Vi rimettete in viaggio, ben consapevoli che la torre rappresenterà per quelle terre ciò che la montagna solitaria ha rappresentato per le terre circostanti. Una nuova desolazione sorgerà nei prossimi anni, e probabilmente tra un secolo o due quel drago rappresenterà un problema per il nord.
Ma per il momento, la minaccia più impellente, il Re delle Forche, è stata debellata. Siete segnati nel corpo, ma soprattutto nello spirito. Cicatrici profonde nelle vostre anime vi accompagneranno per il resto della vostra vita, ma quantomeno i popoli liberi resteranno tali.
La vostra prima tappa è Erebor, dove Re Dain, ascoltato il vostro resoconto, resta soddisfatto di come è andata la missione.
Capite che la notizia del drago non lo lascia tranquillo, ma la disfatta del Re delle Forche compensa pienamente la cosa.
Venite riccamente ricompensati con oggetti di squisita fattura nanica, oro e gioielli, oltre all'amicizia di Erebor e la promessa di essere sempre benvenuti nel reame nanico.
Proseguite quindi il viaggio verso sud, tornando a Valle, dove chiedete ed ottenete facilmente un colloquio con Re Bard ed il so consiglio.
Spiegate tutta la situazione al sovrano, raccontando la vostra avventura nel nord, e sebbene il drago impensierisca il sovrano, che solo pochi anni prima ha visto coi suoi stessi occhi cosa è in grado di fare un drago ad una città, la notizia della distruzione de Re delle Forche lo solleva oltremodo.
Vi viene offerta la possibilità di far parte della guardia cittadina di Valle, oltre ad alcuni appezzamenti di terra sottratti alla desolazione, così da potervi finalmente stabilire e riposare, dopo tanto vagare e tante avventure, oltre alla riconoscenza e l'amicizia del re e di Valle.
Quando finalmente è sera, vi ritrovate nella dimora di famiglia di Lifstan, soli, davanti a una cena sostanziosa, lavati e con abiti comodi.
Vi guardate negli occhi, consapevoli che le vostre imprese hanno contribuito a rendere la Terra di Mezzo un posto migliore, anche solo un po'.
E forse questa consapevolezza vale la pesantezza che avete nel cuore.