Eoliòn Von Gebsatell (umana mezza celestiale)
L'estate era ormai finita e con settembre erano di nuovo cominciate le lezioni all'Istituto Von Gebsatell, fondato da suo zio, il Principe Derbel. Le strutture erano state costruite solo pochi anni prima ma già i dormitori versavano uno stato pietoso, non tanto per colpa della cattiva progettazione o della mancanza di fondi quanto per l'uso sconsiderato ed irrispettoso che gli studenti ne facevano e per l'aumento esponenziale degli iscritti ben oltre i numeri previsti e pianificati. Ad Eoliòn dispiaceva vedere i bagni deturpati, la mensa servire cibi per nulla appetitosi e poveri di materie prime, i ragazzi saltare le lezioni; ne andava della credibilità e del buon nome dell'istituto e della sua famiglia perché all'atto pratico ne sarebbero usciti individui meno preparati o meno affidabili per la carriera di avventuriero ed eroe. Innumerevoli volte aveva fatto rattoppare quegli squallidi buchi nei bagni notificando la loro presenza alla Presidenza, ma quelli stoicamente ricomparivano, più volte aveva fatto notare i ragazzi uscire dall'istituto senza permesso, senza controllo, senza nessuna forma di tutela. E se fosse capitato loro qualcosa? Non voleva vedere quell'opera di famiglia venire chiusa da una indagine del tribunale, la notizia fare il giro di Glantria e di tutto il resto di Arth dato che all'istituto confluivano studenti dalle più svariate parti del mondo perfino dal Katai. Questo suo attaccamento all'Istituto, questo rispetto costante delle regole unito al fatto di essere la figlia della famiglia reale, insomma la cocca dell'Istituto, le aveva certo impedito di farsi molti amici e tanti altri la attaccavano solo per il piacere in qualche modo di colpire l'istituto, simbolo delle istituzioni, dello status quo, con il tipico spirito anarchico o rivoluzionario che colpisce gli adolescenti. Certo nemmeno Eoliòn era immune a quei pensieri, a quei sentimenti, quei moti interiori ormonali ed idealistici ma proprio non vedeva nel colpire l'istituto scolastico un modo razionale e saggio di protestare e nemmeno capiva perché poi farlo colpendo lei. Alla fin fine lei derubricava tutto a semplice invidia, peraltro codarda dato che nessuno aveva mai avuto il coraggio di deriderla od attaccarla a tu per tu limitandosi a fare battutine quando non era presente o a scrivere frasi volgari nei bagni o nei dormitori. In ogni caso facevano bene a restare nascosti, perché dietro la bellezza sovrannaturale della mezza celestiale con un pizzico di sangue di drago si nascondeva non solo la nipote del Principe Derbel, cosa che avrebbe valso a chiunque una immediata espulsione dall'istituto, ma anche una ragazza dotata di poteri sovrumani che avrebbe avuto ragione degli studenti ordinari, anche quelli a fine corso, che avessero osato molestarla ed aggredirla. Era non solo una studente modello, ma anche una promessa futura per il regno e per il Bene e la Giustizia in tutta Arth e come lei anche molti dei figli degli Eroi di Firedrakes, gli unici individui con cui avessero un rapporto di conoscenza e forse anche di amicizia in alcuni casi. L'unica cosa buona, fuori dalle lezioni, che le sollevava il morale oltre ai draghi.
Ah i draghi! Che essi meravigliosi! Potenti, maestosi, volanti, magici, dotati di artigli affilati, zanne taglienti, corna e speroni acuminati, scaglie splendenti, code poderose, vaste ali ed occhi magnetici che potevano guardarti fin nell'anima nonché poteri prodigiosi, soffi devastanti ed una, memoria e conoscenze ataviche! Quanto avrebbe voluto essere lei stessa un drago! Proprio come Emercuryadar il suo amato prozio, figlio di Anzalisilvar. Quelle volte che tornava alla Corte di FIredrakes per le era sempre una gioia e non faceva che riempirlo di domande, complimenti e non gli toglieva mai gli occhi di dosso. Da quando però era stata mandata all'istituto non aveva più avuto modo di vederlo, però almeno si poteva accontentare della fortuna di avere dei mezzi draghi a scuola, gli Al Rasul della Savana. Infatti quando aveva saputo che sarebbe andata all'istituto l'anno scolastico seguente aveva pregato suo zio Derbel di mandare con insistenza volantini ed inviti ai regnanti della Savana, la regina eroina Sharifa e suo marito il drago d'ottone che avevano generato una prole di meravigliosi mezzi draghi. Per fortuna suo zio l'aveva accontentata e per di più i regnanti avevano trovato l'istituto una idea lodevole ed avevano mandato lì tutta la loro 'cucciolata'. Eoliòn non poteva essere più esaltata, aveva così avuto modo di conoscerli e di farci amicizia e lì trovava meravigliosi, bellissimi, davvero fortunati ed essere per metà draghi. Gli Al Rasul erano stati il suo chiodo fisso per tutto il periodo passato all'istituto, anno dopo anno. Aveva fatto in modo che fossero tutti nella stessa classe e lei pure, perlomeno nelle lezioni comuni fra loro dato che l'istituto prevedeva un percorso di studi confezionato su misura della predisposizione dello studente e delle sue aspirazioni, chi voleva intraprendere una carriera guerresca, chi con le lame e chi con le armi a distanza, chi voleva divenire un potente incantatore, chi