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Salve a tutti! Non sapevo dove fosse più opportuno pubblicare questo, ma vorrei aprire una discussione sulle esperienze difficili o tossiche vissute giocando a D&D. Credo che D&D debba essere vissuto principalmente come un gioco, ma a volte si supera quella sottile linea che separa il divertimento dal disagio. Non mi riferisco alle dinamiche di gioco (role play) in sé, ma piuttosto ai rapporti tra i giocatori (off game) e, soprattutto, all'atteggiamento del Dungeon Master. Vi invito tutti, a condividere insieme a me le vostre esperienze, ricordando che nessuna storia, per quanto possa sembrare ridicola o insignificante a qualcuno, deve rimanere un tabù. Questo spazio vuole essere un luogo sicuro e rispettoso per confrontarsi e riflettere su ciò che può rendere il nostro tempo di gioco più piacevole per tutti

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Urca, da dove iniziare? c'erano due giocatori che durante le sessioni si mandavano messaggi sul cellulare spinti e chi gli stava vicino se ne accorgeva e l'imbarazzo saliva ( allontanati dal tavolo da me ). Avevo un giocatore che fuori dalle giocate si lamentava sempre perchè per lui i ragionamenti che faceva il suo personaggio per convincere qualcuno (pg o png che sia)non richiedevano tiri abilità perchè pensava di essere super convincente ( allontanato dal tavolo da me ). Un giocatore non portava mai nulla per le giocate ( cibo o bevande ) e praticamente chiedeva in continuaione di mettere altro cibo sul tavolo come se dovesse cenare, disturbava durante le giocate, in una si è messo una cuffia di nascosto e si è messo a guardare degli sbandieratori medievali, chiedeva consigli che gli venivano dati e subito dopo si lamentava con il master perchè pensava di giocare perfettamente (allontananto e annichilito da me). Avevo un giocatore palesemente con tendenze misogene (allontanato dal tavolo da me ). Un master che in 8 mesi ha fatto 6 sessioni, spariva per un mese e mezzo senza rispondere ai messaggi, arrancava scuse ( me ne sono andato dal tavolo, tavolo che si è disgregato un secondo dopo ). Un master super tossico, al tavolo si giocava solo quello che voleva lui, prometteva campagne incentrate sulla politica e diplomazia e invece ogni sessione era un combattimento ( me ne sono andato dal tavolo ).

Per ora mi vengono in mente questi, quelli allontanati da me ovviamente avevano anche altre cose, ma in game, quindi non le ho menzionate, aggiungo una cosa, il 98% delle volte che sono ad un tavolo come giocatore sono sempre io a dover prendere da parte il giocatore "tossico", non sia mai che il master abbia un minimo di spina dorsale per farlo (ovviamente tutte le volte ne parlavo prima con master e giocatori per capire se fossi io il problema, tutti son daccordo che un giocatore non va, ma nessuno fa nulla per risolvere...)

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Da questo punto di vista posso dirmi fortunato, in linea di massima ho sempre giocato con master e giocatori che interagivano bene e senza problemi.
La cosa più "tossica" che mi è capitata (la metto tra virgolette perchè, nonostante tutto, non era così grave da inficiare il divertimento di tutti) è stato il master con cui ho iniziato a giocare a D&D 3 e Rifts, che aveva il suo pg (non un png, proprio un pg con tanto di scheda), molto più potente degli altri pg, e che era il capo del gruppo... fortunatamente era sempre disposto ad ascoltare le opinioni e le idee degli altri, quindi, come detto, non era così grave.

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Posted (edited)

@Lopolipo.96 la frase "allontanati dal tavolo da me" mi fa pensare a un pulsante segreto che apre una botola sotto i giocatori! 😄 Scherzi a parte, mi dispiace sapere che ti siano capitate situazioni così spiacevoli, con persone che non partecipano attivamente al gioco, narcisisti, o addirittura prepotenti. Proprio su quest’ultimo punto vorrei soffermarmi, perché purtroppo anch’io ho avuto un’esperienza simile con un Dungeon Master.

Durante una campagna, interpretavo un orco bardo, una scelta che avevo fatto con entusiasmo. Tuttavia, ho ricevuto critiche molto pesanti per questa combinazione, e il Master ha iniziato a prendermi di mira in ogni situazione, come se fossi uno studente che un professore non sopporta e che viene richiamato sempre di continuo. La cosa peggiore è stata che anche il resto del gruppo (esclusi due giocatori) si è schierato dalla parte del Master, ruolando i loro personaggi in modo ostile verso il mio PG. Questo comportamento si è esteso anche fuori dal gioco, con atteggiamenti aggressivi nei miei confronti e continue critiche su ogni mia scelta.

