Pyros88

Riverwind (barbaro guerriero/ranger) Il luogo era pieno di porte, alcune semplici, altre grandi e a doppio battente, tutte segnate dallo scorrere del tempo ma ancora indubbiamente solide. Lo sguardo verso la caverna e la cascata non produsse in Riverwind lo stesso eccitamento che vedeva in Tika od in Tasslehoff. Per lui il denaro aveva poco valore, certo era utile, ma nel suo mondo ci si procurava da sé quanto necessario ed al limite si ricorreva al baratto con altri, il denaro non era necessario fra le pianure dove abitava. Tutto quell'oro aveva solo un aspetto pesante ai suoi occhi ed un aspetto pericoloso, perché la gente pur di averlo arrivava ad aggredire e persino uccidere sottraendolo ad altri. Discorso simile per le gemme, certo alquanto inutili all'arto pratico, ma sicuramente molto belle e degne ei poter essere usate come ornamento per la sua amata moglie. Ad ogni modo l'unica cosa che poteva davvero essere utile, sarebbero stati gli eventuali oggetti magici o di fattura eccelsa che avrebbe potuto trovare lì in mezzo, qualcosa che avesse una scopo od una funzione che potesse servire loro. Non era però il momento di dedicarsi ad una ricerca simile, semmai più tardi, ora dovevano trovare questa cosiddetta Chiave, ma per prima cosa dovevano soprattutto esplorare i dintorni e capire se vi fossero pericoli o presenze attorno a loro. Le porte erano tutte chiuse, ma forse il suo udito avrebbe potuto scovare qualche informazione preclusa ai suoi occhi. Appoggiò l'orecchio a lungo ad ognuna delle porte con l'intento di percepire qualcosa al di là.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "È da valutare. Non è facile per lui muoversi senza rischiare di essere scoperto." dico concisamente sapendo che le guardie possono benissimo sentirci e non possiamo certo far trapelare certe informazioni od intenzioni. Poi esco e mi rivolgo a loro "Sapete chi sono, vero? Uno degli Eroi di Dawnstar che per primi si sono ribellati al Pretore. Pretendo che vi occupiate di Lord Orion con maggior rispetto. Non intendo fare conversazione con lui dovendo sopportare una tale vista ed un tale puzzo. Muovetevi a portargli dei vestiti di ricambio decenti ed una tinozza di acqua calda con il necessario per lavarsi. Ora. Od andrò a lamentarmi con Jelad, ed il vostro capo mi porta in palmo di mano dopo tutto quello che ho fatto per la causa e contro Pollingart." dico in tono autoritario e molto contrariato simulando l'atteggiamento da superiore che già avevo sfoggiato nei panni del sergente Zantar, imitandolo.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) Senza Ealadha

Lifstan (bardiano guerriero) Prima della partenza "Questa scelta mi addolora, sei un amico fraterno ed ogni impresa finora fatta è stata meno dura proprio sapendo di affrontarla spalla a spalla con te. Ma so bene che la tua scelta è stata saggia; questa vita è come camminare sul ghiaccio, bisogna sapere quando fermarsi e non fare quel passo in più che potrebbe costar caro. So di lasciare un amico, ma sono sicuro che ciò non sia un addio, ma piuttosto un arrivederci. A Valle troverai sempre un amico ad accoglierti o a cui chiedere aiuto." dico cercando di non mostrarmi abbattuto e di offrire un sorriso confortante e pieno di fiducia al mio amico per poi abbraciarlo fraternamente. Da Radagast Saluto Radagast con grande rispetto e gli racconto quanto accaduto dalla nostra partenza in questo stesso luogo, molte settimane prima. Poi chiarisco i suoi dubbi con un sorriso triste ma "Kol ha deciso di fermarsi presso il Palazzo della Montagna. Per quanto dispiaciuto, ritengo sia stata la scelta migliore per lui. Questa vita; questo mondo; quello a cui vieniamo chiamati a fare e ad essere, per il bene del Rhovanion, non è per tutti. È qualcosa che ti sfibra; che ti logora dentro. Forse è colpa dell'Ombra stessa ma penso sia semplicemente frutto dei nostri limiti, ahimè."

@Alonewolf87

@Alonewolf87

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Da Jelad

Lifstan (bardiano guerriero) "Le proteggeremo con la nostra vita e faremo tutto il necessario perché giungano a destinazione. Spero di portare buone nuove e che il volto di Re Bard si rassereni nel leggere le vostre parole. Vi ringrazio in ogni caso per averci riflettuto a lungo. Spero di potervi consegnare personalmente la successiva risposta del mio Re." commento accomiatandomi dal signore del Palazzo della Montagna.

comunque @athelorn ha risposto il 29 giugno dialogando con l'elfa e l'halfling. Aspetto di leggere/sentire la risposta dei due e poi mi inserisco, se necessario.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Da Jelad

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Da Jelad

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Sembra che al villaggio serva in nuovo capo, qualcuno che dia il guisto valore alle tradizioni. Qualcuno come te." commento cercando di solleticare la sua brama di potere. Osservo la sua reazione e se vedo che la cosa gli interessa aggiungo: "Possiamo aiutarti ad impugnare quella lancia ed in cambio chiediamo solo un passaggio al castello e di fermare o rallentare i cultisti che arrivino da voi a chiedere lo stesso. Va bene?"

Stavo appunto pensando che fare. Perché il piano sarebbe che io rimanga nell'ombra a coprirle le spalle e lei a parlarci. 😅 Espormi io sarebbe un po' come mandare all'aria il piano. Posso magari provare a fare intuizione sul loro linguaggio del corpo e capire se sono sinceri o truffaldini o persino pericolosi?

