Viaggiate a dorso dell'enorme drago argentato che avete conosciuto col le sembianze umane della dama Elia.

"Il mio vero nome è Otaaryliakkarnos, ma mi rendo conto non essere un nome idoneo alla vostra cultura. Avete il permesso do chiamarmi Elia anche mentre sono in questa forma."

Vi dice durante il viaggio, mentre passate al di sopra di aree razziate dal culto del drago.

La dama drago vi spiega come quella zona abbia subito attacchi feroci, e sotto di voi potete vedere le conseguenze: alcune zone sono ancora in fiamme, villaggi interi rasi al suolo e strutture in pietra sono ridotte in rovina.

Non avete il tempo di soffermarvi, potete solo stringere i denti e proseguire.

In meno di due giorni di volo continuo, arrivate alle Montagne Inferiori, dove si tiene il consiglio dei draghi cormatici.

"Siamo in cinque a tenere il consiglio, e la nostra decisione verrà tenuta in gran considerazione dai draghi cromatici in tutto il Faerun. Se riuscirete a portare dalla vostra parte almeno tre di noi, senza inimicarvi gli altri due, avrete il nostro favore. Queste sono le regole del consiglio per le decisioni fa prendere.

Molto democratico, se posso permettermi un commento."

Vi dice Elia quando atterrate in uno spiazzo enorme sul fianco di una montagna su cui è eretta una struttura mastodontica.

Bhalasar - guerriero bronzo

Volare sul dorso di un drago non è un'esperienza che mi aspettavo, specialmente dopo esserci messi contro il culto del drago ed aver affrontato e abbattuto dei draghi in carne ed ossa.

La vista sotto di noi mi fa ribollire il sangue. Senzaltro altre razie del culto, sono ormai fuori controllo.

Otaaa... Elia. Mi correggo, rendendomi conto di non saper dire il nome della draghessa.

Cosa puoi dirci degli altri quattro? Sapere di più di loro ci aiuterebbe a capire come convincerli. Dopotutto è per questo che ci stai portando qui no? Tu vuoi che li convinciamo.

"Innanzitutto, dovrete convincere anche me!"

Vi dice divertita la dama drago, e nonostante le fattezze non umane, siete certi abbia fatto un'espressione sarcastica.

"Quello che posso dirvi, è che noi draghi non amiamo i sotterfugi e le manovre politiche tipiche delle razze piccole. Ognuno di noi ha interessi e vi verranno avanzate richieste. Saranno richieste schette e dirette.

Il mio consiglio è: non promettete nulla che non possiate mantenere, e mantenete quanto promesso."

Silver

e se posso permettermi, cosa interessa a lei Madama Drago Elia

La dama drago sorride

"Dritti al punto! Bene, è quello che vi di richiede, senza sotterfugi!

Innanzitutto, il fatto che non vi siano nani con voi, è già un punto a vostro favore..."

Gli occhi si fanno sottili e si illuminano di una luce sinistra.

"Ho certamente delle richieste personali, forse un capriccio ai vostri occhi, ma necessari affinché certe questioni vengano appianate col popolo dei nani.

Ma al di là di mere questioni materiali, il mio obbiettivo è agire subito, senza tentennamenti.

È la stessa posizione di Protanther il Dorato, capo del consiglio. E questo è un bene.

Ma a differenza mia, lui è convinto che le questioni dei draghi debbano essere risolti dai draghi e dai draghi soltanto. E questo, a parer mio, è un male."

Bhalasar - guerriero bronzo

Noi siamo discendenti della stirpe dei draghi, chi di meglio per rappresentare i draghi verso gli umani? Propongo, riflettendo sulla posizione del Dorato.

Inoltre c'è un'altra questione... ehm... Non so se dirlo, potrebbero prenderci per pazzi oppure bugiardi, ma abbiamo un chierico dalla nostra parte dopotutto, varrà pure qualcosa.

Bahamut ci guida. Proprio il signore dei draghi ci ha messi su questo cammino.

Steeler

Ben detto, Bahalasar! Nonostante le divisioni e i tradimenti, siamo ancora sotto la guida del Giustiziere! E chi meglio dei Draghi può aiutarci a sconfiggere il culto? Sono convinto che potremo aiutarci a vicenda! Cercheremo di essere limpidi e diretti come l'acqua che scorre tra le rocce, se serve, Elia. E se posso esserlo fin da adesso, puoi spiegarmi quale diatriba c'è col popolo dei nani? E conosci quali questioni attanagliano gli altri draghi del consiglio?

Fosse per me, aiuterei tutti per poter diventare una schiera contro il culto, ma so già di non avere le braccia abbastanza grandi per accontentare tutti. Posso dire che farò il possibile, e penso anche i miei compagni.

