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Capitolo 0: Il freddo inverno del 23


Bomba

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Capitolo 0: Il freddo inverno del 23

E’ una tarda mattinata nella prima decade di novembre a Biadagialla. Il cielo è grigio, sebbene le nubi non così dense da far presagire un’altra pioggia. Il terreno è ancora leggermente umido e l’aria abbastanza fredda da richiedere uno scialle attorno al collo e, magari, un buon sorso di birra per scaldare le membra. Più cupo del cielo è però l’umore degli abitanti di quel piccolo villaggio, mentre sotto il loro sguardo una mezza dozzina di uomini accatastano gran parte dei raccolti, del bestiame e dei liquori all’interno di un paio di carri Bene! Quello è l’ultimo vaso di miele! Molto bene! commenta l’untuoso esattore delle tasse, spuntando l’ultima riga e lisciandosi uno dei baffi neri a manubrio, le labbra strette in una forma che molti a Biadagialla chiamano “a c**o di gallina”. L’uomo si aggiusta il parrucchino elaborato sulla testa e si aggiusta lo stretto e aderente vestitino con merletti e maniche a sbuffo, prima di sbattere le ciglia in direzione dei presenti E anche quest anno è andata! Non ci si sente meglio ad aver fatto la propria parte per il feudo del vostro Lord? domanda, battendo le mani ed esibendo un largo sorriso. Un paio di guardie tarchiate, i giachi di maglia tirati sui ventri grassi, trattengono a stento una risatina. L’esattore quindi lascia che un’altra guardia prenda le briglie, del cavallo Lord Pigri di certo non si dimenticherà di un villaggio così puntuale nei pagamenti e di certo non mancherà di farvi avere la sua protezione, come sempre stato l’uomo estrae quindi un fazzoletto per salutare i presenti, mentre il carro riparte Al prossimo anno! E passate un buon inverno al caldo! li saluta, prima di portarsi lo stesso fazzoletto al naso Avanti, portami via da questo villaggio di luridi poveracci… sibila a mezza bocca, lasciandovi ad osservarlo mentre si allontana per la dissestata strada maestra.

La raccolta delle tasse di quest anno è stata più simile a un dissanguamento, al punto che vi siete domandati più volte se a un certo punto sarebbe spuntato un cerusico per estrarvi un rene o due o se Lord Pigri e i suoi esattori fossero entrati tra le folte schiere di non morti sotto forma di vampiri. Impensabile anche solo l’idea di ribellarsi: oltre al rischio di una gabella, i grassi soldati erano armati abbastanza bene da potervi infilare una spada in pancia nel peggiore dei casi. Meglio averla vuota, ma sperare ancora di poterla riempire con altro che non fosse il ferro della capitale. Non vi è dunque restato altro che osservare gli uomini prelevare gran parte dei beni, degli animali e dei raccolti. Abbastanza da non lasciarvi senza un soldo, ma troppo poco per sperare di superare l’inverno.

Non c’è quindi da stupirsi se all’Asino Bagnato, all’ora di pranzo, diversi membri del villaggio espongono tutto il loro dissenso, mentre l’oste e la sua famiglia cercano di venire a capo del servizio, reso più difficile da quel momento Tesorinomio chiama Primursula verso il figlio Marcolfo Annacqua un altro po’ la birra, da bravo sospira. Ben meno sportivo è l’oste Ortello Muoviti Sprecodispazio! tuona, per poi cercare Frate! Frataccio! A Crispì! chiama, richiamando l’attenzione del birraio I soldati hanno bevuto più di un tarrasque (chissà che cos’è), non ho più niente qua. Chauntea non ti può far fare qualche abracadabra per riempirmi i barili? domanda, mentre la più ligia figlia Patrigna passa tra i tavoli per il servizio. Quel giorno, ai braccianti dei campi e a chi non ha fatto in tempo a prepararsi il pranzo, vi è pasta e fagioli con cipolle Ecco a te, Cornelia! Spero che la giornata migliori cerca di sdrammatizzare, facendo un cenno del capo a Giambecco. Ma Cornelia, sebbene non più in grado di procreare da tempo, sembra ancora ricordare i giorni più inflessibili del mese di una donna Non migliorerà un bel niente! Metà delle capre! META’! E Giambecco fermo lì come uno stoccafisso! Ah, se ci fosse stato tuo padre gliene avrebbe cantate quattro a quei soldati! Ma te no, vero? Un salame di figlio, ecco cos’ho! bercia. Una voce anziana si leva però a difesa del giovane pastore Ma stai zitta, vecchia cornacchia! esclama Ezioccio Forconi, vecchio amico del padre di Giambecco e in buoni rapporti anche con il figlio Sono soldati! Noi contadini! La matematica non è un’opinione. Credo. Io non ho studiato quelle cose da contabili come Ciccio Panzone spiega Ma nessuno versa sangue a Biadagialla, a meno che non ne dipenda la vita, te lo dico io! Piuttosto, mi servirebbero un paio di buone mani per sistemare il tetto. Non dimentichiamoci che tra non molto arriva l’inverno! a fianco a lui, la giovane figlia Latrella si guarda intorno, dardeggiando con lo sguardo tra i giovani presenti mentre si sistema una ciocca dei capelli biondo cenere. Suo nonno, nel mentre, prosegue Come vedete abbiamo tutti dei problemi: mancano latte e carne, birra e idromele scarseggiano, i granai sono sotto il livello di guardia, ci sono cose da riparare… ma io ve lo dico, così come quando ci furono le peggiori tasse quando ci fu quella guerra non tanto chiara di tempo fa con gli elfi… fa un gesto vago con la mano Sapete, quelle cose che ama ripetere Flurio che dice di avervi partecipato spiega E’ in questi momenti che dobbiamo dimostrare la nostra unione e forza di gruppo batte una mano sul tavolo, mentre alcuni contadini, tra cui i Foraggi e i Zappati, annuiscono Io dico che è ora di rimboccarsi le maniche e prepararci all’inverno, lavorando sodo e cogliendo ogni occasione! Lamentarci non serve a nulla, ecco!

