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Dragons´ Lair

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SNESferatu

Circolo degli Antichi

Tutti i contenuti pubblicati da SNESferatu

  1. "Oh, no. Ucciderlo non è nostra richiesta. Come dicevo, non possiamo ucciderlo, nel caso in cui sia un vampiro, e usare te come arma... in teoria sarebbe sempre contro le regole. Per questo ti dicevo che sei completamente libero. Se succede qualcosa? Completamente libero." "In fondo, potrebbe avere degli ottimi motivi per far partire una pestilenza simile. Lascio i giudizi al mio principe, io sono solo un mastino fedele. Se il problema si risolve da solo, è meglio, ma se abbiamo un cadavere "fresco" con cui rapportarci, be', è uguale. Almeno avremo qualcosa di cui parlare per le prossime settimane."
  2. Nessuno ti dà fastidio nella tua opera di... fine estrazione di proiettili. Certo, chiunque ti vedesse ora non penserebbe affatto bene di te. Sporca di sangue, sporca di alcool, di sudore, di qualsiasi cosa quel diavolo di Beshilu abbia toccato nella sua vita... non sei uno splendore. Alyssa invece sembra come nuova, probabilmente uno dei vantaggi della sua muta. Insieme portate il cadavere carbonizzato fuori dalla stazione, facendo cura a scegliere le strade meno illuminate, fino alla macchina di Alyssa. Non è molto contenta, e non cerca neanche di nasconderlo, ma in fondo non avete molta scelta. Buttate quel che resta del mostro nel bagagliaio.
  3. Alla tua richiesta, la stanza smette di tremare. Uno dopo l'altro, decine di volti appaiono sul soffitto, per terra, tra gli scatoloni. Hanno un'espressione neutrale e colorito grigiastro, e hanno tutti gli occhi chiusi. Sembrano risucchiare il suono dalla stanza, quando inizano a parlare, in un sussurro, tutte all'unisono. "Nessun amico di quella donna è nostro amico." "Porta solo dolore e sofferenza." "Va', e non tornare."
  4. La tua voce sottilmente meccanica raggiunge il tuo interlocutore anche attraverso la linea telefonica. Il resto è charme, capacità di mentire e la potenza della tua personalità. Sei il rampollo di una grande famiglia, e anche in polizia sei modestamente conosciuto. "Incredibile." è l'unica cosa, poco professionale, che esce dalla bocca dell'operatore. "Provvederemo quanto prima a mandarle qualcuno a farle più domande. Al momento lei si trova in...?"
  5. "Facciamo così. Io cerco di liberare il nostro amico, verso la fine del mio turno. Poi... poi sei libera di fare quel che preferisci. I don't really care. La sua comunità è nel caos, e lui sa di essere controllato. Ovviamente lo controlleremo davvero. Non tornerà a casa pulito, probabilmente gli metteremo un ricevitore alla caviglia." "Saprà di essere controllato, ma forse è anche meglio, no?" "Poi ci godremo lo spettacolo, e metteremo a posto i resti."
  6. L'anziano fantasma esce molto lentamente dal pilastro. Oltre al fatto di essere chiaramente un fantasma, non ha ferite ricordo di morte, anzi, il suo corpo sembra in ottime condizioni. È anche ben vestita. Probabilmente è morta di qualche malattia, piuttosto che di una causa violenta. Sorride quando capisce che può vedervi tutti, che può parlare finalmente con qualcuno di "vivente". È un sorriso triste, ma per un fantasma è tanto. "Un... legato?" scorge i vostri geist, e capisce. "Legati. Ovvio. Sono Miguela Grajeda. Avevo un negozio qui... prima che tutto andasse come è andata. Prima del botto del decennio scorso. In realtà, prima ancora della seconda guerra del golfo." "Ormai questa è casa. Casa, tomba, tempio, praticamente tutto. Voi cosa ci fate qui? Siete qui... per le sparizioni?"
