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Dragons´ Lair

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Landar

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da Landar

  1. Soggetto 1 K Osservo dubbioso il mio futuro compagno di giochi sulla neve. Con un calcio sdraio la lastra precedentemente usata come scudo pronto a cambiarne l'utilizzo ma prima voglio fare un tentativo e facendo leva con le gambe sulle slitte del mezzo afferro la base della scocca per sollevarla e letteralmente strapparla dalle giunture e dai bulloni "Mmmmrgggrgg" mugugno usando tutta la forza in mio possesso. Un solo tentativo, breve... perché di tempo ne abbiamo poco "Intanto prendi qualche cosa da usare per voltare o virare, per fare perno. Due aste, due bastoni, qualsiasi cosa o dovremo usare le mani." Poi procedo come pensato. Rincorsa e via, con o senza scocca o con la sola lastra. Master
  2. Amatsumara "Fermi!" la voce tuona ma non a causa del tono alto poiché bado bene a non esagerare, piuttosto perché riverbera tra le colonne e l'acciaio di cui sono fatti i binari serpeggiando tra tutti i rojo-seikatsusha, forse in realtà perché hanno appena preso consapevolezza di ciò che sono. Non intendo però permettere loro di uccidere o umiliare il militare. Mi frappongo tra loro e l'uomo ferito mostrando quell'umanità che alla fine mi ha sempre contraddistinto. Quindi decido di sfruttare il tempo di attesa dei due esploratori. "Geiri-san, controlla non tornino. Sono andati via da lì e hanno chiamato rinforzi, rinforzi ben più pericolosi." Il magma ora fluisce più armonioso, come se lentamente, nonostante le ferite io stia prendendo coscienza di ciò che sono. Nella mia forma è più facile, Masamune Takeshi è un ricordo. Mi avvicinò al militare e gli porgo la mano "Non volevo ucciderti prima, non intendo farlo ora." guardo uno dei barboni più vicini "Prendi la sua radio. Possiamo ascoltare quello che dicono gli altri probabilmente tramite essa." torno al militare "Tu verrai con noi. Ci aiuterai e quando tutto sarà finito sceglierai cosa è giusto fare per te." la ferita gli sanguinava copiosamente, decido che alla fine di tutto avrei fatto il possibile per curarlo. Non so cosa mi spinge ad agire così lucidamente ma la cosa di cui sono certo è che non intendo combattere, non facendo rischiare la vita di tutti questi uomini e ragazzi. Mi volto quindi verso Geiri-san sperando abbia percepito qualche rumore "Saliremo e troveremo un'uscita lontana dai tuoi colleghi. Non moriremo noi, non moriranno loro e noi andremo via da qui." Narratore
  3. Magnus Annuì alle valutazioni di Hans guardando un po' tutti e ponendo quindi il quesito al quale avrebbero dovuto rispondere in fretta, soprattutto nel caso in cui avessero deciso di proseguire fino al calar del Sole. "Quindi siete davvero intenzionati a raggiungere il circolo di pietra a notte fonda? Io penso sia meglio fermarci qui questa notte, magari trovando un posto più riparato da... pericoli."
  4. Gaël Roland de Glanborielle Infine anche Roland trovò piacevole parlare con quegli uomini, erano pur sempre mercenari e forse semplici villici ma questo non poteva privare loro dell'onore che nonostante tutto sembravano possedere. "Davvero? Eppure prima sembrava ci invidiassi per la casse del nostro nobile padre." strizzò l'occhio "Eppure stiamo andando proprio al Nord, come dice mio fratello. Ora sarai indeciso. O forse siamo semplicemente viziati ma... folli." aveva preso evidentemente con ironia le illazioni precedenti ben comprendendo che le reale intenzioni di Klaus e i suoi non erano quelle di offendere, piuttosto difendere il proprio punto di vista o almeno questo era quello che si era detto Roland per convincersi a non reagire. "Quindi siamo già ai saluti."
  5. Gudrod Abbassò il capo sbuffando e poi sollevò lo sguardo al cielo alle parole del moro. Nonostante questo allungò la mano per prendere la borsa di monete, fino a quel momento era stato quasi sempre lui il tesoriere del gruppo, occhiverdi aveva solo tenuto quelle inutili cambiali. "Come vi pare." Poi trangugiò la birra presa per colazione "Eh sì Mastro nano. Ce ne andiamo. Andiamo a portare pace e serenità in qualche altro posto." concluse ironicamente.
