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Magnifico SIRE

Circolo degli Antichi
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  1. Esatto, in D&D vi sono le divinità, gli Immortali, le potenze superiori, che concedono appunto i poteri a chierici a paladini (responsabili della gran parte degli incantesimi a descrittore Bene/Male). E se non bastasse c'è il DM che potrebbe considerarsi una sorta di "Dio supremo" super partes. Quindi abbiamo oggettivamente qualcuno che giudica. e che quindi stabilisce cosa è bene o cosa è male, al di là della realtà umana che, come sappiamo, è sempre sfumata.
  2. oddio, Vash mi pare di più neutrale buono. Non lo vedo bene come incarnazione del perfetto paladino legale. è più l'archetipo del buon santo vagabondo. inoltre Vash, per sua fortissima scelta personale, non uccide mai mentre il paladino classico i malvagi spesso li uccide eccome (vabbhè, questo è anche perchè è diversa l'ambientazione...nel mondo di Vash sono tutti "umani" non esistono mostri malvagi per definizione...).
  3. esatto, sì, in mancanza delle vecchie avventure per il vecchio D&D basico puoi sempre prendere un'avventura per edizioni successive, tipo appunto la celebre "cittadella senza sole", e riadattarla (e ambientarla in Karameikos). il riadattamento regolistico di avventure di livello basso non dovrebbe essere affatto difficile. l'adattamento all'ambientazione anche, basta cambiare i nomi delle città, dei regni e, semmai, degli dei (dipende poi quanto volete essere calati nell'ambientazione, ai bassi livelli potete anche stare più sul generico). se ti interessa posso passarti un manualetto che presenta l'ambientazione di Mystara (quella con Karameikos appunto) riassumendone le caratteristiche (geografia, divinità, ecc...) ma il problema principale resta trovare l'avventura... il mio consiglio è quello di cercare una qualsiasi avventura per bassi livelli (ne si trovano anche in internet) e adattarla. ancora meglio: trovi un'avventura base e da lì prendi spunto per sviluppare una storia tua (anche semplice dato che siamo ai bassi livelli) che pensi possa piacere ai tuoi giocatori. il segreto sta proprio nel ragiungere una certa disinvolta padronanza nel manipolare i materiali e riadattare le storie integrandole con spunti tuoi... senza paura. riguardo i consigli che chiedevi... su quali aspetti temi di poter commettere "stupidaggini"?
  4. la quale avventura è inclusa nel modulo B1-9 (citato anche da Klunk) che contiene diverse avventure che possono darti un bel po' di spunti interessanti. il problema è recuperare il suddetto modulo che è fuori commercio da eoni.
  5. per circa vent'anni!! ...e come butta a Karameikos? c'è ancora quel simpatico granduca Stefano?
  6. sì, anche se qui parli ancora di azioni (azioni e motivazioni, quindi mezzi e fini) mentre io parlo specificatamente di "credo". Le azioni e le motivazioni le puoi rigirare come vuoi...il credo un po' meno. ma certo, il "credo" egoista non è solo un "fine" egoista. è una convinzione liberamente scelta (anche se magari in modo inconscio). il credo egoista, secondo me, è pressappoco: credo che il miglior modo per godersi la vita / essere felice / aver successo / rimanere in vita sia: assecondare il mio egoismo. vivere solo per me, per i miei istinti e per i miei interessi. senza scrupoli nei riguardi degli altri. poi, volendo lo possiamo condire con tutti gli altri vari "credo" annessi e connessi che declinano le varie tipologie di malvagio: io sono superiore agli altri....mors tua vita mea....nella vita bisogna solo godere e fregare gli altri...ecc... ma la sostanza è sempre l'egoismo. sì, e dopotutto stiamo sempre parlando di D&D...
  7. nooooooooo! non ci posso credere!!!! lo voglio incontrare!!! :-D PS: sì, la traduzione più famosa in effetti recita: "il vorpido brando schidiatta!" invece che la "la vorpida lama rapida saetta" (in effetti troppo esplicito e sensato). sicuramente più bella la prima versione! che delizia quelle assurde parole-cannocchiale calembouresche carroliane!
