Pubblicato Lunedì alle 23:091 giorno comment_1930983 Ma voi fareste una sessione zero con dei neofiti totali?Io l’ho fatta solo una volta, e tutti mi hanno risposto, in sostanza: “Boh, fai tu”. Non avevano preferenze particolari, volevano solo un’ambientazione semplice, adatta a chi inizia (non sapevo cosa scegliere ho chiesto on line e mi hanno detto di chiedere ai giocatori, va anche detto che quando ho chiesto on line non avevo detto che ero già stato "rimbalzato").Di solito, quando qualcuno vuole provare un GdR per la prima volta, preferisco far giocare un’avventura breve e molto semplice; poi, se si diverte, gli faccio scegliere con cosa proseguire. Spesso però finisce che si affeziona al primo personaggio e vuole continuare con quello.Nota bene: parlo di giochi di ruolo tradizionali. Segnala
Ieri alle 00:151 giorno comment_1930988 54 minuti fa, Edmund ha scritto:Io l’ho fatta solo una volta, e tutti mi hanno risposto, in sostanza: “Boh, fai tu”. Non avevano preferenze particolari, volevano solo un’ambientazione semplice, adatta a chi inizia (non sapevo cosa scegliere ho chiesto on line e mi hanno detto di chiedere ai giocatori, va anche detto che quando ho chiesto on line non avevo detto che ero già stato "rimbalzato").Io sono sempre del partito che non sempre una sessione zero debba essere letteralmente della durata di una sessione. In pratica la uso per spiegare gli assunti del gioco, correggere eventuali errori in cui io e giocatori siamo su diverse lunghezze d'onda, e per chiedere se ci sono cose che i giocatori non vogliono vedere nel gioco assolutamente.Se ti hanno risposto "boh, fai tu", hai concluso una rapidissima sessione zero, ma hai anche tutte le risposte che ti servono. Però non sempre la sessione zero serve a capire le preferenze altrui, specie se non sanno di avere ancora preferenze. Però già che tu dica "vorrei impostare questa campagna su azione/investigazione/macchinazioni politiche" fa capire ai giocatori dove vuoi andare a parare. Anche un neofita può già immaginare se vuole scazzottare o confabulare. E enche le ambientazioni semplici comunque vanno spiegate, magari per rapidi punti. 58 minuti fa, Edmund ha scritto:Di solito, quando qualcuno vuole provare un GdR per la prima volta, preferisco far giocare un’avventura breve e molto semplice; poi, se si diverte, gli faccio scegliere con cosa proseguire. Spesso però finisce che si affeziona al primo personaggio e vuole continuare con quello.Io, che sono cresciuto con un'impostazione di telefilm ormai vecchia, definisco la prima sessione non una sessione zero, ma un "episodio pilota". Negli episodi pilota il tono della storia, l'ambientazione, i personaggi possono essere tutti radicalmente diversi. Quindi la prima avventura è un assaggio di come io imposterei le cose. Con i giocatori ho prima chiarito le mie intenzioni, e risolto dubbi di regolamento e concordanza narrazione/regole. Se dopo l'episodio pilota i giocatori vogliono cambiare personaggio, o cambiare e ridistribuire le singole caratteristiche del personaggio, va benissimo. Quello è lo scopo dell'episodio pilota.Sta di fatto che se fai una intera sessione zero con neofiti ti potrebbero chiedere "oh, ma quando si gioca". Per questo vado dritto al punto. Poi se sono neofiti ci sono sempre i quickstart, i personaggi pregenerati, gli starter set, e altre cosine che stanno un sacco migliorando l'ambiente gdr per rendere più veloce l'organizzazione al tavolo per le prime partite. Per esempio io sono molto fan dei campaign starter con l'impostazione di Unknown Armies 3edizione. Hai un incipit di campagna, un gruppo di pregenerati, uno scheletro di prima sessione e consigli su come proseguire. Segnala
Ieri alle 09:291 giorno comment_1931018 Senza grossi sforzi, gli fai creare i PG i quali si conosceranno, per esempio in taverna o altro luogo banale e stereotipato.Poi li farei presentare e appena cominciano a interpretare un po' li fai attaccare da banditi o mostri pippa tipo goblin, dove oltre alla interpretazione dovranno bastonare un po'.Da lì viene tutto più semplice perché una trama banale del genere li porterà a vendicarsi, inseguirli mentre scappano o altro.Insomma, un approccio diretto che li possa legare un minimo e fare sì che decidano in maniera autonoma il da farsi e che sia una cosa facilmente controllabile dal master.Alla fine, la cosa migliore, è farli divertire da subito, cosa che ad esperti sembra banale, ma per chi inizia è la novità.A ogni turno magari gli dici cosa vogliono fare e gli dai le alternative, così da fare capire loro che in base al PG fanno un po' cosa vogliono. Modificato ieri alle 09:321 giorno da Zaorn Segnala
