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Dragons´ Lair

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Koraen

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da Koraen

  1. Le canzoni dei film di Shrek
  2. Non è giusto che in questa casa le cuffie del pc non durino più di un mese e a Peter Quill siano durate più di dieci anni.
  3. Ahahahaha dopo questa considerami in debito di una birra
  4. Credevo davvero che fosse mio amico.
  5. American Gods, quasi tutto Sandman e Death (si nota?). Comunque secondo me non perde niente il libro anche se già si conosce Sandman, è una storia che si svolge in un'ambientazione già nota, e con ciò? Sarebbe come se qualsiasi ciclo o saga dal secondo libro in poi perdessero perché è un'ambientazione già nota. Se Gaiman ha una sua personale visione mitologica è normale che la usi per più storie, evidentemente si è creato un suo universo personale nel quale diversi personaggi prendono vita di volta in volta, finché non avrà esaurito l'ispirazione che trova in quel mondo è probabile che i temi ricorrano sempre. O sbaglio?
  6. Darei un rene per un DM che usa il mio dannatissimo BG. Dalla Maledizione del Jenga Alcolico al Demone reincarnato in un essere umano per punizione, non c'è una volta che creare un BG articolato mi abbia dato soddisfazione. Alla fin fine ho trovato più stimolante ruolare una classe e un bg comunissimo, ma con un PG un po' fuori dal cliché (un barbaro con un'intelligenza superiore al solito 10 e di allineamento Buono, ho lasciato di stucco tutto il gruppo facendolo piangere quando si è reso conto che gli animali mostruosi che aveva massacrato erano in realtà bambini alterati con la magia) che chissà quale storia articolata che non ha modo di avere sviluppo, anche perché in primo luogo la storia di un PG deve rispecchiare la sua indole e le sue scelte di fronte alle opportunità che si trova davanti, non plasmarle.
  7. Positivo: Che bella la gente che ti contatta lanciandoti materiale di Rogue Trader Negativo: Maledette multiplepunte! Non ci voglio andare dalla parrucchiera, l'ultima volta che le ho detto "taglia le punte sciupate, ma non intaccare la lunghezza" mi ha detto "sì sì tranquilla" e poi mi ha arato 25 cm di capelli :cry: un trauma epocale
  8. Dovrebbe essere scritto nello schema riassuntivo di percorso di carriera di ogni classe. Ora non ho il manuale sottomano quindi non posso aiutarti di più.
  9. Io sono nella medesima situazione, ho deciso che il personaggio proviene da un'orfanotrofio e che la sua inclinazione all'ira risalga a quell'età, provocata dall'essere diversa da tutti gli altri bambini. Col tempo, ha imparato a scatenare la sua collera solo quando ne ha bisogno (un po' come Hulk, il mio segreto è che sono sempre arrabbiata), e siccome è di indole fondamentalmente buona ciò avviene solo quando si tratta di difendere persone in pericolo di vita. Ciò comporta che non userà mai l'ira per vincere una banale gara a braccio di ferro, per esempio ^^'
  10. Koraen ha risposto a Dylandog a un discussione Dungeons & Dragons
    I nomi di due miei pg sono i nomi scientifici di piante, letti sull'etichetta di uno shampoo a casa di un'amica: Zea mays, felinide e Vetiveria zizanoides, umana, entrambe ladre. Poi avevo una barbara che si chiamava Squarciagole Falcodifuoco, roba che invece di presentarsi ti decapitava perché ci metteva meno. Il suo spadone si chiamava Spezzacuore. E la druida che si chiamava Orchidea, perché era mezzorco. In effetti avrei dovuto chiamarla Mezzorchidea... ok la smetto, il topic delle battute tristi è altrove XD
  11. Ho fatto la Gattara due settimane fa con la gattavventura presente nel manuale "Il ronzio dabbasso", la gente si divide in "ommioddio non riesco a interpretare bene un gatto quindi sono impacciato" e "Sìììììì sono un f*ttutissimo gatto finalmente posso zompare in giro e miagolare agli umani fino a tirarli scemi!" XD XD XD lo adoro.