X tutti

Spoiler

Taggo tutti i giocatori.

@Killua @Pentolino @Dmitrij @re dei sepolcri @Cuppo @Von @Pyros88

I pg ancora non pronti potranno entrare una volta ufficializzata la loro scheda da parte mia. Raccomando l'iscrizione alla discussione, così da non perdersi i post.

 

Post introduttivo per permettere ai pg di presentarsi (siete tutti presenti all’Asino Bagnato). In questo capitolo 0 terrò un ritmo variegato, ma di base risponderò sempre almeno entro due giorni. Prendiamolo come un riscaldamento per il gruppo.

Attualmente ogni famiglia ha bisogno di qualcosa. Più che indicare ogni singola necessità, è più facile esporre ciò che vi andrebbe di fare e di certo qualcuno che può trovarne uso lo si trova (ad esempio i Boccali per bere, i Forconi di una riparazione del tetto, ecc).

I pg possono appunto prendere iniziative per aiutare e raggranellare in cambio qualcosa. Iniziative più decise possono anche portare fuori dal villaggio. Bisogna però cercare di sapere che cosa si può fare in tale frangente.

Mancano 6 settimane all’inizio dell’inverno, termine ultimo per poter agire.

 

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Fra Crispino

Il primo anno a Biadagialla era sembrato benedetto dalla dea, giunto in primavera non mi e' stato difficile mettere insieme un po di colonie e il vasto numero di coltivatori mi aveva garantito una buona scelta di lieviti e luppolo per iniziare a ragionare su un paio di ricette che ero sicuro avrebbero fatto ritrovare la fede anche al piu ateo dei miei nuovi concittadini.

L abbondanza di campi faceva si che le mie ragazze volassero costantemente di fiore in fiore al punto che, cosa alquanto insolita al primo anno, ero riuscito a tenere un po' di miele per me.

I rapporti con i miei nuovi compaesani erano piuttosto buoni, gente piu attenta alla gradazione della birra che al buon volere degli dei e le serate al tavolo a giocare a carte e sorseggiare un bicchierino di amaro erano state il modo migliore per presentarmi ed iniziare a far apprezzare i miei prodotti ed il conseguente contributo che avrei portato alla comunita'.

La favola fini quando arrivo' un ometto unto e sgradevole accompagnato da un drappello di soldati a ripulire i nostri magazzini di tutto cio' che ci avrebbe tentuto la pancia piena e le membra calde in vista dell inverno.

