A livello di racconto, a parte qualche piccolo passaggio un po' criptico (come il "calore che non scalda" del ciondolo, la descrizione credo fallisca nel comunicare al lettore il tipo di sensazione), tutto sommato l'idea dell'ambiente freddo e ostile emerge.
Se ti piace come racconto e ti fa piacere scriverlo allora completalo, riempi i buchi, non è un cattivo esercizio.
Come traccia per una partita di gioco di ruolo, come ti è stato già fatto notare, è inadatto. Nella forma e nel metodo.
L'immersione passiva non funziona, i personaggi agiscono di continuo, non stanno fermi aspettando la fine della descrizione. Lascia i dettagli della descrizione ai soli personaggi che saranno nelle condizioni di porci attenzione.
Evita i trafiletti da leggere durante la partita, non hanno mai l'efficacia che avrebbero su un lettore attento (o, ancor più, sullo scrittore) e spesso annoiano i giocatori.
Unisci invece il flusso dell'azione dei giocatori a descrizioni improvvisate, se hai in mente ciò di cui intendi parlare non sbaglierai, anche se può richiedere di acquisire un po' di dimestichezza. Se hai paura di dimenticare qualcosa di importante puoi aiutarti con un breve elenco di parole chiave accessibile a colpo d'occhio, senza che questo crei un distacco dal flusso del gioco (come invece farebbe la lettura di un testo).
Non dare mai ai giocatori l'impressione che la strada sia già tracciata, o che esista un modo giusto, o un modo atteso, di fare le cose.
Riguardo al problema dell'inerzia dei giocatori, la soluzione non è indurli a fare qualcosa, peggio ancora se questo qualcosa è una strada già segnata.
Fai invece accadere qualcosa. Qualcosa che li coinvolge, che li travolge, che non possono ignorare. Buttali nel flusso degli eventi. Fallo fino a quando non impareranno che possono essere loro il motore degli eventi.
Prendiamo l'esempio della prigione. Immagina che altri gruppi di prigionieri abbiano organizzato una fuga, che improvvisamente si scateni una rivolta, che qualcuno apra la loro cella e molte altre. Usciranno dalla cella e si uniranno alla rivolta? Aiuteranno a liberare altri prigionieri aprendo le loro celle? Rimarranno li? Potrebbero arrivare le guardie e non fare distinzione con gli altri rivoltosi, i personaggi potrebbero ucciderne una per difendersi e a quel punto avrebbero la consapevolezza che ogni possibilità di non farsi coinvolgere è tramontata. Potrebbero arrivare altri rivoltosi e armarli, o forzarli dicendo loro "o con noi o contro di noi". Potrebbero accadere tutte queste cose, a seconda delle azioni dei personaggi e del tempo che passa.
In ogni caso non pensare ad un singolo modo in cui potrebbero andare le cose, ma a tanti eventi che potrebbero capitare in modo plausibile e che, a seconda della situazione, possono portare a esiti molto differenti.