  12. Nel mio gruppo sarebbe finita col sangue. Fiumi di sangue. Povero Cydro.
  13. Koraen ha risposto a un messaggio in una discussione in Pathfinder 1e regole
    Dubbio della giornata sottoposto da mio fratello: ma la CdP del Trovatore non ha progressione degli incantesimi? Perché?
  14. Il DM ha detto che le melme gli fanno schifo e che non troveremo molte creature immuni ai critici, che comunque avrei gli incantesimi, e che al limite se le cose si volgessero in questo male mi concedde il riaddestramento.
  15. Hai già dato un'occhiata alla guida al debuff ?
  16. Allora, per definizione, non lo odi, perché l'odio è desiderare il male e la rovina altrui. Allora sei legale, magari LN. Non ti astieni perché un sentimento di pietà ti dice di non farlo, ti astieni perché un codice morale ti dice che non si fa. Facciamola breve, che non ho quattro giorni da perderci: fammi un'esempio reale di quello che dici e forse mi convinci. altrimenti, io, mi astengo.
  17. @shape Eddai. E io ti ripeto che per definizione l'odio è un avversione tale da spingerti a distruggere l'oggetto di tale sentimento, qualcosa che ti fa percepire quella cosa come totalmente estranea e separata, nemica. Nel momento in cui sopraggiunge la pietà, l'odio perde di definizione, e si trasforma, in avversione, antipatia, rabbia, dolore, risentimento, frustrazione per qualcosa che una parte di noi vorrebbe ma che un'altra parte, più forte, riconosce essere sbagliata, e non è più vero e proprio odio. Non secondo il vocabolario. E' un sentimento scomodo, per un buono, quel misto di sensazioni, perché non sono più odio puro che acceca ogni altra obiezione e tabù morale. Questo se vogliamo seguire delle distinzioni chiare, se volete, se no fate come volete, tanto è solo questione di lessico più che di semantica. P.S. secondo me è anche questione di esperienze personali. Le persone cattive con cui ho avuto a che fare io erano cattive anche con l'oggetto del loro amore, pur amandolo, perché incapaci di altruismo. Tipo una donna che toglie dalle braccia del marito che sta morendo di cancro il nipotino di pochi mesi, privandolo degli ultimi contatti umani che potesse avere, degli ultimi diletti. Eppure non ha mai parlato male di suo marito, non l'ha mai tradito, ha tenuto bene la casa, ha cucinato ogni giorno. Però, però, queste cose che sembrano piccole, ma feriscono, l'ha sempre fatte. Ha riso divertita se sua figlia di pochi anni cadeva e si faceva male. E così via. Piccole cose, non ha ucciso nessuno di certo, non ha meditato genocidi, ha avuto una famiglia, dei figli, dei nipoti e si occupata di loro. Però, al primo diverbio, gli augurava di star male. La cattiveria che ho visto era anche questa, una sfumata, insidiosa, meschina cattiveria che s'insinua anche nei rapporti di affetto, perché è l'indole della persona che la rende cattiva, non un evento traumatico. Dopo tutto, si dice "ciò che non ti uccide ti fortifica": vale anche per l'integrità psichica di una persona. Spesso il dolore spezza qualcosa, inquina l'animo, quando la persona non è abbastanza forte da metabolizzare il dolore e diventare una persona migliore. Da un torto si può reagire cercando di non far soffrire nessun altro come si è sofferto noi oppure optare per infliggerlo a tutti gli altri. Quante volte avete sentito dire "dopo quello che ho passato, ne ho il diritto"? Quante persone sfortunate, con infanzie difficili, con problemi psicologici, si sentono in diritto di maltrattare le persone che cercano di stargli vicino e volergli bene, anche se non sono loro la causa dei traumi passati? Io ho visto questo, ragazzi. Io ho visto che una persona buona smaltisce l'odio se può, e se non può lo indirizza esclusivamente verso chi gli ha causato dolore, meticolosamente, circoscrivendolo. Le persone deboli o cattive invece lo hanno riversato tutt'intorno a loro, senza distinzione, perché erano egoiste, erano deboli, si sentivano giustificate dalla loro infelicità, dalla difficoltà di superare quel sentimento. Magari alcune di loro volevano comunque bene ai loro cari, ma non si esimevano dal riservargli qualche cattiveria, perché far del male le fa sentire in qualche modo più sicure di sè. Gli fa piacere, in definitiva. E tuttavia, questo non vuol dir nulla. E' quello che ho vissuto io, non pretendo che sia la verità assoluta, è solo un mio piccolo pezzettino di esperienza da cui ricavo le mie conclusioni. Dico solo che è perfettamente normale che non si trovi un accordo totale, perché le esperienze delle persone variano quindi, pace e amore, non ci scaldiamo se ci sono delle divergenze.
