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Capitolo 2. Verso il Darklake


AndreaP

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Tre Dita

irritato dallo gnoll mi rivolgo al mago So che ho molto da apprendere da te Fenton, ma non capisco come mostrare Grazia verso questo essere ci possa avvantaggiare! andrà a riferire che un gruppo si muove nelle caverne ed ha sterminato la sua piccola e sprovveduta truppa! Nella migliore delle ipotesi ce lo troveremo di notte con il doppio degli gnoll con cui è partito inizialmente! 

guardo gli altri, ancora con il fervore del inseguimento appena concluso c'è solo un modo per evitare che questo succeda, non permettiamogli di parlare! 

 

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Derren Hawkwood

Se agissimo in questo modo, non saremmo diversi da queste..bestie.. Dico a Tre Dita agganciandomi al suo discorso con Fenton e sottolineando l'ultima parola con voce colma di disprezzo e occhi fissi sullo Gnoll. 

Mi avvicino al fratello e gli appoggio una mano sulla spalla. E noi siamo meglio di così.

Faccio una passo verso lo Gnoll mantenendo sempre il contatto visivo. Sono sicuro che avranno parecchie ferite da leccarsi. Non provare a fregarci o farai la fine dei tuoi amici.

Detto questo, sono pronto ad andare.

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Spoiler

 

 

Tre Dita 

Guardo con ribrezzo lo gnoll, lasciarlo andare via, seppur sottomesso, è un rischio che non avrei corso, ma i miei compagni non la pensano così.

va bene fratello faremo come dici, ci eleveremo sopra queste bestie sperando di non essere mangiati da chi Graziamo. 

LA furia che mi aveva spinto fin qui viene meno, resto allerta e lascio il passaggio libero. 

Una volta che lo gnoll si è allontanato propongo ai miei compagni 

forse è meglio riposare qui ed ora, questa caverna ha un solo accesso e possiamo tenere d'occhio la situazione facilmente. 

vorrei anche recuperare il secondo uncino e le armi da lancio usate, non possiamo rimanere sprovvisti in questi posti così pericolosi.  

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15° giorno di prigionia - verso l'ora di pranzo

Lo gnoll annuì alle parole del paladino e quindi in silenzio, tenendo sotto lo sguardo TreDita, uscì dalla stanza infilandosi nel primo corridoio sulla sinistra

Il silenzio era tornato nella buia caverna dove i compagni si ritrovarono soli

"Non so se abbiamo fatto bene" disse il principe Derendil a cui, nonostante le parole calme, tremava ancora una mano come fosse in preda ad una profonda rabbia "Ora forse dovremmo chiamare gli altri" aggiunse mentre con il piede scavava ossessivamente nella terra un solco sempre più profondo

"E dobbiamo liberarci di quelli se vogliamo fermarci qui" aggiunse Buppido, a cui scendeva ancora sangue da una ferita, indicando i due  cadaveri di Gnoll appena uccisi

@all

 

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15° giorno di prigionia - verso l'ora di pranzo

"Niente, solo che quando combatto poi faccio fatica a calmarmi... sarò la maledizione di questo aspetto da Quaggoth, ma ora mi riprendo" concluse continuando a cacciare il solco con il piede.

"Beh io vado a chiamare gli altri" disse Buppido allontanandosi e lasciando una leggera traccia di sangue dalle ferite.

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Derren Hawkwood

Sì, meglio cercare di recuperare un po' di energie. Commento dando uno sguardo alle ferite mie e degli altri.

Vengo con te, Bubbido. Mi accodo al compagno, poi, passando di fianco al cunicolo sulla sinistra, provo a buttare un'occhiata rapida per vedere cosa ci sia lì. Il tutto senza spingermi troppo oltre però.

@DM

Spoiler

Do un occhio al passaggio a sinistra, poi seguo Buppido.

 

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Tre Dita

 

metto una mano sulla spalla del Principe Elfo Ti capisco compagno Elfo, il percorso per elevarsi è complicato per quelli come noi!  Facciamo due passi, andiamo con gli altri ti farà bene.  

se il principe viene gli chiedo qualcosa in più sulla maledizione, in ogni caso io vado con Derren quel fratello si farà ammazzare se lo lascio da solo

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  • Supermoderatore

Fenton

Una volta che tutto sembra calmo mi appoggio ad una parete della caverna, mi accovaccio con le gambe tirate fin su davanti alla faccia, ci stringo intorno le braccia e lascio che la tensione e l'adrenalina dello scontro mi lascino pian piano e vengano soppiantate dalla paura e dalla spossatezza.

