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[Capitolo 3] L'eterno splendore della steppa candida


Dmitrij

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Andrej

Tempio

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"Quindi, un luogo corrotto, che influenza le zone attorno. Attraverseremo il passo e lo eviteremo, grazie", dico, poi rammento le sue parole di poco fa: "Che cosa potremmo fare noi, là, se la "Divina Provvidenza", dunque, ci assiste?".

È chiaro che quest'uomo si aspetta qualcosa da noi, volenti o nolenti, quindi meglio mettere le cose in chiaro subito. 

 

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Skyald

nuova veste

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Un uomo dai lineamenti barbarici come quelli della tribù da cui arriva, ma è l'unico tratto rimasto. Un fisico asciutto  e muscoloso per un uomo che non ha potuto mai fermarsi e difendere la propria vita solo con i propri mezzi. Un grande scudo con il simbolo di Chauntea in mezzo e un'ascia sul fianco sono le uniche armi che possiede. Capelli neri come la pece corti sui lati e un accenno di colore bianco sulla barba che costeggia il suo viso in modo curato. 

con il cugino

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da quanto manchi da queste terre? ne hai percorsi di kilometri e vinte di battaglie, credo che tu oramai sia pronto al tuo grande momento! La sorte e la dea Bhalla hanno deciso per una strada diversa per me, ma non me ne pento. So che quello che faccio è giusto, e so di fare il volere di una dea benevola e di animo sincero. 

Ma non tutti sono d'accordo con questo mio pensiero. Ma lo accetto. 

 

Modificato da Killua
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Al tempio di Bhalla

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Questo non ve lo so dire sorride il chierico. Se volete attraversare il passo, ci sono due modi: evitare i problemi e passare oltre, oppure eliminarli del tutto. Sicuramente la nostra comunità sarebbe assai felice se degli stranieri riuscissero ad estirpare il problema.
Posso chiedervi perché vi dirigete ad est verso le steppe? Non siete mercanti, questo è palese.

Alla Loggia dell'Orso

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Kyrian soleva il mento pensieroso, come se potesse trovare risposte appiccicate alla volta del cielo.
Un anno? Quacosa di più? Non ne ho mai tenuto conto del tempo, vado avanti per la mia strada e gli spiriti mi guidano, mi danno segni che sta a me leggere. Se i Lord di Melvaunt ci hanno rimandati proprio nel Rashemen, io penso che gli spiriti abbiano voluto così.
Il ragionamento fila per il grosso barbaro, che annuisce soddisfatto delle sue stesse parole.
Non sta però a me decidere se il mio Dajemma è concluso o no. Quando lo sarà, lo saprò per certo.
Quanto al tuo percorso...
Si volta verso di te E' il tuo e di nessun altro. Se sei convinto e c'è rispetto per gli spiriti e per il nostro popolo, allora per me è una buona strada. Ti auguro di avere sempre la saggezza necessaria per scorgere la strada giusta, cugino. A volte è davvero difficile.
Varcate la soglia della Loggia ed entrate nella vasta sala. Qui l'atmosfera è acre per il fumo del grande falò che riscalda l'ambiente e cupo per la poca luce che attraversa finestre e altre aperture, adagiandosi morbida sulle pareti di legno.
C'è un incontro in corso, diversi guerrieri sono seduti attorno al fuoco e sembrano sollevare lo sguardo all'unisono verso di voi. C'è anche una Ethran, avvolta in un grande mantello decorato con motivi floreali e dal viso celato da una maschera lignea che raffigura la testa di un orso che pare sorridente e al tempo stesso inquietante.
Kyrian, sei tu.
Uno dei guerrieri si avvicina e abbraccia tuo cugino. Si chiama Ghallur, suo amico di infanzia e come lui membro della loggia. Kyrian si premura di presentarti agli altri, mentre avverti su di voi lo sguardo della Ethran, che però resta una presenza tanto silenziosa quanto ingombrante.
Vi vengono paassati dei calici di birra, su un grosso vassoio di metallo circolano pezzetti di salsiccia, carne secca, strisce di carne salata.
Da quel che capite, questi guerrieri della loggia stanno discutendo di alcuni eventi del sud, lungo il confine con il Thay, eterno e odiato nemico del popolo Rashemar.
 