  8. con tutto il rispetto, secondo me se vi addentrate in discussioni di questo tipo vi impaludate. "buono" e "malvagio" sono concetti morali relativi che non possono applicarsi in assoluto a un bel niente. dovendo applicarli per forza a "personaggi" di un gioco, a mio parere, l'unico modo per stabilirlo è il "credo" di tali personaggi, dato che il credo è qualcosa di morale e superiore alle circostanze e addirittura all'indole del singolo. il metodo del "credo" non è immune da difetti: mi si potrebbe obbiettare (strano che non sia già successo) che il "credo nel bene" di qualcuno potrebbe risultare essere il "credo nel male" per qualcun altro... è vero. ma trovo che connotare il bene come "altruismo" e il male come "egoismo" sia abbastanza oggettivo da poter orientare i giudizi all'interno di un gioco come D&D.
  9. aren't you? in realtà c'è una sostanziale differenza. il fine di solito è qualcosa di relativo ad un caso preciso, un'azione, una situazione, ecc... un credo no. un credo è qualcosa che sta ad un livello ancora superiore. io faccio beneficenza (mezzo) per fare del bene i poveri (fine) perchè credo che fare del bene sia il modo migliore per vivere la vita (credo) io la vedo così. il credo di solito stabilisce i fini e i mezzi ma non sempre è così perchè entrano in gioco un sacco di altri fattori, l'indole, le circostanze, l'ignoranza, la paura, l'occasione...ecc... nel giudicare un personaggio secondo me prevale "il credo", ciò che egli ritiene più importante razionalmente in senso assoluto. ma io ho risposto: non ho i dati nè i parametri per poter operare un confronto decente tra queste due azioni, né mi interessa farlo dato che in D&D non esiste un punteggio di malvagità o di bontà. adesso tocca a te. cosa accade? che probabilmente il malvagio si dimenticherà delle sue buone azioni, o le considererà solo una sua personale debolezza. Sempre che non fossero buone azioni compiute deliberatamente per un fine malvagio (nel qual caso il nostro cattivone probabilmente si compiacerà della sua perfida astuzia) i casi sono infiniti... magari cercherà di autoconvincersi che i gesti d'affetto verso suo fratello siano un trucco per tenerselo amico quando in realtà sono sinceri. magari invece, senza farsi paturnie, considererà la cosa naturalissima, pur continuando a credere che il modo migliore per vivere consiste nella furbizia, nella malvagità, nell'egoismo e nella disonestà. non capisco bene dove vuoi arrivare con la tua insistenza su questo aspetto... di nuovo: per uno che è mosso da un credo "buono" è possibile che nell'agire si trovi a privilegiare il fine rispetto ai mezzi. certamente sì. un esempio? un ladro romantico che ruba ai ricchi scellerati per dare ai poveri oppressi. un altro caso più forte? un sostenitore della pace e della libertà che si convince a partecipare ad un complotto per uccidere Hitler. ed è pur vero l'esatto opposto ovvero casi in cui il personaggio dal "credo" buono metta i mezzi davanti al fine. come per esempio un religioso che rifiuterebbe a priori di sparare a Hitler pur sapendo le turpitudini che il dittatore provoca. mi stai suggerendo l'idea che vi siano un sacco di personaggi buoni che non fanno altro che azioni malvagie nella loro vita, spinti da paura o altri sentimenti negativi che impediscono di vedere le molte occasioni che avrebbero?
  10. perdona l'ignoranza...cosa significa "petizione di principio"? neanche: conta il "credo". per me conta il "credo", quello che lui intimamente pensa. detta così, in questo topic, questa frase è ambigua. ricontestualizzo: stiamo parlando di D&D dove, per motivi di meccaniche di gioco, è necessario "affibbiare" un allineamento ad ogni essere pensante e dunque stabilire in modo più o meno preciso se egli sia buono o malvagio o neutro. Cosa che nella vita reale sarebbe assurdo nonchè aberrante. ora, per rispondere alla domanda: secondo me sì. è possibile che un malvagio compia atti buoni per tutta la vita restando fermamente convinto che la cosa migliore sia il male (e quindi compiendo il bene come mezzo o non compiendo il male per viltà o per mancanza di occasione). Quando costui muore potrebbe benissimo...finire a Baator in quanto anima cattiva. Ma qui dipende da master a master. un altro DM potrebbe decidere che contino di più le azioni concrete. non mi interessa stabilire chi è il migliore (al di là del fatto che, come ho detto, dipende da un sacco di parametri). Non mi interessa e non sono neanche tenuto a fare comparazioni. Mi limito a stabilire se sono buoni, cattivi o neutri in base al loro "credo". invece, per curiosità, secondo te chi è il migliore? magari quella della sua Chiesa. ma potrei sbagliare, non conosco molto bene Greyhawk... oh no, anche il malvagio compiendo buone azioni può "rischiare" di cambiare allineamento. potrebbe per esempio compiere il bene inizialmente mosso dall'amore verso una persona cara, o per un improvviso scrupolo... e poi scoprire che tale "bene" dà più felicità e pienezza di una vita meschina dedita al male. la letteratura è piena di esempi di cattivi redenti... che ne so, l'Innominato. in un certo senso sì. anche se, come ho detto, secondo l'ottica del "credo", una distinzione gerarchica fra fine e mezzi potrebbe non avere più tutta questa importanza. Dipenderà infatti dalla situazione e dall'indole della persona. sì, fermo restando che reputo piuttosto eccezionale che una persona che creda fermamente che la via giusta nella vita sia il male e l'egoismo viva una vita integerrima e onestissima. Di occasioni per fare il male ce ne sono a iosa in D&D come nella vita reale.
