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Capitolo 0


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Absalom. 10 Pharast 4720. Lavordì sera.

Da qualche parte nel Quartiere dei Moli.

Il Delfino Volante è forse uno dei locali più affollati del porto. Decine e decine di marinai si affollano ai suoi lunghi tavolacci lungo i tre piani dell'edificio. Giungono qui non tanto attratti dalla qualità degli alcolici (che non è granché) e neppure per la bellezza del locale (che ha visto ere migliori di questa), e tanto meno per la compagnia (qui abbondano criminali, pirati, avventurieri, cercatori, guardie, prostitute, marinai onesti, sacerdoti, creature dalla dubbia origine e molto altro). No, qui tutti vengono per una sola cosa: il lavoro. 

Il Delfino Volante avrebbe già chiuso da anni, devastato dalla concorrenza di locali più piacevoli, o più puliti. Ma questo solo nell'ipotesi che il Delfino sia solo una semplice locanda. Invece è un tradizionale luogo di incontri per capitani di navi e marinai, e anche per eventuali passeggeri. Chiunque voglia trovare un imbarco può provare tramite conoscenze, o tramite la capitaneria di porto...ma sono metodi inefficaci e spesso lenti. In una città grande come Absalom il numero di stranieri di passaggio è quasi incalcolabile e molti passano da qui solo una o due volte nella vita: come potrebbe un marinaio appena sbarcato qui trovare subito un ingaggio, se non conosce nessuno? Ma qui al Delfino chiunque può mettersi in gioco, perché qui i capitani e gli armatori possono scegliere la propria ciurma senza dover rispettare le leggi portuali. 

Ciò significa che spesso l'alcol a basso prezzo scorre a fiumi mentre novellini vengono fatti ubriacare e caricati a bordo con paghe ridicolmente basse. Ma significa anche che quelle spedizioni più o meno legali che promettono grandi guadagni possono formarsi lontano dagli occhi della legge. E dunque non è così strano che molti dei capitani qui abbiano un'aria tutt'altro che onesta...

Stasera il Delfino Volante ospita qualcosa come un'ottantina di persone, e i posti a sedere sono davvero pochi: i nuovi arrivati si debbono sedere gomito a gomito con estranei di ogni risma. 
I vari tavoloni sono gremiti di clienti intenti a mangiare e soprattutto bere mentre al piano più alto, creato da ballatoi di legno, ci sono i capitani. Da sempre hanno il privilegio di stare lontano dalla ressa, in una posizione vantaggiosa per poter osservare chi entra e chi sta ai due piani inferiori. Di tanto in tanto qualche marinaio sale le rampe inclinate e raggiunge i capitani offrendo i propri servizi. Molto più spesso sono però i nostromi e i quartiermastri già mescolati tra i clienti ad arruolare carne fresca.

 

Ciascuno di voi si trova qui in cerca di lavoro, e ve ne sono parecchi interessanti. Quello che però vi ha ispirato maggiormente è l'imbarco sulla Silenziosa, una nave diretta ad ovest alla ricerca di una misteriosa isola emersa dai flutti. Già le voci parlano di rovine (e tesori) azlanti, e di come alcuni pirati abbiano già levato l'ancora desiderosi di depredarle. Sembra che anche la gilda dei Cercatori stia mettendo assieme una spedizione ma la Silenziosa è l'unica nave diretta all'isola, qui ad Absalom. Il suo armatore è uno dei Seggi Inferiori del Consiglio, un uomo con scarso interesse per l'oro (che abbonda nelle sue casse) e grande interesse per il sapere (che abbonda negli scaffali della sua biblioteca-museo privata). 
Il suo capitano è invece il rinomato Edben Aldout, noto per aver affrontato e sconfitto il famigerato Capitan Pandemonium, flagello dei mari del sud. Ora che il Capitano Aldout è più vecchio ha messo a servizio la sua esperienza per viaggi di esplorazione e per il recupero di merci da relitti sul fondo marino: sembra che abbia equipaggiamento adatto a muovere degli uomini sotto l'acqua, e anche che alcuni dei suoi marinai possano tranquillamente respirare tra i flutti. 

Adesso il Capitano è seduto al terzo piano, intento a chiacchierare con altri suoi pari. 

