Mevrah , The Witch

Osservo senza alcun interesse uno dei prigionieri che se ne va da solo , ognuno ha il diritto di morire come meglio crede...

lentamente mi avvicino a Lexander e al giovane gigante e aspetto di vedere come si evolve la situazione...

Ora ce ne andiamo noi dice con voce speranzosa il giovane gigante in un Comune stentato mentre si sgranchisce le gambe. Ora che è fuori dalla gabbia notate qualche segno di malnutrizione e percosse, ma nulla che dovrebbe impedirgli di seguirvi e muoversi liberamente.

Mevrah , The Witch

E con questo se ne sono andati in due...dico osservando anche il secondo prigioniero andarsene...se ne avessi avuto la forza li avrei sacrificati volentieri così le loro vite avrebbe avuto un senso...Ah deliziosa impotenza che torturi così superbamente il mio ego smisurato...

poi riporto la mia attenzione sul reso del gruppo...

dobbiamo riuscire ad uscire all'esterno e provare a scappare con lo stesso metodo con cui siamo entrati oppure cercare un altro modo per andarcene se quello non fosse possibile...

Lexander

"E, purtroppo, non siamo nemmeno in condizioni ideali, chi più, chi meno. Compreso il ragazzo", faccio presente.

"Sarebbe bene uscire di soppiatto... ma intanto dobbiamo sicuramente allontanarci da qui, o torneranno in forze".

Dopo rocambolesche peripezie uscite dalla fortezza del gigante delle ombre con il giovane gigante delle tempeste al seguito e venite recuperati da suo padre, nella sua fortezza volante.

Mentre la fortezza vola via dalla montagna sopra cui si apre il passaggio verso il piano delle ombre un gelido vento vi sferza la faccia e siete consapevoli di esservi attirati le ire e l'attenzione di un potente antagonista: il gigante delle ombre vi darà una caccia spietata e senza quartiere.

Ma la scena di padre e figlio che si abbracciano, con le lacrime del padre che cadono a dirotto sul capo del figlio, come se si fossero aperte le cateratte del cielo, riesce a bilanciare per voi ogni potenziale futuro problema.