 

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Skyald

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Annuisco alle parole del cugino e lo seguo all'interno della struttura. durante le dovute presentazioni, stringo l'avambraccio a chi me lo offre e mi batto un pugno sul petto per chi mi fa un accenno con la testa. Osservo bene i presenti per vedere se riconosco qualcuno durante i miei viaggi itineranti per il paese, dopodichè mi siedo in un angolo in modo da poter ascoltare quello che diranno. Non ho intenzione di intervenire se non perchè interpellato. Stacco lo scudo dalla schiena e lo appoggio di fianco a me, cercando di non fare il minimo rumore, per non disturbare.

Attira l'attenzione però anche la Ethran. La osservo con attenzione per capire se c'è qualche dettaglio che possa farmi capire se l'ho già incontrata o meno. Sostengo il suo sguardo con decisione nel caso lo incrociassi.

 

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Rallo

al tempio

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Turani

dico in modo abbastanza teatrale rompendo un po’ il velo di mistero tessuto da Andrej

Ci sono stati strani avvistamenti in località lontane da qui sulle coste verso il mare della luna

Proseguo

Ce’ preoccupazione ed i nostri committenti ci hanno chiesto di andare a fondo a questa questione”

forse dando via un pizzico di verità riusciremo ad ottenere qualcosa in più 

Ne avete visti in giro di recente? Ed inoltre, potremmo usufruire dei servizi del tempio per gettare uno sguardo verso le steppe prima di metterci in viaggio?”

narratore

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Persuasion +11

in teoria non sto mentendo ma se dovesse servire deception +11

 

 

Modificato da Pentolino
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Eveline Shadowthorn

al tempio

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ascolto lo scambio di battute e mi annoto mentalmente di far più domande alla sciamana, quando saremo in privato. 

Per caso questo villaggio riesce a misurare la felicità in pezzi d'oro? sorrido al sacerdote Alle volte degli incentivi aiutano a far succedere le cose! E su questo male silenzioso che si è annidato o di oggetti o artefatti nella zona non ci sono storie o leggende o voci che sono arrivate al tempio in questi 50anni?

 

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Alla Loggia dell'Orso

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Non vieni coinvolto a forza nella conversazione, ogni guerriero parla soltanto se e quando vuole. Neppure riconosci la Ethran, ancor più con il volto nascosto dietro la maschera, e niente ti suggerisce che possiate esservi già incontrati.
Si tratta soprattutto di nuovi scontri con le armate Thayan, che hanno schierato sul campo un piccolo esercito di non morti che insiste con incursioni nei territori del sud, guidato dai soliti maghi rossi.
Ad un certo punto, la Ethran si avvicina a Kyrian e prende in mano una delle sue asce. Un manico di legno nodoso e una lama fatta non di metallo, bensì di pietra grezzamente sbozzata e decorata con incisioni primitive di animali.
Dove l'hai trovata? chiede la strega a Kyrian.
Il barbaro, sorpreso, prosegue poi con il racconto del ritrovamento dell'arma nel lontano Thar, una terra lontana nel nord del Faerun. Soprattutto, dei sogni che ha cominciato a sperimentare a partire dal suo ritrovamento: vividissime esperienze di lotta e caccia con creature della fantasia.
Il tuo Dajemma, guerriero, passa attraverso quest'arma. Devi ascoltare quei sogni, ti apriranno la via, una nuova. Verrai con me e io ti aiuterò.
Kyrian guarda la strega e poi annuisce, pronto a farsi guidare dalla saggezza di lei. Quindi si volta verso di te: E lui?
Senti lo sguardo della Ethran su di te, i suoi occhi chiari dietro la maschera.
Skyald della Torre percorre un altro sentiero, da lui scelto e dove la sua fede verrà messa alla prova. Prenderà la tua eredità nelle sue mani.
I due ti osservano e attendono

Al Tempio di Bhalla

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Il sacerdote sorride Turani? E allunga il mento verso la sciamana che vi accompagna. L'unica che abbia mai visto in vita mia. Vi aiuterò come posso, volentieri, interpellerò la dea. Questo è quanto posso fare per voi dice anche in risposta alla richiesta di pagamento di Eveline.
Le conoscenze che cercate però non le possiedo: non so cosa ci sia a Cittadella Rashemar. Io m occupo di questa mia comunità, che è la mia prima responsabilità.