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15° giorno di prigionia - verso l'ora di pranzo

I compagni riunirono i sopravvissuti nella caverna degli Gnoll. 

Serith, Wifrey e Buppido erano i più feriti, con la ragazza quasi mortalmente.

Il derro invece pareva ignorare i tagli causati dalle lame degli gnoll che lo ricoprivano

"Penso sia meglio per tutti voi riposarvi" disse paternamente Shuushar il Kuo Toa "Questo posto mi pare sicuro. Poi proseguiremo verso casa mia"

@Tre Dita

Spoiler

Derendil non ebbe problemi a raccontare a TreDita la propria storia. Lui era il principe Derendil del regno di Nelrindenvane nell'Alta Foresta. La sua corona fu usurpata dal malvagio mago Terrestor, che lo intrappolò in questa forma e lo esiliò dal suo regno. Il suo scopo era tornare in superficie e recuperare il suo posto

@all

Spoiler

Se volete fate tutti un riposo lungo. Intanto vediamo se il nuovo giocatore entra. Poi vi muovo

Se invece volte fare qualcosa, postate pure

 

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  • Grazie 2
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Tre Dita

 

con@Dendril : La tua storia è molto triste, se mi sarà possibile ti aiuterò a tornare dal tuo popolo e riprenderti quel che ti spetta di diritto! 

recupero i vari giavellotti ed asce usate durante il combattimento ed un secondo uncino, una volta rientrato nella caverna chiusa se nessuno si è sbarazzato dei cadaveri faccio io il lavoro di fatica per accatastarli lontani dall'ingresso del nostro rifugio di fortuna. 

 

Il 11/10/2021 alle 20:17, Alonewolf87 ha scritto:

Una volta che tutto sembra calmo mi appoggio ad una parete della caverna, mi accovaccio con le gambe tirate fin su davanti alla faccia, ci stringo intorno le braccia e lascio che la tensione e l'adrenalina dello scontro mi lascino pian piano e vengano soppiantate dalla paura e dalla spossatezza.

Infine vedo Fenton rannicchiato e mi siedo al suo fianco Amico mio, quando son venuto da te per chiederti di insegnarmi i rudimenti delle arti magiche non mi aspettavo che finissimo in questa avventura. Capisco che non sei un avventuriero e che hai passato la tua vita sui libri, ma ora tutto andrà per il meglio, anche grazie a quelle fiammate che riesci a fare dalle tue mani!

un sorriso smorfia compare sulla faccia del mezzorco  Forse non ci salveremo tutti, ma il peggio è passato e se mi starai vicino ti assicuro che non permetterò a nessuno di farti del male!

passo al mago un pezzo di un fungo del pasto precedente Tieni mangia qualcosa ti farà bene!

 

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Derren Hawkwood

Una volta riuniti tutti insieme, mi avvicino subito a Wifrey. Tieni duro, Sorella. Le dico inginocchiandomi di fianco a lei e imponendole le mani sopra le ferite. Non è molto, ma è tutto quello che mi resta. Rivolgo una preghiera alla nostra divinità comune e le sorrido. Il Guardiano veglia su di noi.

Poi mi alzo e mi guardo intorno: siamo provati e un po' di riposo non può che farci bene. Fenton e Tre Dita parlano in disparte, Damocle si sistema in un angolo.. Grazie Shuushar. Dico al Kuo Toa, prima di trovarmi un posto per inginocchiarmi.

Appoggio la mano destra sul cuore e alzo la sinistra in verticale con il dorso rivolto verso l'esterno, nella posizione di preghiera ad Helm. Ringrazio il Guardiano per la forza concessami nello scontro, poi, infine, mi riposo.

@DM

Spoiler

Uso gli ultimi 2 punti di Lay on Hands su Wifrey.

Recupererei anche io i giavellotti usati. Quanti ne recupero?