  7. Il solo nome della Madsen sembra infastidire terribilmente l'intero capannone. Le pile di scatolame tremano alle tue parole, sempre nel più profondo silenzio. Solo la tua voce sembra diffondersi in questo abisso. Non cadono, sono perfettamente sotto controllo. Tremano a piacimento, in modo innaturale, ma per ora non pericoloso. Potrebbe essere un avvertimento, ma la tua visione è ancora ostacolata da queste pile di scatole. Come se qualcuno si fosse preparato a te.
  8. "Un cadavere a pezzi e carbonizzato con numerosi buchi nel petto, sicuramente non darà fastidio a nessuno." Alyssa sorride. Da una parte è sollevata, è riuscita in una impresa abbastanza dura. Dall'altra, è tornata la sarcastic bitch di prima. "Ma sì, non abbiamo molta altre scelte. Potremmo persino lasciarla qui, who cares. Era una barbona. Non aveva nessuno, no? I barboni qui fuori ci hanno visto, ma la loro testimonianza non conta. Il cadavere fresco qui fuori... quello potrebbe essere un problema. Non che gli spacciatori intendano denunciarci ma..."
  9. Janice "Non sappiamo molto ma... se possiamo aiutare..." E, specialmente, se non ci credono gli assassini. Cosa non tanto improbabile. Il Vuoto potrebbe mostrarmi quanto successo in più dettaglio, farmi capire chi sia stato il vero responsabile, da dove venga, perché ma... non conosco queste persone. Non posso fidarmi. E mi viene difficile fidarmi soprattutto del Barone. Non so se conosce le mie arti, o se il suo Voodoo permette di comunicare con il mio mondo. Da una parte spero di no, ma potrebbe aiutarmi. Dar fiducia alla sua "corte". Mi incammino dietro Giosuè.
  10. Sorpion ha abbandonato la cronaca (goodbye sweet prince). Per ora il suo personaggio lo governerò io, poi si vedrà.
  11. Karen Mi asciugo una metaforica goccia di sudore freddo dalla fronte. "Phew, siamo salvi, quindi!" Fingo. Ma forse non è tutta finzione. In questo momento mi sento salva, al sicuro. Steve è un braciere ardente, come quello di un antico casolare. Vorrei toccarlo ma... sono una vampira. Non posso. Allo stesso tempo, è pericoloso. Questa sua inedia è pericolosa, prima o poi ci sarà un'alterazione di questo equilibrio, e sono convinta che non sarà Steve a scamparla. Ma questo non posso dirlo. Non ora. "Tipico Ventrue, quindi. Del tipo che gli amici se li compra... ma i soldi non comprano l'amicizia per sempre, no?" Sono convinta di star facendo un buco nell'acqua. Nulla di tutto questo servirà a Dunkan, se non a capire che Geduld, FORSE, sta facendo il passo più lungo della gamba.
  12. Appena entrato nel capannone, le luci iniziano a sfarfallare. Il luogo ti sembra al contempo più grande e più piccolo di quanto sia in realtà, specie se confrontato con l'esterno. I confini tra questo mondo e... un altro, di cui non sei perfettamente a conoscenza, sembrano estremamente deboli qui. Il capannone non è vuoto, ma ti dà la sensazione di esserlo. È pieno di scatoloni, fragili, disposti in torri di jenga impossibili da mantenere. Non puoi vedere nessuno al momento, ma ti senti osservato. La tua visione è però limitata. In parte dalla luce sfarfallante, in parte dai numerosi scatoloni che ti impediscono il passaggio. Praticamente hai di fronte una muraglia: il capannone è composto probabilmente di un unico spazio aperto con qualche stanza laterale, ma al momento non ti è concesso vedere altro. Sai che c'è qualcuno lì insieme a te. Fai qualche passo, ma ti sembrano completamente ammutoliti, ogni suono distorto e oseresti dire silenziato. Non è certamente naturale.
  13. La poliziotta si strofina gli occhi. "Uh... liberarlo momentaneamente è una grande responsabilità. Ha confessato. Non abbiamo motivo di liberarlo. Neanche lui sarebbe tanto stupido, immagino. Sì, un cavillo per farlo uscire lo troveremo, ma rischiamo di mandare in malora tutta l'operazione..." "Ma dobbiamo smetterla di accontentarci. Possiamo usare quell'uomo, chiudere tutto, e andare a casa sapendo di esserci liberati da un grosso peso." "Sì, si può fare. Ma non così presto. Devo avere almeno una minima autorizzazione da un mio superiore. Cerchiamo di farlo entro stasera... non credo che i cultisti lavorino così tanto di giorno, in fondo."
