Pyros88

Come preferiscono. Io posso ruolare la chiacchierata come anche riassumere per praticità quanto c'è da dire.

Daardendrien Shamash (platino stregone) Bhalasar capisce che il mio bluff è stato scoperto tanto quanto me e prontamente pone lo spadone di Rezmir nell'incavo per bloccare la porta come se fosse una trave. Ottima mossa, almeno i lucertoloidi e bestiacce affini resteranno bloccati fuori. Subito adopero le mie capacità magiche, anticipando il mago del Thay e l'elfo, e recito parole di potere arcano che infondo con il doppio della energia magica attingendo all'ancestrale potere dragonesco che scorre nelle mie vene. Il mio incantesimo va quindi ad infondere una velocità e riflessi aumentati ai due guerrieri del gruppo, Bhalasar e Bidreked, permettendo loro di combattere con rapidità inaudita. Dopodiché scarto di lato ed indietro per lasciare spazio agli altri e non restare tutti pericolosamente troppo vicini.

Lifstan (bardiano guerriero) "Puoi chiedere al corvo di accertarsi che non ci sia nessuno appostato nei dintorni nascosto fra gli alberi?" chiedo al buon Beli. Avuta conferma della sicurezza dei dintorni cerco di organizzare le difese al meglio per accogliere il troll. "Uomini, liberate la grata dagli spuntoni, ed alzatela. Fate attenzione alle tagliole; fate scattate quelle ancora innescate e poi gettate i corpi nel fiume. Requisite armi e scudi prima di gettarli, potrebbero servirci Finito caleremo di nuovo la grata e ripristineremo gli spuntoni attraverso di essa.". "Ghermont dammi una mano a riaprire le tagliole e a posizionare quelle due per orsi per il troll. Robur potrebbe servirci il tuo aiuto per aprire quelle per orsi, sono molto potenti." "Caranthiel, Beli, Robur cosa sapete dei troll? Hanno dei punti deboli che potremmo sfruttare? Sono sostanzialmente delle grosse bestie o hanno una intelligenza comparabile a quella degli orchetti e goblin?"

Emmet Lathrop (gnomo artefice) "Perché gli fai il verso? Conosci forse il loro linguaggio?" chiedo, fra l'incuriosito ed il confuso, alla mezzorca che intercala il gracchiare dei due kenku mentre si rivolge a loro.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Possiamo tentare." dico un po' dubbioso. "La gente di città si è sempre smarcata da quella di campagna e viceversa. I drammi di gente, nemmeno cittadina, avrà poca presa su di loro. Non sarà una patata bollente ma certo non depone a favore della sua immagine, vale la pena tentare, ma sarà bene non farsi grandi aspettative al riguardo" penso.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Ben tornati!" dico con gioia e sollievo a Zisanie e Theo. "La vostra lettera ci ha tranquillizzato ma anche incuriosito. È lui ciò di cui parlavate? Un testimone immagino."

Daardendrien Shamash (platino stregone) Nuovamente faccio un passo avanti verso i due cercando di occupare un po' di più il loro campo visivo e nascondendo la porta, unico accesso oltre il quale potrebbero giungere i soccorsi e che spero i miei compagni trovino il modo di bloccare, e cercando di catturare la loro attenzione iniziando a raccontare la mia storia con la dovuta enfasi ed intervallandola con alcune pause per allungare il discorso e dare tempo ai miei compagni di agire in qualche modo. "Vedete, in seno al Culto è nata una fazione, composta esclusivamente da dragonidi, che ritiene che essi siano gli unici veramente degni di poter guidare il Culto ed ottemperare al volere di Tiamat poiché il sangue dei draghi scorre nelle loro vene. Anche noi siamo stati contattati da alcuni membri di questa fazione, appena giunti al castello, ed abbiamo finito di aderirvi per raccogliere più informazioni possibile. Ancora non sappiamo chi vi sia a capo, forse uno di quelli che ha ucciso Rezmir, forse qualcuno altro. Quello che è certo è che il vuoto di potere di Rezmir ha messo in subbuglio la fazione e gira voce dell'ipotesi di uccidere anche voi. Sicuramente chi vi riuscisse potrebbe ambire al posto vacante lasciato da Rezmir, ottenendo contemporaneamente il dominio del castello e delle sue forze, e da lì scalare ulteriormente i vertici del Culto fino ad averne il pieno e totale controllo. Noi riteniamo tutto ciò una follia ed una minaccia alla realizzazione dei piani del Culto oltre che alla esistenza del culto stesso e del Grande Piano in atto. Bisogna fermarli al più presto."

Daardendrien Shamash (platino stregone) "In effetti quanto sto per dire riguarda strettamente il Culto e forse sarebbe meglio che orecchie esterne non odano informazioni così delicate. Quanto stiamo per dirvi potrebbe causare una faida interna e se siamo venuti qui è proprio perché pensiamo che ciò non sia nell'interesse del Culto e della divina Tiamat." aggiungo facendomi fintamente piccolo di fronte alle parole del mago rosso ma tenendo comunque il punto e cercando di favorire il nostro piano di far allontanare i lucertoloidi.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "A tal proposito, eminenza, le chiediamo cortesemente un consulto poiché la dipartita di Rezmir ha aperto scenari inaspettati. È tempo che su Naerytar regni una sola testa, non trovate? Spero voglia concederci ancora un poco del suo prezioso tempo, abbiamo informazioni utili." commento cogliendo al volo l'accenno sul comando ora in sua mano.