Vedete per la prima e forse unica volta nella vostra vita un drago sollevare un sopracciglio.

"Il Signore di Platino? Voi credete davvero di agire per conto del Dio Drago?"

Vi aspettate che scoppi a ridere da un momento all'altro, ma invece resta in silenzio.

"Sì, una schiera di esseri votati al bene, grandi e piccoli, contro Tiamat e i suoi alleati. Questo è anche il mio desiderio."

Dice invece in risposta a Steeler, lasciando cadere la questione Bahamut.

Non riuscendo a cavare altri ragni dal buco, seguite la dama drago in un'enorme sala. All'interno, altei quattro draghi grossi quanto Elia sono disposti a semicerchio: un drago d'oro, un drago d'ottone, un drago di bronzo e un drago di rame.

Nella sala, ci sono anche altri draghi, l'entourage dei cinque, più piccoli in dimensione, ma comunque maestosi per voi. Tutti vi guardano com curiosità, meno il drago anziano di rame, che vi osserva inizialmente con sospetto, che si trasforma in malcelato disprezzo dopo uno sguardo a Steeler.

Il drago anziano d'ottone invece non stacca gli occhi di dosso a Daardendrien

"Quantomeno non sono elfi!"

Dice il drago d'oro a capo del consiglio, che Elia ha chiamato Protanther.

"Bene! Siamo qui per volere della nostra sorella Otaaryliakkarnos, e per la sua... bizzarra idea di unire le forze con le razze... minori."

Avete la sensazione che stesse per dire inferiori, ma tant'è.

"Benvenuti al consiglio dei draghi, siete al cospetto di Protanther il Dorato, che tiene questo consiglio. Conoscete già Otaaryliakkarnos, gli altri esimi membri del consiglio sono Ileuthra d'Ottone, Nymmurh il Bronzeo e Tazmikella la Ramata."

Poi, tace

Silver

faccio un profondo inchino dopo che presento me ed i miei compagni Grazie per permetterci di poter partecipare al vostro Consiglio, per noi tutti è un immenso onore essere qui al vostro cospetto. So che per chi è grande e potente come Voi non è facile immaginare come degli esseri piccoli e deboli come noi possono cambiare le sorti di una guerra così dura, possano essere l'ago che sposta il peso della bilancia. Non so dirvi se saremo abbastanza da poter spostare l'aog della bilancia, ma per noi fermare Tiamat è la priorità, siamo disposti a perdere la vita se necessario pur di fermarla. Siamo certi che sia Bahamut a guidare i nostri passi, a guidare i nostri incontri. Il nostro gruppo si è formato grazie alla sua guida, alla sua influenza, la fede comune in lui ci accomuna e ci unisce. Sono sicuro che la nostra presenza qui sia anche grazie al suo consiglio a Otaaryliakkarnos.

prendo un pò di fiato prima di chiudere la presentazione Siamo qui per aiutare, siamo qui per fermare Tiamat. Nonostante i nostri sforzi nel fermare il culto, questo sembra inarrestabile e le cose da fare sono sempre troppe, dobbiamo sempre scegliere fra quale sia il male minore da sopportare. Abbiamo bisogno di alleati forti e saggi come voi. Sono sicuro che il nostro operato potrà beneficiare anche a voi, i vostri interessi ed i vostri piani.

Daardendrien Shamash (platino stregone)

Flashback con Elia

"Sì, riteniamo che non possa trattarsi di una coincidenza se noi dragonidi e devoti di Bahamut ci siamo ritrovati per puro caso, ognuno seguendo la propria strada, ad incontrarci di fronte a Greenest attaccata dal Culto del Drago. Nonostante le situazioni avverse e letali che abbiamo dovuto affrontare ne siamo sempre usciti vincitori e vivi, la mano di Bahamut è stesa sopra le nostre vite finché perseguiremo questo cammino che lui ha scelto per noi." rispondo con rispetto e convinzione nonostante la draghessa non sembri prenderci sul serio.

Al Consiglio dei Draghi Metallici

Sostengo rispettosamente lo sguardo del drago d'ottone, Ileuthra, cercando di capire come mai provi così tanto interesse per me rispetto agli altri.

"Bene! Allora parlerò io per primo!"

Dopo avervi ascoltato con attenzione, ma non sapete dire se tratti di pura cortesia, o di reale interesse, il primo a parlare è il dragone d'oro.

"Ritengo che la presenza delle razze piccole sia inutile, ininfluente. Vivete talmente poco che non riuscite nemmeno a vedere il quadro d'insieme nel lungo periodo.
Tutti, tranne gli elfi! Loro potrebbero avere una visione preferenziale, tra le razze piccole, eppure in passato hanno usato le loro conoscenze ed il loro potere per creare la magia del mythal dell'Ira dei Draghi!"