  • Grazie 1
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  • Supermoderatore

Fenton

Quando Tre Dita mi si avvicina e cerca di confortarmi rimango nella mia posizione e non volto lo sguardo verso di lui. Capisco il senso delle sue parole e quello che vuole, ma tutta la violenza e la morte che ho visto...che ho causato io stesso...mi tormentano. In cosa siamo meglio dei drow? chiedo a Tre Dita sempre rimanendo rannicchiato in posizione fetale Che diritto avevamo di uccidere quelli che abbiamo ucciso, di far rischiare la vita a quelli che ci hanno seguito e che sono morti o moriranno? Non sarebbe stato meglio ingoiare l'orgoglio e dare più importanza alla vita?

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Wifrey Widetail - La Rediviva

Tento di spingere il grosso drow oltre il dirupo.

Sposta il peso del proprio corpo sull'altra gamba mentre la mia spalla scivola sul pettorale dell'armatura facendomi perdere l'equilibrio. 

In un attimo realizzo di non essere abbastanza reattiva sui piedi per schivare la lama che punta diretta al ventre. 

Sento il freddo dell'acciaio penetrarmi la carne come fosse burro ed il nero dei suoi occhi che mi scrutano nell'anima diventa sempre più vicino fino ad essere l'unica cosa che vedo. 

Tutto si fa nero, non sento più nè dolore, nè fatica, nè sete: è come se avessi raggiunto la pace con me stessa. In un silenzio ovattato - come se fossi coperta da una slavina di neve color pece - mi guardo intorno ma è come se fossi nel vuoto. Non sento neanche la pietra sotto i piedi. 

 

All'improvviso un'imponente figura in un'armatura tirata a lucido come se fosse stata appena forgiata mi appare davanti agli occhi ed un tenue bagliore si riflette sull'elmo argentato. Mi parla ma non sento la sua voce provenire sall'interno della corazza, la sento direttamente nella testa. O forse nel cuore. 

Wifrey Widetail avevi un compito da svolgere. Dovevi proteggere gli indifesi, i malati ed i poveri. Dovevi ergerti come stendardo di giustizia e lealtà. Eppure eccoti qui a richiedere di riposare in pace. 

Purtroppo non riposerai qui e la pace potrai ottenerla unicamente da viva e solamente rispettando i giuramenti a cui ti sei votata. 

Proteggili. Mostra loro la via. Sii forte e leale. Non infrangere mai la parola data. 

Alzando la mano dal fianco e stendendola in avanti verso il mio petto continua a parlare mentre il guanto d'arme si fa sempre più vicino: Ora rinasci Wifrey Widetail la rediviva e torna ai tuoi doveri. Un giorno tornerai nelle mie sale per reclamare il giusto riposo, ma non è oggi quel giorno. 

Non appena le punte delle dita sfiorano il mio petto, una luce si sprigiona allargandosi sempre più fino a coprirmi interamente accecandomi per un istante. Faccio fatica a distinguere la forma del cavaliere mentre la luce si attenua e sbatto le palpebre per mettere a fuoco quello che mi circonda. Guardo la mano che si ritira dal mio petto e mi accorgo che non è più coperta da un guanto d'arme, ma la sua pelle è verdastra come amche quella del suo viso: è Derren che chiude con un tocco la ferita che ancora si apriva sul mio ventre e con un rassicurante sorriaso mi da il ben tornata. 

Di colpo mi rendo conto di provare ancora dolore, stanchezza e sete mentre mi metto a sedere arrancando e mi guardo attorno spaesata: forse è stato solo il delirio febbricitante di una ragazza condannata a morte dall'acciaio. Forse un emissario di Helm - o addirittura lui stesso - mi ha parlato nel mondo dei morti. Non posso saperlo, ma tengo ben stretta nel cuore la sensazione di pace, quasi di estasi, che ho provato nell'oscurità e ancor più tengo fissati nella testa i miei giuramenti: Grazie Derren - sussurro con un filo si voce - me la sono vista brutta... 

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15° giorno di prigionia - verso l'ora di pranzo

Gli amici si fermarono per la notte nella caverna riuscendo così a riposare. Il giorno dopo sarebbero ripartiti per il Darklake dove sorgeva la città kuo-toa di Slnohlutlop, luogo natale di Shuushar. Lì speravano di trovare un passaggio per raggiungere la superficie.

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Ospite
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