  14. Janice Faccio spallucce e inizio a seguire Giosuè, perché ok odiare il Barone, ma meglio non farselo ancora più nemico, quando vedo Anna tentare il vampiro. Che la tenta a sua volta, in una scenetta che, davvero, avrei preferito evitarmi. Mi prendo il volto tra le mani. "Possiamo evitare tutto questo, e andare dritti al punto? Giosuè, per quale motivo il tuo glorioso sire vorrebbe vederci? Perché tanto... onore?" Voglio vedere il Barone? No. Siamo costretti ad andare da lui? Molto probabilmente.
  15. Sei così assuefatto da internet e dai suoi miracoli che neanche provi a chiamare tua figlia per telefono, o a mandarle un messaggio su Messenger. Le mandi una mail, sperando che risponda. Alla fin fine, è un vostro rituale. Mandarvi mail per comunicare, come lettere di altri tempi. Sono le cinque e mezza: ci vogliono almeno 20 minuti prima che tua figlia ti risponda. Sì, stasera è disponibile, la mamma le ha dato il permesso. Però deve tornare a casa presto: domani è giorno di scuola. Per le dieci deve essere a ninna.
  16. Dentro la macchina c'è ben poco di interessante. Qualche cuscino, una coperta, giornali vecchi e varie chincaglierie che ti sembrano amuleti di una natura non ben determinata. Mentre stai girando intorno alla macchina, qualcuno o qualcosa deve averti notato. Una luce si accende nel capannone, precedentemente all'apparenza completamente disabitato. Come se qualcuno ti stesse aspettando.
  17. Ti sembra strano, ma... Paul si fa scuro in volto. "Un vampiro... che diffonde malattia? Sai perché? Non ha senso, se gli umani muoiono noi restiamo senza niente." "Hai fatto comunque un ottimo lavoro. Un vampiro... nascosto sotto il parco. Un illegale. Devo... devo parlarne con i miei superiori prima di prendere una decisione. Non posso ucciderlo personalmente, ci sono delle regole. C'è una gerarchia, ci sono delle tradizioni." Fa un sorrisetto. "Ovviamente queste tradizioni non comprendono te, e la tua specie. Sei libero di farne ciò che vuoi. Tecnicamente, non è sotto la nostra protezione..."
  18. Alyssa non si fa pregare. Ti prende la bottiglia dalle mani, cosparge il corpo della Beshilu e... si accende una sigaretta. Prende una bella boccata di fumo, e butta sigaretta e accendino sulla donna, entrambe a debita distanza. In poco tempo, la fiamma divampa divorandone le carni. Qualcosa sotto la pelle della Beshilu inizia a muoversi, decine e decine di ratti cercano di scappare, qualcuno riesce persino a liberarsi delle sue vesti, ma... è troppo tardi. Sono rimasti tutti incastrati dal fuoco. Per loro è troppo tardi: quel Beshilu è morto per sempre. Questa volta hai un cadavere (carbonizzato) da nascondere, ma almeno un problema è stato risolto.
  19. Karen Steve sa già tutto. Che ok, era qualcosa di molto plausibile. Pare sia davvero il segreto peggio tenuto della città. E... non ha intenzione di fare niente? "Ma... perché? Perché cercare di rubare questo angolo di città? Cioè... è un posto perfetto per surfare, ma non ci vedo grosse risorse per qualcuno come Geduld. Hai ragione, mi sembra qualcosa di stupido, da vampiro di altri tempi. Cioè, se siamo immortali non è forse per goderci l'immortalità?" "Visto che abito qui ormai... devo prepararmi per qualcosa? Insomma... non voglio rimanerci in mezzo. Potrei aiutarvi in qualche modo, no? Ci sarà un modo!" Non so se è Steve, il suo carisma, o se sono io. Ma mi sento un po' in colpa. Geduld si sta (in teoria, non ho tante prove) comportando come un membro della Camarilla ma... qualcosa puzza. "Fuori dal mio territorio ci sono risorse, mi prendo le risorse per usarle meglio" ha senso, è come abbiamo sempre fatto. Ma il territorio di Steve... è surfisti e mare. Ci saranno un paio di locali importanti in croce. Cosa nasconde questo posto per Geduld?