 

NOTA

Spoiler

@Albedo @Pentolino @sani100 @1701E
Eccovi qui!
Solita trafila: post di presentazione, descrizione del personaggio.
Usiamo la prima persona. Grassetto per il parlato, corsivo per i pensieri. 

 

 

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Luna Nirinath

descrizione

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Luna è una giovane drow dai capelli bianchi, pelle tipica della sua razza e occhi chiari, quasi luminosi. Ha una voglia a forma di luna su di una spalla, da cui il suo nome -sua madre all'ennesima figlia aveva esaurito la fantasia- gira con abiti da viaggiatore e un abito cerimoniale in seta e cuoio neri che risaltano non poco le sue forme. Ha con se uno zainetto e una borsa alla cintura, una spada al fianco e una piccola balestra con dardi avvelentai pronti all'uso.

Un piccolo diadema (di valore prossimo allo zero) e un pendaglio in tono con i suoi occhi compeltano il suo aspetto.

1434204121424.jpg

 

Ho freddo. Ho freddo, ho nostalgia di casa e pochi soldi in tasca. Come altre volte dovrò cercare un modo per guadagnare qualche moneta e continuare il mio viaggio, ho già sentito delle voci riguardo a un qualcosa che potrebbe fare al caso mio, un viaggio in cerca di rovine… solo che non ricordo dove dovevo recarmi. Vago per la zona del porto stringendomi nel mantello. Qualche brivido ogni tanto mi scuote.

Sento dei rumori, canti, urla…baldoria.

Mi fermo a leggere il nome della locanda. Delfino Volante. Sempre meglio del solito leone, grifone o puledro impennato.

Sospiro, mi faccio forza ed entro. Il caldo del locale già si fa sentire meglio, mentre slaccio di poco il mantello osservo il locale. E’ parecchio affollato, pure troppo. Temo dovrò condividere il tavolo con qualcuno…. Ignoro ma non troppo eventuali sguardi, e individuato un posto libero mi siedo ignorando le creature presenti. Non riesco a trattenere uno sternuto e ordino qualcosa di caldo.

Continuo ad osservarmi attorno e a tendere le orecchie per cercare qualche informazione in più.

Sorrido, a quanto pare sono finita nel posto giusto, se non ho frainteso qui c’è un tizio che vorrebbe recarsi a quelle rovine… almeno credo… avrei dovuto applicarmi di più sullo studio del comune e meno al suo insegnante… ma all’epoca ero ancora molto religiosa…

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Kira

descrizione

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Kira é una Catfolk dal pelo completamente nero e lucido e dagli occhi verdi. La sua corporatura é agile e snella, ancorché non molto imponente ed é alta poco piú di 1,60 metri.
Gira di norma con indosso un paio di pantaloni neri di pelle molto attillati ed un corpetto del medesimo colore, che lascia scoperte braccia e spalle, nonché parte della scollatura. Quando non lavora o combatte, su questi abiti porta una larga veste rossa, concepita per non inficiarle comunque troppo i movimenti.
Al collo porta sempre un vecchio medaglione, un simbolo sacro di Besmara da cui non si separa mai.
Apparente non porta armi con sé, ma coloro che l'hanno vista combattere sanno che sa essere letale quando utilizza i propri artigli e zanne.

Sono già un paio di giorni che mi aggiro per le vie del Quartiere dei Moli in cerca di un ingaggio decente - qualcosa che possa avvicinarmi alla gloria della Dea - quando finalmente mi viene indicato da un ubriaco il posto adatto alla mia ricerca.

Il Delfino Volante é un posto decisamente modesto, ma ha il suo stile: arrivo presto ed inizio a fare qualche domanda in giro poi, quando si riempie il piano di sopra, comincio a vagare in cerca di qualche reclutatore, per capire che offerte interessanti ci siano in giro.

Ad un certo momento qualcuno attacca una ballata su di una vedetta ubriaca che avvista il Fantasma del Mare e - per lo spavento - cade dalla coffa.

Ormai la sala é gremita, ma la canzoncina mi fa sorridere al punto che decido sia giunto il momento di farmi una birra. O, almeno, lo sarebbe se la sala non fosse ormai cosí gremita da rendere un'impresa arrivare al bancone.