 

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Skyald

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quando si rivolgono verso di me, con calma mi alzo in piedi e mi avvicino ai due. Somma Ethran vedo che mi conoscete. Farò di tutto per far si che la tua eredita non sia mal riposta. Anzi. Farò in modo che il gruppo non rimpianga la tua presenza. Più importante sopra ogni cosa che tu possa giungere alla fine del tuo Dajemma, e tornare da noi come guerriero maturo, Quale tu sei!
 

stringo l'avambraccio forte del cugino per salutarlo. Mi inchino leggermente per salutare la Ethran e poi, se nessuno mi reclama, mi risiedo nel caso altri guerrieri parlino e così da raccogliere il maggior numero di informazioni possibili. Se così non fosse, sono pronto a riprendere il mio cammino per ricongiungermi con il resto del gruppo.

 

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Alla Loggia dell'Orso

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Vedi negli occhi di Kyrian riconsocenza e gratitudine. Il guerriero non vorrebbe separarsi da coloro che sono diventati più che semplici compagni di viaggio, ma amici, eppure il suo legame con il dovere che avverte verso la sua terra sommerge ogni altra considerazione.

Dove andrai, Skyald della Torre? ti chiede invece la Ethran. Cosa vedi sul tuo cammino?
Nella sua voce scorgi più che semplice curiosità, ma genuino interesse. Magari anche un aiuto.

 

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Skyald

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Seguirò il gruppo, abbiamo dei compiti da svolgere e li aiuterò in questo. Ma solo se tutto ciò coincide con i piani della somma Bhalla per me. E' la mia sposa a tutti gli effetti e le devo molto. Metterò a disposizione le mie arti per chi ne ha bisogno, seguendo le regole e la coscienza che ho costruito fino a qui. 

 

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Rallo

al tempio

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Il commento del prete mi smonta un po’ il grande piano di trovare la risposta a tutte le mie domande.

Avete ragione padre, e’ sciocco chiedervi informazioni su cose cosi lontane nel tempo e di cui noi per primi sappiamo cosi poco”

commento grattandomi la testa

Basiamoci allor su cio’ che ci aspetta dietro l angolo, stiamo per intraprendere un lungo viaggio lungo la carovaniera che ci porterà al di la di un passo montano. Quali sono i pericoli più grandi che ci attendono lungo quella strada?”

dovro’ prendermi poi del tempo con la turani

 

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Alla loggia dell'Orso

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La conversazione tra la Ethran e Skyald ha catalizzato l'attenzione dei guerrieri presenti che, pur senza nascondere il loro interesse, osservano un religioso silenzio.
La strega inclina un poco la maschera, come a voler osservare il chierico da una diversa prospettiva.
Hai preso un impegno, un vincolo. Cosa succederà se Bhalla ti chiederà di rompere quel vincolo? La tua parola varrà dunque nulla? Cosa accadrà se il tuo paese avrà bisogno di te? Chi ha la precedenza nel tuo cuore?
Le domande non attendono risposta, la strega non ne vuole. Proseguono incalzanti infilzandosi nei tuoi pensieri come spine.
Ricordati molto bene queste parole, Skyald della Torre, imprimile nella tua mente: presto le Hathran saranno il faro di luce che ti guideranno nella tenebra.
Poi la donna torna a sedersi, avvolta nel manto, lo sguardo celato rivolto al fuoco. Pare non abbia altro da dirti.

Al tempio di Bhalla

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Ascoltate le vostre parole, il giovane sacerdote si alza e vi conduce attraverso il parco, verso il grande altare centrale che è il cuore del santuario. In una saletta dal soffitto basso incastonata ai piedi dell'antico edificio, il prelato accende un piccolo focherello con rametti e foglie secchi. Subito un'odore dolciastro si spande nell'aria. Afferra quindi due rami di selci, che sventagliati diffondono il fumo nella stanza, accompagnando i gesti con un mormorio serrato tra le labbra e con passi attorno al fuoco.
Con gli occhi chiusi, dopo alcuni istanti vi dice:

L'inverno rifiuta il solstizio e a voi il passo, sbarrato da cuori di ghiaccio e voci di vento pungente.
Là dove sorge il sole, cavalli impazziti berranno sangue, i lupi nella loro culla leccano veleno da una fonte aliena che ha fame del mondo.

Pur divenuto silente, il chierico continua a camminare ad occhi chiusi attorno alle braci morenti.
 