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Questo è vero, ma non possiamo nemmeno portarcelo lì come niente fosse. Rischia di finire nella stessa situazione di Lord Orion. Meglio discuterne con Jelad mentre lui sta altrove, al sicuro." commento pensoso.

Lifstan (bardiano guerriero) "Ritengo anche io che una Alleanza contro l'Ombra basata su un patto di mutuo soccorso e sulla condivisione delle informazioni riguardo le attività dei suoi servi siano la cosa migliore per la prosperità del Rhovanion nel rispetto dell'indipendenza di ognuno dei popoli che lo abitano. La grande Battaglia dei Cinque Eserciti non può che essere una fulgido esempio di cosa possiamo ottenere uniti e di cosa avremmo potuto irrimimediabilmente perdere se ognuno avesse pensato solo a difendere sé stesso." replico con fare cordiale e disponibile. "State pur certo che non andrò via senza aver ringraziato la vostra cordiale e sincera ospitalità." dico rispondendo alla sua richiesta prima di congedarmi con un inchino.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "C'è forse qualcosa che dovremmo sapere? Come avrà capito non siamo Coltelli e collaboriamo con loro perché ci sembrano il male minore per il futuro di Dawnstar, quindi può star tranquillo che non andremo a spifferare la faccenda a Jelad." commento rivolgendomi al nuovo alleato, cercando di capire di cosa si tratti; ulteriori segreti non sono proprio di mio gradimento né tanto meno auspicabili.

Lifstan (bardiano guerriero) "Sire, le forze dell'Ombra fanno questo e ben altro pur di soggiogare i popoli liberi del Rhovanion. La prego, consideri la possibilità di instaturare delle relazioni più strette con Valle. Avrà sicuramente ricevuto il manifesto di Re Bard un paio di anni fa, le posso assicurare che ha le migliori intenzioni. Soltanto uniti potremo respingere l'Ombra che cresce e si allunga fino a qui." commento con fare schietto ma mantenendo un atteggiamento diplomatico. Ahimè, l'armeria del Palazzo della Montagna non offre niente di meglio di quanto già non abbia indossato e di sicuro non supera la fattura dei mastri armaioli daliani che hanno appreso la loro arte direttamente a contatto con l'impressionante perizia nanica di Erebor. Mi accontento di colmare la mia faretra e di prenderne un'altra per portarmi appresso più frecce; meglio essere prudenti.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Il tuo capo, quello grosso con la lancia, sembra molto leale verso i seguaci di Tiamat; ha abbandonato davvero abbandonato i vostri dei per abbracciare Tiamat o è solo preoccupato delle conseguenze se disubbidiste a loro?"

Gli ultimi sviluppi in città

Cortesemente riesci a mandarmi un pm riassuntivo per ripartire con più consapevolezza? Un po' di cose temo di non ricordarle benissimo (soprattutto sui tutti i retroscena di cui sai)

Daardendrien Shamash (platino stregone) In breve i lucertoloidi che abbiamo risparmiato si svegliano e l'unica cosa che possono permettersi di fare, perché non li abbiamo imbavagliati, e riempirci di insulti. Poco male, non è che lo loro parole mi tocchino, però è il caso di metterli in riga in modo che siano più spaventati che arrabbiati. Ci pensa subito il buon Steeler, le cui maniere ben chiariscono in che situazione si trovino. Lo assecondo sfoderando il mio ghigno più zannuto e minaccioso possibile e giocando con le energie arcane della mia verga che creano un effetto ghiaccio attorno al cristallo ed al manico che la compongono. Si dice che i rettili non sopportino il freddo.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Passo una notte tranquilla, soddisfatto della giornata e dei successi ottenuti, e mi sveglio ben riposato e di nuovo pieno di energie, fisiche e mentali. Arken ed Ithilme hanno difficoltà, data la situazione in atto in città, a trovare un passaggio su una nave e pensano di chiedere un favore a Jelad. Penso sia una buona idea e di sicuro abbiamo tutte le carte in regola per chiederlo, sopratutto all'indomani dell'impresa che ho compiuto e dello smacco subito da parte di Pollingart.

Hiro Nakamura (samurai verde) Le tattiche di sbarramento improvvisate avevano dato i loro frutti e l'utilizzo degli elementali aveva permesso di tenere bloccati i demoni più grossi e pericolosi. Ora però che l'evocazione degli elementali si era esaurita, era giunto il momento di abbatterli prima che potessero agire nuovamente. Mi lanciai quindi contro uno dei demoni più grossi e vicini e cercai di finirlo con un poderoso fendente intenzionato a squarciarlo da parte a parte.

Riverwind (umano barbaro) Il barbaro osservò con rinnovato stupore le opere architettoniche dei nani. Ormai non era nuovo alla loro perizia con la roccia, ma ogni volta ne restava ammirato e costernato allo stesso tempo. Non riusciva a comprendere l'ostinata volontà di vivere rinchiusi, senza un cielo sopra la testa né alla luce del sole ed sl contempo ne ammirava le capacità edili e tecniche che la sua gente non aveva neache lontanamente. Passò un dito dell'unica mano rimastagli sopra una delle superfici impolverate ed una densa nuvola si alzò volteggiando nei pressi e finendo per solleticargli il naso per fortuna senza fargli provocare un sonoro starnuto, quantomeno inopportuno in quella situazione.

Prontissimo, concorso a tempo indeterminato superato: 15° su 113. Ora attento la chiamata ed assunzione. 😎