Spinta dallo spirito goliardico della ballata - in questo momento la povera vedetta, dopo essere rimbalzata su una vela, é finita in mare - decido di saltare su di un tavolo vicino, per poi iniziare a muovermi di tavolo in tavolo con salti e balzi, in un divertente svolazzare di vesti.

Atterrata presso il bancone come una sorta di acrobata rosso e nero, mi procuro la mia pinta e cerco un posto per sedere a gustarla.

Il mio metro e sessanta scarso non é d'aiuto a superare la calca, quindi mi arrampico ad una trave in cerca di un punto buono.

La taverna é affollata, ma in un angolo c'è un posto lasciato intenzionalmente vuoto attorno ad un'elfa dalla pelle d'ebano e dai capelli bianchi come la neve.

Comodo mi dico, ricominciando a saltellare sui tavoli senza ribaltare nulla, atterrandole infine vicino.

Le sorrido gentile, mettendo appena in mostra i canini appuntiti, mentre chiedo libero?

Essendo una domanda retorica nel frattempo mi siedo ed mi metto a battere a terra il piede a ritmo di musica, mentre con l'unghia dell'indice inizio ad incidere la superficie del tavolaccio, creando una rappresentazione del simbolo sacro di Besmara.

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Jerk

@descrizione
 

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"La città. Bella la città, ci stanno i topi più prelibati.
Qui si, si che si mangia bene"

Commento ad alta voce, mentre balzello freneticamente in giro, sempre con la mia torcia accesa in mano.
"TIPO QUELLA, OH CHE BELLA"
Esclamo ad alta voce, indicando la locanda con la mia torcia, per poi fiondarmi sulla porta. 
Mi faccio largo fra la gente, sgattaiolando in giro, anche se ben presto iniziano a farmi largo, vista la torcia ancora accesa.
La ballata sulla vedetta ubriaca mi esalta ancora di più, e inizio a cantare (male) il ritornello, finendo per fare solo un po' di baccano, mentre agito la torcia.
Ma la mia attenzione viene interamente catturata da uno svolazzio di abiti rossi. 
""WOOOOOOOW"
Schiamazzo un po', sventolando la torcia e spintonando la gente con la testa e le manate finché non arrivo al tavolo con la donna in rosso.
Mi metto di fronte alle ragazze e salgo sullo sgabello per prendere posto al tavolo, per poi esultare e schiamazzare come fosse stata un'impresa epica.
"Io Jerk"
Commento fiero e con un sorriso verso la donna in rosso, battendomi la torcia accesa sul petto
"Lei IncendiaCavalli"
Aggiungo, infilando il dito nella fiamma della torcia.
"Voi?"
Concludo, indicando le due sedute. 

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Luna

ho appena finito di ordinare che una voce quasi miagolante mi chiede se un posto libero è libero.

se ti siedi non è più libero...

Osservo incuriosita cosa la dolce gattina sta incidendo sul tavolo, che lo schiavo per antonomasia ci piomba sul tavolo con una torcia accesa in mano. È talmente buffo che quando si presenta non posso fare a meno di rispondere... 

Luna.

quasi vi invidio... Tu hai una calda fiammella e tu una calda pelliccia... Mentre io ho ancora freddo...

 

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Herger

- descrizione 

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Che provenga da una fumosa taverna fatiscente o dai moli d imbarco del porto di Absalom, un bel po di gente e’ in grado di riconoscere la risata ed il vocione di Herger

Il ragazzino con la brutta abitudine di crescere più velocemente degli abiti che indossava è oggi un giovane uomo dalle sembianze che rispecchiano a pieno la sua discendenza, alto più di due metri e dai capelli e la barba color della paglia. Capelli che porta sempre sciolti e e decorati con piccole trecce disordinate.

Qualche vecchio lupi di mare lo chiama il gioioso per Il suo costante buonumore nonostante una vita passata a combattere per rimediare qualcosa da mettere sotto i denti

Herger

 

Stremato dall ennesima giornata passata sul peschereccio di Ron il vecchio marcione, metto finalmente piede a terra dopo una settimana passata lungo le coste di Absalom a fare avanti ed indietro tirando su qualunque cose si muovesse ed avesse l aria di poter essere cucinata, d’altro canto, Absalom è la più grande città del mondo e quando sei un cuoco nelle cucine di un vespaio del genere non puoi certo permetterti di fare il difficile circa il “piatto del giorno”

Ho le gambe pesanti e la schiena a pezzi e, come se non bastasse, un pioggerella fitta e fredda ha inzuppato quel poco di asciutto che restava di me...se almeno la paga fosse stata decente avrei avuto qualcosa da dire al mio orgoglio per calmarlo dopo aver accettato l ennesimo lavoro meschino ma sono a corto di argomenti, decido quindi di andare ad annegarlo  in un paio di birre.