 

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Skyald

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assorbo letteralmente le parole della Hathran imprimendomele nella mente. Le domande poste fanno parte della mia coscienza da oramai moltissimo tempo. Non è la prima volta che il bivio si presenta davanti a me e la strada da percorrere è sempre stata scelta con il cuore. Annuisco alle parole, mi avvicino al cugino e lo saluto con un lungo abbraccio. Dopodichè esco dalla costruzione, per raggiungere il resto del gruppo

 

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Eveline Shadowthorn

Al tempio di Bhalla

 

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alle parole del sacerdote un brivido mi percorre la schiena la fra se è breve ma intrisa di significato, ripeto ogni parola più volte nella mente cercando di soppesarla e capire il contesto, dopo lunghi momenti di silenzio in cui rifletto chiedo

Padre sa se c'è una tribù locale o che vive sui monti legata ai Lupi o ai Cavalli?

poi rivolto alla sciamana e tu sciamana cosa ne sai di queste cose? cosa ne pensi?

 

Modificato da Octopus83
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Rallo

al tempio

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Ascoltate le parole del religioso la mia attenzione si rivolge alla sciamana.

Eveline sembra avermi letto nel pensiero, aggiungo alle aue domande una mia considerazione.

Aslihan, abbiamo cercato informazioni e chiesto la strada a chincome noi in questa terra ci è arrivato per caso…o per sfortuna. Tu che ci sei nata, cosa ne pensi delle scelte fatte fin ora, e’ veramente la strada più sicura?”

 

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Andrej

Al tempio

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"Lupi... magari Grigi", dico,  istintivamente. 

"Se il veleno non li uccide, ma li rende più forti... almeno apparentemente...", guardo la sciamana, ripensando alla sua convinzione che la licantropia sviluppata dai Turani non sia una benedizione, ma qualcosa che, alla fine, condannerà il suo popolo. 

Qualcosa che viene da fuori. Qualcosa di... alieno.

 

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Inviato (modificato)

Mentre il sacerdote di Bhalla appare ancora intrappolato nella trance legata alla divinazione e non pare potervi sentire, cominciate a rivolgere domande ad Aslihan, la sciamana Turani che fino ad ora è stata, letteralmente, la vostra silente ombra.
La donna, che ha dimostrato un'incredibile e plausibilmente magica abilità di apprendere la lingua comune dell'occidente, sembra restia a parlare di fronte al sacerdote sconosciuto, ma sembra disposta a farlo e vi chiede di uscire all'esterno. Potete scorgere, nei suoi grandi occhi neri, il velo del turbamento.

Quando vi ritrovate di nuovo sotto il sole di metà mattina, il cielo si è ulteriormente ripulito e solo grosse e sparute nubi grigiastre corrono veloci incalzate da un vento gelido che spira da est. Tra gli alberi del tempio vi raggiunge Skyald, il Rashemar da poco unito al gruppo. Notate l'imprevista assenza di Kyrian.

Io non so queste terre e genti che abitano qui esordisce Aslihan Il vostro sciamano ha fatto un rito e lui ha sentito gli spiriti come nessuno di noi può, rito diverso da quelli che gli antenati hanno insegnato a me. Se ascolto sue parole, allora la mia mente vede i popoli delle steppe, e tra loro il mio popolo.
In tempi molto antichi, quando i clan erano uno, ci fu una grande guerra e la morte fu con noi. Tutti i grandi bey morirono, e con essi i loro guerrieri, e mio popolo non fu più. Tutti, tranne uno.
Un bambino sopravvisse al massacro e scappò nei boschi, dove incontrò Asena, la madre lupa. Lei fece di lui un suo cucciolo, lo portò in una grande valle nascosta, Ergenekon, su montagne Altai, e allevò fino a che divenne grande e forte. Anni dopo, dalla loro unione nacquero dieci guerrieri, primi bey del clan Ashina, primo clan dei Turani del Cielo, da cui discendiamo. I primi Turani vissero in Ergenekon finché divennero molti numerosi e forti, poi tornarono nel mondo. Così il mio popolo di nuovo visse e da allora ci chiamiamo figli del lupo e così il mio popolo saluta.

La sciamana porta la mano sotto le sue vesti, da cui toglie il medaglione che alcuni di voi hanno già visto.
Dove però il vostro sciamano dice veleno, io vedo la follia del nostro Kahan, Ertugrul. Lui crede che nuovo sangue di lupo scorre forte nelle vene dei suoi bey, io come il vostro sciamano ho visto veleno.

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Modificato da Dmitrij
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Skyald

Bentrovati compagni. Kyrian non proseguirà il viaggio con noi, deve completare il suo Dajemma, ci raggiungerà in futuro quando lo completerà. Abbiamo nuove notizie per il nostro viaggio?

ascolto poi le parole della Turani. Cerco di ricordare se questa storia la conosco o meno, magari ci sono dettagli che si possono aggiungere e aiutarci nel viaggio.

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