"Primursula! annacquare quella birra e' un peccato mortale, annacqua piuttosto quella brodaglia che ti vende Rubizzo! Dopotutto ti vende aceto per vino, un po d acqua delle nostre belle sorgenti  non potra' che migliorarne il sapore"

commento con un sorriso cercando di sollevare un po gli animi

"Borbottare non serve a nulla Ortello,  Chauntea dice aiutati che il ciel ti aiuta. Dobbiamo rimboccarci le maniche e ricominciare da capo o ci ritroveremo a mangiare ortiche e ghiande. L inverno arrivera' presto ma forse ce' ancora tempo per cacciare un po di selvaggina e magari raccogliere qualche bacca o fungo nel bosco?"

commento cercando lo sguardo di chi ha piu esperienza di me nel settore

Modificato da Pentolino
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Giambecco

Seduto vicino alla finestra che da verso i campi, sono chiuso in un silenzio ostile e nervoso. L'arrivo dell'esattore è stata una calamità che neanche le cavallette che si erano mangiate tutta l'erba, quell'anno quand'ero piccolo. E adesso tutti che parlano e parlano, soprattutto mia madre che non sta mai zitta e ha la dolcezza di una vescica di bile. A me verrebbe solo da mollare qui tutti e andarmene a fare un giro nel bosco.
A malapena riesco a ringraziare con un cenno della testa Patrigna, bella e brava, quando mi porta il piatto di pasta. Grassie nè le rispondo a labbra strette, distogliendo lo sguardo per non farle notare gli occhi umidi come l'autunno là fuori.
Povere, le staranno maltrattando tutte... La Primula, la Bianchina, il Mirtillo, la Candida, la Clamidia... Tutte chiuse nelle gabbie, prese a calci, schernite per le loro belle corna... Il pensiero mi fa ribollire il sangue e ancor prima che me ne accorga, stringo i pugni battendoli forte sul tavolo che scricchiola. Il silenzio scende nell'Asino Bagnato, sento troppi sguardi voltati verso di me.
Scusate, c'ho un po' di tristessa... borbotto per poi tornare a guardare fuori. Anche il Tobia mi hanno portato via. Il mio becco! Con il pelo lungo e le corna belle. Gli farà odore in tutto il castello, quel bell'odore di maschio virile, che ci piace tanto alle caprette. Ma cosa se ne fanno loro del caprone, eh? Cosa vogliono farci al Tobia!?!
Mi torna il prurito alle mani ed è meglio se sto zitto.

 

Modificato da Dmitrij
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Marcolfo Boccali

Durante la raccolta (rapina?) da parte dell'esattore sono come al solito impegnato a non fare un ca**o. Sai mai che perda l'abitudine. 

Con un fiore in bocca e soppesando uno dei sassi per la fionda, mi domando se io sia in grado di colpire il parrucchino dell'esattore da quella distanza...poi scuoto il capo: non credo sarebbe una buona idea. Possiate passare l'intero inverno sulla latrina. Penso incattivito vedendoli andare via con tutte quella roba. Un conto è non fare niente dalla mattina alla sera, ma rubare così, senza battere ciglio...beh, anche no.

Ma certo mammina. Rispondo più tardi a mia madre in locanda. Però...se solo mi potessi far vedere di nuovo per bene come si fa...non vorrei sbagliare la quantità...  Dico facendole gli occhi dolci sperando che questo le farà fare il lavoro al posto mio. Soprattutto se è peccato. Non sia mai! Aggiungo alzando le mani alle parole di Fra Crispino. Non vorrei MAI far arrabbiare Ciauntea.

Intanto ascolto i discorsi dei presenti rabbrividendo con orrore a tutti quegli accenni sul "rimboccarsi le mani" e "lavorare sodo" che mi fanno accapponare la pelle. Non volendo però fare inca**are ulteriormente mio padre, sto zitto e mi cimento nella mia attività preferita: dare l'impressione di star lavorando. In quello sono un fenomeno!

 

 

 

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Frigirberto Camici

Raggiungo l'Asino Bagnato con un nel sorriso di soddisfazione e a passo baldanzoso ma quando apro la porta mi trovo un umore generale più tetro della latrina dopo un gran festival, non che ne abbia mai visto uno ma ne ho sentito parlare. Mi bastano alcune parole per capire qual'è il discorso cardine e faccio svanire il mio sorriso e mi liscio i lunghi capelli neri con la mano.

Vado a sedermi al tavolo dove vedo i miei vecchi e quel tonto di mio fratello. Saluto tenendo il tono di voce bassa e con una mano sulla pancia Scusate ma la latrina chiamava, vedo che non siamo stati risparmiati mento spudoratamente visto che ero in dolce compagnia.

Quando vedo arrivare Patrigna gli rivolgo uno dei miei sorrisi migliori.

Ascolto distrattamente i vari discorsi dei presenti ma senza interessarmene in modo accurato.