Il delfino è da sempre il mio porto sicuro, la ressa anche questa sera è quasi soffocante, il giusto numero di individui, colori, voci ed accenti che, mischiati alla giusta quantità di alcol, sono in  grado di farmi dimenticare chi sono per qualche ora.

Questa sera poi più che mai il delfino è un calderone ricolmo di ogni genere di ingredienti...e spezie esotiche.

Ho riso e fatto battute oscene verso la gattina nera mentre volteggiava tra i tavoli sculettxando e facendo le fusa verso gli avventori, sebbene non fossi mai stato attratto da quel genere di ...esperienza tra specie diverse, dopo una settimana in mare con Ron e la sua ciurma anche una gattina con le texxe ti sembra la principessa vergine del Cheliax, perdo invece ogni freno quando la gattina si siede accanto ad una drow dal viso e le sembianze capaci di far resuscitare i morti e farli mettere a ballare la quadriglia sul sartiame di un galeone.

Uno sgorbietto verde mi precede, lo vedo agitare una torcia davanti alle femmine che lo osservano con aria interrogativa.

Mi faccio portare una caraffa di birra e sfoggiando il mio sorriso magico raggiungo il tavolo 

Non è cosi che si scalda una signora sgorbietto”

poggio da bere sul tavolo e do una pacca amichevole sulla testa del goblin

Ma offrendole un giro

 

 

Modificato da Pentolino
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Luna

allungo le mani verso la calda fiamma per scaldarmi

Sì, un futuro perfetto schiavetto...

Arriva un tizio alto e biondo, decisamente il cotnrario di Jerk, che, senza presentarsi allontana da me la calda fiammella per mettere un boccale di birra.

Bene sconosicuto, visto che ci tieni a scladarmi tutta, non sarà per te un problema offrirmi anche una cena calda. Giusto? Ed anche alla mia amica qui accanto Termino allungando un braccio sulle spalle della gatta... wow che bel pelo morbido e caldo potrei tenere anche lei come scaldino...

 

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Kira

Vero, ma la mia bella presenza é meglio di una sedia vuota, no? Ribatto all'elfa dalla pelle d'ebano, con un ghigno birbante... d'altra parte, se non avesse voluto compagnia, non mi avrebbe rivolto la parola, no?

Sto per aggiungere qualcos'altro, quando un affarino verde con una torcia ci appare davanti: non so se essere piú divertita dal suo atteggiamento o piú preoccupata dal fatto che appicchi il fuoco all'intero locale, ma la Drow parla per prima, dicendo di avere freddo e di invidiare la torcia del...coso...e la mia pelliccia Tesoro, se ti piace la mia pelliccia non devi che offrirmi abbastanza da bere...

Sto scherzando, piú o meno, ma non scopriró mai quale sarebbe la reazione della Drow, dato che un tizio grande e grosso arriva a disturbarci, giusto per provarci con la mia nuova amica.

Lo guardo...sembra un ragazzotto di provincia, che non ha mai visto il mondo...e poi guardo lei, che probabilmente potrebbe mangiarselo a colazione.

Chissà se se ne rende conto? mi domando.

Ma, in fondo, chi se ne frega.

C'é da dire che sembra carino, oltre che partito di testa per la tizia, quindi decido di giocarci un po' e - alzandomi - gli giro attorno, passandogli delicatamente la mano sulla gola, mentre le unghie grattano appena la barba. Mentre lo faccio gli giro attorno, fino a portarmi accanto all'elfa e dico spiacente, bel fusto...ma qui le fanciulle esotiche vanno a coppia...pensi davvero di potercela fare con entrambe?

E, dopo averlo detto, scambio uno sguardo divertito con la donna, come per chiederle di reggere il gioco.