  11. semi OT - curiosità culturale... deriva da una spada tratta dal "mondo" delle fiabe. una lama taglientissima in grado di tranciare anche la creatura più mostruosa. Fu creata da Lewis Carrol in "Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi trovò" (Through the Looking-Glass, and What Alice Found There - 1871) il seguito di "Alice nel Paese delle Meraviglie", e precisamente nella poesia-nonsense dello "Jabberwocky". Si tratta dell'arma magica del giovane eroe. [...] "Beware the Jabberwock, my son! The jaws that bite, the claws that catch! Beware the Jubjub bird, and shun The frumious Bandersnatch!" He took his vorpal sword in hand: Long time the manxome foe he sought— So rested he by the Tumtum tree, And stood awhile in thought. And as in uffish thought he stood, The Jabberwock, with eye of flame, Come whiffling through the tulgey wood, And burbled as it came! One, two! One, two! And through and through The vorpal blade went snicker-snack! He left it dead, and with its head He went galumphing back. [...] una possibile traduzione (assurda ovviamente): "Ma bada al Ciarlestrone, o figlio! Con fauci e denti ti rinserra. Del Giuggio uccèl bada all'artiglio, E al fumio Bandaffera!" Il figlio impugna la vorpale spada, In cerca del mansone va; E giunto dei Tontoni all'albero Fermo e perplesso sta. Qui mentre sosta in pensier bellici L'occhidibragia Ciarlestone Si sonfla nella selva tulgida, Sbollando nell'azione! Un, dué! Un, dué! E poi d'accapo La vòrpida lama rapida saetta! Morto il nemico, e col suo capo Galonfa alla ritratta. si suppone che "vorpal" sia una parola evocativa inventata che significhi semplicemente "taglientissima". Ma da questo "poema", che termina col ragazzo che taglia la testa al mostro Jabberwock, i GdR ne hanno tratto l'idea di un'arma fatata dotata del potere di decapitare all'istante. è presente anche nel fumetto Fables di Willingham/Buckingham/Hahn/Leialoha... (molto bello a parer mio) che parla appunto dei personaggi delle fiabe costretti a rifugiarsi nel mondo reale per sfuggire ad un misterioso e terribile avversario. In tale fumetto esiste appunto la "Spada di Vorpale" una possentissima arma in grado di decapitare chiunque con un singolo colpo. (la cosa curiosa è che quando lo fa produce il tipico raccapricciante suono "snicker-snack!" tratto proprio dalla poesia di Carrol)...