 
Vorrei precisare che il mio personaggio non aveva un allineamento malvagio: al contrario, il mio obiettivo era creare un personaggio buono, con un atteggiamento positivo, energico e solare. Volevo portare un po' di leggerezza al gruppo, aggiungendo anche un tocco comico per rendere l'avventura più vivace. Essendo la mia prima esperienza con la classe del bardo, cercavo di fare del mio meglio per non causare problemi e per supportare la squadra. Tuttavia, invece di ricevere incoraggiamento o collaborazione, mi sono ritrovato costantemente ostacolato e bersagliato di critiche, rendendo l'intera esperienza molto difficile e frustrante. 

 

 

 

 

@MattoMatteo Sono davvero felice che tu abbia trovato un gruppo fantastico e un Master aperto a diverse idee. È una fortuna avere un ambiente di gioco così positivo! Tuttavia, credo che il Master potrebbe considerare di bilanciare meglio la difficoltà in alcuni aspetti, tenendo conto anche dell’elemento casuale dei tiri di dado (ad esempio, se i tiri vanno costantemente male). È importante proporre sfide che mettano alla prova il gruppo, ma è altrettanto essenziale trovare un equilibrio: scegliere mostri e incontri che siano stimolanti senza risultare eccessivamente opprimenti o troppo difficili. Così facendo, il gruppo può vivere un’esperienza avvincente e impegnativa senza che diventi frustrante o pesante.

Edited by RoxDS1993
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39 minuti fa, RoxDS1993 ha scritto:

Volevo portare un po' di leggerezza al gruppo, aggiungendo anche un tocco comico per rendere l'avventura più vivace.

L'avventura era dark e il resto del party era composto da personaggi seri, antieroi o qualcosa del genere?

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38 minuti fa, RoxDS1993 ha scritto:

mi fa pensare a un pulsante segreto che apre una botola sotto i giocatori!

The Simpsons Reaction GIF

 

42 minuti fa, RoxDS1993 ha scritto:

Questo comportamento si è esteso anche fuori dal gioco, con atteggiamenti aggressivi nei miei confronti e continue critiche su ogni mia scelta.

Non capisco il problema del master, per lui tutti gli orchi devono essere bardi? in una mia vecchia campagna un mio giocatore aveva fatto un goblin bardo, miglior pg di sempre ahah

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35 minutes ago, Grimorio said:

L'avventura era dark e il resto del party era composto da personaggi seri, antieroi o qualcosa del genere?

Non era un'ambientazione dark, e i personaggi erano molto diversi tra loro. C'era chi puntava a ruolare un personaggio simpatico, un altro che risultava un po' goffo, e così via...

 

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1 hour ago, RoxDS1993 said:

La cosa peggiore è stata che anche il resto del gruppo (esclusi due giocatori) si è schierato dalla parte del Master, ruolando i loro personaggi in modo ostile verso il mio PG. Questo comportamento si è esteso anche fuori dal gioco, con atteggiamenti aggressivi nei miei confronti e continue critiche su ogni mia scelta

Una cosa davvero molto spiacevole.

Hai provato a farla presente, a esprimere come ti faceva sentire?

Posted (edited)
1 hour ago, Bille Boo said:

Una cosa davvero molto spiacevole.

Hai provato a farla presente, a esprimere come ti faceva sentire?

Purtroppo, più di una volta. Invece di ricevere comprensione e supporto, il gruppo ha mostrato un atteggiamento egoista e privo di empatia. Ho cercato di esprimere il mio disagio anche attraverso il ruolo del mio personaggio, ma persino quando ho deciso di lasciare la campagna, il loro comportamento è rimasto distante e incomprensivo, spingendomi definitivamente ad abbandonare.

Edited by RoxDS1993
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4 hours ago, RoxDS1993 said:

spingendomi definitivamente ad abbandonare.

Hai fatto benissimo: in questi casi è l'unica soluzione.

Non perderti d'animo, per fortuna ci sono anche tanti gruppi sani.

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23 minutes ago, Maxwell Monster said:

no , ma ha dimostrato molti disagi a livello comportamentale ,  e sociale .

cavolo mi di spiace. è assurdo che una persona possa arrivare a livelli di disagio così surreali. Spero che vada tutto bene da te

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2 minuti fa, RoxDS1993 ha scritto:

cavolo mi di spiace. è assurdo che una persona possa arrivare a livelli di disagio così surreali. Spero che vada tutto bene da te

bhe , dopo che lo abbiamo cacciato a vita ,

 è tornata la pace .

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Pesissimo, quello che scrivete, confortato dalle mie esperienze, mi porta a ritenere che il problema sono i tavoli con soggetti che non si conoscono. 