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Jerk

Sono piuttosto contento quando la ragazza si riscalda alla mia torcia, e piuttosto confuso quando l'uomo interviene mettendomi mano sulla testa.
"un giro?"
Commento scettico inclinando la testa, al che vedo la donna-gatto che si alza e gira intorno all'uomo.
Stringo gli occhi a fessura.
"No. Non sembra un giro riscaldante."
Quindi salto sul tavolo e inizio a piroettare e saltare con la torcia in mano
"Jerk ce la fa con entrambe, la mia torcia è abbastanza calda!
Anche per l'uomo che mette le mani sopra la testa della gente!
Per tutti e quattro!"

Quindi smetto di girare barcollando, e metto mano a una delle boccette sferiche che ho sul fianco, maneggiandola con leggerezza
"e queste palle scaldano ancora di più!"
Mi fermo per un attimo, ancora barcollando per le varie piroette
"Si, ma... magari non qui, sennò potrebbero esserci problemi..."
Annuisco, più a me stesso fissando il vuoto, come se stessi ricordando una difficile e inaspettata lezione di vita
"Qui solo la torcia!"
Aggiungo convinto, mettendo via la boccetta e ricominciando a girare con la torcia
"yeeeeeee"

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Herger

Preso tra le parole dell elfa e lo strofinio della gattina perdo completamente il controllo. Un sorriso ebete mi si stampa sul volto mentre cerco le parole adatte per uscire vivo da quella situazione.

La gattina e' morbida, il suo alito profuma di birra, il pelo di fumo e salsedine l elfa e' distante ma i suoi occhi mi passano attraverso come una lama.

La vocina gracchiante dello sgorbio mi riporta con i piedi per terra, sventola di nuovo quella dannata torci davanti alla mia faccia prima di sparire di nuovo nella ressa

"Ehm...sisi come no"

ridacchio

"Non si dica mai che Herger ha abbandonato due signore in difficolta' e con la pancia vuota"

mi sbraccio per richiamare l attenzione di un garzone

"E poi come si dice...io gratto la schiena a te..e tu la gratti a me"

sorrido bonario mentre la mano scende sul fianco della gattina prendendomi un po di confidenza

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Luna

grattarsi a vicenda? Forse costui è quello che viene chiamato... Come nei branchi di lupi... E poi bisogna dare un regalo ai propri schiavi ogni tanto

Allungo una mano verso Jerk e gli faccio un lieve grattino dietro un orecchio, poi sposto lo sguardo verso l'umano

tu saresti un... Maschione alpha? Vuoi anche tu dei grattini? Però siediti saremo più comodi. Mentre mangiamo, beviamo e ci massaggiamo.

intanto senza pensare prendo il boccale di birra e bevo un lungo sorso.

 

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Kira

Non tolgo la mano che mi accarezza il fianco e decido di accontentare l'umano, grattandogli la schiena. Mi trattengo per non ferirlo, ma lascio che le unghie siano perfettamente percepibili sulla pelle nuda sotto la giubba, soprattutto mentre sfiorano i vari punti vitali distribuiti lungo la colonna vertebrale.

All'invito della Drow mi siedo, osservando curiosa le ampolle fissate sulla bandoliera del piccoletto e dico Comunque io sono Kira... Cosa vi porta qui in questo buco? La fame, la musica o la ricerca di un ingaggio?

Quando dico l'ultima parola i miei occhi verdi si assottigliano leggermente, tradendo la mia motivazione: sono sinceramente curiosa (soprattutto verso la ragazza), perchè un gruppo ha certo piú possibilità di un singolo di farsi notare, e di certo una femmina Drow non passa inosservata.

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Herger

Sento le unghie della gattina solleticarmi la schiena, uno strano brivido mi corre lungo il corpo quando passa in prossimita' della parte bassa del mio dorso li dove si sanguina a morte se colpiti.

