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TdG - Larta 'h Vekkdin - II - Oltre la soglia


Pippomaster92

Messaggio consigliato


Andr

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Tre le varie figure solo due non sono intente a parlare o scaricare.
Uno è un uomo dalla pelle rosata, la barba corta viola scuro e un abito piuttosto elaborato dalle maniche lunghe. Tiene tra le mani un plico di carta di legno e osserva l'apertura dei pacchi. 
L'altra è una donna dalla pelle talmente rossa che, se non fosse uniforme, ti farebbe credere sia stata ferita gravemente e sporcata di sangue. Porta una giubba di cuoio che lascia le forti braccia scoperte e tra i capelli scarlatti ha intrecciati gioielli metallici dall'aria affilata. Lei tiene d'occhio i dwir, più che la sua gente. 

Chazia

Spoiler

"No, anzi" risponde Lakan. Tuo marito non sembra entusiasta, ma è in balia della vostra curiosità. 
Seguite la delegazione fino al Terkanion, il palazzo dove i capi dei trog si incontrano e tengono udienza. Al vostro arrivo le guardie non vi fermano, e vedi tuo suocero tra i dwir già presenti. E Moggo tra le guardie a piantone. 

Il capo del trog vi scorge e vi viene incontro "Questo è un incontro delicato, se volete partecipare dovrete poi mantenere il riserbo. Sono materie di grande importanza. Lo capite, vero?" e guarda te, più che i suoi figli. 

Moggo

Spoiler

Vedi Chazia passare con il marito e la di lui gemella, e confabulare con il suocero vicino agli altri capi trog.
Intanto tu provi a concentrarti su altro, ma la riunione avverrà a pochi metri da te, alle tue spalle. Come facciano gli altri dwir a ignorare le voci e i sussurri, è un mistero. Finché non noti che alcuni recitano mute preghiere, o filastrocche, o chissà che, per tenerti distratto. 

[Da ora in avanti, finché non dico altrimenti, puoi leggere i post di e per Chazia]

 

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Andr Ruhn

Master

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Probabilmente l'occasione richiederebbe di restare più controllati ed evitare di farsi coinvolgere negli affari degli stranieri, ma quando mai mi capiterà di poter cogliere un'altra occasione simile? Mi avvicino alla donna, che sembra essere già impegnata a studiarci, e la saluto con un cenno formale. Buona giornata, signora. Sono Andr Ruhn Wijirstoldin, un cittadino della Dimora Benedetta. Posso disturbarla per qualche istante? Non capita certo tutti i giorni che dei graditi ospiti giungano a Kel Boldar portando delle reliquie del nostro passato. Dico cercando di essere formale e composto, provando a parlare sia in korth che in malke. 

 

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Andr

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Quando le parli in korth la donna corruga la fronte, ma al malke sorride e segue il discorso con più attenzione. Quando risponde lo fa in malke, ma in effetti con una parlata molto spezzata e difficile da comprendere, sia per l'accento davvero forte che per l'uso un po' fantasioso della grammatica.
"Onore nel conoscerti, ospite. Mi si chiama Punya ni Srisiya. Anche da noi non è usuale questo genere di impegni. Ma il desiderio è di mostrare l'onestà delle nostre intenzioni e quanto scorre liquido il sangue. Ma forse per voi è più strano, vedere persone non di casa?"

 

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Andr Ruhn

Master

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La donna sembra cordiale, nonostante le sue evidenti difficoltà con la lingua. Avete dimostrato il vostro onore e la vostra onestà in maniera più che dignitosa: non saprei citare un regalo più gradito che questo. Le rispondo, annuendo poi alla sua domanda. Sì, non è molto comune che degli stranieri vengano ammessi nella Dimora Benedetta. Proprio per questo volevo chiedervi come abbiate trovato questi manufatti: è un'ottima occasione per approfondire la storia del mio popolo.

