Pubblicato 12 Aprile12 Apr Amministratore comment_1913599 Scossone in casa D&D! Jeremy Crawford, storico Game Director e volto della 5ª Edizione, lascia Wizards of the Coast entro fine mese, seguendo le orme di Chris Perkins. Jeremy Crawford lascerà Wizards of the Coast entro la fine di questo mese. La notizia è stata diffusa in esclusiva da Screen Rant (tramite l’autore dell’articolo stesso). Crawford ha ricoperto il ruolo di Game Director per Dungeons & Dragons ed è stato una delle figure chiave nella guida del gioco nel corso dell’ultimo decennio. Nell’ultimo anno, si è concentrato soprattutto sui manuali base e sulla direzione del team di designer delle regole. È stato inoltre uno dei volti più riconoscibili di Dungeons & Dragons durante tutta la Quinta Edizione, apparendo in numerosi video promozionali e come Dungeon Master nella serie Acquisitions Incorporated (una campagna "Actual Play").La sua uscita segue quella di Chris Perkins, che ha lasciato il team D&D nelle ultime settimane. Perkins, che ricopriva il ruolo di Creative Director per il gioco, ha annunciato il suo ritiro la scorsa settimana. Sia Perkins che Crawford sembrano aver lasciato Wizards of the Coast di loro iniziativa, e Lanzillo (presumibilmente una dirigente o portavoce) ha speso parole estremamente lusinghiere per entrambi, lodando i loro contributi durante l’intervista.Su una nota personale, l’autore dell’articolo racconta di aver apprezzato molto le interviste con Jeremy nel corso degli anni. Lo descrive come sempre disponibile, gentile e una delle persone più eloquenti che abbia mai sentito parlare di Dungeons & Dragons. Conclude dicendo che sentirà la mancanza sia di lui che di Chris Perkins, e che non vede l’ora di scoprire cosa riserverà loro il futuro, ovunque li porterà.Fontehttps://www.enworld.org/threads/jeremy-crawford-also-leaving-d-d-team-later-this-month.712870/ Visualizza articolo completo
13 Aprile13 Apr comment_1913638 Sicuramente sarò controcorrente ma a differenza di Perkins, ho sempre trovato Crawford un opportunista (nel prendersi meriti per la 5e) e meno capace del collega su moltissimi ambiti. E questo mi porta a pensare che sia una mossa mirata solo per "uscire da vincitore".
13 Aprile13 Apr comment_1913652 1 ora fa, nolavocals ha detto:Sicuramente sarò controcorrente ma a differenza di Perkins, ho sempre trovato Crawford un opportunista (nel prendersi meriti per la 5e) e meno capace del collega su moltissimi ambiti. E questo mi porta a pensare che sia una mossa mirata solo per "uscire da vincitore".In più, opinione personale, da quando era salito al comando aveva dato a D&D un'impostazione romantica e bucolica troppo simile al suo Blue Rose o alle fan art che si trovano su Tumblr. Spero che chi prenderà il suo posto faccia tornare D&D al suo spirito di "pericolo in mezzo ai mostri" che aveva prima di Crawford.
13 Aprile13 Apr comment_1913733 Non ho mai avuto un grande attaccamento né per Perkins né per Crawford. Chiunque sia il successore spero che la piantino lì con la cosa di fagli decidere le FAQ a sentimento (durata per tutta la 5a edizione). Ognuno poi il regolamento se lo gestisce a casa propria come vuole, con il gruppo. Ma almeno la versione ufficiale dovrebbe essere "scolpita nella pietra". Invece c'erano sempre contraddizioni tra manuali e FAQ. Poi lo so che erano sempre cose ufficiose che twittava Crawford, ma siccome era lui erano (anche giustamente) considerate ufficiali.
13 Aprile13 Apr comment_1913741 1 ora fa, Pippomaster92 ha detto:Poi lo so che erano sempre cose ufficiose che twittava Crawford, ma siccome era lui erano (anche giustamente) considerate ufficiali.uno dei motivi che lo rendeva pessimo, visto le cose che scriveva e le versioni del regolamento dato per compiacere tutti. Edited 14 Aprile14 Apr by nolavocals
14 Aprile14 Apr comment_1913834 Cambio generazionale per portare Dungeons and Dragons nella nuova direzione scelta (qualunque essa sia a questo punto, se non revampano il progetto Sigil): a questo punto non sarei più così sicuro del fatto che non vedremo una sesta edizione a breve (2/3 anni da ora). I due ex, comunque, hanno tirato su qualcosa di incredibile per il brand, difficilmente ripetibile.
