Limdor
 
	Phandalin
 
	Mentre passeggia e guarda il piccolo paesino di Phandalin, ripercorre gli eventi degli ultimi tempi: tre mesi... sono già passati tre mesi da quando abbiamo arrestato quei pazzi, salvato questo paese e la famiglia di Gundren... dannato nano, come si fa a non volergli bene.
 
	Incontra dei bambini che giocano per strada, mentre si dirige alla locanda dove lo aspetta Kvar, gli fa l'occhiolino mentre lo guardano un po' incuriositi: signor Galad! Signor Galad che ha fatto ai capelli? E i baffi?
 
	Volevo cambiare il mio aspetto, ero stufo di quel colore e dei baffi: che ne dite, sto bene?
 
	I bambini gli sorridono, annuiscono e tornano a giocare.
 
	Dopo alcuni metri entra in locanda e vede Kvar al bancone che sta controllando la situazione e chiacchierando con l'oste. Al primo momento lo squadra come se fosse uno sconosciuto, poi dai vestiti lo riconosce e si rilassa.
 
	Kvar, puoi venire un attimo ragazzone? Devo parlarti di una cosa...
 
	I due si allontanano e vanno dietro la locanda, dove nessuno può vederli né sentirli; non dà modo a Kvar di chiedergli niente, esordendo:
 
	Sai non avrei mai pensato che avrei trovato così presto una persona di cui fidarmi abbastanza, ma mi sembra il minimo che io possa fare.
 
	Schioccando le dita scioglie l'incantesimo che stava usando per camuffarsi, aveva i capelli neri, era rasato e il suo volto era un po' più spigoloso: ora invece era biondo, sempre senza barba né baffi, e il suo volto assomigliava di più al solito che aveva, ma non era lo stesso. Per non parlare della punta delle orecchie, che ora aveva lasciato scoperte dai capelli e non erano umane.
 
	Kvar, io sono cresciuto come una spia. Sono stato addestrato a non mostrare mai il mio aspetto, credo in una divinità adeguata allo scopo infatti, e il mio mentore e patrono controlla parecchie cose a Neverwinter. Il mio nome non è Galad, ma Limdor... il nothic ci aveva azzeccato aggiunge ridendo Ti sto dicendo questo perché sono giunto a fidarmi di te, e ti ritengo un amico. Ne abbiamo passate abbastanza insieme, so che ti sto svelando parecchie cose, ma vorrei chiederti un grosso favore... si passa una mano fra i capelli con gesto nervoso.