 

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Inviato (modificato)

Andr

Spoiler

"Attendevamo un'accoglienza meno cortese, ma sono molto felice di aver sbagliato" risponde la donna. Da vicino emana un vago odore metallico che ti ricorda il sangue. Si sfiora il naso aquilino quando risponde alla tua domanda "Temendo un incontro non propizio con il popolo dwiari, abbiamo chiesto alla vostra ambasciatrice cosa poteva favorire l'amicizia. Ci ha parlato di antiche dimore abbandonate sulle altenevi. Le abbiamo passate per giungere qui, e avevamo la posizione di una casa dwiari. Era abitata da gwraki e l'abbiamo in parte liberata. Una giornata di gloria per noi tutti, e il ritorno di preziose memorie per voi" 
Afferra un oggetto da un baule, ricevendo un'occhiataccia dall'altro straniero che supervisiona, e te lo porge come dimostrazione delle sue parole. Si tratta di un coltello dwir in un fodero di corno di draco, l'elsa è in pietra lavorata. Lei fa passare il pollice sul pomolo a forma di testa di drago e annuisce "ecco, un dono dal sankh al popolo dwiari"

Chazia/Moggo

Spoiler

Una volta che tutti i dwir di una certa importanza sono al loro posto, si nota facilmente che Olkraveig Xarv Kopkjerdin si è volutamente messo in disparte, seguito dal capo degli Adnur e quello dei Vrakghra. I tre militari non sembrano per nulla lieti della presenza della straniera. 
Invece in posizione di preminenza c'è Ekdhernek Yat Zagrakdin, che prende la parola aiutato da Kasijk Delvnek che fa da interprete.
"Cara ospite, vi diamo innanzitutto il benvenuto nella nostra grande Dimora. Prima di cominciare permetteteci di fare le dovute presentazioni" 
Segue una lista di nomi, compreso il tuo, e la donna guarda ciascuno dei presenti facendo lievi inchini. A sua volta grazie alla Delvnek riesce a presentarsi "Il mio nome è Vipada Ampsuta ni Derati. Onorata di fare la vostra conoscenza, e lieta della vostra ospitalità. Giungo qui in qualità di ambasciatrice di Chakashee Cham ri ua Neelh, sesta Jadan del Sankh, la Tigre in Agguato, Pioggia di Spettri, conquistatrice di ogni trono, Colei-che-guarda-ad-est.ci vuole del tempo prima che la Delvnek faccia la dovuta traduzione, un po' in difficoltà. Poi prosegue più spedita.
"Già da tempo il nostro popolo guarda oltre al deserto in cerca di genti amiche con le quali condividere la nostra visione. Per mera fortuna la qui presente dama Delvnek giunse a noi un anno fa e ci colpì con le descrizioni di questa meravigliosa casa. La mia signora prova grande stima per il popolo dei dwir: dimostrate una durevolezza e una determinazione che non hanno pari. Comprende bene anche la vostra necessità di indipendenza e riservatezza, ma si dispiace per essa. Una civiltà come la vostra dovrebbe assumersi la propria responsabilità in quanto vivo e forte esempio per le altre. Ci piacerebbe conoscere meglio l'oriente, ma da tempo ci sono giunte solo voci di popoli barbarici e incivili" sembra sinceramente addolorata "e la mia signora è triste al pensiero di immaginarvi circondati da un mare di insensato decadimento. Le genti umane di queste lande non vi somigliano per nulla, e anche questo l'addolora. Il nostro viaggio fin qui ha il solo scopo di consegnarvi un pegno della nostra amicizia e solidarietà
A questo punto solleva una mano e una tenue luce si sprigiona da essa. Alcuni dwir sembrano inquieti e Adnur addirittura posa la mano sull'elsa della spada, ma Zagrakdin lo ferma con uno sguardo severo. Nella mano della donna straniera compare una piccola pietra esagonale, leggermente allungata, color avorio. Si spandono esclamazioni soffocate "Dove avete trovato..." comincia a chiedere uno dei sacerdoti, ma di nuovo Zagrakdin lo zittisce e interviene in modo più composto "La vostra signora è estremamente generosa. Ci piacerebbe conoscere la storia di come una reliquia di tal fatta sia giunta nelle vostre terre. Ma prima ancora mi si vorrà perdonare la franchezza di chiedervi perché intendete separarvene. Non è qualcosa che un sovrano, per quanto ricco e potente, possa gettare via senza rimpianti" 
La donna sorride con dolcezza "Ma la mia signora non è una sovrana comune. Ella non ha riguardi per le ricchezze materiali o per il potere che viene da esse. Viceversa la mia signora attribuisce grande valore all'amicizia e desidera la vostra. Naturalmente non intende comprarla con doni ai quali ella stessa non dà valore... consideratelo solo un gesto di cortesia, un piccolo pensiero. Ciò che la jadan offre al nobile popolo di Kel Boldar è una mano tesa oltre l'abisso del caos e della barbarie. So che la nostra offerta è improvvisa, questo è solo un primo incontro. Per mostrarvi cosa può nascere dalla nostra reciproca amicizia

Dopo di che porge l'oggetto di pietra allo Zagrakdin.