I draghi più anziani mormorano scontenti...

Tiri

Fatemi un tiro Arcana, o Storia. Chi supera una CD di 13 può leggere qua

https://forgottenrealms.fandom.com/wiki/Dracorage_mythal

"Una prova di collaborazione e segno di buona volontà: le scuse formali del Re del Bosco Velato. Mi pare che si chiami Melandrach, quello che ha attualmente tale carica.
Scuse formali, e firmate di suo pugno, e certamente potrei valutare il valore delle razze piccole. Se gli elfi sono in grado fare un passo indietro e rinnegare il loro orgoglio, forse possono guidare le altre razze."

Un mormorio di approvazione si solleva dai draghi presenti.

Bhalasar - guerriero bronzo

Trovarmi dinnansi a così tanti enormi dragoni mi fa sentire all'improvviso picco e a disagio. Come biasimarli a sottovalutarci, siamo per loro creature piccole e deboli, di breve vita. Non posso che dargli ragione a deridere l'idea di collaborare con il consiglio.

Silver è il primo a parlare, poi Daardendrien, stavo per prendere la parola quando i draghi rispondono. Maledizione, devo riprendermi, questi di certo non ci rispetteranno se me ne sto fermo ad ammirarli come un idiota.

O potenti, di certo gli elfi vedranno la vostra saggezza. Siamo diretti a portare la pace nel regno di Melandrach contro gli attacchi del Culto del drago, convinceremo il re a portarvi queste firme.

In realtà quel che ci chiedono è sciocco e banale, una richiesta dettata dall'orgoglio. Sono tutti i draghi tanto maestosi quanto vani?

Noi non agiamo per conto del consiglio di Waterdeep, loro ci aiutano, ma noi non siamo qui come messaggeri degli altri popoli umani. Siamo qui di nostra volontà per metterci al vostro servizio, così che possiamo dimostrarvi che potete contare su di noi nella lotta contro il culto di Tiamat.

Come prova della nostre capacità, noi abbiamo affrontato e ucciso il portatore Nero, uno dei cinque leader del culto. E gli abbiamo sottratto la maschera che rappresenta il suo alto rango. Abbiamo anche abbattuto un drago bianco, servo del nemico e portato a terra una fortezza volenta carica del tesoro che era destinato a risvegliare Tiamat.

Questo per dirvi, potete contare su di noi per missioni importanti e pericolose. E potete contare che mettiamo la vittoria contro Tiamat sopra alla politica degli altre razze piccole che si riuniscono a Waterdeep.

Parlo finalmente, cercando di mettere in buona luce il nostro gruppo contrario alle opinioni che questi draghi hanno degli altri mortali.

Silver

sgrano gli occhi quando il drago d'oro espone la sua richiesta Con tutto il rispetto o potente Dragone, sono un guerriero devoto, forse non sono un abile politico e non conosco la diplomazia e mi scuso se sono troppo diretto. La mia mente è troppo piccola rispetto alla vostra e la mia saggezza non è paragonabile. Ma non capisco come può una lettera scritta di pugno con delle scuse formali su qualcosa successo non so quante centinaia di anni fa, se non migliaia possa essere a valore nel contrastare la minaccia attuale? Lei vuole delle scuse per qualcosa che chi è in vita oggi non ha fatto. O forse mi sbaglio? Non conosco la storia che cita.

Se gli elfi tempo fa hanno fallito perchè riporre fiducia nuovamente in loro? Siamo noi qui di fronte a voi, chiediamo la fiducia nei nostri confronti a garanzia delle razze più piccole. La nostra vita è più breve, ma la viviamo con passione e non permetteremo la rinascita del caos.

"Nessuno mette in dubbio il vostro personale valore. Sicuramente avrete altri epici racconti da narrarci, ma non è questo l'argomento del consiglio. Il consiglio deve stabilire se unire le forze con le razze piccole. Non quella di accettare, eventualmente, il supporto di qualche esponente delle razze minori."

Dice il drago dorato a Bahalasar.

Il drago d'ottone invece ha un moto di stizza quando viene nominata la Maschera Nera, e continua a guardare Daardendrien con astio.

Quando invece a prendere la parola è Silver, il drago d'oro si innervosisce.

"È chiaramente impossibile per voi comprendere il pensiero di un drago. Lo capisco.
Ma come vi ripeto, spero per l'ultima volta, il compito di questo consiglio è valutare un alleanza con i popoli minori.
E un alleanza non è esattamente prendere a spadate lo stesso nemico finché non muore!"

Gli altri draghi ridono della battuta. Deve essere un qualche tipo di motto di spirito tra draghi...

