Willebrod Brewster (umano studioso)
Rimanevo sempre colpito dalla naturalezza con cui il giovane ragazzo che aveva con le ossa. Mi chiesi ancora una volta che cosa lo avesse portato ad una condizione simile, forse aveva lavorato in qualche cimitero. Nonostante la mia mente scientifica e studiosa non riuscivo a non pensare che quei resti una volta fossero una persona, o meglio parte di essa, di qualcosa che aveva un passato, delle aspirazioni e paure, che aveva amato, che respirava, parlava e che aveva passato i suoi ultimi momenti lottando per la sua vita, inutilmente.
Ad un certo punto un nitrito ruppe i miei pensieri ed il silenzio sinistro di quei momenti. Un brivido mi percorse la schiena, una strana intuizione. Non sarebbe stato un cavallo allo stato brado, cosa più che normale in un luogo selvaggio come questo. Avevo come questa strana intuizione e sensazione alla base della nuca, quasi una preveggenza. Ero sicuro che di lì a poco avremo corso dei guai.Istintivamente mi alzai, da chinato che ero e misi mano all'impugnatura della mia arma, e cercai con lo sguardo i miei compagni per vedere le loro reazioni.