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Dragons´ Lair

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PietroD

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da PietroD

  1. Gromnir «La tua proposta non può che trovarmi favorevole». L'idea di tornare allo specchio gli sembrava buona, fosse anche solo per aggiornare chi li attendeva dalla parte opposta e lasciarli liberi di allontanarsi verso il luogo che preferivano. Oppure... «Che ne dite di chiedere alle nostre due guide di venire da questa parte dello specchio e proseguire il loro incarico in questa regione? Ormai sappiamo che quella è solo una scorciatoia per il viaggio che dovevamo fare insieme, non un portale verso un luogo pericoloso».
  2. Gruttag «Ci siamo infilati in una nassa piena di esche, e presto sarà immersa in una vasca di pesci affamati. Vi avverto, di solito qualche pesce è catturato, qualcun altro no, ma tutte le esche fanno una brutta fine». Il nonno avrebbe di certo detto che poteva starsene a picconare una miniera anche se pareva esaurita, avrebbe avuto da mangiare meno e sudato di più, ma almeno non avrebbe avuto a che fare con mutanti, stregoni e demoni strappacuori. «Il problema è che non possiamo fare altro, compagni. Siamo proprio nella Nassa fino al collo».
  3. Ludwig Von Weber Il tedesco annuì alle parole del vecchio. «Sono d'accordo, noi in effetti prenderemo la via più a Sud, non posso farmi mancare l'occasione di passare per l'Italia. E poi ci sono dei musei incredibili, scrigni di imperdibili meraviglie». Il tedesco fece mente locale alle tappe citate dal vecchio, e coincidevano con quelle definite da Smith come indispensabili per la loro missione principale, quella che li aveva portati a incrociare il mistero del treno. «Penso che farò tappa per un giro in città come minimo a Parigi, e in Italia sicuramente a Milano, Venezia e Trieste. Proseguendo non mi farò mancare Belgrado e Sofia, e ovviamente il capolinea. Costantinopoli e il suo delicato equilibrio fra anima occidentale e orientale fatico perfino a immaginarmela, nonostante ne abbia letto». Sorrise quando fu citato un membro del club in partenza. «Potrebbe essere interessante fare il viaggio insieme. Alla fine della cena, vi chiederò come poter contattare il Signor Partridge, chissà che non abbia voglia di condividere l'esperienza di questo viaggio». La conversazione sul modellino continuava, ma pareva girare su un binario circolare. Era forse il momento di provare ad attivare uno scambio. «Mi hanno parlato del negozio di un turco, forse di nome Makriat ma non sono certo di ricordare bene, che commercia anche in modellini. Qualcuno di voi è mai stato suo cliente? Vorrei capire se è affidabile oppure rischio di comprare robaccia, con lo smalto che salta via dal metallo al minimo urto».
  4. Vassilji «Ben fatto Arn. Quando ripasseremo di qui, andando via, gli sblocchiamo il coperchio. Sai che sorpresa per le teste di cane?». Il giovane ladro cominciò a guardarsi intorno, ma il chierico sembrava avere fretta. «Ehi. Che nessuno vada oltre se non abbiamo spulciato qualsiasi cosa ci sia in questa stanza. Abbiamo già visto che possono esserci passaggi segreti e robe utili a sopravvivere. Qualsiasi aiuto... Zirchev... ci abbia consentito di ottenere eliminando questi non-morti non deve andare sprecato». Cominciò a ispezionare sarcofagi e nicchie. «Rhal, mi dai una mano?».
  5. Flint «Speriamo che a scendere sia solo un altro Tass». Il nano mantenne la posizione di guardia. «Sturm, presidia l'apertura dall'altro lato del tubo. Non lasciamo nessuna uscita facile, se una minaccia dovesse scendere con la piattaforma potremo affrontarla da due lati».
  6. Gruttag «Ma quella cosa che avete trovato nelle fogne? Che sia stata evocata sacrificando il goblin? A proposito, quando siete venuti via l'avete lasciata viva o morta?». La lettura da parte di Dieter del nuovo foglio sembrava riportare tutte le informazioni che avevano in un'unica botte. «E così il fratello ritornato e la sua fidanzatina dei tempi degli studi accademici sono stregoni e si dilettano a giocare con queste cose proprio mentre in cielo c'è la Luna peggiore di tutte. Se mi capitano a tiro, gli rompo sulla testa uno specchio alla volta!».