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DM

Anche Frigirberto fa il suo ingresso in locanda, tardivo, pochi minuti dopo quelli di Latrella. In pochi possono accorgersi dello sguardo complice e dell’occhiolino della figlia del vinaio al giovane sarto, ma la gioventù di Biadagialla sa che la giovane è estremamente cordiale e aperta nelle conoscenze. Certo, alcuni malpensanti potrebbero definirla volgarmente una “gran mignottona” ma questo sarebbe un modo di descriverla assai prolisso. Prolisso non è invece il frate di paese e diverse risate accompagnano le battute di Fra Crispino, con l’eccezione del diretto interessato Mannaggia a te, frataccio! esclama Chianto Rubizzi dal fondo della sala Altro che Chauntea, te c’hai chiesto l’aiuto dei diavoli per fare il miele che hai! esclama Ma magari con quello che puoi farci riesci a comprare un saio nuovo, che stavolta duri! Primursula si convince a evitare ulteriori annacquamenti, cosa che comunque non riduce l’operato della povera Patrigna. Marcolfo si aggira per il locale chiacchierando cordialmente, intrattenendosi con alcune popolane, controllando dalla finestra il cielo… insomma, non fa davvero nulla, costringendo la sorella a fare i salti mortali durante il servizio. Ella però trova il tempo di chiamare il giovane Untino ad alzarsi in piedi, specialmente dopo aver sentito le parole tristi di Giambecco Ahem esclama il giovane sedicenne. Come suo padre Unto e suo nonno Untone, anch’essi lì presenti, anche il piccolo Untino è coperto da una specie di sudore atavico, un unto sudaticcio che ne ricopre la pelle…. beh, come una seconda pelle. E sebbene i più anziani parenti abbiano già perso tutti i loro capelli, anche il sedicenne è sulla strada buona, già fortemente stempiato Quando ero al pascolo, l’altro giorno cerca di dire, sormontato da alcune voci, fatte zittire dai Foraggi lì vicini Insomma, ero andato a Collepapavero per portare Blu, Rosso, Giallo, Oro, Argento, Cristallo, Rubino, Zaffiro, Smeraldo il giovane elenca tutti i nomi delle sue capre Ho visto che ai margini di Collelupi vi era una specie di promontorio scosceso, ma sopra di esso quello che mi pareva un frutteto naturale l’attenzione dei villici ora è tutta per lui Io non mi ci sono potuto avvicinare granchè e non mi sognerei mai di scalare… mostra le mani unte Ma penso che un gruppo potrebbe salire e farci scorta di frutta di stagione. Mi pare di aver visto dei meleti, ma altro non so… spiega E’ a un giorno di marcia da qua racconta, per poi dare una spiegazione esaustiva sulla posizione del promontorio, sopraelevato a circa sei metri di altezza. A quel punto anche Dantezio, capofamiglia dei Zappati, ha dei suggerimenti da dare Non dimentichiamoci di Boscoverde e Lago del Cigno esclama Lì si può sempre cercare qualcosa da mettere sotto i denti. Lago del Cigno è umido e potrebbe avere molti funghi in questo periodo. Dicono che ci sia una ninfa a proteggere il lago, ma nessuno l’ha mai vista. Purtroppo, aggiungerei. Le ninfe sono sempre state particolari, ho sentito di quei racconti a nord che… un colpo di gomito della moglie lo riporta in argomento D’altro canto a Boscoverde si può provare a cacciare qualche buon coniglio. Non dico di andare a cercare cinghiali, quelli sono stra pericolosi. Oppure si può andare a ovest verso Colledoro e cercare qualche capra selvatica propone. Diverse persone sembrano interessate all’offerta, sebbene molti dei contadini siano più pronti a cercare di sfruttare la terra nel poco tempo a disposizione Ad ogni modo lì interviene Ciccio Panzone, il grasso contabile di città e gestore dei conti cittadini Il granaio è vuoto commenta, degustando voracamente la propria sbobba Chi può produrre qualcosa e ha già i mezzi per farlo può mettersi all’opera: pane, focacce oliate, cannoli, babà, torte… oh…. Torte… deglutisce, lo sguardo perso nel vuoto per qualche secondo Anche formaggi, birra e simili vanno bene. Abbiamo un po’ di cassa comune pur dopo quel dissanguamento spiega Possiamo fare qualcosa E non dimentichiamoci le diatribe aggiunge, sollevando un dito grasso. A quel punto la voce di Matrona Gertriade si ode dalla folla Hai una bella faccia tosta, brutto ciccione che non sei altro!

Già, le diatribe. Come in ogni villaggio, anche Biadagialla ha le sue faide. Litigi nati per questioni gravi o triviali vengono sottoposti al villaggio il quale, per alzata di mano, decide quale delle due parti abbia ragione e prova a concordare una pena adeguata. Proprio di recente, proprio Ciccio Panzone e Gertriade si sono dibattuti su una questione golosa (più o meno).