Chazia

Spoiler

Senti tuo suocero soffocare un'esclamazione quando vede bene l'oggetto. Lakan e Lokan sono entrambi colpiti e come te non capiscono bene l'importanza di quella cosa. Lui sussurra "Una pietra di volta! Chi sa da quale dimora. Quella, figli miei, potrebbe essere la salvezza del nostro popolo" 

 

 

Modificato da Pippomaster92
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Andr Ruhn

Master

Spoiler

Le altenevi? Non credo stia parlando delle mie terre. Deve perdonare la mia ignoranza, ma cosa sarebbe un gwraki? Temo di non conoscere questo termine. Chiedo alla donna dopo aver sentito il suo racconto, guardando quindi sorpreso il coltello che mi porge. E' un regalo per me? Temo di non poter accettare, nel caso: non potrei sottrarre i miei fratelli di un dono tanto pregiato. Dico cortese, provando quindi a fare cenno a Snorri di avvicinarsi: la fattura di questo oggetto mi incuriosisce, magari il mio compagno ne sa qualcosa. 

 

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Andr

Spoiler

La donna scrolla le spalle "Parenti dei guraki, ma selvaggi. Mi si è detto che sono grandi nemici della vostra gente. Feroci guerrieri, sangue caldo che canta sulle lame" lo sguardo le si accende di passione "strappare questo da loro è stato molto bello, cosa ben fatta. Perché dunque rifiuti il dono delle cose dei tuoi antenati? Non sei un abitante della casa?" chiede un po' dubbiosa. 
Intanto Snorri e Deljai si avvicinano. La seconda solo ammirata, il primo sinceramente interessato "Un oggetto antico, Andr. Forse risale alle prime guerre con gli umani. Il drago veniva usato all'epoca come simbolo di... Kel Kadhar, se ricordo bene. Una dimora perduta da tempo immemore, sulle montagne a nord"

Hai già sentito parlare di Kel Kadhar, una fortezza che cadde in mano agli uomini-giganti del nord, e poi dopo venne espugnata dagli urkyr delle montagne. 

Chazia e Moggo

Spoiler

Mentre lo Zagrakdin prende l'oggetto con una delicatezza commovente, gli altri trattengono il fiato. 
"Kel Kadhar è giunta a noi, dono inaspettato ma quanto mai gradito" annuncia il savio sollevando l'oggetto verso i presenti "Questo è un segno di tempi nuovi, felici"
Kopkjerdin interviene in tono amaro "Oppure il segno che come già Kel Kedhar, anche Kel Boldar deve stare in guardia verso gli stranieri. Quando un dono è troppo prezioso, forse che non è attaccato ad una catena?

La visitatrice non pare prendersela, o forse il suo volto così sereno è una maschera che non lascia trasparire emozioni "Questo è un dono, e tra la nostra gente i doni non hanno secondi fini. Certamente siamo qui per mostrarvi amicizia e rispetto e speriamo che i tempi futuri siano invero felici per tutti i presenti... speriamo che le similitudini tra i nostri popoli prevalgano sulle differenze. La mia signora vorrebbe la vostra amicizia. Ma se questa non fosse possibile, vorrebbe almeno aiutare i dwir a riprendersi ciò che spetta loro di dirittofa un gesto verso Zagrakdin "sappiamo che avete sofferto ingiustizie da parte dei popoli che vivono qui nei pressi, e che da tempo desiderate riconquistare le dimore perdute"

Chazia

Spoiler

Tuo suocero risponde "Quell'artefatto controlla l'intera Dimora di Kel Kadhar, ne regola le difese e le strutture. Esso è l'anima della casa e lo scudo della sua gente. So che gli orchi e gli umani hanno spesso distrutto questi oggetti per privarci delle nostre città. Che sia sopravvissuto fino ad ora è un vero miracolo di Vilos. E... è una bella speranza. Spero non ci renda ciechi a tutto il resto. Kopkjerdin è uno sciocco e un bruto, ma non ha torto. Questi stranieri... la Delvnek ci ha portato in casa un popolo curioso. Attraversano il deserto e fanno un viaggio tanto lungo, assaltano una rovina dwir e ci consegnano tutto il suo tesoro, la chiave per ricostruire la fortezza... e vogliono solo amicizia e convivialità? Ne dubito"

