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Dragons´ Lair

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PietroD

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da PietroD

  1. Gromnir Lainadan era stato lesto a riconoscere un membro del terzetto accampato fuori dalla capanna diroccata. Un cenno ai compagni era bastato a interrompere il vortice di strategie che si erano agitate nella mente di Gromnir. Il guerriero aveva sospirato, lieto di non doversi scatenare, di non tornare una volta ancora a mostrarsi come il Diavolo delle Catene. Una volta seduti insieme si rese conto che, forse, avrebbe preferito dare battaglia. La fiducia forse non era contagiosa, quella di Lainadan pareva non essere bastata a influenzare lo sguardo dei tre sui suoi compagni. La convivialità del nuovo gruppo era, con evidenza, solo apparente. Le parole degli elfi erano oscure, nella loro lingua remota, oppure centellinate per fare domande senza dare risposte. Gromnir squadrò i due che avevano parlato, prima l'uno e poi l'altra. Bjorn forse avrebbe potuto rivelare quel che si erano detti, ma aveva scelto di lasciarli. Il disagio per quella riunione, il sentirsi tradito dal bardo, lo fecero agitare, come non riuscisse a stare comodo. L'arma dentellata, i cui anelli passavano molte volte sulla sua spalla, emise un lieve tintinnio. «Io sono Gromnir, membro della Mano. Un mago di Haanex, sulla Reanaarian Bay, ci ha affidato delle domande e siamo partiti da lì per trovare le risposte da queste parti. A lui le daremmo volentieri, se le avessimo già trovate. Per riferire a voi i nostri scopi servirebbe molto più che condividere un fuoco, quantomeno che voi siate disposti a fare altrettanto. Ma so che non si va da nessuna parte se si tira la catena da due lati, se uno dei due contendenti non cede per primo. Allora questo penso, che se siamo qui, tutti stranieri in questa terra, forse cerchiamo la stessa cosa e possiamo evitare di pestarci i piedi. Noi cerchiamo la tomba di un antico re hobgoblin, ma di quel che contiene ci interessa una cosa sola. Ora sta a voi, rivelare la vostra ricerca». Passò di nuovo lo sguardo sui due elfi. «E in una lingua che sia comprensibile». Aspetto
  2. Nuadap Dop *Il calore lo avvolge, una potenza inattesa. Il corpo immobile, abbattuto dai colpi ricevuti e dalle energie spese di propria volontà. La pelle scoperta intorno al respiratore morsa delle fiamme. La chiamata degli Spiriti Macchina penetra nelle orecchie, ferisce i timpani —* L'adepto aprì gli occhi, spalancandoli sulla realtà. Era prigioniero, ammanettato, ferito. Ma vivo. Altrove. Non più il pianeta diretto all'autodistruzione, non più le catacombe che avevano ospitato l'asta che era diventata una trappola per veri credenti. Non era solo. Fra gli altri, tre volti conosciuti. Era la voce di uno di loro ad averlo svegliato, non gli Spiriti delle Macchine. «Nuadap Dop, tecnoprete. Lascia solo che mi liberi di queste». I tecnodendriti rimasero immobili, come budella meccaniche inerti fuoriuscite dalla sua schiena. Li guardò, un'espressione stupefatta si disegnò sul suo volto. *Gli Spiriti mi hanno privato del loro favore* Tornò a voltarsi verso l'uomo che aveva parlato. «Non sarà facile come pensavo». Puntò lo sguardo verso Victor, cercando in lui segni vitali, la speranza di poter reagire a quella situazione, e spiegazioni. Soprattutto spiegazioni.
  3. Petras Obitorio (con Loup e Wilhelm)
  4. Vassilji Visto che Illius aveva la Luce magica su uno dei suoi libri, ma avrebbe avuto bisogno di tempo per memorizzare l'incantesimo e praticarlo, la cosa migliore era forse tornare indietro. «Rhal, facciamo un'ultima prova. Tira fuori l'ago magico e proviamo a bucare questo buio».
  5. Vassilji «In effetti ci sono la corda e il pozzo nella stanza principale. Ma a questo punto non possiamo fidarci del buio che c'è al di sotto. Se fosse magico anche quello saremmo davanti allo stesso problema. Se torniamo su, sarà bene fare un test per appurarlo, prima di calarsi di là. E voglio dare un'occhiata alle statue, soprattutto alla più grossa, l'unica che non si è mossa. Magari c'è un motivo percui non è incantata come le altre».
  6. Flint Il nano annuì alle parole del mago, affidandosi agli studi dell'uomo. Sorrise e strizzò un occhio. Si rivolse quindi all'altro nano. «Grazie, ti seguiamo volentieri. Ma visto che gli assalitori erano solo cinque, prima di seguirti andrei a fargli passare la voglia di fare imboscate a un onesto nano solitario».
  7. Vassilji «Nemmeno una luce magica? Magari quella con un buio magico si comporta come la luce normale con il buio normale».
  8. Vassilji Il buio era come una parete, davanti a lui, le torce non lo scalfivano per nulla. «Una cosa così mi sarebbe stata molto utile, un tempo. Adesso sarei ricco e mi godrei il sole». Era tentato di tuffarcisi dentro, ma rinunciò. Prese la spada e l'avvicinò al limite. «Se non avete una soluzione, dovremo procedere in fila indiana, accucciati, e io saggerò il pavimento con la spada, per non cadere in qualche pozzo. O anche semplicemente giù da qualche gradino».
