@greymatter Capisco il tuo ragionamento e la tua perplessità, ma credo che porsi la questione da quel punto di vista in effetti spinga inevitabilmente a complicarsi le cose. Credo, infatti, che convenga fare una distinzione fra metodi ed effetti.
La magia può essere descritta come il frutto di tanti metodi differenti (magia popolare, astrologia e divinazione, alchimia, sciamanesimo, invocazione divina, incanalamento dell'energia magica, ecc.), i quali però possono essere associati ai medesimi effetti.
Credo che definire il metodo specifico possa non essere necessario, fin tanto che ci si orienta su una medesima concezione di "effetto". Insomma, a prescindere dai metodi magici usati nella propria ambientazione, la conseguenza è la medesima: si è in grado di plasmare in maniera anche radicale la realtà quotidiana di quel mondo.
I attesa di ulteriori precisazioni da Brillacciaio, provo a fornire quelle che penso possano essere ulteriori utili linee guida:
Conoscenza: la magia è nota a tutti, indifferentemente che si sia studiosi o meno, indifferentemente dal metodo magico effettivamente usato. Diffusione: la magia è usata in praticamente tutto il mondo e influenza la vita di qualunque persona ad ogni livello della sua esistenza, a partire dalla realtà politico-sociale della sua comunità, agli usi e costumi della sua società, fino alle abitudini giornaliere più semplici (come il mangiare, il dormire, l'interagire con gli altri, il lavorare, ecc.)
Potenza: La magia è una risorsa attraverso cui le persone possono essere in grado di plasmare le fondamenta stessa della realtà, orientando gli eventi della storia, fino alla natura stessa delle cose nell'universo. Ovviamente ciò non significa che tutti siano in grado di raggiungere questo livello di potere, ma semplicemente che la magia è una risorsa tanto potente da poter addirittura consentire simili conseguenze. Arrivare a possedere il controllo su un simile potere è roba in cui pochi riescono (o magari nessuno ancora ci è riuscito) e magari potrebbe anche essere vietato (sta alle regole interne della propria ambientazione).
Shape secondo me è già andato in una buona direzione riguardo a una possibile ambientazione.
Basandomi sulla sua idea, provo a fare le mie considerazioni.
@Shape la tua idea di un futurismo magico coincide abbastanza a quello che farei io. Quello che hai descritto è un esempio che va nella direzione di ciò che mi sembra Brillacciaio voleva sapere (a lui confermare). Provo a espandere la tua idea con mie considerazioni.
SCENARIO: Come sarebbe un mondo in cui le società si sono sviluppate non grazie alla tecnologia, ma grazie alla magia? Come sarebbe un mondo in cui la magia è il principale strumento con cui la gente fa tutto?
- Invece che scienza e tecnologia, nei secoli le persone avrebbero iniziato a sviluppare tecniche sempre più evolute di utilizzo della magia (o meglio, la magia è la scienza e la tecnologia di quel mondo). I metodi magici descritti da Greymatter potrebbero essersi avvicendati nei secoli, i metodi meno efficienti man mano sostituiti da quelli più efficienti, oppure modificati in base alle varie necessità culturali dell'epoca. Nel tempo attuale, momento di massimo sviluppo magico, più metodi potrebbero coesistere, alcuni per via della tradizione e altri come rappresentazione del massimo sviluppo nella disciplina.
- La magia in questa ambientazione è, come descritto da Shape, l'equivalente per noi della tecnologia, motivo per cui essa è usata per fare tutto: armi, trasporti, comunicazioni, produzione, alimentazione, sanità, hobbistica, servizi civili, ecc.
- il principale settore in cui la magia ha ottenuto (e determinato) il massimo sviluppo è in quello bellico. Le nuove scoperte magiche sono sempre state prima di tutto sperimentate sul campo, contro i nemici, è usate al principale scopo di ottenere potere, controllo, dominio. La magia è usata per potenziare i soldati, per distruggere i nemici, per trasportare le unità, per creare difese, per curare i feriti, per ottenere vantaggi tattici (nuove armi, modifica strategica del terreno di scontro, ecc.). La magia, dunque, è utilizzata anche come deterrente bellico, la sua minaccia usata per intimidire, spiare e/o dominare i propri avversari.