Ieri alle 10:171 giorno comment_1931022 7 ore fa, Edmund ha scritto:Ma voi fareste una sessione zero con dei neofiti totali?Io l’ho fatta solo una volta, e tutti mi hanno risposto, in sostanza: “Boh, fai tu”. Non avevano preferenze particolari, volevano solo un’ambientazione semplice, adatta a chi inizia (non sapevo cosa scegliere ho chiesto on line e mi hanno detto di chiedere ai giocatori, va anche detto che quando ho chiesto on line non avevo detto che ero già stato "rimbalzato").Di solito, quando qualcuno vuole provare un GdR per la prima volta, preferisco far giocare un’avventura breve e molto semplice; poi, se si diverte, gli faccio scegliere con cosa proseguire. Spesso però finisce che si affeziona al primo personaggio e vuole continuare con quello.Nota bene: parlo di giochi di ruolo tradizionali.11 ore fa, Edmund ha scritto:Ma voi fareste una sessione zero con dei neofiti totali?Io l’ho fatta solo una volta, e tutti mi hanno risposto, in sostanza: “Boh, fai tu”. Non avevano preferenze particolari, volevano solo un’ambientazione semplice, adatta a chi inizia (non sapevo cosa scegliere ho chiesto on line e mi hanno detto di chiedere ai giocatori, va anche detto che quando ho chiesto on line non avevo detto che ero già stato "rimbalzato").Di solito, quando qualcuno vuole provare un GdR per la prima volta, preferisco far giocare un’avventura breve e molto semplice; poi, se si diverte, gli faccio scegliere con cosa proseguire. Spesso però finisce che si affeziona al primo personaggio e vuole continuare con quello.Nota bene: parlo di giochi di ruolo tradizionali.Sarò vecchio ma secondo me la sessione zero, specialmente con i neofiti, serve a ben poco. Non avendo idea di cosa sia un gioco di ruolo la cosa migliore è far loro sperimentare direttamente con il gioco. Fai una prima avventura e via. Oltretutto in questo modo i giocatori inizieranno a capire le regole del gioco e potranno fare scelte più consapevoli quando creeranno i PG per la vera campagna. Segnala
Ieri alle 17:511 giorno comment_1931081 18 ore fa, Edmund ha scritto:Ma voi fareste una sessione zero con dei neofiti totali?si , già fatto senza problemi , e potrei rifarlo . Segnala
11 ore fa11 ore comment_1931148 @Edmund secondo me dipende molto da cosa si intende per sessione zero, e da cosa pensate di andare a giocare.Di base sono d'accordo con te: molto più efficace fare una sessione di prova, specialmente con dei neofiti totali, cioè che non hanno mai giocato nessun GdR.Se quella in cui volete imbarcarvi è una cosa di lungo respiro, una campagna lunga, magari non fa male un incontro informale per conoscersi e confrontare le aspettative. Non lo ritengo indispensabile ma può essere utile. In quel caso, non ti aspettare molte "direttive" specifiche su cose come ambientazione, personaggi etc. (potrebbero arrivare, ma non è detto): lo scopo dovrebbe essere, appunto, solo conoscersi a vicenda informalmente. Segnala
11 ore fa11 ore comment_1931157 Credo che la risposta dipenda da cosa si intende con sessione 0, che mi sembra un concetto che ha significati diversi a tavoli diversi.Se come sessione 0 si intende il tempo dedicato a affrontare prima i presupposti della giocata, sia in termini di ambientazione, che di regole, che di procedure al tavolo, questo si è sempre fatto. Chiaramente la conversazione con un neofita è più una spiegazione; con uno che ha già delle esperienze pregresse è più una discussione.Se come sessione 0 si intendono tutte quelle pratiche moderne in cui si mette giù una lista di quello che si vuole vedere o meno al tavolo, eccetera, beh questa a me sembra una pratica non ottimale, non solo con neofiti, ma anche con giocatori esperti. Come in tutte le relazioni sociali credo ci vogliano ascolto ed empatia. Trovare scorciatoie sotto forma di veti non credo sia la soluzione ottimale , tranne in alcuni casi ben evidenti.Se la sessione 0 è mettersi d’accordo su a cosa si gioca e come, anche questo si è sempre fatto; chiaramente con un neofita è pressoché inutile perché non ha elementi per fare una scelta ragionata, non avendo esperienze pregresse a cui attingere (come se uno mi chiedesse: giochiamo a cricket o a baseball? Che ne so? Proviamone uno e vediamo se mi diverte)Scusate se la risposta non è diretta, ma credo si capisca cosa vorrei articolare.-toni Segnala
2 ore fa2 ore comment_1931201 La sessione zero ha senso solo se si intende giocare una campagna. Il tenore della discussione naturalmente cambia a seconda di quanta esperienza abbiano i giocatori, ma può essere utile in ogni caso ma fai attenzione con i novizi, potrebbero percepirla come un eccessivo livello di "burocrazia" e scappare ancor prima di provare. Concordo con chi dice che il miglior approccio con i novizi è quello diretto: tiri fuori la miglior avventura da novizi dal cassetto e li fai giocare, scopriranno presto se apprezzano il gioco e se hanno voglia di impegnarsi in qualcosa di più complesso come una campagna, e li, dopo le prime esperienze, una sessione zero comincia ad avere più senso. Segnala
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