Personalmente non ho avuto problemi se non minimi una sola volta alla Leggenda dei 5 anelli con un Master sconosciuto con il quale avremmo dovuto giocare online. Dopo aver fatto le 20 domande (una sorta di sessione 0 molto approfondita durata 3 sezioni - prevista per regolamento) in cui ha avallato ogni scelta alla fine ha preso da parte uno dei giocatori (noi ci conoscevamo tutti) e gli ha detto che non andava bene quello che aveva scelto (ripeto, dopo averne avallato tutte le idee) e quando lui (il giocatore) gli ha detto ok allora faccio una cosa diversa il master lo ha insultato e alla fine lui si è trovato a non giocare. Come conseguenza nessuno di noi ha giocato.

Poi è chiaro che essendo un gioco in cui si interagisce con persone, i problemi ci sono anche con gli amici (ricordo che una volta mi lamentavo perchè alcuni non prendevano il gioco seriamente come me - ahahahah, adolescenza) ma con questi magari le cose sono meno gravi.

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Francamente non so bene come pormi di fronte alla questione.

Devo ammettere di non essere un esempio di tolleranza e inclusività nel gioco, prefereisco non giocare con persone che hanno gusti tanto diversi dai miei da rompere quella sospensione all'incredulità che ognuno di noi alimenta durante il gioco. Da DM, ho sempre messo in chiaro questo aspetto e non ho mai tollerato elementi tanto dissonanti, credo che sia meglio che ognuno trovi il tipo di gioco che fa per se piuttosto che pretendere di portare la propria visione che magari stona con quella degli altri. Ho detto tanto volte ad un giocatore che il personaggio che aveva in mente non era adatto alla campagna e meglio che non vi racconti cosa ho detto nel gioco di ruolo dal vivo... 😅 

L'esperienza di @RoxDS1993 più che a pessimi giocatori fa pensare a brutte persone. È una cosa che non auguro a nessuno, gioco e rapporti tra persone dovrebbero mantenere il giusto distacco. Credo che nel suo caso la parte più salutare della vicenda sia stata distaccarsi da queste persone.

Riguardo a me non mi viene in mente molto. Forse in un'occasione, quando in una campagna ormai di tanto tempo fa il mio personaggio era morto mentre non c'ero, e non c'ero perché non mi avevano avvisato della giocata. Non credo l'abbiano fatto di proposito, anche se è stato molto antipatico, del resto era un gruppo troppo incentrato sui suoi personaggi (PG) principali, la cosa non mi sorprende.

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On 11/30/2024 at 1:17 PM, Lord Danarc said:

Pesissimo, quello che scrivete, confortato dalle mie esperienze, mi porta a ritenere che il problema sono i tavoli con soggetti che non si conoscono. 

 

Purtroppo, anche tra persone che si conoscono da anni, possono emergere esperienze tossiche durante il gioco. La mia esperienza, che ho condiviso, riguarda un’amicizia che si è rivelata molto deludente. Può sembrare assurdo o surreale, ma a volte D&D ha la capacità di svelare lati inaspettati della natura delle persone.

 

On 12/1/2024 at 4:08 PM, Calabar said:

Devo ammettere di non essere un esempio di tolleranza e inclusività nel gioco, prefereisco non giocare con persone che hanno gusti tanto diversi dai miei da rompere quella sospensione all'incredulità che ognuno di noi alimenta durante il gioco. Da DM, ho sempre messo in chiaro questo aspetto e non ho mai tollerato elementi tanto dissonanti, credo che sia meglio che ognuno trovi il tipo di gioco che fa per se piuttosto che pretendere di portare la propria visione che magari stona con quella degli altri. Ho detto tanto volte ad un giocatore che il personaggio che aveva in mente non era adatto alla campagna e meglio che non vi racconti cosa ho detto nel gioco di ruolo dal vivo... 😅 

 

Dipende cosa intendi con tipo di gioco, perchè DnD di base dovrebbe divertire e portare un’esperienza collettiva.

Non sono DM, ma penso che ci vorrebbe una certa flessibilità e collaborazione, perché una campagna può crescere ed evolvere proprio dalla diversità di idee e interpretazioni.

Si rifiutare un personaggio, perché non si adatta al contesto è ovviamente comprensibile, ma trovare un compromesso può spesso portare a momenti davvero memorabili.

 
 
On 12/1/2024 at 4:08 PM, Calabar said:

L'esperienza di @RoxDS1993 più che a pessimi giocatori fa pensare a brutte persone. È una cosa che non auguro a nessuno, gioco e rapporti tra persone dovrebbero mantenere il giusto distacco. Credo che nel suo caso la parte più salutare della vicenda sia stata distaccarsi da queste persone.