  18. Se non riesci a uccidere qualcosa allora non la odi nel vero senso della parola. Antipatia, avversione, disdegno, quello che vuoi, ma non odio puro da vocabolario. Se riesci a riconoscere che i loro bambini non hanno colpe, significa che non odi quei piccoli. Non puoi provare contemporaneamente pietà e odio verso una stessa cosa, sono due sentimenti che si annullano l'un l'altro. P.S. sì lo so che era un esempio casuale, per questo ho scritto che era un OT. Proprio un OT puro e crudo, barbaro!
  19. Un piccolo OT, quello che penso l'ho già detto e anche i vostri punti di vista mi convincono in parte e in parte no, quindi non ho altro da dire, però a quel che ne so Hitler non era vegetariano perché amava gli animali, ma perché la carne acuiva l'acidità di stomaco di cui soffriva. Poi boh, può darsi se lo sia inventato un vegetariano che non voleva aver niente a che fare con costui. Fine OT
  20. Io sono d'accordo con Marchio di ferro. E in parte anche con Nani. Mi spiego: gli esempi che fate non si escludono a vicenda. Un uomo che ama la moglie, ma maltratta gli schiavi, è malvagio da NOSTRO punto di vista. Per un'epoca in cui possedere schiavi è nella normalità, la società insegna agli individui privilegiati che è loro diritto farlo, li rende ottusi, insensibili alla sofferenza altrui. La distanza tra un rimprovero a una bastonata è facile da colmare in quell'ambiente. Secondo me, in quel caso potrebbe essere anche neutrale. In genere, amare tanto un ristretto gruppo di persone e accanirsi su altre è sempre una questione di insensibilità. Una persona malvagia non è solo ignorante, insensibile o maleducata (dalla cultura che le è stata trasmessa). Una persona malvagia si comporta come ha detto Marchio, dice di amare, ma non si cura veramente degli altri. Riprendiamo l'esempio del tizio che picchia gli schiavi perché non lavorano abbastanza per rendere felice sua moglie. Che succederebbe se lei non fosse ingenua e felice? Se lei fosse buona, e ne avesse pietà e li difendesse? Se lei, stanca di vedere tanta sofferenza, chiedesse al marito di separarsi? Non verrebbe picchiata ed insultata anche lei per quella ribellione? Se il personaggio è neutrale, no. Se è malvagio, sì. E molto anche. Io la vedo così, però è un argomento molto vasto e difficile da sviscerare, quindi trovo che un po' tutti abbiano ragione e un po' tutti torto.
  21. 1) Legale Neutrale oppure Legale Malvagio. Fedele ad un proprio codice di condotta, il malvagio lo distinguo dal neutrale dal semplice fatto SE prova o meno piacere nell'infliggere torture. 2) Neutrale o Caotico Neutrale, sempre che non conoscesse incantesimi adatti a bloccarlo senza ucciderlo. In tal caso sarebbe Malvagio. 3) Sciocco. Non importa quanto pensa di conoscere la sua amata, non può sapere come sono andate le cose se non verifica. Un sacco di gente rimane fregata da "lui/lei non lo saprebbe mai". E quindi potrebbe aver ucciso un innocente.
  22. Glielo chiederò. Ma essendo una delle prima volte che fa il DM, forse sarebbe meglio rimandare.

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