- Come nel nostro mondo reale, ben presto le nazioni hanno compreso il vantaggio di una economia stabile e della necessità di definire una serie di condizioni da rispettare per mantenere la pace. Nulla impedisce di creare una ambientazione caratterizzata da guerre costanti, come la storia dell'Europa fino al termine della 2a Guerra Mondiale, ma può anche essere interessante considerare lo scenario di un equilibrio internazionale più o meno raggiunto. Così come è successo nel nostro mondo reale, i vari Stati di almeno una porzione del mondo hanno, dunque, stipulato un accordo di cooperazione internazionale. Questo ha implicato il dover rispettare una serie di norme base, tra cui in particolare quelle relative all'uso e all'abuso della magia. Avete presente il nostro accordo internazionale per eliminare l'uso in guerra della bomba atomica? Stessa roba: l'accordo internazionale potrebbe aver vincolato tutti i paesi di evitare l'uso della magia più dirompente e dei metodi più balordi di farsi guerra, oltre che di dotarsi ognuno di una legislazione capace di tenere sotto controllo i propri sudditi/cittadini. La violazione degli accordi internazioni potrebbe provocare conseguenze disastrose, dalle multe salate, all'interruzione dei rapporti diplomatici e commerciali, fino alla guerra.
- Ogni Stato possiede una propria serie di leggi che normano nel dettaglio l'uso della magia in ogni campo. Queste leggi, dunque, vanno a delineare nel dettaglio quali effetti magici sono considerati illegali, e quali sono i limiti e i diritti di ognuno nell'applicazione della magia nei vari settori della vita sociale: produzione di oggetti, comunicazione, trasporti, servizi civili, istruzione, sanità, ecc. Chi viola queste leggi è soggetto a punizioni di vario tipo, a seconda della gravità della colpa e dello specifico sistema legislazione vigente in quello stato. La legge, insomma, controlla l'uso della magia, risorsa potentissima.
- In ogni Stato, le leggi che controllano la magia (e altro) sono fatte rispettare da Forze dell'Ordine Magiche, costituite da esperti incantatori in grado di bloccare gli effetti magici creati da altri e di catturare persone dotate di poteri sovrannaturali.
- Come accade nel nostro mondo reale, in questo tipo di ambientazioni esisterebbero persone disposte a violare la legge per interessi personali, per vocazioni rivoluzionarie o altre motivazioni. Criminali, anarchici, terroristi o anche semplici anime ribelli potrebbero violare la legge e, dunque, usare la magia considerata illegale o usare la magia in modo illegale. Questo tipo di persone si troverebbero ad essere indagate dalle Forze dell'Ordine Magiche e, se beccate, arrestate e punite secondo la legge. Potrebbero esistere mercati illegali per la circolazione di prodotti magici vietati, circoli segreti, luoghi d'intrattenimento illegali, ecc.
- Le persone comuni sarebbero abituate a usare la magia per ogni cosa, così come noi siamo abituati a usare la tecnologia per qualunque cosa. La magia sarebbe usata per comunicare con gli altri, per prepararsi la colazione, per viaggiare da un luogo all'altro, per analizzare la realtà del mondo, per fare esperimenti e scoprire nuovi metodi di utilizzo, per educare i propri figli, per curare le malattie, per fabbricare armi, per fabbricare comuni oggetti, ecc.
Queste sono alcune informazioni che integrerei al suggerimento di Shape.
In aggiunta, però, credo sarebbe necessario discutere un po' più nel dettaglio l'introduzione di un minimo di altre limitazioni, per evitare ulteriori problemi quali il dissesto economico di un mondo in cui tutti possono ottenere tutto grazie alla magia, motivo per cui il sistema del commercio potrebbe andare in malora. Allora a quel punto, per mantenere la stabilità interna all'ambientazione, considererei fondamentale inserire anche un limite fisico delle persone a poter usare la magia:
- Usare la magia alla lunga è faticoso, perchè richiede all'utilizzatore un grande dispendio di energie. Ciò significa che, da sola, una persona non è in grado di fare tutto e che, dunque, per ottenere grandi risultati ha bisogno di tempo o di aiuto.
- Apprendere la magia è faticoso, perchè richiede molto tempo di studio e di allenamento. La maggioranza della gente, dunque, conosce un uso solo basilare della magia e solo una ristretta minoranza di esperti ne ha coltivato le arti in modo da risultare in grado di creare effetti strabilianti. E' la stessa situazione che c'è nel nostro mondo, con una gran parte della gente esperta solo delle conoscenze tecnologiche base, mentre solo un numero più ristretto di persone è straordinariamente esperta in discipline quali ingegneria elettronica o informatica, biotecnologia, chimica, astrofisica, ecc. Le persone che diventano tanto esperte nell'arte magica sono tenute sotto osservazione dagli stati, così come sotto osservazione è in genere il lavoro degli scienziati che operano nel nostro mondo reale.
Concordando con l'esempio di Shape, quindi, questo è il modo in cui progetterei io una ambientazione High Magic in modo da tenerla sottocontrollo.