Sistemata la questione cibo e bevande mi siedo anch io

"Un ingaggio"

dico con un sospiro di frustrazione

"Una nave degna di essere chiamata tale che veleggi per uno scopo migliore del pescare granchi e sardine per le cucine di Absalom"

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Jerk

Mi lascio grattare con sguardo interrogativo
"Si fa così da queste parti? Si toccano le teste ai goblin? ok"
-Almeno non avrò bisogno di lavarlo per un altro bel po'-
Quando invita a sedersi mi lascio cadere a peso morto sul tavolo, sedendomi li.
"INGAGGIO, INGAGGIO, WOOOOO"
Esulto agitando la torcia, alla domanda della donna-gatto.
"Facciamo una banda, siete strani e simpatici, esploriamo il mare"

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Proprio mentre Jerk parte con il suo grido sull'ingaggio, uno dei camerieri del Delfino si avvicina alla vostra tavolata e distribuisce boccali di birra un po' a tutti i presenti "Offerti da loro" dice indicando col mento il piano più alto: quello riservato ai capitani. 
Non è così inusuale offrire due o tre giri di birra o grog per invogliare i pavidi ad arruolarsi, specialmente per i comandanti con meno scrupoli (e con gli standard più bassi). E non è un comportamento da vero marinaio rifiutare un'offerta del genere. Dopo tutto nessuno dei capitani pretende qualcosa in cambio, e i soldi per qualche birraccia non sono una grande spesa per chi comanda un vascello.

 

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Kira

Sorrido quando tutti affermano di cercare un ingaggio...Bene, perché per trovare un buon ingaggio bisogna farsi notare.

Quando ci viene offerto da bere lo accetto volentieri, saltando sul tavolo con grazia e facendo un plateale inchino, prima di dire ai miei compagni ...e dimostrare di essere in gamba. Sul primo punto non dovremmo avere troppe difficoltà, ma sul secondo serve un'idea...

Guardo la Drow, che pare la piú scaltra, aggiungendo Suggerimenti?

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Luna

Bene, altra birra gratis! Soldi risparmiati per il mio viaggio studio!

Senza pensarci prendo il boccale e inizio a bere, alzo il boccale troppo rapidamente e l'ondata di birra nel boccale tracima dal bordo, così che un po' di liquido ambrato e bianca schiuma escono dal loro contenitore e scivolano lungo il collo fino alla scollatura dove seguono le rotondità presenti.

strano... pur essendo fresca inizio a sentire un po' di caldo dentro... e il freddo è andato via...

Imiti quindi Kira sollevando il boccale mezzo vuoto.. mi sono girata troppo rapidamente... o con troppa forza visto che tutto attorno continua a girare anche quando mi sono fermata... almeno credo di essermi fermata, mi risiedo e fisso Jerk... 

E tchu... amico mio? Non be... bev-hic-vi?

Non faccio caso agli altri avventori più di tanto e fisso invece i tre al mio tavolo.... cosa ha detto Kira? Un'idea per farsi ingaggiare?

Aschpetta, bella miscetta... adessho ti faschio veder cosa sha fare una nobil drow... a poposhito... di gambe ne ho.. hip ... due! Vedete? Dicendo ciò sollevo di poco la veste per far vedere meglio ai presenti le mie gambe... e solo quelle... Ah! Sgià! L'idea! Guargiate amisci miei! 

Sollevo una mano e dico... o meglio biascio alcune parole in sottocomune, fra le mie dita si materializzano delle piccole luci che lentamente si spostano dalla mia mano e iniziano a danzare attorno a me e ai miei compagni... compagni? Ma sì! Chissen... e giù un altro sorso abbondante di birra!

VIshto che belle?ahahah... le lusci.. non le gambe... bhè schi anche quelleeeheheh hic!

Cerco di fare la ser...seriahhah 

Amischimici vi promettcho che vi aiuterò e diffenderò... in cambio sharete mie sciavi!

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Jerk

Appena mi viene servita la birra la guardo in modo molto interrogativo
"Acqua colorata come pipì?"
E vedendo che la donna scura la beve con così tanta foga gliel'avvicino spingendo il boccale con l'indice.
"No, non bevhicvo, regalo da Jerk"
Rispondo annuendo.
Salvo poi riprenderla di scatto quando parla di schiavi, con espressione seria
"Jerk non schiavo, amico, tribù, ciurma, no schiavo.
Kira forse piace, lui è strano: gira per le femmine, tocca la testa ai goblin, e gratta le schiene ai gatti, ma Jerk non schiavo."

Commento serio, avvicinandole e allontanandole le birra, per farle intendere che se la vuole non mi deve dare di schiavo.
 

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