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GDR sconosciuti: Recensioni ed Impressioni


Ospite DeathFromAbove

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Ospite DeathFromAbove

Beh, però se ci pensi la prima scheda di D&D 3.x è lentissima e richiede almeno una serata... Tu perli di giocatori già "svezzati" :-D

Ma, per fare le schede (almeno come le facciamo noi...) forse ci vuole anche più di una serata.

E spesso si "completano" uno o due sedute a gioco iniziato.

Cerchiamo sempre la massima caratterizzazione e la massima precisione.

:rolleyes: ... più o meno :-D

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Ospite DeathFromAbove

Beh, posso immaginare far digerire ad un bimbo il regolamento di RoleMaster.

Ma, dal mio punto di vista, il problema non si pone :-D

Anche perchè io ed i bimbi siamo un pò in antitesi... :lol:

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Beh, posso immaginare far digerire ad un bimbo il regolamento di RoleMaster.

Ma, dal mio punto di vista, il problema non si pone :-D

Anche perchè io ed i bimbi siamo un pò in antitesi... :lol:

Diciamo che con i bambini hai delle belle soddisfazioni ma sicuramente non ti rilassi :-p

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Ospite DeathFromAbove

Comunque è un bene che insegnate i GdR ai bimbi.

Credo che se approcciati nella maniera giusta siano milioni di volte meglio della Playstation.

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Ospite DeathFromAbove

Se a D&D aggiungono ancora un paio di manuali (e lo faranno) siamo sul "costano uguale" :lol:

Preferisco un libro di 400~500 pagg, che 4 libri da 100.

W gli Indie!

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Eccomi...

Sì la frase è tronca scusami. Oltre a rispettarle, dicevo, riescono a ricordarle anche a distanza di mesi.

Certo, è proprio questo aspetto che mi ha spinto alla stesura di Levity.

Poche regole semplici per cercare di gestire un fenomeno complesso.

Allora il problema principale che si è presentato non è stata la quantità di regole (che ti assicuro virtualmente potrebbe essere smodata) ma semplicemente il tempo di apprendimento.

Ma le due variabili non sono indipendenti.

Un bambino deve poter iniziare a FARE in relativamente poco tempo, dopodiché le spiegazioni o le regole in sé possono venire enunciate durante l'azione.

Verissimo.

Con ovviamente una notevole eccezione: ti ricordi come si imparava a giocare a D&D con la "Scatola Rossa?":-D

Con l'avventura che c'era all'inizio del modulo del giocatore?

Che poi era un librogame "mascherato". :)

O sbaglio?

Anche il discorso dadi in questo caso ha la sua bella importanza proprio perché il bambino deve fare un gioco di ruolo e non un gioco di narrativa altrimenti perde l'interesse alla cosa. Nei ragazzini sono molto più marcate che negli adulti le differenze di capacità interpretativa ed i dadi forniscono un "equilibratore" abbastanza buono per livellare la cosa. Questo evita anche che il master/Narratore si innamori troppo della sua storia e cerchi di incoraggiare i personaggi che la portano avanti (errore comune nelle partite tra grandi ma IMPERDONABILE con i bimbi).

Concordo con quello che scrivi, ma non capisco se Levity, per ottenere questi scopi, ti è stato di aiuto o meno.

Rob

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