  6. Geralt di Mirabar Lascio siano Acefer e il duergar a parlare di cose che solo loro conoscono, ma riguardo un punto cerco di farmi sentire da entrambi. Lo sguardo truce si posa un paio di volte sull'abitante del sottosuolo, non lo minaccio verbalmente perché quasi mi fa pena al pensiero di quel che gli accadrà una volta terminato l'effetto dell'incantesimo di Avadal se non sarà lui stesso a dare il colpo di grazia anche prima. "Sentite... a me non interessa ora dover anche pensare ai nemici alla corte di Lady Silveryhand. A quelli ci penserà lei. Per come la vedo io però Avadal tu non sei diverso da quelli e secondo il tuo ragionamento dovrei staccarti la testa ora, qui dentro. Fortunatamente non ragiono come te, fortunatamente per te." ancora una volta guardo il Duergar "Alcune di loro si sono dimostrate più che in gamba e ormai sono certo abbiano preso coscienza di ciò che rappresentano. Altre invece" guardo la nobile non con disprezzo ma di certo lo sguardo è totalmente privo di ammirazione "E' meglio stiano a Silverymoon, Candlekeep da quanto dice l'elfa, non è sicura per loro." sospiro pensando che la mia Alianorah avrebbe trovato subito una soluzione. "Io dico a est... anche se detesto l'idea di dover passare venti giorni e più qui sotto. Poi riordineremo le idee per eliminare il nemico che quantomeno vive su questo piano."
  7. Soggetto 1 K Mi riprendo solo un attimo prima di vedere il vecchietto scendere e iniziare a correre. Sbatto le palpebre ripetutamente nel tentativo di tornare con tutto me stesso al presente e il rumore della valanga inizia a farsi sempre più vicino. Sarebbero state un eccellente mezzo di trasporto ma senza poterle far partire sono del tutto inutili. Strappo via uno degli specchietti così da poter finire quel che precedentemente non ho potuto concludere. Poi mi fermo solo un istante a valutare la situazione per capire quanto tempo abbiamo per allontanarci e trovare la salvezza, osservo la scocca della motoslitta. Mi sovviene l'idea di utilizzarla a mo di slitta o anche i sedili oppure... la lastra d'acciaio ancora piantata lì sulla neve. "Tu, riesci a stare al mio passo dovessi iniziare a correre? O forse puoi inventarti un altro di quei trucchetti. Sali sopra o aggrappati a me." dico rivolto al mingherlino. Quindi infilo lo specchietto dove possibile, anche sotto la maglia, per avere le mani libere e inizio a prendere la rincorsa per darmi lo slancio e usare la slitta improvvisata. Master
  8. Isabela Annuisco a Bradley e poi alzo le spalle verso gli altri come a dire che altre soluzioni non ne ho. Armi in pugno mi metto dietro alla nostra poderosa guida.
  9. Volpe Nera Otto aveva guardato gli abiti dell'iniziato dopo aver esclamato il suo orrore, quest'ultimo quindi quasi di riflesso fece altrettanto. Il vecchio stava cercando tracce di sangue era evidente e proprio in quel momento Volpe Nera temette il peggio, che quel farabutto avesse intenzione di metterli l'uno contro l'altro. Quindi dopo fece altrettanto squadrando il vecchio da cima a fondo. Fece infine cenno di no col capo al Vakeros. Avrebbe potuto provare ma solo perché aveva visto farlo molte volte, ma orientarsi in mare era tutt'altra storia. GM
  10. Magnus Smorzò l'entusiasmo di Willebrod posando una mano sulla sua spalla. Erano in vista del cerchio di pietra ma sempre ben lontani dal loro obiettivo... quello poteva semplicemente essere un cerchio di monoliti e nulla più ormai. Forse anche la 'tomba' del professore, quella era l'aspettativa più rosea che la guardia cittadina poteva immaginare in quel frangente. Guardò i due a cui era stata rivolta la domanda ma li anticipò a modo suo "Anche se fosse poi saremmo costretti a passare la notte lì. Sembra un buon posto, poca vegetazione attorno, ma allo stesso tempo non sappiamo nulla di quelle pietre e sarà difficile capirlo al buio."
  11. Kull "Serpi?" il Kurgan avrebbe anche affrontato un esercito di non-morti ma serpenti e il loro veleno potevano essere piuttosto letali. Fece rumore col piede arretrando ancora di un passo sperando che le vibrazioni facessero allontanare quel che immaginava fosse il movimento. L'arma pronta a scattare. "Accendete un'altra torcia. Se sono serpenti il fuoco sarà utile." AdG
  12. Judith Vide Omar avanzare oltre la cortina per raggiungere la porta in fondo. Senza troppi complimenti Judith si avvicinò all'armadietto metallico, si assicurò non fosse un pericolo anche aprendolo se possibile poi si mise a spingerlo per liberare la porta e avere quindi un'altra possibile uscita. "Mentre lo sposto voi pronti a fare fuoco se necessario."