 

Esatto. Alla fine, è stata la decisione migliore, soprattutto per il mio benessere mentale

 

On 12/1/2024 at 4:08 PM, Calabar said:

Riguardo a me non mi viene in mente molto. Forse in un'occasione, quando in una campagna ormai di tanto tempo fa il mio personaggio era morto mentre non c'ero, e non c'ero perché non mi avevano avvisato della giocata. Non credo l'abbiano fatto di proposito, anche se è stato molto antipatico, del resto era un gruppo troppo incentrato sui suoi personaggi (PG) principali, la cosa non mi sorprende.

Effettivamente, un DM non dovrebbe far morire i personaggi quando i giocatori non sono presenti (come se D&D fosse una specie di lavoro non pagato). Questo gesto, però, non è stato solo un tiro mancino da parte del DM, ma anche degli altri giocatori secondo me, che non ti hanno nemmeno avvisato. @Calabar, mi dispiace davvero per questa spiacevole situazione

 

 

On 11/30/2024 at 1:17 PM, Lord Danarc said:

Dopo aver fatto le 20 domande (una sorta di sessione 0 molto approfondita durata 3 sezioni - prevista per regolamento) in cui ha avallato ogni scelta alla fine ha preso da parte uno dei giocatori (noi ci conoscevamo tutti) e gli ha detto che non andava bene quello che aveva scelto (ripeto, dopo averne avallato tutte le idee) e quando lui (il giocatore) gli ha detto ok allora faccio una cosa diversa il master lo ha insultato e alla fine lui si è trovato a non giocare. Come conseguenza nessuno di noi ha giocato.

Come ho detto prima a @Calabar doveva esserci flessibilità. Però non capisco, cosa intendi per scelte? Creazione del personaggio o scelte che i vostri personaggi, facevano nella campagna?

 

 

On 11/30/2024 at 1:17 PM, Lord Danarc said:

Pesissimo, quello che scrivete, confortato dalle mie esperienze, mi porta a ritenere che il problema sono i tavoli con soggetti che non si conoscono. 

 

Comunque, ti invito a non giudicare negativamente le esperienze degli altri. Questa discussione non è un'arena per stabilire chi ha vissuto il peggior dramma, ma uno spazio sicuro dove ognuno può condividere i propri disagi e difficoltà nelle campagne di D&D. Ognuno vive e interpreta il gioco in maniera diversa, e ciò che può sembrare banale a qualcuno può rappresentare un peso reale per un altro. Rispettiamo i sentimenti altrui e cerchiamo di utilizzare questi racconti come spunto per crescere e migliorare il nostro modo di approcciarci al gioco e ai nostri compagni

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Posted (edited)

Come master facendo giocare molti sconosciuti in questi ultimi anni devo dire che potrei scriverci un libro. Purtroppo nonostante la mia lotta all'inclusività di qualunque tipo di giocatore mi sono trovato a dovermi confrontare con persone totalmente prive di rispetto e serietà (non intendo in gioco) in primis tanto d'aver dovuto integrare regole per la gestione dei gruppi al fine di difendermi e difendere i giocatori "bravi", che fortunatamente si incontrano e di cui sono grato ogni sessione.  
Come giocatore, mi sono trovato il PG ucciso nella piazza dopo due sessioni solo seguendo il Role presentato al master di ciò che avevo creato, un bardo sul personaggio di GAMBIT del film X-Men le origini - Wolverine, perché non era "in linea" con l'avventura. Per poi crearne uno nuovo con gli altri giocatori presenti per trovarci nerfati solo per "non ne ho idea"
Oppure stessa cosa di @Calabar PG ucciso  durante una sessione senza potervi partecipare
e tante altre (dalla differenza di trattamento al tavolo in confronto ai giocatori presenti da più tempo)
Per questo mi ero imbarcato nell'impresa di fare da master inclusivo ma ho dovuto fare i conti anche con comportamenti negativi dei giocatori.

Edited by nolavocals
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8 ore fa, RoxDS1993 ha scritto:

un DM non dovrebbe far morire i personaggi quando i giocatori non sono presenti

BEh ma un DM non FA morire i personaggi dei giocatori non presenti. Se i personaggi sono in gioco e manovrati dagli altri gli succede quello che gli succede. Tra cui anche morire. È spiacevole, ma può accadere.

Poi nel caso specifico c'è un problema, chiaramente, non essendo stato avvisato.

8 ore fa, RoxDS1993 ha scritto:

non giudicare negativamente le esperienze degli altri.

Non giudico le esperiende degli altri, ho semplicemente estrapolato un fatto, che la maggiorparte delle problematiche avvengono con soggetti che non rientrano nella cerchia di amicizie e conoscenze strette.

 

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