 

 

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Andr Ruhn

Master

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Oh, ora credo di capire. Rispondo alla donna dopo la spiegazione di Snorri, che ringrazio con un cenno del capo: i gwraki devono essere gli urkyr o un qualche popolo simile. Non deve prenderla come un'offesa o una mancanza di rispetto al suo popolo. Questi doni, però, sono per tutti gli abitanti della Dimora Benedetta, di cui sono solamente un esponente: non posso appropriarmi di ciò che appartiene a tutti. Spiego poi alla donna, sperando di farle capire il mio punto. Ma, effettivamente, il dono appartiene ancora a voi del sankh e i desideri dell'ospite vanno rispettati. Se desidera che questo tesoro sia mio, sarò lieto di accettarlo. Concludo, guardando quindi Snorri In ogni caso, ci sai dire altro sulla sua storia, amico mio? Le tue parole mi hanno incuriosito. 

 

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Andr

Spoiler

Lei sembra capire "Ci hanno detto male, su come condividete oneri e onori. Meglio così se invece ci siete simili, sarà più semplice. Se vuoi il coltello prendilo, è una buona lama. Ma se tra la tua gente la divisione è equa" ti soppesa "forse verrà assegnato ad un guerriero o un cacciatore. Ora è tuo, fanne ciò che vuoi" 
Cerca anche di ascoltare quello che spiega Snorri, ma la perdete ben presto per la barriera linguistica

"Si, parliamo del regno di re Troggarkend, Trogg il Grosso. Quindi i decenni a cavallo tra l'800 e il 900 dell'Endag. Durante le calate degli urkyr da nord molti popoli di giganti-uma, probabilmente antenati degli attuali klaya, vennero spinti in avanti fino alle nostre porte. Alcuni dicono che fossero amici degli urkyr, o almeno alleati. Un gruppo riuscì a cingere d'assedio Kel Kadhare pur privi di tecnologia riuscirono a far breccia nelle sue difese. Sembra che fossero guerrieri davvero possenti, alti due volte e mezzo un dwir e armati di tronchi e rocce. Tra di loro forse vi erano sciamani, comunque sta di fatto che la porta del Kel venne deformata e piegata, resa inutilizzabile. La pietra stessa si rovinò, infatti. Erano in grande numero e ne morirono tanti, ma alla fine riuscirono a sconfiggere il drappello armato che difendeva la città. Una storia molto triste: i civili vennero legati con delle catene e gettati giù dalle mura più alte, pare" Snorri sa molto, deve prendere fiato "però non tutto fu perduto. Un dwir sconosciuto riuscì a sigillare la maggior parte della città e gli uma praticamente occuparono solo il cortile oltre le mura, le mura stesse e le sale più vicine all'esterno. Ma il cuore della città fu chiuso per sempre. Secoli dopo gli urkyr e i giganti scacciarono gli uma in qualche guerra. Da allora Kel Kadhar fa parte delle rovine infestate da spettri, urkyr e mostri... ce ne sono molte tra le montagne, sapete?"

Chazia e Moggo

Spoiler

Il dialogo tra i capi dei trog e quella che alla fine è un'ambasciatrice straniera continua a lungo. Vengono spese molte parole, specie perché la Delvnek deve tradurre ogni cosa. Alcuni dwir vogliono arrivare al punto, altri sono più sottili e cercando di arrivare a qualcosa di concreto usando la cautela. 
Vipada è a sua volta molto vaga e sembra essere qui solo per dare informazioni e cercare punti di contatto... ma senza nulla da promettere, niente di concreto. E si sa, i dwir sono soprattutto questo. Persone solide che cercano la verità e la realtà delle cose. 
"La mia signora desidera che il vostro onorevole popolo prenda in considerazione l'idea di un'amicizia fraterna. Il nostro impero unisce moltissime genti sotto un'unica corona, ma ha molti alleati e sodali che continuano un'esistenza di indipendenza e autodeterminazione. Questa volta non desideriamo strapparvi una risposta, né una positiva né una negativa. Chiediamo molto, e sappiamo che considererete la cosa con molta attenzione" sorride, poi però diventa molto seria e continua in tono quasi d'urgenza "ma attenzione: se la jadan è generosa e attenta ai suoi amici, così non è per i suoi nemici. Il mondo si prepara a grandi cambiamenti e il caos sta per dilagare tra tutti i regni di Eos. Già ci giungono notizie segrete che già la corona teanica sia minata dal tradimento, e che le coste del sud siano in fermento. E nel nord innevato i popoli uma stanno già combattendo tra loro" 
Quest'ultima notizia più delle altre è accolta con mormorii di assenso. I popoli klaya sono invischiati in una guerra senza quartiere, causata da un capotribù particolarmente violento e crudele. Se si muovono loro potrebbero farlo anche gli urkyr e calare di nuovo a sud per un'ennesima guerra. Ma se la Teania non reagirà prontamente come l'ultima volta, allora potrebbe essere la fine per voi. E l'ultima guerra con gli urkyr ha visto la morte del vostro re...