Emmet Lathrop (gnomo artefice) "Ovvio che no. Ci hanno messi k.o. e disarmati, alcuni di noi sono morti." bisbiglio fra l'irritato ed il mesto per la domanda superficiale del mezzelfo.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Inizio ad essere davvero stanco di tutta questa faccenda. Qualsiasi cosa tenti non ottengo nulla se non fallimenti od ininfluenti risultati. Mi sono introdotto di nuovo sotto sembianze altrui nel centro di comando di Pollingart. Speravo di scoprire qualcosa di utile, magari i loro piani oppure qualche indizio si come o dove scovare Pemir, ma non ho ottenuto nulla. Mi mancano anche i miei compagni e capisco sempre più perché abbiamo deciso di partire." commento laconico e demoralizzato

Lifstan (bardiano guerriero) "PER CELDUIN!" grido agli uomini tenuti nascosti ed accucciati dietro le mura mentre io resto pronto a colpire chiunque riesca ad avvicinarsi alla grata, nonostante la selva di pali acuminati, assieme a Germonth. "Fategli assaggiare le punte delle nostre frecce!"

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "È bello rivedervi e constatare che stiate bene. Spero che almeno voi siate riusciti a combinare qualcosa di buono. Il mio è stato un fiasco. Eheheh" dico con mal recitata allegria, la voce un po' incrinata dall'alcool ed un sorriso amaro sul volto, lo sguardo lievemente annebbiato, per poi alzare il fiasco di vino da cui mi sto servendo per sottolineare la triste battuta.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "I miei rispetti eminenza e lode a Tiamat. Facciamo parte dei membri del Culto sotto la guida dell'autorevole Rezmir. La ricerca di coloro che hanno colpito a sorpresa il castello, non ha ancora dato risultati; la palude è grande ed è facile nascondere le proprie tracce. Pensiamo servano più membri delle popolazioni autoctone, e che meglio conoscono la palude per ritrovarli e fermarli. Impedire che la Costa della Spada venga a conoscenza di questo luogo e dei piani del Culto del Drago è prioritario. Le chiediamo rispettosamente di impiegare anche i vostri guerrieri scelti lucertoloidi per tale scopo." commento con untuoso rispetto iniziando con un inchino e facendomi un passo avanti rispetto al resto del gruppo.

Emmet Lathrop (gnomo artefice) "Chi siete? Amici o nemici? Che fine hanno fatto i kenku?" chiedo guardingo vedendo quelle due figure aprirci con le armi in mano.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Dawnstar, da solo

Lifstan (bardiano guerriero) "Abitanti di Celduin, affronteremo una moltitudine di esseri crudeli, orribili e mostruosi ma non per questo imbattibili; li stiamo costringendo a combattere dove abbiamo deciso noi, su un campo a nostro favore, preparandoci appositamente a difenderlo. Il loro numero non avrà peso, saranno sempre in pochi lungo questo ponte. Li ricopriremo di frecce, li trafiggeremo con le nostre lance e qualora le cose dovessero mettersi male daremo fuoco al ponte e a loro. Abbiate fiducia in noi, non vi abbandoneremo, ora siamo tutti fratelli nella battaglia che ci aspetta, spalla a spalla fino alla vittoria. Loro sono servi dell'Ombra, ma la luce del nostro coraggio e determinazione li scaccerà." commento con un certo trasporto parlando agli uomini ed ai compagni riuniti di fronte a me.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Danwstar, da solo.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Dawnstar, da solo

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Dawnstar, da solo

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Molto bene! Ecco degli alleati degli di essere chiamati tali. Lode a Tiamat per questa grazia!" dico cercando di restare nella parte.

Riverwind (umano barbaro/ranger) Il barbaro vide subito la sua amata avvicinarsi al loro piccolo compagno per accertarsi che stesse bene e non poté che sorridere per la sua infinita compassione e gentilezza. Quando Tanis si diresse ad una delle porte, decise di seguirlo per non lasciarlo solo, rinfoderando il pugnale ed estraendo la spada, dando comunque un'occhiata guardinga a Caramon che si era avvicinato allo scheletro.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Onorevoli guardie speciali, accompagnateci da lui così che si possa discutere della questione. Lui saprà che decisione prendere." commento con fare più diplomatico del mio compagno.

Daisy (warlock umana) "Sarò io." rispondo subito, impedendo che sia Kalana a rispondere per prima come ovvio. Lei è una regina, io una reitta.

Lifstan (bardiano guerriero) "Almeno una di voi dovrebbe accompagnare gli sfollati; potrebbero avere bisogno di aiuto lungo il viaggio." dico cercando di dare più un consiglio che un ordine. "È poi è bene che la loro saggezza non vada del tutto persa, qualora le cose qui andassero per il verso sbagliato." aggiungo con discrezione e a bassa voce, rivolgendomi a Caranthiel.