La Scelta di Arancio
Rudolph si volta verso i tre Eletti di Zero ed i loro alleati. Sente le parole che vengono dette a Viktor (prima da Rael, poi da Dorian), ed infine ascolta senza interrompere le parole di Dorian a lui rivolte. Il vecchio mago si alza in piedi, e, per un attimo, squadra il gruppo di studenti. Il Golem sembra pronto a combattere, ma...
"... so tutto!" esclama Arancio, stringendo saldamente il suo bastone tecno-magico con una mano, mentre con l'altra fa segno al Golem di fermarsi. Il costrutto si blocca immediatamente. "Blu mi ha fatto vedere e sentire tutto tramite il legame telepatico del Circolo..." continua. "Viola... non posso credere a ciò che ho visto... pensavo di agire nel bene, di essere nel giusto... ma mi sono lasciato ingannare..." socchiude gli occhi, ogni parola che dice è stanca e sofferta.
"Perdonatemi, Eletti di Zero... la morte di mia moglie..."
Viktor abbraccia suo padre, che tace immediatamente, e ricambia l'abbraccio.
Dopo qualche secondo di silenzio, si separano.
"Vi aiuterei volentieri, ma le mie risorse magiche sono allo stremo..." inizia. "C'è però un aiuto diverso che posso darvi..." ed estrae dalla tasca un cristallo color arancio. Rudolph spiega che si tratta di un artefatto del Territorio Oscuro, proprio come le ametiste viola. Il suo nome è opale del riposo dello spirito. Proprio come l'ametista, il cristallo arancione si usa rompendolo: ciò libera la sua magia, che consente ad una singola creatura di "far riposare lo spirito" nell'arco di un solo minuto.
"Inoltre, farò in modo che tutti i costrutti della base non vi attacchino. Li ha costruiti la mia famiglia, dopotutto..." sorride amaramente. "Non posso purtroppo farli rivoltare contro Viola, né contro nessuno del Circolo, ci vorrebbe troppo tempo per ri-programmarli così a fondo. In compenso, disattiverò il sistema di sorveglianza e di sicurezza, spegnerò tutti i sensori e le telecamere. E poi, se avrò ancora energie, darò manforte a Blu... anche se lui mi ha appena detto che, in questo stato, gli sarei solo d'intralcio..." tossisce, portandosi un fazzoletto alla bocca, che viene intinto di sangue.
"Papà!" Viktor si preoccupa, Tristan già è pronto a curarlo, ma Rudolph lo blocca. "Non sprecate magie su un vecchio decrepito come me! Ne avrete bisogno contro il guardiano della tesoreria..." dice ancora, continuando a tossire. "Giallo..." continua, "... la cui vera identità è il Reverendo Azarov".
The Name of Yellow
Quel nome fa riemergere un ricordo a Dorian, come pure a Bernard e Rael. Un ricordo alquanto spiacevole: il ricordo di una giovane fanciulla mezz'elfa che, non potendo comunicare, scrive in Elfico su un foglietto di carta: "Dove sono? Voi chi siete? Dov'è il reverendo Azarov? E dov'è mia sorella?".
Azarov... Giallo.
"Padre Azarov..." Tristan resta basito. "Ne siete certi?! Lui è l'Alto Chierico della Vera Luce, la più alta carica clericale dopo il Sommo Reggente. Ha fondato istituzioni caritatevoli, si prendeva cura di bambini rimasti orfani, accoglieva senzatetto, gente che non aveva più nessuno..." le parole muoiono in gola a Tristan, mentre gli Eletti di Zero realizzano la stessa cosa: Azarov si "prendeva cura" proprio del genere di persone ideali per essere fatte sparire tramite una Spedizione Oscura.
"Non c'è alcun dubbio: è lui" sentenzia Arancio. Tristan china il capo. "C'è una cosa che devo dirvi. La famiglia Horst ha due branche: quella di mio padre, a cui appartengo anch'io, e quella discendente da un altro antenato comune. Il nome completo dell'Alto Chierico della Vera Luce è Azarov Magnus Horst..." conclude.
"Ora dovete andare. Il tempo è prezioso, e Blu non può darvene infinito..." finisce di parlare, per poi ordinare al Golem di farsi da parte, lasciandovi libero il passaggio.