  13. Amatsumara La mano passa sulla ferita, raccogliendo della lava che poi schizzo sulla parete. Rimango silenzioso per un istante osservando cosa accade e poi inizio ad avanzare, immaginando la mia ferita richiudersi, almeno in parte. In realtà non c'è un attimo da perdere, poiché i rinforzi arriveranno seppur alla fine non ho udito il soldato inviare la comunicazione, impegnato a fuggire e sparare. "Sei salvo." dico all'uomo quasi per rassicurarlo. Mi guardo attorno, cercando la via d'uscita o valutando l'idea di proseguire l'inseguimento mentre sento gli altri avvicinarsi. Poi riprendo subito a correre. La voce si alza, distorta a causa della mia forma ma ora sono consapevole che Geiri-san sia in grado di capire che sono io. "Armatevi e proseguite. Ti guiderò con la voce." lasciando intendere che avrebbe dovuto usare sia la sua arma sia quelle del militare ferito. Narratore
  14. Soggetto 1 K Cerco come un forsennato il modo di far partire il mezzo ma è evidentemente fuori la mia portata e a quanto pare l'unico in grado di capirci qualche cosa è ancora privo di sensi. Poi sento come una folata di vento, mi volto e sembra essere stato il vecchietto che fino a qualche attimo fa era ben più distante. Scuoto il capo, non comprendendo bene l'accaduto ma pensando a una probabile manifestazione di poteri ricordo l'unico del quale credo di essere provvisto. Poso entrambi le mani sulla scocca della motoslitta, nonostante l'urgenza e la valanga ormai prossima, cerco di concentrarmi per entrare in contatto col passato del mezzo. Master
  15. Soggetto 1 K La vista del Licantropo ringhiante col muso pregno di sangue apparentemente pronto a scaraventarsi contro di me mi scuote dallo shock. Quel che era accaduto era ben peggio dell'atteso. Maledico tutti alla vista dello specchietto rotto, scuoto il capo e mi rialzo prontamente salendo sulla motoslitta e cercando di trovare un modo di metterla in moto per recuperare l'atletico. "Non state tutti lì impalati! Prendina una anche tu!" grido verso il mingherlino. Lo sguardo si sofferma un istante verso la valanga, quasi in apnea cerco di fare tutto più in fretta possibile. La priorità è allontanarsi e sopravvivere, poi vedremo dove andare... a riguardo ho già in mente qualche cosa. Sempre che la neve non ci seppellisca tutti. Master
  16. Lo so, non per farli scappare ma una reazione scomposta per fargli dimenticare l'idea di usare la radio sarebbe utile. Lei invece da paura a me ahah
  17. tu sì ahah noi per niente visto che un'idea degli spazi ce l'avrebbero solo i png Quindi i poteri che sono a metri per fede, quando dici "vicino" sono perlopiù sempre attivabili negli scontri non complessi.
  18. Più che altro essendo spesso un gioco abbastanza letale, soprattutto se in forma umana [nonostante la possibilità di cambiare ospite intendiamoci], avere un'idea di come gestire gli spazi durante un combattimento è utile. Per quanto sia un gioco narrativo, ovvio. Anche per non confonderci tutti le idee, compreso il narratore.
  19. Amatsumara Non si percepisce, il mio volto è una maschera e il mio corpo una statua percorsa anatomicamente da incandescenti vene di magma, ma il mio cuore non è duro come il ferro battuto che lo ricopre. Sono sollevato per la resa degli uomini che inoltre evita la loro morte. E mentre il militare di fronte a me è ancora supplicante io già mi proietto avanti con l'unico obiettivo di azzittire la donna. Mi immagino di fronte a lei, Mikazuki sollevata pronta a calare inesorabilmente e impietosamente. Le sue parole però cambiano i miei piani, sta confermando che oltre a loro, oltre l'uscita, non c'è più nessuno a sbarrare la strada a noi fuggitivi. Il bersaglio è ora l'altro militare e la sua radio e approfitto per chiamare gli altri. "Venite!" urlo ben sapendo che Geiri-san arriverà. Narratore
  20. certo l'osservazione di Latarius... però a questo punto visto che perdono tempo in chiacchiere e io non ho minimamente voglia di farlo mentre loro parlano avanzo. e che a dare una spadata ci metto un turno senza poterne dare due e loro a chiacchierare lo stesso tempo?
  21. Ok quindi anche per il movimento evito di tener conto del manuale.
  22. Gudrod "Quindi?" deglutì e guardò gli altri senza dire una parola, proprio quando sto in silenzio pensieroso. Bevve e morse poi un altro pezzo di pane fissando Alrik come attendendosi qualche parola dal moro e proprio in quel momento, sempre con la bocca piena decise di aprirla di nuovo per parlare "Io dico di chiudere la faccenda prima di proseguire con la nostra ricerca. Tanto quelli non scappano mica... mentre nell'altro caso perdiamo la faccia." non fece evidenti riferimenti alla torre e alla missione affidata ai nani per non farsi capire.
  23. Nalu La voce di Durduk penetrò nel corridoio e forse oltre. Difficilmente, per chiunque presente attorno a loro, nonostante le porte e i rumori di fondo, non sentirla. Lo sguardo di Utpol poi è più che esplicativo. Subito avanzo verso la porta accostandomi al muro, bastone alla mano, pronto a colpire duro chiunque l'avesse varcata. Dobbiamo mettere subito a tacere eventuali nemici, non permettendo loro di dare l'allarme. Rimango quasi in apnea, consapevole che presto sarebbero arrivati i veri e grossi problemi.

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