  7. Vassilji «Uno alla volta, possiamo farcela». Provò a colpire il nuovo avversario, nonostante l'insuccesso precedente.
  8. Gruttag Vista la reazione di Andimus, il nano pensò fosse giunto il momento di sfruttare tutte le carte e usare Magirius per chiarire quelle che non sapevano come usare. «Già che volete aiuto, capiamo quanto possiamo darvene». Abbassò la voce, per non farsi sentire dagli altri tavoli. «Se vi dicessi che Kastor Lieberung è vivo e possiamo farlo arrivare al rituale, pensate che come Magister Impedimentiae potrebbe fermare il rito?».
  9. Gruttag «Dieter, dopo i lucci, il gatto si mangia pure i pesci piccoli. E a noi hanno già provato diverse volte a mangiarci, specialmente al nostro amico 'sosia'». Il nano non era felice di intervenire, ma se gli eventi avevano messo questa storia nella loro rete, dovevano tirarla su e farsene carico.
  10. Flint «E allora, caro Raistlin, tieniti pronto a fare qualcosa di altrettanto utile di quel che hai fatto prima. Tass, riporta qui quella piattaforma, e auguriamoci che non riporti giù qualcosa di brutto». Strinse l'arma, tenendo d'occhio l'apertura del cilindro.
  11. Dumli Il soldato osservò le scritte sulla parete. Posò una mano sulle scritte in Khazalid, sulle implorazioni agli Dei, rimaste inascoltate. Chissà se gli Dei, ora, avevano occhi per questo sparuto gruppetto. Sentendo che i colpi erano terminati, si portò nell'altra stanza. Anche qui c'erano scritte, ma l'argomento era diverso. Forse da quei piani in Orrak avrebbe capito in che direzione si erano mossi a quel tempo gli Orchi. Se avessero trovato le loro tane attuali, forse sarebbero stati più vicini all'oggetto che cercavano.
  12. Gruttag «Il gatto un giorno disse a ciascuno dei lucci nel fiume 'Io e voi mangiamo pesciolini. Mettiamoci insieme, e non soffriremo mai la fame. Vediamoci nell'ansa per parlarne', e quando tutti i lucci furono insieme, finirono nella pancia del felino». Il nano sorrise ai compagni. «Signor Magirius, volete da noi un aiuto a salvarvi dal gatto?».
  13. Petras Obitorio
  14. Gromnir Attendere non era un problema, per il guerriero, quando sapeva che nessuno dei compagni era in pericolo. Erano momenti rari, quelli in cui non si doveva stare all'erta. Prese a giocherellare con la catena... e a un certo punto fu preso dalla curiosità. «Si fanno giochi gladiatorii, in questa città?». Non che avesse nessun rilievo per la loro missione, ma poteva essere interessante conoscere gli stili del luogo, le regole di nuove gare... e magari mettersi alla prova con qualcuna di quelle che non fossero cruente.
  15. Dumli Lasciando andare gli altri avanti, l'ex gabelliere si ritrovò a osservare le pareti, piene di segni. E con sorpresa li riconobbe. Somigliavano ai segni di cui gli Snotlings avevano riempito una cella, quella volta che avevano affrontato una infestazione di quegli esserini alla torre annonnaria. Quando se ne erano liberati, gli era toccato cancellare quei segni uno per uno dai muri e dal pavimento, ma aveva capito che non erano privi di senso e se li era riportati su un tomo per studiarli più tardi. Era rimasto sconcertato da quanto quelle creature, dal comportamento più simile a quello delle gazze ladre che di esseri pensanti, potessero avere da scrivere. Gran parte erano insulti ai carcerieri, ma altre scritte erano implorazioni a qualche divinità o filastrocche dal sapore malinconico. Quelle letture tornavano utili, ora, incredibilmente, per quanto somigliavano ai segni presenti in quella stanza. Naturalmente voleva dire che là dentro, oltre ai nani che avevano realizzato la struttura e agli attuali occupanti dalle corna di capra, erano passati dei pelleverde. Ma sperò che fossero anche utili per la loro cerca.