Tre giorni fa, infatti, Gertriade ha accusato pubblicamene Ciccio Panzone di averle rubato una torta, che ella aveva messo a raffreddare sul davanzale, esigendo per quel furto un indennizzo di 5 monete d’argento. Ciccio Panzone non ha negato il fatto, tuttavia è ad oggi fermamente convinto che quella richiesta sia un furto. Egli infatti asserisce che la torta fosse secca, che la crema sapesse di ascelle e che egli si sia sbucciato un ginocchio mentre compiva il furto. E’ disposto a dare al massimo 1 moneta d’argento.

Risolviamo almeno questa, prima di metterci all’opera commenta Primursula, ricevendo un assenso da parte del resto del villaggio, le mani che si alzano piano piano per dare il proprio voto all’una o all’altra parte.

X tutti

Spoiler

Ogni pg può votare per la diatriba in corso. La maggioranza sancirà il vincitore della faida.

Oltre a ciò, ogni pg è libero di agire come meglio ritiene (contattatemi in caso di dubbi). In caso di uscita dalla città, di solito è buona premura essere in gruppo, a scanso di potenziali pericoli.

Mancano 6 settimane all’inizio dell’inverno, termine ultimo per poter agire.

 

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Fra Crispino

Ascolto le parole di Dantezio con molto interesse, frutta funghi e carni da essiccare sarebbero una manna dal cielo quanto al produrre alcolici, non credo sia il momento adatto.

I cereali ci serviranno a riempire la pancia e la gente ci serve sobria poiche ci attende molto lavoro.

Per un atti o pero’ la questione cibo viene messa da parte per risolvere una grana tra Gertriade e Ciccio.

Da quando sono arrivato, ho trovato da subito il contabile utile i capezzoli su un armatura e simotico quanto una cartella esattoriale il che per quanto mi riguarda, basterebbe a dare ragione alla vecchietta, come se non bastasse, cio’ che dice Panzone mi fa accapponare la pelle.

Un contabile che ruba nel paese che amministra andrebbe appeso per gli alluci! Dovresti vergonarti!

commento bruscamente

Un ladro, che rubi tartine di pate’ d anatra o una merda di vacca fumante sempre un ladro rimane. Propongo che Panzone faccia il bucato a tutto il villaggio per un mese, in atto di pentimento e devozione verso il prossimo cosi come ci insegna La Grande Madre”

 

Modificato da Pentolino
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Giambecco

La notizia di un avvistamento di capre selvatiche mi fa drizzare le orecchie. Può essere l'occasione per rimpinguare la famiglia con del sangue fresco. Eh ci vado io a prendere quelle capre dai, non è troppo di lontano. Non è mica facile però eh, corrono tanto. Bisogna prima che si fidano di te, ti vengono vicine con quei musetti. Se mi date un po' di mele e una sacchetta di sale, ci provo dai.

Le diatribe sono il momento che meno preferisco: tutti che urlano e litigano e parlano e non finiscono più.
E' alla Gertriade che ci hanno rubato, quindi è a lei che gli fa fatto il giusto. Se il Ciccio lavora per lei una settimana, vedi che poi gli passa la voglia di allungare le mani.
Quanto al decidere quante monete le spettano, io non so proprio dire.

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Frigirberto Camici

Continuo ad ascoltare distrattamente i vari discorsi fino a quando non si nomina il lago e la ninfa Una ninfa dicono eh? un sorriso sornione mi compare sul viso ma scompare poco dopo quando cominciano a parlare delle diatribe Inutili scemenze di gente a cui piace parlare penso fra me e me.

Alzo la mano Che il ladro faccia ricomparire una torta sul davanzale della Gertriade. E visto che la bottega è a corto di stoffe mi propongo di andare al lago, i funghi non sono difficili da raccogliere anche se i miei pensieri sono rivolti non certo ai funghi.

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DM

E’ un plebiscito di mani quello a favore di Gertriade e sfavorevole alla causa perorata da Ciccio Panzone Oh, suvvia! esclama offeso il contabile, sentendo i suggerimenti decisi di Fra Crispino e le proposte di Giambecco. Alla fine, però, la minaccia di essere lasciato senza cibo nel momento della spartizione delle scorte del granaio in futuro riempimento, convince il contabile a pagare tutto il risarcimento richiesto dalla sarta, la quale per buona misura assesta anche una pedata sul sederone del condannato Alla prossima torta che mi rubi ti ci faccio trovare un lassativo di Impastro dentro, così è la volta che perdi qualche chilo sulla latrina! esclama tra le risate di alcuni dei presenti e i mugugnii di Ciccio Panzone, il quale si allontana dall’Osteria massaggiandosi la natica destra, scoccando un’occhiataccia ai paesani

X tutti

Spoiler

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Sistemata la diatriba, il gruppo procede quindi a proporsi per le varie mansioni Allora, Giambecco vuole andare a Colledoro?  domanda il pecoraio Untone Allora ragazzo, ti mando anche Unto e Untino esclama il patriarca dell’unto, offrendosi di condividere un po’ di mele e sale con il giovane collega Vengo anche io! esclama Titiano Metti mai che troviamo qualche bel porcello selvatico, sai mai! spiega Nessun altro? domanda Untone, cercando tra i presenti.