  12. secondo la mia interpretazione, come ho detto, l'allineamento sta nel "credo" e quindi: se il dottore sadico gode senza rimorsi nel sentire la sofferenza dei suoi pazienti egli è malvagio pur non facendo nulla di male (anche se si presume che magari non sia eccessivamente solerte nell'alleviare le sofferenze stesse qualora sia possibile senza destare sospetti). Di fatto egli non compie il male solo perchè ha trovato un modo legale e sicuro per appagare il suo sadismo. se fosse più coraggioso e potente, o se non fosse riuscito a diventare medico, magari avrebbe trovato altre vie meno socialmente e moralmente accettabili. se invece gode "per natura" della sofferenza altrui ma considera questo suo godimento fonte di vergogna, tanto che cerca di compensare questo aspetto impegnandosi il più possibile per guarire i pazienti...allora malvagio non è. in questo caso l'atto è buono ma non è detto che il marpione lo sia. qui entri in disquisizioni delicate. mantenendoci sul discorso degli allineamenti di D&D (poichè è di questo che stiamo parlando) io continuo col mio sistema: un conto è stabilire la bontà o meno di un'azione e un ben altro conto è stabilire la bontà o meno di un personaggio. secondo me la prima cosa è alquanto inutile poichè la bontà oggettiva di un'azione varia in base a troppi parametri, cicostanze, intenzioni, conoscenze, indole, ecc... perciò confrontare fra loro due azioni è spesso estremamente difficile. Per stabilire la bontà di un personaggio invece, come sempre, discriminerei a partire dal "credo": se un tale fa beneficenza solo per la sua immagine forse non gli importa nulla dei poveri ma è solo un egoista. lui "crede" che la beneficienza sia un ottimo metodo per ottenere stima personale. potrebbe benissimo essere anche malvagio. Poi c'è quello che invece lo fa solo per i poveri. Il ritorno di immagine naturalmente gli fa piacere ma lo trova sostanzialmente disinteressato. Naturalmente è possibile (e probabile) che sia una via di mezzo e che cioè lo si faccia sia per i poveri che per sé... il riccone che non da nulla ...dipende da cosa crede e dal perchè non da nulla. un chierico LN probabilmente sì. ma dipende dall'interpretazione di ciascuno. cosa accade? Se è consapevole della malvagità delle azioni compiute: o è preso da rimorso e senso di colpa e cercherà di espiare/riparare/dimenticare... oppure l'esperienza negativa che ha vissuto lo porterà a riconsiderare il suo "credo" facendogli compiere il primo passo verso il cambio d'allineamento. Se invece è inconsapevole non accade proprio nulla. il fine non giustifica un bel niente. il credo, in questo caso, è superiore a questi concetti. se credo nel bene posso rubare del denaro per sfamare i poveri (il fine giustifica i mezzi) ma posso anche inorridirmi di fronte all'uccisione di un innocente per placare le ire di un drago che altrimenti brucerebbe il villaggio (il fine non giustifica i mezzi). il credo cioè, di volta in volta, si può manifestare sia nel fine che nei mezzi. nulla. se il malvagio è una persona qualsiasi nulla. mica può mettersi a arrestare o pedinare tutti i malvagi che percepisce per le strade della città, chissà quanti comuni popolani cattivelli o disonesti dovrebbe perseguire. il paladino deve seguire i fatti e combattere il Male con la M maiuscola. e anch'egli del resto è giudicato nei fatti (oltre che nel credo). Certo, se il malvagio percepito è il consigliere del re...bhè... allora magari è il caso che si metta in allarme e provveda a tenerlo d'occhio! sostanzialmente, secondo la mia visione, sì.
  13. piccolo semi OT oddio, secondo me Light, in D&D, sarebbe malvagio. Anche considerando che in D&D uccidere i criminali è considerata spesso un "opera di bene" (cosa che in altre ambientazioni, compreso il mondo reale, è assai discutibile)... prima di tutto Light ammazza anche e soprattutto criminali già catturati, processati e in prigione. Cosa che non solo è illegale (perchè scavalca la giustizia pubblica) ma è anche malvagia (perchè un criminale in prigione è inerme e per di più sta già scontando giustamente la sua pena). Inoltre secondo me Light non lo fa ber il bene del mondo. lo fa per il suo ego smisurato. per sentirsi il giustiziere, il Dio del nuovo mondo. Inoltre uccide anche un sacco di innocenti poliziotti perchè gli stanno mettendo il bastone fra le ruote... quindi il suo stesso scopo finale: un mondo di legge e terrore sotto la sua arbitraria giustizia....non mi pare un'intenzione buona. quindi: altro che appoggiato dai paladini!! semmai perseguito dai