15 Aprile15 Apr comment_1913959 2 ore fa, _Ferox_ ha detto:Con la 5ed. ha fatto più danni di uno sciame di meteore.Mah... personalmente preferisco 1.000 volte la 5 alla 3 (troppa disparità di potere tra incantatori e non, troppo potere dei pg anche a livelli bassi, troppo focus sulla build e poco sul ruolo, eccetera) e alla 4 (ottimo gioco da tavolo, pessimo gioco di ruolo).
15 Aprile15 Apr comment_1913961 On 13/04/2025 at 22:03, Pippomaster92 ha detto:Ognuno poi il regolamento se lo gestisce a casa propria come vuole, con il gruppo. Ma almeno la versione ufficiale dovrebbe essere "scolpita nella pietra". Invece c'erano sempre contraddizioni tra manuali e FAQ.Secondo me l'idea dei Sage Advice è molto buona. Magari ogni tanto incappa in qualche problema (ho molto raramente visto contraddizioni, più che altro erano interpretazioni o specifiche), ma in generale trovo sia migliorativo. Per forza di cose è impossibile far uscire un manuale perfetto, e ci si accorge troppo tardi che certe cose sono soggette ad interpretazione o vengono fraintese frequentemente. Per lo meno con i Sage Advice si aveva un'idea più chiara di quali fossero le intenzioni dietro la regola. La pecca principale è che si era creata una tale massa di postille che alla fine la maggior parte dei giocatori ne usava solo una piccola parte, però per lo meno avevano una risposta ai dubbi in quelle situazioni in cui si era creata qualche discussione.
15 Aprile15 Apr comment_1913962 Quello che contesto però è che i Sage Advice erano poi affiancati dai tweet sia di Crawford che di Perkins e a volte c'erano contraddizioni.
15 Aprile15 Apr comment_1913974 Certo, a volte capita. Però anche nella contraddizione ci sono spunti di riflessione che possono aiutare a scegliere la propria strada e comunque fanno emergere, come dicevo, l'intenzione dietro la regola (che poi non sempre si trasforma in una regola che riesce a concretizzare tale intenzione). Edited 15 Aprile15 Apr by Calabar
15 Aprile15 Apr Autore Amministratore comment_1913992 Nel panorama del game design, sia Jeremy Crawford e Chris Perkins non sono mai stati considerati dei designer particolarmente brillanti in termini di creatività meccanica. Buoni esecutori, sì, ma non innovatori. Tra i due, Perkins ha sicuramente una marcia in più: le sue avventure, per quanto non rivoluzionarie, sono ben costruite e progettate con cura.Il fatto che queste due figure siano state, per un periodo, le punte di diamante del team di D&D la dice lunga sullo stato attuale del team di sviluppo. Una situazione che mostra chiaramente un declino rispetto a quella che fu, invece, una vera e propria età dell’oro nella progettazione della 5a edizione.Il successo della 5e, infatti, non è stato un caso. È il frutto di una combinazione di fattori ben orchestrati. Primo fra tutti: un team di design di altissimo livello. Tra i nomi più rilevanti ricordiamo Rodney Thompson, James Wyatt, Robert J. Schwalb e Bruce R. Cordell. Gente con un bagaglio di esperienza enorme, cresciuta con il B/X e con alle spalle anni di gioco non solo su D&D ma su un'infinità di altri GdR.A questi si affiancavano contributor del calibro di Kim Mohan, Tom LaPille, Richard Baker, Steve Winter e altri ancora. Professionisti che conoscono il gioco di ruolo in profondità, sotto ogni aspetto.E non finisce qui: anche i consulenti esterni erano nomi di peso. Jeff Grubb, Kenneth Hite, Robin D. Laws, S. John Ross, Kasimir Urbanski… veri e propri veterani, ciascuno con una lunga carriera alle spalle e un'impronta concreta sullo sviluppo del medium.Rispetto a quel team, quello attuale sembra composto da dilettanti. Gente che non possiede né l’esperienza né la visione per affrontare lo sviluppo di una nuova edizione in modo solido e coerente. Non sorprende quindi che la versione 2024 sia, come ha dichiarato lo stesso Kasimir Urbanski, un'accozzaglia di idee scartate nel 2014. In assenza di talenti veri, è inevitabile che si ripieghi su materiale già visto, senza riuscire a proporre innovazioni degne di nota.Un altro elemento fondamentale del successo della 5e è stato il fenomeno degli actual play, con Critical Role in testa. La visibilità ottenuta tramite streaming ha avuto un impatto enorme sulla diffusione del gioco, portandolo a un pubblico vasto e trasversale che altrimenti non si sarebbe mai avvicinato al GdR.In sintesi, la 5a edizione ha brillato perché nata da un team di esperti, appassionati e profondamente competenti, e ha beneficiato di un contesto culturale e mediatico particolarmente favorevole. L’attuale gestione, priva di entrambi questi elementi, non sembra in grado di replicare quel successo.
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