Frattanto un’altra squadra sembra formarsi in direzione opposta, verso Lago del Cigno Frigirberto vai al lago? domanda uno dei Foraggi Ti mando dietro Avina ad aiutarti, che mi manca il sapore dei funghi esclama il vecchio, scatarrando a terra e aggiustandosi il berretto di lana sulla testa Crispì, vai anche te a funghi o procuri qualcos altro? domanda quindi il vecchio Così so se ci sei alla partita di briscola di stasera spiega. Il vero sport nazionale della sola Biadagialla, la briscola a squadre con bestemmia. Sì, anche con il frate presente. Perché solo così si può sperare in un perdono lampo da parte degli dèi.

X tutti

Spoiler

Checkpoint per domani sera con la partenza dei gruppi.

Partecipanti sicuri e confermati:

Colledoro - Giambecco

Lago del Cigno - Frigirberto

Mancano 6 settimane all’inizio dell’inverno, termine ultimo per poter agire.

 

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Fra Crispino

Come al solito la diatriba si risolve con una punizione leggera ed un paio di scapaccioni sulla testa. Iniziano a formarsi dei gruppi e quando sento chiamare il mio nome mi alzo in piedi.

"Va bene va bene ...che se magari troviamo un po di genziana, rabarbaro e qualche erbetta saporita ci si puo' fare un po di liquore per scaldarci le ossa ... magari un buon fernet se siamo proprio fortunati"

Commento allegro come al solito

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braccoraldo

La mia presenza alla taverna a asino non viene notata più di tanto, forse per il fatto che la moglie dj Proppo foswe a cosi poca distanza da me e il cuore come sempre comincia a cavalcare praterie che manco nei campi elisi. 

quando ce da votare, la mia mano si alza conrro ciccio panzone ma se qualcuno dovesse chiedermi a posteriori per cosa abbiamo votato, non avrei informazioni sufficienti per rispondere. 

Mi interessa di più invece quando è ora di creare i gruppi per partire. 

sono sicuro che quei tetti rovinati si possano riparare, io e Prippo ci possiamo pensare ma siamo a corto di legna. Se per voi non è problema prenderei spidy, l'asino della locanda con il carretto annesso per fare legna a sufficienza. Sempre che il nostro caro oste sia d'accordo ovviamente! Forse meglio  farla verso colledoro, la legna vicina al lago non è la migliore per i tetti. 

 

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Marcolfo Boccali

Al momento della votazione alzo distrattamente una mano contro Ciccio Panzone, poi mi rimetto subito a girare a membro di segugio tra i tavoli con un vassoio vuoti dando l'impressione di servire i clienti. Che pa**e... Penso lanciando ogni tanto occhiate verso mio padre sentendo il suo sguardo perennemente su di me. Chi è qui che non lavora, eh?! Io che faccio finta o te che stai sempre a controllarmi che non faccia finta?

Confuso da quella mia stessa domanda, mi sorprendo ad alzare la mano. Vengo anche io al Lago, dai. Dico ad alta voce. Ma che ca**o dico?! Vabeh...ormai è fatta...poi la ninfa...e non avere mio padre tra i maroni...

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Saranna Farineti

Tempo di pulire e risistemare il forno, preparandolo per la prossima infornata, che raggiungo la taverna giusto per vedere il contabile che se ne va un po' alterato.
Sentendo giusto gli ultimi commenti intuisco che si stiano organizzando delle spedizioni presso Colledoro e i Lago e senza pensarci su troppo mi propongo anch'io. Verrei anch'io al lago...tra funghi ed erbe oltre alle bevande del frate potremmo farci qualche nuova ricetta al forno. affermo entusiasta di questa possibilità di sfuggire un po' alla solita routine. Speriamo solo che papà non sia troppo contrario...preferirei non dover andare di nascosto. Quando si parte? chiedo infine.
 