paladini. Un "paladino" che avesse il Death Note, semmai, se ne servirebbe, in collaborazione con l'autorità, per eliminare gli assassini più malvagi e pericolosi che sfuggono alla cattura. IT Anche secondo me è più una questione di "intenti" e non di "azioni". Un buono (ingenuo) potrebbe compiere delle azioni tecnicamente malvagie ma convinto di fare il bene, e sarebbe comunque buono. un malvagio potrebbe compiere delle azioni buone allo scopo di procurarsi un occasione migliore per far del male...e sarebbe malvagio. La vera domanda che quest'ottica porta è: un paladino si può permettere di arrestare, accusare, uccidere una persona percepita come assolutamente malvagia anche se al momento non ha fatto niente di male? secondo me no! ...ma poi, dipende anche dalle circostanze e dal malvagio (un demone per esempio sarebbe attaccabile molto più a cuor leggero!)... a ben guardare, sempre secondo me, non è neanche una questione di "intenti" quanto di "credo". Se fosse una pura questione di intenti potrebbe valere la famigerata frase "la causa giustifica i mezzi". invece secondo me è una questione di credo: un buono è uno che crede nel bene. potrebbe arrivare a fare delle cose malvagie perchè costretto ma se continua a credere che la bontà è la cosa giusta e a considerare quelle azioni commesse come "un errore" allora resta buono. un malvagio è colui che crede nel male. potrebbe essere portato a fare cose altruistiche (per esempio verso una persona che ama, l'innamorato, un parente, un amico, ecc...), ma finchè crede che il male sia la strada giusta e magari giudichi quelle azioni buone come una sua "debolezza"...per me quello è malvagio. il paladino riesce a identificare il male nell'uomo che aiuta il villaggio? direi proprio di sì. poichè in realtà, anche se fa apparentemente del bene, quel personaggio vuole solo il male (ammesso naturalmente che l'uccisione del bambino sia fatta a fin di male e non sia invece compiuta per salvare il mondo da sicura apocalisse eh eh eh...). quanto alla storia della mucca: l'azione in sé è comunque...."scorretta" (la mucca non è tua, se sai che è avvelenata ne parli col padrone di casa e lo avverti, poi starà a lui decidere cosa farne, magari la famiglia era affezionata alla mucca e l'avrebbe tenuta ancora per qualche giorno oppure avrebbe cercato un modo per curarla...). ma il viandante lo ha fatto probabilmente a fin di bene, credendo nel bene (si spera). per cui, in D&D, sarebbe sostanzialmente buono.
  14. ahi ahi... mi sa che sul fondo di quel pozzo c'era un vermeiena che avrà pasteggiato con i resti di Baba Martinez... che gli dei lo abbiano in gloria... comunque anch'io iniziai con la scatola rossa all'età di circa otto o nove anni. allora il guru del settore (e di moltissimi altri settori della mia esistenza) era mio fratello, più grande di me di 3 anni e mezzo. Essendo entrambi appassionatissimi di libri-game ("lupo solitario" per intenderci) nostra madre decise di comprarci la scatola rossa quando la vide alla "città del sole". probabilmente pensando fosse una sorta di libro-game gigante. erano gli anni 1988 - 89 (non ricordo con precisione). fu amore a prima vista. alle primissime partite mio fratello costrinse a giocare persino mio padre (ladro Marius) e mia madre (chierica Akkar). mentre io facevo ovviamente il guerriero (di nome "Palmis": niente commenti ironici sul nome per favore ). e mio fratello era il DM. Palmis riuscì a sopravvivere al pozzo nascosto alle porte dell'imponente castello grazie al ladro Marius che scoprì la trappola...se non erro...
  15. ma essendo che compiere una qualsiasi azione standard occupa un round, comprare materie prime, creare un'accetta e rivenderla costeranno ad Albert diversi round. Ora, per avere soldi infiniti Albert dovrebbe creare e vendere infinite accette e dunque avere round infiniti e questo, secondo le regole sull'età e l'invecchiamento dei personaggi di razza umana, è impossibile. Albert muore prima.
  16. Ciao! Ti interessa conoscere il mondo di D&D e sei di Monza? Anch'io sono di Monza. abito in centro Monza per la precisione. se ti va ti posso dire diversi posti a Monza dove puoi trovare i manuali che cerchi ed anche gente che gioca o che al limite può spiegarti dal vivo come fare...

  17. AH AH AH AH......grande.... comunque, secondo me, per essere uno che ha avuto un'idea geniale (ed efretesca) che nessuno prima di lui ha mai sfruttato in tutto il mondo...INT 13 è un po' bassina.... dai, facciamo almeno 14! :-D
  18. rinnovo i miei profondissimi rispetti al perduto maestro.