"Apprezziamo l'interessamento della vostra... jadan... e siamo lieti della vostra amicizia. Ma appunto non avrete una risposta dalla Dimora. Noi esprimiamo la volontà del popolo, e il popolo deve essere consultato. Se si profila una guerra, allora dovremo decidere se combatterla e... con chi schierarci. Non possiamo che farlo a fianco di alleati di comprovata fiducia, lealtà e onore" risponde Zagrakdin. Kopkjerdin aggiunge "e abilità marziale. Avete portato con voi dei guerrieri poderosi, ma chissà se sono anche dei soldati

A questa affermazione provocatoria finalmente Vipada risponde, e in tono meno mansueto "Ma noi siamo i figli di Zeya, come voi lo siete di Vilos. Dal suo sangue ci ha generati"

L'incontro si conclude con qualche altro saluto, e la concessione per la donna e il suo entourage di passare due notti e un giorno alla Dimora, prima di ripartire. Alla Delvnek è dato incarico di accompagnarla in patria e restare là come ambasciatrice di Kel Boldar. 

Chazia

Spoiler

"E infatti..." mormora Lakan quando si comincia a parlare di guerra. Mentre si fanno gli ultimi convenevoli ogni gruppo di dwir comincia a parlare a bassa voce, ogni trog fa consultazioni interne. La tua posizione ti mette a parte di tutto ciò.
"A prescindere dalla veridicità delle sue parole, la donna rosa ci sta aprendo un mondo nuovo. Se dopo le montagne e il deserto ci sono degli amici, forse non dobbiamo più affidarci solo alla misericordia del regno dell'unicorno" ammette Lokan parlando degli alleati teanici. Sai che i vostri popoli sono uniti più dalla necessità che dall'amicizia. A Kel Boldar non piace che la Teania ospiti gli esuli dwir, e ai nobili uma non piace che la Dimora sorga tra le loro terre. 

Moggo

Spoiler

Un ufficiale Kopkjerdin vi si avvicina "Fate sgombrare l'aula. Ricordate, non avete sentito nulla. Tu" si rivolge direttamente a te "e tu" indica un altro dwir vicino "scortate l'ospite nella Sala delle Canzoni. Che nessuno entri od esca se non è uno del nostro trog" 

 

 

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Andr Ruhn

Master

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Annuisco alla donna, tenendo ancora il coltello tra le mani: non mi sento di mettere via un oggetto con così tanta storia alle sue spalle. Ci avete prestato un grande servizio: le rovine che avete liberato erano ormai perdute e abitate solamente da mostri e selvaggi. Con la vostra impresa vi siete dimostrati dei veri amici di Kel Boldar. Spiego alla donna, riassumendole il termine della storia di Snorri. Quanto vi fermerete nella Dimora Benedetta?

 

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Moggo Din

DM

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"Aye!" rispondo, e mi avvicino alla bella - seppure strana - uma. Non ne ho mai vista una con dei tratti del genere. Mi schiarisco la voce: "Uhm...di qua, signorina."

Cerco di tenere gli occhi bassi durante il tragitto. Avrei qualche domanda, sì...ma non voglio sembrare ostinato mentre sono in compagnia di un altro membro del mio clan.

