Keothi - Goliath Paladino/Oracolo

L'accenno alla necromanzia di Mevrah non mi sconvolge più di tanto, ha già palesato ampiamente le sue inclinazioni e non sono uno sprovveduto o uno stupido. Quando osserva se la sua proposta genera reazioni in me ricambio lo sguardo impassibile, anzi, con un accenno di sorriso. Difficilmente mi mostro indifferente, forse mai. Ogni cosa, persona, avvenimento per me rappresentano fonte di conoscenza nonché le conseguenze di ogni azione. Senza l'esperienza non esisterebbe crescita e sapienza.

"L'idea di Dietger non è peregrina." dico mentre lo vedo uscire dalla stanza "Una ricognizione potrebbe rivelarci molti dettagli e darci un vantaggio." poi torno al discorso di Braknak "Che armi? Non ho avuto modo di vederle o ispezionarle."

Lexander Artoris

"Si tratta di un buon numero di armi adatte alla lotta con nemici capaci di mischiarsi alle ombre. Le abbiamo recuperate da una forgia di Giganti del fuoco, scavata nel fianco e nelle viscere di un vulcano. Ci sono state necessarie per infiltrarci nella tana di Melfagor, un titano della morte alleato con Volstus, il gigante della tempeste rinnegato che sta guidando questa guerra, conducendola con violenze, inganni e tradimenti", spiego, per poi raccontare quanto abbiamo appreso nella fortezza volante.

Per tutti

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Concludo raccontando quindi della roccaforte nascosta tra la pieghe dei semipiani e di come tutto ciò garantisca ai nostri nemici risorse invulnerabili alle armi più mondane.

Modificato 2 ore fa2 ore da Ghal Maraz