Almar

Che fortuna commento con una smorfia

Daisy (umana warlock)

"Nello scontro all'interno del laboratorio, l'ultima cameriera si è come miniaturizzata e data alla fuga. Sapete spiegarci questo comportamento e dove pensate che sia andata e perché?" chiedo al Conte.

Professor Bernard de Tourmond (Halfling Chierico)

Dato che non percepisci cameriere attive possiamo presumere che il necromante non abbia trovato quel laboratorio o, comunque, non sia riuscito a completare la procedura. A meno che non sia riuscito a slegarle completamente dal tuo controllo, cosa che sarebbe decisamente preoccupante, per quanto improbabile. Commento quando sento le parole di Cohen, provando una certa soddisfazione quando ammette che i nostri sforzi sono serviti a qualcosa. Io penso che non ci sia molto altro da pianificare. Dobbiamo prepararci a raggiungere il castello nel minor tempo possibile, per distruggere ciò che resta ed eliminare il necromante, se possibile.

Tyrhum - paladino umano

Se ha già imparato come costruirle non possiamo farci niente, ma almeno possiamo impedire che qualcun altro scopra questi segreti. La nostra missione resta la stessa!

Era una delle misure difensive che avevo programmato in alcune di loro in caso di sconfitta apparentemente inevitabile ma di una direttiva primaria ancora in sospeso, altre si potevano rendere invisibili per dire. Se non potevano magari più difendere il laboratorio e i libri avrà dato priorità a mettere al sicuro gli oggetti magici rimasti nelle mie stanze private dopo che era partito con Kalana.

Comunque io posso tornare direttamente al castello quando voglio, portando con me altre sei persone. Quindi quando volete partire fatemi sapere.

Tyrhum - paladino umano

Siamo qui per questo. Il tempo è contro di noi in questa situazione. Dico al Conte, non vogliamo dare al necromante più tempo di quanto già ha avuto.

Professor Bernard de Tourmond (Halfling Chierico)

Non penso che ci siano altri preparativi da fare. Dico concordando con la conclusione di Tyrhum. Anche se mi chiedo dove sia finita la cameriera, a questo punto. La direttiva diceva qualcosa su dove portare gli oggetti magici? O doveva semplicemente limitarsi a difenderli?

Li avrebbe dovuti portare in un'altra stanza del castello, uno sgabuzzino apparentemente normale ma con le pareti internamente foderate di piombo. Vi ci posso condurre quando saremo lì.

Cohen lancia un ultimo sguardo carico di rammarico a sua moglie e ai suoi figli, poi china il capo e vi si avvicina. Al vostro cenno di approvazione Cohen vi fa venire tutti intorno a lui, tenendovi tutti reciprocamente per mano, e poi pronuncia una breve parola, la versione elfica di "casa" mentre tiene in mano un ciondolo. Sentite un forte strattone al basso ventre e barcollate leggermente quando riapparite davanti al castello che avete imparato a conoscere bene di recente, proprio davanti al portone principale che si spalanca di fronte a voi.

Un veloce controllo della zona non vi rivela nessuna presenza immediata di possibili nemici o altre creature. Possiamo o andare a controllare i laboratori dice Cohen o i miei appartamenti o lo sgabuzzino segreto.

Tyrhum - paladino umano

Quando Cohen ci fa toccare tutti per il teletrasporto devo mio malgrado scacciare l'istinto che sia ancora una volta tutto un piano per ingannarci e portarci in trappola. La mia magia non mente, Kalana e il conte non mentivano, siamo al sicuro con lui ora. Solo non so se mi abiuterò mai a questo fatto.

Vorrei vedere lo sgabuzzino segreto, se c'è un posto che il necromante potrebbe non aver ancora saccheggiato è sicuramente quello.

Professor Bernard de Tourmond (Halfling Chierico)

Non mi sento a mio agio con il teletrasporto e, nonostante la scena tra Cohen e sua "moglie", non posso fare a meno di pensare che si tratti dell'ennesima trappola. Al nostro arrivo, però, ci attende solamente un castello spettralmente vuoto. I laboratori sono probabilmente distrutti dalla nostra ultima battaglia. Concordo con sir Tyrhum: controlliamo il magazzino segreto e, nel caso, inizieremo a cercare il necromante.