  19. per xendor: quello che hai commentato di araim83, se non ho letto male, è la sua visione di come si comporterebbe un neutrale, non un NB. Comunque... Generalizzando, direi che alcuni di noi hanno un concetto di allineamento diverso da quello di altri di noi (giustamente: ognuno ha il suo diverso e personale punto di vista). Noto fra noi un diverso significato dato all'allineamento e un diverso modo di concepire l'allineamento applicato ai PG e alle loro scelte e comportamenti. non so quanto sia utile continuare a disquisire sull'argomento fintanto che si parte da basi diverse...
  20. bhò...mi sembra, a mio personale ed umilissimo parere, che il tuo giudizio sia un po' troppo "freddo"... voglio dire: ok che uno sotto tortura è sempre libero di non tradire, che uno sotto minaccia di morte è sempre libero di non sparare...ma ci vuole una grande forza interiore, coraggio e risolutezza per scegliere di non farlo sapendo di andare incontro a tortura e morte. Qualità che non si accompagnano automaticamente ad ogni LB. Sono qualità che sicuramente sono richieste ad un paladino ma non ad un qualsiasi LB. Quando uno è minacciato di morte con un arma alla gola non so quanto si metta a fare cose del tipo... ...penserà solo che se non preme subito il grilletto per sparare ad uno sconosciuto sua figlia sarà torturata a morte sotto i suoi occhi. Non tutti i LB sono santi stoici e senza paura, molti sono pur sempre uomini. Certi istinti primari spesso sono superiori agli allineamenti (che vedo molto come corpus di "convinzioni", "valori", "credenze", "filosofie" sul come vivere la propria esistenza). In quel caso il LB spara allo sconosciuto in preda al terrore e convinto di stare facendo qualcosa di orribile e sbagliato...e anche dopo sarà convinto che è sbagliato e probabilmente avrà terribili sensi di colpa....perchè dovrebbe cambiare allineamento? Accetto di più l'idea di dargli, semmai, un malus ai PX per punire la sua debolezza, ma non vedo perchè cambiargli allineamento... e poi un'altra cosa: perchè il NB sarebbe più giustificato? alla fine sparare all'innocente è un'azione malvagia più che caotica quindi dovrebbe colpire l'asse bene/male e non quello legge/caos...
  21. I miei complimenti, Estraneo! mi piacciono assai tutti i tuoi interventi (perlomeno tutti quelli che ho letto)...li trovo molto..."pensati". Ce ne fossero di più di estranei come te...

  22. ma...su questo mi sento di dissentire. Una persona non cambia allineamento perchè è costretta a fare qualcosa che reputa sbagliato. Una persona cambia allineamento quando iniza a credere che quella cosa che ha commesso sia giusta/piacevole/desiderabile/normale. Se io, PG buono, sono costretto sotto la minaccia di vedere la mia famiglia torturata a sparare ad un uomo innocente direi che è possibilissimo che io commetta tale atto con grande orrore e ripulsa verso ciò che sto facendo. ergo, sono ancora buono, anzi magari lo sono più di prima poichè da adesso vivrò nel rimorso e avrò repulsione per la violenza. Se invece il male che mi costringono a fare rendesse il mio cuore freddo e cinico e giungessi alla conclusione che è giusto uccidere gli altri con indifferenza per non dover soffrire io...ecco che il mio allineamento cambierebbe. ma non muterebbe per il fatto di aver commesso l'azione in sé quanto per un mutamento interiore generato dall'azione. si capisce la differenza? Il decadimento di un paladino o di un chierico invece è (o può essere) una cosa diversa: lì c'è una divinità (quindi un essere altro) che giudica un'azione commessa. Commettendo l'azione il paladino perde lo status poichè il suo dio lo considera "in colpa"...anche se il paladino in sé magari è rimasto perfettamente LB. (Nel caso sia ancora LB egli potrà ufficialmente pentirsi ed espiare...). Questo per dire che, sempre secondo me, non si cambia allineamento per delle semplici e mere "azioni commesse" decontestualizzate, come invece magari funziona il decadere del paladino. non sono giustificati? e da chi? ok, i LB non sono giustificati e alcuni di loro (probabilmente la grande maggioranza) non giustificheranno loro stessi e saranno poi colti da sensi di colpa...ma ciò non significa che non possano farlo e che non rimangano LB dopo averlo fatto. Se invece parlavi di una giustificazione del master...ovvero: se lo fanno sbagliano....allora non sono molto d'accordo. Tralasciando il fatto che considero i NB più "compassionevoli" dei LB e quindi più "buoni" in senso assoluto... certo. Sommo rispetto e onore a coloro che hanno avuto tanta forza d'animo. ma essere LB implica automaticamente essere forti e coraggiosi? e se il partigiano in questione è un ragazzo spaventato e particolarmente sensibile al dolore? i deboli e i fifoni sono LB solo fin tanto che non vengono minacciati? Ciò che volgio dire è: certo che esistono i santi e i LB che non cedono alla tortura. Ma credo che esistano anche i LB che cedono alla tortura senza per questo diventare cattivi dopo. che provino sensi di colpa è naturale, ed è anche proprio un segno del fatto che potrebbero essere rimasti LB. (se poi gli si vogliono dare malus ai PX non questiono...ogni master valuterà a seconda della situazione...) Poi è ovvio che esistono invece anche i rispettabili cittadini polacchi LM che magari vivono tutto il tempo da LB finchè non capita l'occasione di denunciare il vicino ebreo e solo allora mostrano la loro vera natura o "scoprono" la loro vera natura. o buoni che diventano malvagi dopo essere stati a contatto con l'orrore di certe azioni... come si suol dire il mondo è vario e le possibili personalità sono infinite. e quindi ancora una volta: secondo me l'azione non fa l'allineamento! Semmai l'intenzione profonda lo fa.