  9. Petras All'obitorio
  10. Dumli Terminato lo scontro, Torum si sfogò a calci contro le bestie. Il soldato invece a calci prese l'argilla in forma di teschio al centro della stanza, per distruggere quella forma cornuta. «Questo luogo appartiene a noi nani, e a nessun altro». Sfogata la tensione, si accorse che qualcuno dei compagni sanguinava copiosamente. «Floki!» Attirata l'attenzione del compagno, gli indicò il ferito.
  11. Ludwig Von Weber Il tedesco aveva perso interesse nella conversazione, ma l'insistenza di Niklas sortì un effetto inaspettato. Dunque esistevano degli appunti, se il connazionale fosse riuscito a farseli consegnare sarebbe stato, forse, un tassello in più.
  12. Dumli «Che non scappi!». Il soldato cercò di fare del suo meglio per fermare il fuggitivo.
  13. Flint «È passato molto tempo da quando mio nonno mi raccontava dei clan rimasti sotto la Montagna. Sicuro di ricordare bene, Raistlin?». Si voltò quindi verso l'altro nano. «Quanti erano quelli che ti hanno fatto l'imboscata?».
  14. Gromnir «Se la passano molto male, a Svimozhia». Il guerriero sistemò le catene sul braccio, pronto a usarle, diffondendone il tintinnio. Attraversò lo specchio per esplorare il capanno e osservare l'esterno attraverso le fessure nelle pareti di legno.
  15. Flint «Che fine ha fatto il regno di Thanes?». Il vecchio fabbro guerriero reagì d'istinto alla dichiarazione del nano che avevano incontrato. Tuttavia, preoccupato di non irritare la loro migliore possibilità di incontrare chi governava quel luogo, si affrettò ad aggiungere un sorriso. «Guidaci dal tuo Signore, spero che come te non avrà remore ad incontrare un discendente dei Neidar e i suoi compagni, anche se appartengono ai popoli senza barba».
  16. Dumli «Di nuovo pari». Il colpo di Edwarf aveva riportato l'equilibrio fra le forze dei nani e quelle degli avversari. Nonostante gli attacchi subiti non era il momento di cedere. Dovevano sfruttare ogni minimo vantaggio, non dare tregua a quelle bestie.
  17. Petras Obitorio
  18. Gruttag «Se vi va di rischiare in proprio la pellaccia, non sarò io a fermarvi. Magari lasciate a noi il borsello, prima di andare. Almeno, se vi va male, avremo un po' di denaro in più per darcela a gambe». Maus pareva dimenticare che, proprio perché ormai qualcuno in città li conosceva come un gruppo, le azioni di due di loro si sarebbero comunque ripercosse su tutti.
  19. Ludwig Von Weber Il tedesco ringraziò per la disponibilità a fornire l'indirizzo di mister Walter Partridge, che avrebbe preso il treno come loro, e si rammaricò per la perdita di un uomo così meticoloso come il collezionista vittima del modellino 'stregato'. Non gli pareva che avrebbero cavato altro da quella conversazione, perciò si mantenne cordiale fino al termine. Ormai riteneva che l'unica cosa da fare fosse entrare in possesso del modellino che aveva fatto le vittime e smontarlo, per studiare accuratamente le modifiche 'esoteriche' che aveva subito.
  20. Gruttag «Se il passaggio è in taverna, l'oste di sicuro ne sa qualcosa. Potremmo offrirci tramite lui di 'pagare da bere' a qualcuno di quelli che passano per quella via, così da avere modo di parlare con qualcuno di loro senza andarci a infilare in un nido di granchi».
  21. Petras All'obitorio
  22. Dumli Il nano si accorse che combattere al fianco di questi compagni non era difficile come temeva, nonostante non fosse con i gabellieri e nemmeno con il suo reggimento, e nonostante l'esito del primo scontro all'esterno. Avevano trovato il modo di coordinarsi, di sfruttare le abilità di ognuno, di avanzare compatti. L'arrivo delle altre bestie complicava le cose, ma non restava che tentare di ridurre il loro numero il più velocemente possibile, continuando ad attaccare gli stessi bersagli.
  23. Vassilji «E se invece provassimo a ucciderli 'attraverso' i coperchi? Già sappiamo che non possono uscire. Potremmo provare prima con quell'altro essere, quello che Arn ha rinchiuso. Se infilziamo le spade magiche nei coperchi, oppure versiamo acqua santa da un foro, che ne so... Che ne dite?».
  24. Flint Il vecchio nano cercò razioni d'acqua e cibo da condividere con il Capitano. «Capitano, siamo un gruppo di avanguardia e cercavamo proprio voi, gente di dentro. Quel che sta accadendo fuori non ci metterà molto a trovare il modo di entrare qui, come abbiamo fatto noi. Veniamo ad avvertirvi, a cercare ospitalità, offrire di combattere insieme. Perché quel che c'è qua fuori non è cosa in cui sia facile credere e a cui sia facile resistere». Flint attese che il capitano avesse bevuto e ingoiato un boccone, per continuare, che non gli andassero di traverso. «La verità è che fuori sono tornati i Draghi. E gli Dei. Possiamo dimostrarlo».
  25. Gromnir Il guerriero non era sorpreso. Era una possibilità che avevano considerato. «Niente guide e niente gnomi, pare. Facciamo le prove che dobbiamo fare»

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