Entrate nel castello, seguendo la guida di Cohen che è chiaramente ben a suo agio a girare per queste stanze e corridoi. Siete comunque sorpresi nel notare più segni di combattimento di quelli che ricordavate e ad un certo punto, girato un angolo, incappate in un paio di persone cadute a terra, che ben presto confermate essere morte. Sono un umano e un nano e mostrano segni di un scontro accesso. Bruciature di probabile origine magica segnano le pareti, le loro armi hanno delle intaccature e sembrano morti per un misto di ferite e risucchio vitale, simile a quello che avete già visto usare in passato dal negromante.

Professor Bernard de Tourmond (Halfling Chierico)

Direi che il necromante ha scoperto questo posto. E non sembra essere l'unico. Dico vedendo i cadaveri a terra, guardando quindi Cohen. Quanto siamo lontani dal deposito segreto?

Daisy (umana warlock)

"Avventurieri o saccheggiatori o forse spie od agenti mandati da qualcuno." dico cercando di fare delle ipotesi per poi setacciare i loro corpi in cerca di indizi od oggetti magici. Su questi ultimi non ripongo molte speranze, ci avrà già pensato il negromante.

Tyrhum - paladino umano

Mai visti prima? Chiedo a Cohen, riguardo ai cadaveri nel corridoio.

Spero non fossero avventurieri inciampati per sbaglio in qualcosa di più grosso di loro.

Mi avvicino a cercare segni distintivi.

Secondo voi costoro sono morti da relativamente poco, meno di un giorno probabilmente. No mai visti commenta Cohen e se dovessi dire propenderei anche io per qualche genere di avventuriero quelle placche che portano alla cintura sembrano un sistema di rango di qualche genere dice quando Daisy vi fa notare delle fibbie che rappresentano un albero dalle grandi fronde. L'albero dell'umano ha tre frutti simili a mele, mentre quello del nano due.

Lasciati per il momento questi cadaveri alle vostre spalle proseguite seguendo Cohen e dopo poco giungete di fronte ad una porta simile a molte altre. Quando la aprite vedete alti scaffali pieni di suppellettili, casse di legno e bauli. Nulla lo indica come più di un ordinario magazzino, ma Cohen si dirige verso un angolo e sposta un grosso barile. Sotto di esso notate che il pavimento sembra leggermente diverso e ad una parola di Cohen quella sezione si solleva rivelando un incavo nel pavimento dove si trovano vari oggetti accuratamente sistemati in teche, cofanetti e quant'altro. Non vedo i miei registri qui dentro, nè segni della cameriera. Presumo non sia mai arrivato in questo posto, ma quanto meno non l'ha trovato nemmeno il negromante.

Almar

Cosa c'è li? domando al conte

Professor Bernard de Tourmond (Halfling Chierico)

È probabile che abbia intercettato la cameriera e attaccato gli avventurieri, allora. E questo significa che è rimasto nel castello almeno qualche giorno in più rispetto al nostro scontro. Dico pensieroso quando Cohen ci mostra il magazzino nascosto. Io proporrei di chiuderlo e cercare il necromante. Non sappiamo se sia o meno ancora qui e dobbiamo capire cos'abbia fatto in questi giorni.

Oggetti che ho raccolto nei lunghi anni dei miei studi, cimeli della mia famiglia e oggetti recuperati da coloro che sono venuti a cercare di sfidarmi in passato. Questo era di Kalana un tempo dice Cohen recuperando un mantello di foggia elfica da un cofanetto, sorprendentemente compatto e leggero tanto da piegarsi fino alle dimensioni di un fazzoletto.

Professor Bernard de Tourmond (Halfling Chierico)

Capisco. Non credo che al necromante interessino i cimeli, ma non avrebbe abbandonato gli studi del suo "rivale". Rispondo, cercando di non mostrare il mio disturbo quando Cohen ci fa vedere il mantello: non si tratta di un dono tra amici, ma di un oggetto strappato ad un prigioniero sottoposto a terribili torture. Esistono misure di sicurezza oltre al fatto che si tratti di un nascondiglio? Perché credo che dovremmo nasconderlo meglio se vogliamo cercare il necromante.

Oltre al fatto che bisogna sapere esattamente dove si trova e che è protetto da un buono strato di piombo da varie divinazioni, senza la giusta parola di comando non è possibile aprirlo se non a forza spiega Cohen mentre ripone il mantello insieme al resto degli oggetti.