  16. Flint «Tass, a te dovrei tagliare le mani. E a te, Raistlin, la lingua». Scosse la testa. Il principe dentro l'elmo pareva essere ancora in silenzio. Eppure queste strutture avevano tutta l'aria di essere lì fin dai tempi della guerra, quando la Montagna non era ancora chiusa e il principe calcava ancora il suolo con i propri piedi. «Bene, adesso abbiamo tre direzioni in cui possiamo andare. Avanti, e sopra o sotto. E io non ho nessuna idea di quale sia giusta».
  17. Vassilji «Rhal, chiudi un'anta. Che entrino uno alla volta!». Rimanendo alle spalle del guerriero umano e dell'elfo, l'uomo tentò di allungare la spada per colpire lo stesso avversario affrontato da Arn.
  18. Gruttag Il nano si svegliò con l'umore di una sogliola calpestata, la memoria infangata dal sonno. Bisbigliò ai compagni più reattivi, richiudendo la cintura dei calzoni, che aveva sbottonato per facilitare la digestione. «Perché diamine è venuto?».
  19. Petras Obitorio
  20. Ludwig Von Weber Il tedesco si era lasciato convincere a partecipare alla riunione, nonostante fosse l'unica occasione in cui era certo che non avrebbero trovato in casa l'attuale custode del modellino. Ormai si era fatto l'idea che il giovane Albert avesse tentato, di proposito, di rievocare il momento della tragedia. Forse con l'intento di provare a salvare Alexis, il padre morto quel giorno, con la magia. Qualcosa doveva essere andato storto, nel rito, e il modellino aveva iniziato a risucchiare chiunque assistesse a un numero 'congruo' di giri del modellino sul suo plastico. Aveva condiviso la sua idea con i compagni di indagine, per quanto assurda sembrasse, prima di andare alla cena. Ora che erano lì, con tutti quegli esperti a disposizione, erano costretti a fingersi esperti a loro volta, a glissare su domande troppo dirette senza sembrare in imbarazzo, ma dovevano anche trovare il modo di parlare degli aspetti più 'esoterici' che potessero essere legati al treno, per carpire informazioni utili. Scelse con cura le parole da dire, provando a tenere d'occhio le reazioni che quelle avrebbero suscitato negli ascoltatori. «C'è forse modo migliore per attraversare l'Europa? Tagliare le zone selvagge e le città, come se si aprissero per farci passare e mostrarsi a noi; consegnarci ai colori del Vicino Oriente, con i loro misteri; e ritornare indietro, alla civiltà grigia di Londra, come se il viaggio contrario potesse riportarci al punto di partenza nello spazio e anche nel tempo, come se non fossimo mai stati a vedere un altro mondo, né fossimo invecchiati di un giorno, ma in realtà con qualcosa dentro che non ci lascerà mai, dono del treno e dell'esperienza. C'è niente di più mistico?».
  21. Vassilji Alla vista dei non morti, l'uomo fece istintivamente un passo indietro. «Detesto non avere mai torto!». La proposta di Arn lo trovava d'accordo. Con quel numero di avversari agire furtivamente con successo era praticamente impossibile. «Cercherò di imitarti». Attaccò lo stesso non morto per poi ritirarsi oltre la porta.
  22. Vassilji Il ladro diede la solita occhiata in cerca di meccanismi che facessero pensare a trappole. Poi fece spazio ad Arn, perché aprisse, sussurrando. «Da qui in poi temo che sarà ancora più dura». Tirò su la spada per essere pronto a reagire contro qualsiasi cosa avesse tenuto gli Hutakaa fuori di là.
  23. Dumli La porta si aprì con troppa facilità, non poteva aver fermato l'esplorazione di quella zona da parte dei 'capri' che avevano lasciato tracce nel corridoio. Le speranze di trovare una zona intatta svanirono. E la luce sembrava confermare la presenza di qualcuno. Dumli si fece consegnare le torce con cui erano arrivati con lì, così che gli esploratori non si facessero tradire da quelle e si muovessero invece con la luce intravista dalla porta.
  24. Dumli «Secondo me si limitavano a occupare questa zona come se fosse una semplice caverna. Avete visto anche voi i segni del fuoco sulla piattaforma di legno. Se riusciremo ad aprire quella porta non troveremo tracce del loro passaggio, se non mi sbaglio». Si spostò verso la porta. «Procediamo?».
  25. Flint Il nano si disse d'accordo con il barbaro. «Proseguiamo, prima arriviamo in fondo, poi torneremo indietro a prenderli».

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