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Frigirberto Camici

Certo Foraggi, ogni aiuto è ben voluto rispondo cortese già pensando che passeggiare in riva al lago con Avina potrebbe darmi qualche possibilità con lei. Poi si aggiungono altri per la scampagnata al lago e il mio umore un pò s'incupisce, fino a che un idea mi balena nella mente, la mia fantasia vaga sull'erba e sui corpi di me, Avina, Marcolfo e Saranna in riva al lago e a dei possibili giochi che potremmo fare  noi giovani per ingannare il tempo.

Vedendo Saranna entusiasta e impaziente rispondo d'stinto Anche subito se volete, anzi, prima partiamo e più si può fare

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DM

Tra proposte, motivazioni nobili e non, oltre a riorganizzazioni del torneo di briscola, emersero infine due gruppi che si sarebbero diretti fuori da Biadagialla in cerca di fortuna. Per entrambi i gruppi furono forniti un carretto e un asinello da traino, oltre a cavezze per animali (per il gruppo in cui era presente Giambecco) e cibo a sufficienza per una giornata e mezzo. A fornirlo furono principalmente i Farinati e i Boccali Ecco qua disse Patrigna, dando loro un paio di ceste frutta di stagione, e approfittando di alcuni filoni di pane portati da Saranna per preparare dei panini con lardo e prosciutto, oltre a qualche fetta di formaggio Quel poco che possiamo condividere senza rovinare il resto dei servizi ammette Spero riuscirete a rifornirvi anche lì per il viaggio di ritorno augura, rivolgendo uno sguardo ad ognuno dei presenti (ma tenendosi a distanza dall’unto di Unto e Untino).

X il gruppo di Colledoro

Spoiler

La mezza giornata di viaggio si è conclusa in maniera tranquilla, con una dormita ai margini del bosco e la mattina ha visto il gruppo raggiungere la loro meta.

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Colledoro è una meravigliosa località all'aperto che si estende su una serie di dolci colline. Il terreno qui assume una tonalità ingiallita, creando un'atmosfera calda e accogliente. Le colline ondulate si ergono maestose, offrendo una vista panoramica mozzafiato sulla campagna circostante. La vegetazione a Colledoro è rigogliosa e variegata. Qui, tra i filari di alberi frondosi, si possono trovare arbusti nodosi e campi d’erba che si stendono a perdita d'occhio. Essa si manifesta a tratti, creando incantevoli oasi di verde in mezzo alla distesa di terreno dorato, dal quale il luogo prende il nome. Questi punti di freschezza e vitalità aggiungono un tocco di serenità al paesaggio circostante. Colledoro è un luogo che trasuda opportunità. Spazi aperti per l'esplorazione offrono agli abitanti di Biadagialla l’opportunità di immergersi completamente nella natura e di godere di un senso di libertà. Qui, ci si può avventurare in lunghe passeggiate panoramiche, esplorare sentieri nascosti o semplicemente rilassarsi all'ombra di un albero secolare, tra le tracce di animali che percorrono quei luoghi.

Per quanto le voci sulle capre selvatiche siano ancora da verificare, è lecito pensare che vi sia una certa vita su quei colli, a giudicare dalla vegetazione (la quale può offrire ottimi alberi da legna) e i segni sul terreno. Pure un po’ di selvaggina è visibile, sebbene di certo meno di quanto se ne potrebbe trovare altrove. Ma di certo le occasioni non sembrano mancare per il gruppo, che ora ha una giornata a disposizione per compiere il suo dovere.

X il gruppo di Lago del Cigno

Spoiler

La mezza giornata di viaggio si è conclusa in maniera tranquilla, con una dormita ai margini del bosco e la mattina ha visto il gruppo raggiungere la loro meta.

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Lontano dalla civiltà, Lago del Cigno ha la sua fatata reputazione in primis grazie alla sua bellezza. Il limpido specchio d’acqua è contornato da una radura dai fiori multicolori, percorso da cervi e altri piccoli animali mentre le ombre verdeggiante degli alberti fanno da pareti a un soffitto dal cielo limpido e sereno. Un luogo ideale per un picnic e talvolta usato come piccola “fuga dalla città” dalle coppie più giovani di Biadagialla. Non che ci sia occasione di fare molti altri viaggi, ma perlomeno la lontananza dal resto delle civiltà permette agli abitanti di Biadagialla di avere non molto distante un piccolo gioiello immerso nel verde.

Per quanto le voci sui funghi siano ancora da verificare, è lecito pensare che vi sia una certa vita nel lago, a giudicare perlomeno dalla sua limpidezza. Pure un po’ di selvaggina è visibile, sebbene di certo meno di quanto se ne potrebbe trovare altrove. Ma di certo le occasioni non sembrano mancare per il gruppo, che ora ha una giornata a disposizione per compiere il suo dovere.

