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Analisi Socioeconomica di un mondo fantasy


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Ciao ragazzi e ragazze ma soprattuto DM :-p

Mi frulla da molto quest'idea in testa: la magia cambia completamente le dinamiche socio-economiche-politiche di un reame, sebbene questo non sia evidenziato in parecchie ambientazioni.

Io ho riflettuto un po' e sono arrivato a un paio di conclusioni per rendere le campagne/ambientazioni più fantarealistiche (ovvero realistiche aggiungendo draghi, magia e quant'altro, senza dover per forza dare una spiegazione fisica alla magia e considerando i mostri come animali particolari).

1) La magia rende la vita di tutti i giorni molto più semplice e permette di aggirare semplicemente molti ostacoli (non mi riferisco solo a lanciare sciame di meteore in testa al nemico per toglierlo di mezzo) ma ad esempio ipnotizzare un mercante per ottenere un contratto vantaggiosissimo o altro, oppure anche solo diventare invisibili e andare dove si vuole.

Con l'evolversi del tempo a mio parere si possono creare due situazioni:

- Se i praticanti magici sono molto diffusi, quasi tutte le persone saprebbero un trucchetto magico o due (se la magia è accessibile a tutti) e oggetti magici minori sarebbero reperibili in molti luoghi a prezzi accessibili. Le cariche importanti sarebbero rivestite quasi esclusivamente da maghi o arcimaghi, capaci di prenderle con la forza o di ottenere molta influenza personale. Eventualmente anche quelle cariche ereditarie verrebbero soppiantate o distrutte dalla casta magica dominante. Le cospirazioni sarebbero dieci volte più tremende ed efficaci di quelle medievali che popolano la nostra immaginazione.

- Se la magia è poco diffusa, si scatenerebbe comunque la paranoia e ci sarebbe una spietata caccia alle streghe. Manifestare poteri magici in pubblico potrebbe causare la pena di morte (o il rapimento da parte di potenti organizzazioni segrete per sfruttare un raro talento). Per difendersi dalla magia arcana entrerebbero in gioco le chiese, fornendo difese economiche alla popolazione e comportandosi da difensori del paese.

- Una situazione intermedia si avrebbe a mio parere solo in un mondo giovane, dove la magia non si è ancora sviluppata appieno. Ovviamente si può creare un multiverso dopo i vari casi si mescolano passando da un paese all'altro.

2) I mostri richiedono un mondo abbastanza selvaggio, grande e pieno di creature viventi e fonti di nutrimento. Molti dovrebbero avere un'origine magica o anche poteri per poter sopravvivere. Comunque questo punto mi interessa di meno.

Che mi dite? Ci avete mai pensato? Com'è il vostro mondo magico?

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c'avevo pensato anch'io...infatti in tutte le campagne che ho gestito ho usato ambientazioni mie e si rispecchiavano nei casi 1 e 2 che hai elencato, o potenti magocrazie o caccia alle streghe con pochi maghi in giro e che si tengono i loro poteri ben nascosti, tanto che per imparare nuovi incantesimi il mago di turno doveva intraprendere avventure a dir poco ostiche....

addirittura ero arrivato in una campagna a far fare un tiro ai pg per vedere se qualcuno di loro aveva la predisposizione per fare il mago...risultato? gruppo senza mago e ce ne ho messo un po'di tempo prima di prendere le misure per trovare mostri in grado di essere sconfitti senza l'uso di magia, senza contare che le spade magiche e simili erano un utopia...

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Ottimo post e analisi, che ti aiuterò ad implementare (visto che masterizzo da un sacco di anni, e mi ero fatto le stesse domande). ;-)

Mi frulla da molto quest'idea in testa: la magia cambia completamente le dinamiche socio-economiche-politiche di un reame, sebbene questo non sia evidenziato in parecchie ambientazioni.

Questo è un difetto di tutte le ambientazioni, o direi, del sistema D&D in generale.

Mentre in 2ed era scritto chiaro e tondo che la società era medievale, e tale cultura si doveva ispirare, nella 3.5, è stato appurato il contrario: cioè, è un sword & sorcery, e la cultura non è medievale (ma sword & sorcery, appunto).

Ma che sia in 3.5 o in 2ed (o prima ancora), la tua domanda rimane valida, e le risposte sono ben poche.

Da qui la domanda. ;-)

- Se i praticanti magici sono molto diffusi, quasi tutte le persone saprebbero un trucchetto magico o due (se la magia è accessibile a tutti) e oggetti magici minori sarebbero reperibili in molti luoghi a prezzi accessibili. Le cariche importanti sarebbero rivestite quasi esclusivamente da maghi o arcimaghi, capaci di prenderle con la forza o di ottenere molta influenza personale. Eventualmente anche quelle cariche ereditarie verrebbero soppiantate o distrutte dalla casta magica dominante. Le cospirazioni sarebbero dieci volte più tremende ed efficaci di quelle medievali che popolano la nostra immaginazione.