  20. Annuisce in modo stanco, con gli occhi chiusi. "Sì, sono felice di rivederti, davvero. Mi hai reso la giornata di ieri infernale, e probabilmente anche le prossime, ma almeno... almeno porti risultati. Al contrario di qualcun altro." Con il dito ti fa capire che si sta riferendo a tutto il distretto. "Il nostro caro amico fa il duro a ore alterne. Difficile parli di più, ma ci ha dato abbastanza materiale da permettere una perquisizione dei possedimenti della famiglia. O, almeno, della sua famiglia, e di quelle dei morti carbonizzati. Non posso mettere sotto scacco tutta tutta la famiglia." "Sul Molten Wyrm non ha invece ancora detto proprio nulla. "
  21. Ruoto gli occhi, mentre ruoto anche il resto del corpo. Non posso scappare, ma non posso neanche mostrare le spalle. Rimango con le braccia piegate a novanta gradi, in alto e bene in vista. Ok che in teoria noi vampiri non abbiamo grandi problemi con i proiettili, ma non vorrei provare oggi la simpatica sensazione del piombo sulla pelle. Mi si rovinerebbe il vestito. "Josuè, qual buon vento!" dico a denti stretti. È uno Spettro, come me, ma la maledizione è stata estremamente gentile con lui. Certo, dipende dai punti di vista, anche la sua bellezza lo rende un reietto, proprio come me. Ma non credo gli interessi più di tanto.
  22. La voce si attiva di scatto. "Mi dia più informazioni, dove è successo, come è successo, cosa è successo. Ci sono feriti? Persone armate?"
  23. San Castillo, molto fuori città, fabbrichetta dismessa, 29 Marzo 2017, 10:50 AM. Le indicazioni della Madsen sono state molto precise. A nord ovest. Qualche chilometro fuori città. Abbandoni il familiare corredo urbano di San Castillo per i sobborghi americani, quindi il selvaggio territorio intercittadino. Quindi, ti dirigi con il tuo bolide in un locale/capannone in condizioni disastrate, separato dalla strada principale da un alto muro... completamente inutile, visto che il cancello è aperto. E probabilmente lo è da anni. Non sai dire perché, ma questo posto ti sembra più freddo e umido del resto della città, e non solo perché ne è così distante. C'è solo un accesso al capannone, ed è proprio di fronte al cancello aperto. Un'altra macchina è parcheggiata di fronte al cancello. Una Impala di almeno venti anni fa, di colore azzurro. Dentro l'abitacolo non c'è nessuno.
  24. San Castillo, Interno del palazzo di Marshall Horne. 28 Marzo 2017, 7:52 PM. Entri in casa tua percependo gà sull'uscio la presenza di qualcuno nell'appartamento. È buio, come sempre, ma i tuoi occhi sono ben abituati. Ed evidentemente anche i suoi. Puoi notare chiaramente la figura del tuo "datore di lavoro", il simpaticissimo Paul. È spaparanzato sulla tua poltrona, evidentemente non ha ancora imparato l'etichetta. Appena ti vede, si sfrega le mani. "Bene, bene! Finalmente di ritorno! Novità novità novità?"
  25. "Possiamo... vederci al posto dove lavoro. È un bar, non lontano da casa mia. Il Fresh Miracle Cafe. Può venire verso l'orario di chiusura, a mezzanotte? Possiamo stare tranquilli, parlare con calma, senza disturbo... purtroppo prima non posso. Non siamo molto popolari, ma la notte è il turno di fuoco." Conosci vagamente il posto. Sai solo che è di recente apertura. Prima lì c'era un altro bar, che ha sostituito un altro bar, e così via. Un posto praticamente maledetto, per i baristi. Non sai nulla sulla sua qualità.

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