mi sembra che il problema sia differente: una persona NON fa cose malvagie perché è malvagio, ma al contrario è malvagio perché fa cose malvagie. sembra identico, ma non lo è. l'allineamento non è altro che una semplificazione del codice morale, degli interessi e del comportamento che il personaggio tiene, NON è una serie di paletti che dicono cosa può o non può fare il personaggio. quello che hai detto sulla mia citazione è verissimo, ma il fatto è che solo il neutrale "se ne frega", non è il malvagio, perché "malvagio" significa che a lui INTERESSA quanto una azione sia allineata con se stesso, ovvero malvagia. il cooperare con persone buone ed aiutare i buoni gli provoca una sofferenza. certo può essere una persona debole e sopprimere la propria sofferenza in se stesso, e continuare a comportarsi in maniera "buona" e "legale", ma non lo fa fregandosene, lo fa pensando di subire un torto, anche se questo gli porta vantaggio, o lo fa pensando "tanto tra un mese / un anno / tre anni questa sofferenza sarà riscattata da una ricompensa che ne vale la pena". ma non lo fa "fregandosene" perché quello è il neutrale, non il malvagio.
l'esempio del medico andrebbe leggermente "spiegato": durante gli anni in cui "ha fatto il buon samaritano" cosa pensava? aveva un obiettivo ben diverso dallo stare nel terzo mondo a patire caldo, sete ed una gran quantità di persone malate, quindi direi che in quegli anni soffriva. compiva azioni buone? si. per un motivo buono? no. per un obiettivo egoistico? si. probabilmente, ha fatto di tutto pur mantenendo la facciata da buon samaritano, magari ha evitato di curare pazienti poco "importanti", oppure si impegnava davvero solo quando le telecamere dei notiziari lo inquadravano. il fatto che abbia portato del bene (ovvero abbia fatto qualcosa "aggratisse", come si dice a firenze) non vuol dire che non gli abbia provocato sofferenza (non è giusto che io sia ai confini del mondo a fare il lavoro che persone meno importanti di me dovrebbero fare, ci sto solo perché così poi guadagnerò un sacco di soldi, appena posso mi libero di questi morti di fame rompipalle e mi faccio una lamborghini..)
Infine, mi sembra che ci sia, come sempre, un grosso problema sul concetto di "caotico". da come lo descrivi, io intendo un neutrale: violare le leggi che lo danneggiano. il caotico invece si IMPEGNA nel compiere azioni caotiche, così come un buono si IMPEGNA nel compiere le azioni buone, così come il malvagio si IMPEGNA nel compiere azioni malvagie (non perché è caotico, malvagio o buono, ma perché ritiene che sia il giusto modo di agire).
come noto sempre più spesso, si danno due pesi differenti ai due assi di allineamenti. l'asse bene-male viene visto come elemento principale, l'asse caos-legge viene visto come elemento secondario. non dovrebbe essere così, se non specificato nel "bagkground" del personaggio. essere caotici non significa "ignorare le leggi che mi ostacolano, seguire quelle che mi agevolano". nono, questo è essere neutrali, ovvero non mi interessa granché di cosa dice la legge, bilancio i vantaggi/svantaggi di seguire o meno una legge e mi comporto di conseguenza (seguire una legge mi porta beneficio? la seguo. seguire una legge mi porta danno, ma infrangerla mi porta un danno maggiore? la seguo. seguire una legge mi porta danno ed infrangerla mi porta un danno minore? non la seguo).
il caotico è un allineamento ben più complesso da giocare, in quanto il personaggio ha una profonda sfiducia nel "sistema legale", pensa che le persone dovrebbero essere libere di fare ciò che preferiscono (un personaggio buono potrebbe pensare "se non ci fosse la legge ad imbrigliare tutti, il mondo sarebbe un posto più sereno", mentre uno malvagio potrebbe pensare "se non ci fossero tutte queste leggi, potrei essere in grado di diventare ricco e potente"). se un caotico malvagio si trova di fronte ad "una legge che mi fa comodo", da una parte vorrebbe seguirla, dall'altra parte però si dovrebbe rendere conto che il sistema legale non è così "sconveniente" come sospetta, e dovrebbe ammettere di aver sbagliato (leggasi: ci possono essere dei casi specifici in cui un personaggio caotico si comporta in modo legale di propria volontà, così come il personaggio buono può commettere degli atti malvagi - sono "debolezze" del tutto umane - ma se vuole continuare ad essere "caotico" dovrebbe sempre avere una sfiducia nei sistemi di regole in generale.)
l'anarchico non è chi sostiene che alcune leggi vanno bene ed altre no, è chi sostiene che il sistema di leggi priva il cittadino di libertà. un anarchico potrà anche seguire le leggi, se il prezzo da pagare nell'infrangerle è troppo alto, ma lo farà "malvolentieri". se un personaggio si comporta come "chissene delle leggi, se mi fan piacere me le tengo, se non mi aggradano non me le tengo" è un neutrale, non un caotico, perché appunto non ha alcun punto di vista "specifico" sulla legge, semplicemente prende quello che gli fa più comodo (o meglio: un personaggio neutrale malvagio prende ciò che fa più comodo a LUI, un personaggio neutrale buono prenderà ciò che fa più comodo a tutti, compreso sacrificare il proprio volere se necessario).