Giusto.

Però secondo me devi andare più avanti.

Cioè in un mondo come lo definisci, i maghi sarebbero cosi forti, da doversi proteggere da loro stessi, non trovi ?

Se io sono un mago, e sono il fortunato che ha IL potere nel paese, so di per certo che ci potrebbe essere, tra qualche mese, un altro mago che verrebbe a farmi la pelle, a prendere il mio posto.

Magari a lui non gliene frega niente del mio posto, ma lo farà lo stesso perché penserà che potrei sentirmi minacciato da lui, e quindi lo farà per "auto-difesa preventiva".

Un mondo del genere infatti deve essere studiato bene, con tutte le sue implicazioni, nelle alte sfere.

Coerente è il mondo dove c'è una magocrazia, che controlla tutte le scuole di magia, che bandisce gli auto-didatti (uccidendogli), e che magare mette a tutti i studenti un sigillo per impedire loro di attaccare "i maestri".

Non-coerente è il mondo dove "ogni mago fa un pò quello che gli pare".

In sintesi, la magia è troppo potente per il mondo in se. In un modo o nell'altro, c'è bisogno che sia gestita.

Un altra soluzione è quella di "affiliazione" (un mago, non volendo rischiare per la propria vita, entra in un clan, o sotto un Dio, cosiché se qualcuno lo uccide, ci sono 100 eroi che vanno ad uccidere il colpevole e i suoi mandanti).

- Se la magia è poco diffusa, si scatenerebbe comunque la paranoia e ci sarebbe una spietata caccia alle streghe. Manifestare poteri magici in pubblico potrebbe causare la pena di morte (o il rapimento da parte di potenti organizzazioni segrete per sfruttare un raro talento). Per difendersi dalla magia arcana entrerebbero in gioco le chiese, fornendo difese economiche alla popolazione e comportandosi da difensori del paese.

Giusto.

Altra ipotesi è che la magia è poco difusa, ma esiste. La gente ne ha paura, e i pochi maghi però si tengono lontani dalla vita normale, influenzandola poco.

Il perchè può essere visto in varie luci:

- non vogliono mostrare il loro potere o darlo alla plebe.

- vogliono tenersi lontani dalle facende "normali", e quindi tenere lontana l'attenzione (per evitare la caccia alle streghe).

- ecc.

- Una situazione intermedia si avrebbe a mio parere solo in un mondo giovane, dove la magia non si è ancora sviluppata appieno. Ovviamente si può creare un multiverso dopo i vari casi si mescolano passando da un paese all'altro.

Ci sta come analisi. ;-)

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D'accordissimo con Elayne solo che:

Però secondo me devi andare più avanti.

Cioè in un mondo come lo definisci, i maghi sarebbero cosi forti, da doversi proteggere da loro stessi, non trovi ?

Se io sono un mago, e sono il fortunato che ha IL potere nel paese, so di per certo che ci potrebbe essere, tra qualche mese, un altro mago che verrebbe a farmi la pelle, a prendere il mio posto.

Magari a lui non gliene frega niente del mio posto, ma lo farà lo stesso perché penserà che potrei sentirmi minacciato da lui, e quindi lo farà per "auto-difesa preventiva".

Un mondo del genere infatti deve essere studiato bene, con tutte le sue implicazioni, nelle alte sfere.

Coerente è il mondo dove c'è una magocrazia, che controlla tutte le scuole di magia, che bandisce gli auto-didatti (uccidendogli), e che magare mette a tutti i studenti un sigillo per impedire loro di attaccare "i maestri".

Intendevo esattamente questo con il piccolo riferimento alle cospirazioni.

Ho apprezzato la distinzione tra 2ed e 3.5, non ne ero al corrente :). In un certo senso rimpiango di aver perso quell'edizione!

Per gli altri riguardo ai commenti su Toril, vorrei sottolineare che non mi riferisco a catastrofi guerre eccetera ma semplicemente alle cose comuni, come la struttura politica o economica. Ha senso avere un reame controllato da un pg di basso livello che fa ipnosi su qualche diplomaticotto magari amico dei regnanti? (per fare un esempio).

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Ho apprezzato la distinzione tra 2ed e 3.5, non ne ero al corrente :). In un certo senso rimpiango di aver perso quell'edizione!

Pensa che io la distinzione non pensavo esistesse, prima di averne discusso su questo forum.

In sintesi: che sia 2ed o 3.5, puoi giocarla come ti pare, se sei tu il Master: in modo medievale o in modo fantasy.

;-)

Ha senso avere un reame controllato da un pg di basso livello che fa ipnosi su qualche diplomaticotto magari amico dei regnanti? (per fare un esempio).

Eh.

Buona domanda.

Nel mondo Sword & Sorcery, non ha molto senso, se il mondo è high magic.

Ha senso in un mondo low-magic, o laddove i maghi se ne stanno alla larga del mondo in se.

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