesso che pur avendo segnalato alcune cose, queste correzioni non sono presenti nel modulo pubblicato (a quanto pare l'emergenza covid ha impedito una revisione approfondita del modulo). In ogni caso linko il video al quale mi riferisco, che secondo me è molto interessante ed è interamente dedicato al modulo (che non ho ancora letto, quindi mi baso solo su quanto detto in questa recensione e nell'intervista): https://www.youtube.com/watch?v=6ECuY78JFqo.
  15. Ciao, mi chiamo Gregorio e ho 21 anni. Ho appena finito una campagna di dnd 5e durata 2 anni come Master e mi piacerebbe partecipare ad una campagna come giocatore. In particolare avrei molto interesse a giocare in una delle ambientazioni ufficiali (conosco a grandi linee i Forgotten Realms ed Eberron, ma non mi dispiacerebbe essere introdotto a Dark Sun o altro) o ad uno dei moduli ufficiali di dnd 5e (come Rime of the Frostmaiden , Discesa nell'Avernus, Signori dell'Apocalisse, Il furto dei dragoni). Come giocatore imparo facilmente le regole (nel caso di dnd 5e apprezzo anche l'homebrew) e preferisco un buon equilibrio tra combattimenti ed interazioni sociali. Posso giocare online e sono abbastanza disponibile riguardo l'organizzazione delle sessioni (non posso solo il sabato). Potete contattarmi su Telegram ( Gregorio Valsania, 333 6043325).

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