 

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Andr

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"Non so. Dipende da voi. Ma non tanto questa volta. Il viaggio sarà lungo... ma magari un giorno torneremo. Dipende dai vostri... mmm" cerca la parola, poi la trova "capi" 

Intanto l'operazione di scarico delle casse è completa, e davanti ai dwir si stende una quantità di antichi reperti e oggetti da mozzare il fiato. Alcune sono opere d'arte come statue o gioielli, ma ci sono molte armi, armature e persino alcuni strumenti musicali in metallo. Ma nel mucchio ordinato ci sono anche una dozzina di contenitori per documenti in pietra lavorata. Diversi dwir stanno già esaminando e catalogando rapidamente i pezzi, mentre gli stranieri si sono messi a formare un piccolo e compatto drappello; da questo si escludono solo l'uomo rosato e la donna scarlatta, chiaramente due ufficiali o qualcosa del genere. 
La donna scarlatta si volta verso gli altri compagni e scambia alcune parole in una lingua molto strana, fatta di parole lunghe e suoni sordi. Dati gli ordini si rivolge a voi tre "i dwir sono interessanti anche se un po' strani. Forse mi piace precisamente lo strano, di voi? Intanto che sto qui, posso girare con voi per la caverna? Mi piace quella vuota che abbiamo liberato, quella piena potrebbe essere ancora più..." ma viene interrotta dall'altro ufficiale "Assolutamente no" le dice in una parlata più fluida della sua, comprensibile con più facilità "cordiali amici, abbiamo ordine di non allontanarci e non infastidire la popolazione locale. Non esimetevi dal ricordalo a chiunque tra noi desideri trasgredire"

Chazia

Spoiler

"Posso solo immaginare, mia cara. Per fortuna che sei giunta qui al sicuro. Ma ti prego, non pensare più al passato" ti esorta tuo marito. 
Suo padre intanto si è allontanato per disquisire con gli altri capi, seguito dalla figlia. 
Tu e Lokan andrete con loro, o andrete a cercare i tuoi amici?

Moggo

Spoiler

A voi si unisce la Delvnek, questa dwira abbronzata e dagli strani gioielli (che il tuo occhio ora riconosce come simili a quelli che hanno questi stranieri) "Eh, non capisce una parola del korth, caro mio. Ma i gesti, quelli sì. Però stai all'occhio con lei" le sorride mascherando il senso delle parole "perché tra la sua gente le donne comandano, e sono tutti molto violenti. Educati e organizzati, disciplinati pure, ma violentissimi. Lei mi sembra un fiorellino ed è disarmata, ma non vorrei che ci fossero guai. Lo dico perché è chiaro, no? Dovete far sì che non le accada nulla. Voi non avete sentito nulla nell'altra sala, ma vi assicuro che questa qui è importante" 
Per essere altolocata, la Delvnek è sboccata.

Poi la nobile si distacca con un saluto, e tu la conduci alla Sala delle Canzoni. L'altro Adnur si mette proprio all'ingresso dell'edificio, tu la accompagni più addentro. Non parla il korth ma... chi sa che altre lingue potrebbe intendere? Forse una delle tue, se sei abbastanza curioso da scoprirlo. 

 

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Andr Ruhn

Master

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Annuisco alla risposta della donna, guardando poi ammirato i tesori che ci vengono mostrati: gli strumenti musicali sono dei veri e propri capolavori e sarei proprio curioso di sentire il loro suono. La donna attira nuovamente la mia attenzione quando mi chiede se possa accompagnarla a visitare la Dimora Benedetta. Sono certo che i miei amici del teatro sarebbero lieti di conoscerli. Capisco, non metto in dubbio che gli ordini abbiano una buona ragione. Ma se riceverete ordini differenti e avrete bisogno di una guida, sarò più che lieto di mostrarvi la nostra casa. Rispondo cordiale, non nascondendo la mia delusione per questa notizia. 

 

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Moggo Din

@DM

Spoiler

Altolocata, eh? E pure pericolosa? ...perché mi si è asciugata la bocca, improvvisamente?

"Grazie" rispondo distrattamente in korth alla Delvenek, anche se al contrario di lei non so mascherare le emozioni altrettanto bene. Continuiamo a camminare, e quando l'altro Adnur si ferma gli faccio un cenno del capo e proseguo, più nervoso di prima. Mi chiedo se si veda, dall'esterno. E questa cosa mi rende automaticamente ancora più nervoso.

Una volta dentro la sala mi guardo attorno, ispezionando il perimetro. Dovrei tornare all'ingresso, a fare il bravo cane da guardia. Ma non lo faccio. Tiro fuori il Malke, che parlo con più disinvoltura del Korth:

"Mi capisci, vero?"

 

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