  23. mhà...secondo me la risposta alla domanda inizale è più qualcosa del tipo: tutti gli allineamenti potrebbero farlo ma non tutti i personaggi lo farebbero. Il che dice tutto e dice niente. Non si tratta di "ingnorare l'allineamento". Uccidere un'innocente è un'azione da malvagi ma essere costretti a farlo per salvare il mondo non mi sembra giusto che sia attribuibile esclusivamente a un malvagio. Se un buono uccide un innocente, a malincuore e per salvare il mondo, questo non credo debba per forza intaccare il suo allineamento. L'azione che ha fatto, in sé, è cattiva, ma se lui l'ha fatta a malincuore e senza odio o indifferenza credo che sempre buono resti. magari un buono con rimorsi ma sempre buono. un legale buono crede nel benessere, nell'amore verso i propri simili e nella pace, nella giustizia, nell'ordine, nell'armonia. Questo (magari) continuarà a farlo benissimo anche dopo aver "salvato" il mondo uccidendo l'innocente. Per questo dico che la domanda è viziata in partenza: di per sé un'azione decontestualizzata non è giusto che sia esclusiva di certi allineamenti piuttosto che di altri. qualunque PG potrebbe farla o non farla sotto gli stimoli appropriati. La domanda dovrebbe essere allora: "è un'azione perfettamente in linea con un allineamento LB o no?" ma sinceramente mi pare un po' una domanda oziosa e fine a se stessa giacchè PG LB potrebbero comunque farla o meno guidati da mille motivi diversi senza per questo perdere o tradire il loro allineamento. Personalmente inoltre sono contro una certa mentalità "fumettosa" che vede i PG come degli eroi senza macchia e senza paura. Voglio dire, spesso sono esseri "umani" anche loro: se prendo un partigiano buonissimo e lo torturo per farmi rivelare i nomi dei suoi capi o lo minaccio di morte se non lo fa e lui alla fine me lo rivela? è un'azione malvagia la sua? ha tradito e condannato i suoi compagni! ...eh bhè... merita malus ai PX perchè non si è comportato da buono? mmm... per me no. considerate la fine del mondo come una minaccia di morte estesa all'inverosimile e siamo nella stessa situazione. Non siamo però nella stessa situazione dato che uccidere l'innocente comporta un'azione "diretta" da parte del buono. e qui entrano in gioco, come ho già detto in passato, l'eventuale indole pacifica (incapace di levare la mano) o un eventuale forza morale (fermamente convinta nel non commettere peccato). entrambi cose che però esulano dall'allineamento in senso stretto e che dipendono invece dalla singola personalità.
  24. Direi che, in ogni caso, sarebbe carino parlarne col master. Se più di un giocatore si mostra interessato ad approfondire la geografia o la caratterizzazione del mondo dove vivete le vostre avventure... magari il master, insieme ai giocatori, può inizare a mettere giù una mappa con nomi di regni, nazioni, isole, continenti e popoli, magari caratterizzati in modo che richiami quelli della Terra (russi, cinesi, ecc...) o di altre ambientazioni di fantasia. è il primo passo per creare una propria ambientazione a tutti gli effetti.
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