X tutti

Spoiler

Checkpoint nella notte tra il 6 e il 7 dicembre per le azioni dei pg.

Per cercare qualcosa richiedo prove di Osservare o Sopravvivenza (a vostra scelta, essendo ambiti piuttosto simili)

Mancano 5 settimane e 6 giorni all’inizio dell’inverno, termine ultimo per poter agire.

 

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Giambecco

Colledoro

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La lunga scarpinata verso Colledoro mi rilassa un po' rispetto ai brutti incontri del giorno precedente. A questo si aggiunge l'allegra compagnia del Mòlem, che passa il tempo a ravanare a destra e a rotolarsi nelle cacche degli animali selvatici per coprirle con il proprio odore. Il risultato è che il cane, con il suo pelo lungo e stopposo, si è trasformato in un collage di mèrda ambulante di diversi colori.
Mòlem! Quando torniamo a casa tocca metterti nella tinozza anche se non ti piace, se no la senti la Cornelia.
Con lo stomaco che brontola, propongo agli altri di fare una breve sosta per mangiare un pezzo di formaggio e discutere il da farsi.
Bisogna che ci pensiamo a come fare con le capre, perché mica le troviamo qui nell'erba alta nè! Bisogna che ci guardiamo in mezzo alle rocce, dove trovano l'erbetta morbida e si sentono più sicure. Ho portato delle mele e un po' di sale per attirarle. Meglio se prendiamo femmine con i piccoli, perché c'hanno ancora un po' di latte e possiamo mungerle. Se però riesco a prendermi un becco nuovo è anche meglio eh, almeno l'anno prossimo c'ho ancora i piccoli.

 

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Fra Crispino

Lago del cigno

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La camminata verso il lago e' piuttosto piacevole. L aria fresca ma non fredda rende l incedere meno faticoso e quando arriviamo il panorama gia ci ricompensa un po della fatica.

Purtroppo pero' non si puo' mangiare il panorama dobbiamo quindi metterci subito a lavoro per portare a casa quante piu risorse possibili.

'Allora ragazzi, lo so che la natura chiama e il sangue va in parti del corpo poco adatte a ragionare ma vi prego di concentrarvi su quello che dobbiamo fare invece di andare in camporella altrimenti quest inverno saremo costretti a masticare le suole di cuoio dei nostri stivali."

premetto per le giovani coppie

"Penso che cacciare richieda troppo tempo e non siamo cacciatori esperti, direi di concentrarci su funghi, erbe e pesce che ne pensate? Io posso pensare all prime due voi potete concentrarvi sul prendere piu pesce possibile se non vi spiace?"

sperando che l acqua raffreddi i bollenti spiriti

Narratore

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Spot +4

Conoscenze natura +1 

Per trovare funghi , bacche o erbe che possano tornarci utili

 

 

Modificato da Pentolino
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Braccoraldo

Colledoro

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accompagno l'asino e il carretto trainato a piedi seguendo il resto del gruppo sulle colline. Giambecco forse è meglio dar precedenza alle capre prima che mi metta a far legna giusto? il rumore potrebbe spaventarle immagino.. comincio però a raccogliere il legno degli arbusti, robusto ma più facile da modellare, raccogliendo eventualmente qualche frutto se c'è ne. Sicuramente trovare le capre selvatiche rimane anche una priorità del gruppo

 

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spot per la ricerca di legna, frutti e capre 11 totale

 

 

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Marcolfo Boccali

@Gita al Lago del Cigno

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Niente di meglio di una bella gitarella al Lago per tirarsi un po' su il morale. La vista di quel luogo a me ben noto viste le sue doti...attrattive è un toccasana che mi fa quasi dimenticare la visita dell'esattore.

Ehm...cosa? Domando quando la saggia voce di Fra Crispino mi riporta alla realtà e distoglie il mio sguardo languido da Avina. Ah sì giusto. Le provviste per l'inverno. Annuisco. Chiaro. Riannuisco. I funghi e robe del genere. Chiaro.

Pesci, dici? Domando tirando fuori un amo dalla tasca. Di solito lo uso per...prendere in prestito qualche moneta dico facendo l'occhiolino agli altri ragazzi però se qualcuno ha dove attaccarlo magari torna utile. No?

Ma è un altro il pensiero che mi passa per la testa: ninfa. Quell'accenno sentito in locanda, fa vagare il mio sguardo nella natura alla ricerca, chissà, di qualche movimento interessante.

@DM

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Osservare 10 per vedere se scorgo la ninfa di cui ho sentito parlare

 

 

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