Fog

Adam Ambrose Come preferisci. Detto ciò salgo in macchina e mi avvio verso casa. Ho bisogno di riflettere su quello che è successo oggi e dormirci sopra

io ho il mio zaino

Adam Ambrose Sali in macchina. È tardi ed bene essere prudenti. Ti accompagno io.

Adam Ambrose "Siamo salvi"? Non siamo mai stati veramente in pericolo, Annabelle. Mi avvicino alla scrivania e, da sopra il mobile, prendo un biglietto da visita. Ora và, è tardi. Se dovessi avere problemi chiamami. Tenendolo tra due dita le porgo il cartoncino. E ricorda, prudenza e discrezione. Se tutto procede liscio ci troveremo sempre qui alle 19.00. Accompagno la ragazza all'esterno dell'edificio. Sei venuta da sola o ti hanno accompagnata gli "amici" che ti hanno lasciata qui?

Ci sono ci sono! Andate pure avanti, sto cercando il tempo di levellare

Adam Ambrose Sai nulla di questa tizia? In caso contrario considerala parte dei tuoi compiti per casa

Una delle più grandi tentazioni dell'uomo!

Logan Ambrose Sono d'accordo. Cerchiamo di uscire senza attirare l'attenzione. Ti accompagno io Mark. Lascio pendere lungo la spalla il fucile ed estraggo il pugnale

Aurelion Rightroad Continuo la mia carica varcando la piccola porta all'inseguimento del mago sperando che la luce della spada mi aiuti a rivelarne la posizione

Ragnar Stilbjorn Sul ponte

Adam Ambrose Non puoi biasimarli, Annabelle. Hanno seguito la loro natura. È stata molto più sciocca la ragazza che ha deciso di restare e di mettersi a filmare l'accaduto. Penso tu possa immaginare il rischio che ha corso... Spengo la sigaretta ed estraggo il CD dal lettore. Ti affido un compito: dovrai scoprire il più possibile circa il nostro affezionato fantasma. Me lo comunicherai domani sera, al mattino purtroppo ho lezione ed al pomeriggio le prove generali dell'orchestra. Conto su di te, non deludermi e sii discreta. Controlla anche i tuoi amici, che gli eventi di questa sera non si diffondano o dovrò intervenire io...

Adam Ambrose No, non sono riuscito ad eliminarlo. È fuggito prima che potessi farlo. È stato molto fortunato... Penso che quel fantasma avesse avuto qualche problema con le persone di potere in vita. Aspiro dalla sigaretta posando i gomiti sulle ginocchia. Quella che hai visto era effettivamente la mia vera "gloria" per così dire mentre il luogo in cui ci trovavamo era una stanza della mia tana e nemmeno la più bella a dire la verità. Commento ridacchiando. Hai visto qualcosa di particolare in quello spirito? Probabilmente con le nostre azioni l'abbiamo liberato ed ora temo desidero scambiare altre quattro chiacchiere con me. Nello scontro ho consumato energie, per darti un assaggio del mio potere più che per il pericolo a dire il vero. Se dovessi combattere ancora a breve potrei diventare pericolosamente incontrollabile... Aspiro ancora. Ma è una situazione piuttosto remota. Fin'ora non è mai accaduto nulla di simile. Alzo la schiena tornando composto sullo sgabello. Quanto a te, cosa ne pensi di quello che hai visto? Sei disposta ad aprire gli occhi e comprendere veramente ciò che ti circonda?

Adam Ambrose Ora basta! Poso al suolo la ragazza e con un gesto dissipo lo spaventoso mondo che ci circonda riportandoci nel solito camerino. Gli arti metallici scompaiono in uno sfarfallio di luce. Vattene Rebecca, rallegrati di poter ancora respirare e dimenticati di ciò che non puoi comprendere. Tieni bene a mente le mie parole. Non sono una persona indulgente e non sono solito lasciar correre o perdonare. Tendo la mano verso Annabelle e l'aiuto ad alzarsi. La lascio sedere sulla poltrona davanti allo specchio del camerino ed io prendo posto su di uno sgabello accanto a lei. Accendo una sigaretta infastidito per la fuga del fantasma codardo. Come ti senti?

Ragnar Stilbjorn Mi avvicino alle persone che insistono a voler indagare, nemmeno io voglio lasciare la cosa insoluta. Vorrei aiutare anch'io, se possibile ci terrei a fare la mia parte.

Artiom Habermas

Adam Ambrose Le levo la mano d'acciaio dalla testa e le sollevo il mento con la mia. Ciò che hai visto questa sera non è mai accaduto. In alcun modo e per alcun motivo comunicherai ciò che hai visto e sentito. È un ordine. D'altronde... È stato solamente un brutto sogno...

Adam Ambrose Torno nel camerino e, con una delle mani metalliche, afferro per il torace la ragazza che aveva provato ad immortalare l'accaduto. La sollevo fino all'altezza del mio viso. Dunque ora hai dato una sbirciata alla Verità... Ti sei saziata del frutto della conoscenza... Con l'altra mano le avvolgo il cranio esercitando una piccola pressione. Progenie di Eva, figlia del peccato e peccatrice tu stessa! Un insetto che ha voluto godere della compagnia degli dei insozzando un luogo sacro con la propria presenza. L'unica cosa che mi trattiene dallo spremere la tua anima dal tuo corpo è lo disgusto che mi provochi.

Aurelion Rightroad Illumino la lama della mia spada con il consueto incantesimo e mi getto all'inseguimento dell'incantatore. CODARDOOOOO!!!!

Aurelion Rightroad Riprendo improvvisamente coscienza trovandomi una fatina davanti agli occhi. Che diavolo di sogno sto facendo?! Poi torna tutto alla memoria... Mi alzo pesantemente facendo forza sul ginocchio ed inarcando la schiena per assorbire il colpo che suppongo arriverà dal millepiedi e, salendo, cerco di conficcargli la mia lama al centro del corpo per poi lacerare...

Artiom Habermas Mi fermo davanti alle tracce indicatemi da Attila. Fiuta, Rengar. Quindi mi chino anch'io ed inizio a studiarle

Artiom Habermas Alle parole di Attila sopprimo il desiderio di sfamare Rengar con carne di mulo agreste ed inizio a seguirlo. Avete trovato qualcosa?

Artiom Habermas Mi volto verso il mio Cavaliere con sguardo serio. Posso? Chiedo alludendo ad un approccio più vigoroso

Artiom Habermas Rengar, fa rispettare l'ordine il silenzio per cortesia. Al comando, il leone bianco emette un profondo e fragoroso ruggito lungo una decina di secondi. Chi è il responsabile di questa confusione?! Chi ha dato inizio a questa baraonda?! Chiedo alla folla senza andare troppo per il sottile

Adam Ambrose Mi muovo come un titano furente di collera. Le mani metalliche si dispongono ai miei fianchi assomigliando ad un terzo paio d'ali. Spostandomi calpesto la telecamera riducendola in uno stato più simile ad un mucchietto di sabbia che ad uno strumento per riprendere. Mi sposto verso la porta d'uscita ed entro nella Cattedrale per controllare che il maledetto fantasma non si trovi lì. Entrando, i guardiani di rame volgono lo sguardo verso di me, pronti a difendere quel luogo sacro.