capace di colpire nell'ombra, chi voleva imparare ad essere una perfetta spia, subdolo e maestro dell'intrigo e del muoversi in società, nelle corti, e così via, quindi non vi erano classe fisse ma corsi di studio a cui dover partecipare secondo il programma scolastico stabilito assieme all'istituto ogni anno parlando con ogni studente. Per quest'anno la aspettavano di nuovo tutta una serie di corsi all'aperto per sviluppare le proprie capacità fisiche, dalla forza fino alla resistenza ed i riflessi, si era poi specializzata nel l'addestramento dell'inusuale catena scorpione che però aveva fin da subito fatto colpo su di lei quando aveva sentito i racconti sul buon Trull, uno degli Eroi di Firedrakes, amato da tutti gli eroi e che era morto e rinato più volte sotto varie forme, dando tutto se stesso per la salvezza del mondo. Trovava la catena chiodata un'arma elegante, fluida e potente come il vento su cui si librava con le sue ali, utile sia a danneggiare che ad intrappolare e disarmare, un'arma adatta ad ogni occasione. Ma alle punte preferiva qualcosa che potesse essere usato con più fluidità dei movimenti della catena, quindi con delle lame al posto delle punte; così se ne era fatta fare un modello su misura, del miglior metallo, dalla foggia elegante, brillante, praticamente celestiale, incantata per poterla fare turbinare attorno a sé e colpire tutti i nemici, quasi fosse un derviscio con le sue sciabole. Fu poi felicissima di sapere che lo stesso Trull era uno degni insegnanti dell'Istituto Von Gebsatell e che avrebbe potuto imparare direttamente da lui le tecniche con la catena oltre alla Stretegia Militare delle Battaglie Campali e Cooperazione Gerarchica. Poi c'erano le lezioni comuni a tutti gli studenti, la base a cui tutti dovevano essere formati a prescindere dal proprio percorso di studi personale. Una di queste era tenuta da un ex avventuriero, istruttore militare nonché padre dell'eroina Celeste e nonno di Alucard, Deborah e Rayakah. Ero un signore ormai aventi con l'età ma molto rispettabile ed ammirabile per come erano ferme le sue convinzioni ed i suoi insegnamenti ed Eoliòn lo ascoltava sempre con attenzione.
Finite le lezioni la bela mezza celestiale decise che era giunto il momento di sponsorizzare anche per quell'anno il suo club "Gli Amanti dei Draghi", aveva già i volantini pronti da attaccare alle varie bacheche e punti strategici dell'istituto dove vi era il maggior passaggio di studenti. Più persone possibili dovevano appassionarsi ai draghi, conoscere la, storia e cultura della loro stirpe, capire che no n'erano solo mostri terribili da uccidere per avere ricompense esorbitanti, materiali rari o per mettere mano ai loro tesori. Che se combattere un drago malvagio era spesso inevitabile e giustificabile, non lo era affatto per i draghi buoni e che essendo creature intelligenti si poteva perlomeno come minimo provare prima a dialogare a trovare un compromesso soddisfacente e rispettoso per entrambe le parti. Troppi draghi erano morti sacrificando eroicamente per fermare lo Xorvintaal, non dovevano perirne degli altri, andavano salvaguardati e rispettati. E poi poteva vantare di poter invitare come ospite d'onore per qualche evento speciale il suo caro drago prozio.
Arrivò in breve ad una delle bacheche principali dell'istituto quando trovò appesi degli annunci inequivocabili. Non poteva permettere che cose del genere accadessero nell'istituto, era giunto il momento di agire in prima persona per fermare tutto questo. Strappò rabbiosamente l'annuncio dell'allungamento del membro, era qualcosa di davvero squallido. E si appuntò personalmente un altro paio di annunci alquanto sospetti. Poi le cadde l'occhio su un annuncio che cercava giocatori di Shogi, Scacchi e di Cunicoli&Coboldi, firmato da Mulrhot Tanner dei FiglidellaRoccia. "Ma dai è qui?!? Non ne avevo idea. Buono a sapersi!" pensò sorpresa ed interessata. Doveva essere al suo primo anno altrimenti avrebbe sicuramente già saputo della sua presenza. Sull'annuncio non vi era nessuna indicazione su dove trovarlo, così controfirmò il biglietto con il proprio nome e lasciò indicato la sua stanza personale, accanto a quella di suo fratello Luke. Guardandosi attorno solo allora, tanta era la sua eccitazione nel voler mettere il volantino per i draghi e poi altrettanto intensa l'indignazione per quel deplorevole annuncio seguita poi dalla sorpresa per quello del Tanner, si accorse della rissa alla mensa, la famosa Guerra del Cibo, che stava imperversando caotica e distruttiva nella sala. Tutte cose abbastanza irrisorie e goliardiche fra i gli studenti che al più si sarebbero tirati qualche manrovescio o calcio rotante.
Nel mezzo di tutto ciò il suo occhio esperto notò subito i due skinhead con le mazze incantate ed i vestiti da disagiati sociali. Subito decise di intervenire, in fondo lei era a capo del Comitato Disciplinare, era suo dovere farlo oltre a riferire immediatamente ai professori quanto accaduto. Intercettò immediatamente i due armati di mazza e con tono perentorio disse: "Che intenzioni avete!? Niente armi al di fuori delle aree di addestramento! Consegnatemele subito!"