Quello che mi descrivi direi che è più un NM, fare ciò che ti piace in barba alle leggi purché ti porti profitto personale (quindi pesando vantaggi e svantaggi dell'ignorare una legge, e scegliere solo per il proprio interesse senza alcun "rimorso" per avere infranto o meno una legge).
no, non è così, per il semplice fatto che I SUOI INTERESSI non sono LEGALI BUONI. un personaggio neutrale potrebbe starci comodamente, così come potrebbe stare comodamente in una società caotica malvagia (ossimoro, società caotica, ma vabbè..) se questa gli porta vantaggio.
metti come esempio lo schiavismo, e poniamolo come qualcosa di malvagio. il personaggio è malvagio se apprezza lo schiavismo, buono se lo ritiene sbagliato (perché l'allineamento questo è: ci sono determinati "argomenti" su cui si può discutere se sono buoni o malvagi, e se un personaggio ritiene la maggior parte di quelli "malvagi" come "giusti" allora è malvagio). in una società "legale buona" lo schiavismo viene bandito, ed a lui questa cosa non fa piacere. anche se non è in grado di avere schiavi perché povero, pensa che questi dovrebbero esistere, e non ci sta BENE, pur non apportandogli alcun danno (anzi, potrebbe lui stesso essere fatto schiavo).
si, fintanto che "approfittarsi degli altri" viene comunemente vista come una questione "malvagia". per questo caso è semplice, per altri un po' meno. prendi le discussioni sull'aborto, o sui matrimoni gay, o (tornando indietro nel tempo) sul divorzio. quale delle due parti è nel "giusto"? e se sei caotico malvagio, e la società ti permettesse legalmente di creare del male ad altri (una società legale malvagia), come ti comporti? non rischi di mettere in discussione parte di ciò che credi (ovvero che il concetto stesso di società sia sbagliato)? ed il mettersi in discussione credi che sia così semplice? non è più semplice fare qualcosa che ti porta svantaggio pur di non ammettere di avere torto? se non si riesce ad ammettere di avere torto, si resta nel proprio allineamento, se invece si riesce ad ammettere che si aveva torto, l'allineamento cambia (che NON è una punizione, è solo l'evoluzione del personaggio) in neutrale, per dire.
no, non è "obbligato", lo fa perché lo ritiene giusto. se non ritiene giusto abbattere il sistema, non è caotico, per il semplice fatto che il caotico si scaglia contro il "sistema" nel suo concetto di base, non contro uno specifico. se poi con un processo mentale riesce a comprendere di essersi sbagliato e che non è il sistema di base ad essere errato ma sono solo alcuni sistemi, potrebbe diventare neutrale. certo, ci sono eccezioni a questo, come già detto siamo umani, e ci sono particolari situazioni che possono essere differenti (un personaggio caotico malvagio stuprato quando aveva 8 anni, ad esempio, potrebbe essere totalmente contro lo stupro e la violenza sui bambini, pur non diventando per questo buono ne neutrale). ma si tratta di "argomenti eccezione" (almeno per i personaggi stereotipati di D&D, ovviamente).
su questo non sono del tutto d'accordo, ed ora mi spiego. un personaggio è malvagio se è pronto a commettere azioni malvagie ANCHE SENZA PROFITTO PERSONALE. altrimenti, tu includi tutti gli animali nell'allineamento "malvagio", in quanto possiamo includere l'omicidio nell'allineamento malvagio (spero siamo tutti d'accordo?), ed un carnivoro ammazza spesso per nutrirsi (come solo scopo il profitto personale -> la SUA sopravvivenza). ciò che cambia è che un animale non compie mai tale atto "perché pensa sia giusto così", lo fa perché sennò muore, e quindi deve farlo. un ghepardo si risparmierebbe volentieri la fatica di correr dietro alle gazzelle se potesse, un malvagio no. eppure il ghepardo è "pronto a commettere azioni malvagie per profitto personale", solo che considerarlo malvagio mi sembra piuttosto assurdo..
La ragione ha permesso all'uomo di distinguere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che è legale ed illegale. quello che cambia da un personaggio malvagio ad uno buono è solo il punto di vista su ciò che è giusto e sbagliato: un malvagio non compie una azione perché la reputa "malvagia", la compie perché la reputa "giusta" dal suo punto di vista (ed è per questo che prima di una sessione si dovrebbe sempre specificare cosa si ritiene giusto e sbagliato, altrimenti va tutto a rotoli. mi son capitate molte sessioni in cui metà gruppo pensava "la schiavitù è sbagliata" e l'altra metà "si ma a quel tempo veniva reputata giusta", basta parlarne prima e via). solo i personaggi dei cartoni animati o dei fumetti fanno qualcosa "perché è malvagio waz waz waz!".