"Significa unire due entità, i loro spiriti combattivi. Diventare un unico soffio. Sapere di poter seguire un unico pensiero senza il timore di essere traditi o attaccati alle spalle.
E chiaramente quell'unico pensiero deve venire da noi Draghi."

Daardendrien Shamash (platino stregone)

"Sommo Ileuthra d'Ottone, per caso vi dà fastidio questa?" dico in un momento di pausa nel dialogo principale con il drago dorato a capo del consiglio e sfoderando la maschera del Portavoce Nero da sotto le mie vesti. "L'ho portata come simbolo e dimostrazione del nostro impegno a fermare il Culto del Drago e nell'eventualità che il Consiglio voglia distruggerla usando i vostri portentosi soffi."

Steeler

Resto in silenzio per i primi minuti della conversazione, sono in realtà molto emozionato di vedere così tanti draghi, una vista che non può essere altro che dono del Signore del Vento del Nord. Alle ultime parole del drago d'oro, però , cerco di prendere parola con condiscendenza.

Siamo i primi a volere una collaborazione tra noi, gente piccola, e voi portentosi draghi, e comprendo la vostra richiesta al Re del Bosco Velato. Attualmente abbiamo avuto modo di parlare con suo figlio e, come già voi avete detto, sono creature già in sé molto orgogliose.

Prendo una pausa, soppesando le parole e tentando di seguire quelle della dama. Non possiamo promettere niente che non abbiamo intenzione di mantenere.

Prima di potermi pronunciare su tali questioni, mi piacerebbe comprendere anche in quali altri modi potremmo rendere un favore al vostro Consiglio e dimostrarci validi ai vostri occhi.

"Tanto per cominciare, vediamo quella maschera!"

Alle parole di Daardendrien e Steeler, si fa avanti il drago di bronzo.

"Per la mia personale esperienza, non esistono piccoli malvagi e piccoli giusti. Esistono le azioni che le persono compiono. Non ho intenzione di affidarmi a un popolo, o stringere alleanze. Valuterò i condottieri che guideranno i popoli al nostro fianco. Siete voi, o no? Ascoltando qualcuno di voi, pare parliate solo per voi stessi! O vi ponete come condottieri e comandanti?"

Silver

In questo momento noi possiamo parlare per noi, siamo uomini d'onore, non abbiamo ancora il potere di comandare sugli altri popoli. Non so se lo avremo mai, ma possiamo usare la nostra influenza per fare si che i regnanti di quei popoli seguano le nostre indicazioni. Il ruolo in cui ci offriamo non è facile, ma non abbiamo margine per fallire e porteremo a casa il risultato. La regina dei draghi non può essere riportata in vita in queste terre.

Bhalasar - guerriero bronzo

Capisco sempre di più perché ci saranno difficoltà a trattare con questi esseri tanto maestosi quanto orgogliosi fino all'assurdo.

O potenti, il consiglio delle genti piccole ci ascolta e ci rispetta, ma aihme non possiamo ancora porci come comandanti di quegli uomini. Tuttavia non siamo ambasciatori di Waterdeep, vogliamo invero porci come condottieri poiché chiunque altro di loro è troppo orgoglioso per seguire gli altri. Il re degli elfi, per quanto possa essere influente nel suo regno, non comanderà mai gli arpisti o i nobili degli umani. Dico, in contrasto al loro piano originale.

Ma tutti loro ascoltano noi perché abbiamo quello che non hanno: non siamo politici con interessi segreti, siamo completamente dedicati alla causa di distruggere il culto e nient'altro.

E non essendo una minaccia per nessuna fazione, credo che possiamo ergerci al di sopra dei dibattiti politici.

Quello che ho appena detto è un azzardo, non sarà per niente facile convincere anche solo una di quelle fazioni di renderci comandanti o qualcosa di simile. Ma sono davvero convinto che sia meglio per tutti loro ed è proprio quello che questi draghi vogliono sentirsi dire.

Il dragone di bronzo ascolta con attenzione.

"Bene. Io sono abbastanza indifferente ad un'alleanza con le razze inferiori, credo che il vostro supporto sia ininfluente. Ma sono anche pronto a ricredermi.

Innanzitutto, proverete le vostre intenzioni consegnando tutte le maschere trovate fin'ora. Poi prometterete con un giuramento sacro che consegnerete le altre maschere una volta trovate, anche se dovesse essere tra decine di anni.

Infine, che vi ergerete come condottieri dei vostri popoli.

Non riesco nemmeno a immaginare le piccole fazioni litigare tra loro per stabilire chi comanda, e contemporaneamente opporvi alla maledetta innominata.

Cinque guerrieri che combattono nel nome di Bahamut invece sono decisamente qualcuno che appoggerò."